18 July, 2024
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Abiti realizzati con tessuti riciclati e modelle non professioniste sfileranno in passerella domenica 7 ottobre, alle 20.00, ai giardini comunali di via Roma per la manifestazione “Sennori in Styling”, sfilata di “moda non convenzionale” organizzata dalla Pro Loco del presidente Riccardo Sara.

La sfilata, che nasce da un’idea di Rita Sias e coinvolge le artiste sennoresi Delia Fiori e Francesca Piroddu, sfida le convenzioni della moda mettendo in scena abiti creati utilizzando materiali riciclati e indossati da modelle che non ricalcano i tradizionali canoni di bellezza adottati dal mondo delle passerelle.

Il tema della sfilata di quest’anno è proprio il riciclo: nell’era del consumismo sfrenato, le artiste e gli organizzatori di “Sennori in Styling” hanno voluto mettere l’accento sulla possibilità di dare una seconda vita agli oggetti e ai materiali dismessi, che solo apparentemente sono privi di valore. Tutti gli abiti che sfileranno sono stati ottenuti riutilizzando materiali di scarto e stoffe dismesse.

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La commissione Lavori pubblici del Consiglio regionale presieduta da Antonio Solinas (Pd), ha espresso parere positivo all’unanimità sul testo definitivo del Dl 515 (Contratti pubblici, servizi e forniture) ed ha approvato a maggioranza, con l’astensione dell’opposizione, la rimodulazione del Piano infrastrutture.

Per quanto riguarda le infrastrutture i contenuti del provvedimento sono stati illustrati dall’assessore dei Lavori pubblici Edoardo Balzarini che ha sottolineato la necessità della rimodulazione «a seguito delle attività di controllo sullo stato di avanzamento fisico e procedurale degli interventi programmati, anche in vista della scadenza degli stessi, fissata al 31 dicembre 2021». Complessivamente, la manovra di correzione del Piano infrastrutture ha un importo di oltre 37 milioni di euro e comprende opere nei settori della difesa del suolo ed assetto idro-geologico, idrico e viabilità.

Edoardo Balzarini ha inoltre riferito sul Dl 504 (Norme in materia di governo idro-geologico del territorio) «che consiste – ha spiegato – nel riordino delle competenze autorizzative e di controllo della Regione su sicurezza idro-geologica dei territori, governo delle acque pubbliche e protezione civile». «La finalità principale del provvedimento – ha aggiunto l’assessore – è quella di accentrare le competenze in una sola struttura superando l’assetto attuale che le suddivide fra l’assessorato dei Lavori pubblici, la presidenza della Giunta (Agenzia del distretto idrografico) ed altre strutture non puntualmente specificate; l’individuazione della nuova direzione generale, articolata in servizi territoriali, sarà deliberata dalla Giunta con un atto successivo».

«Inoltre – ha detto ancora l’assessore – il disegno di legge traccia un confine più chiaro fra le competenze della Regione e quelle degli Enti locali, soprattutto per quanto riguarda i corsi d’acqua (resteranno alla Regione solo quelli principali) ed i cosiddetti attraversamenti (fiumi, ferrovie, ponti) per i quali dovranno essere prodotte entro sei mesi dall’entrata in vigore della legge, apposite certificazioni di sicurezza sulla base delle direttive regionali del Pai (Piano di assetto idro-geologico).»

Dopo la relazione dell’assessore, la commissione ha deciso di rinviare ad una riunione successiva l’esame degli articoli del testo.

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La consigliera regionale del Partito democratico Daniela Forma interviene dopo l’approvazione definitiva in 1ª Commissione del testo unico per la regionalizzazione dei dipendenti dell’Agenzia Forestas in assenza peraltro del parere della Commissione Bilancio e, unica ad avere espresso voto contrario, rappresenta le ragioni che ha portato all’attenzione della commissione Riforme ed Enti locali del Consiglio regionale. «Ho manifestato fin dalla prima ora – dichiara Daniela Forma – la mia ferma contrarietà ad una operazione immane che prevede l’inserimento dei circa 4.200 dipendenti a tempo indeterminato dell’Agenzia Forestas, ai quali viene applicato il Contratto Collettivo Nazionale dei Forestali, nel comparto di contrattazione del personale dell’Amministrazione regionale cui si applicano le disposizioni della legge regionale n. 31 del 1998. Non solo ritengo che l’attuale inquadramento sia quello che maggiormente risponde all’attività istituzionale della nostra Agenzia – che risulta essere composta principalmente da operai forestali e non da amministrativi – ma ritengo anche che questo passaggio metterà ancora di più a rischio i soggetti più deboli all’interno dell’Agenzia Forestas, vale a dire i cosidetti Semestrali. Ho ribadito in più occasioni – prosegue Daniela Forma – che la discriminazione dei circa 1.250 Semestrali che non possono essere contemplati nel provvedimento sarebbe stata non solo una “discriminazione di categoria” ma anche una “discriminazione territoriale” dato che la quasi totalità dei cosiddetti Semestrali provengono dalla Sardegna Centrale: n. 390 sono del Nuorese, n. 470 dell’Ogliastra e n. 270 dell’Oristanese. Per tali ragioni – conclude Daniela Forma – ho espresso il mio voto contrario ad un provvedimento di legge che ritengo non opportuno e foriero di ulteriori discriminazioni all’interno del sistema regionale e della stessa Agenzia Forestas».

 

 

 

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A Dolianova è tutto pronto per la prima edizione di “Dolia è”, una vetrina a cielo aperto delle tradizioni culinarie e culturali della città del Cagliaritano. Due giorni, il 6 e 7 ottobre, durante i quali il grandissimo cuore della tradizione locale è pronto a battere nelle piazze Europa e Brigata Sassari. L’evento, voluto dal Comune ed organizzato dallo staff di InvitaS guidato da Alessia Littarru, prevede laboratori del gusto, degustazioni di prodotti tipici, l’immancabile e preziosa presenza dell’artigianato e varie esibizioni.

Sabato, dalle 10.00, l’apertura degli stand espositivi di artigianato, agroalimentare, hobbismo e cantine sociali. Il gruppo Memoriae Dolia Episcopatum è pronto a preparare i cibi di un tempo cucinati direttamente al fuoco. Molto attese le massaie di Fainas, in azione per preparare dal vivo la pasta tipica dolianovese, i “micchittus nieddus”, con la semola e i malloreddus lavorati dal gruppo di Nuraxi Figus. Per tutta la giornata lo chef Francesco Zucca cucinerà i “micchittus nieddus”, accompagnandoli con bruschette e vino. Il menù preparato dal cuoco proviene dai prodotti tipici del territorio – le aziende locali Argiolas Formaggi, Copar per l’olio e la cantina sociale di Dolianova per il vino -. Spazio anche a tanti altri stand food: brebeiburger, arrosti di pecora, pesce fritto e cucina tipica medioevale preparata in abiti d’epoca sono pronti a conquistare i palati dei tanti cittadini e turisti che arriveranno a Dolianova.

Previsti numerosi laboratori del gusto, da quelli legati al formaggio sardo a veri e propri “percorsi sensoriali” tra formaggi e vini, con tutti i migliori abbinamenti del caso. Spazio anche all’archeologia e al medioevo con il maestro Andrea Loddo, in scena con le varie armature dell’epoca nuragica. Domenica a mezzogiorno il corteo medioevale e rinascimentale è pronto a impreziosire il pieno centro di Dolianova, con decine di componenti che sfilano in abiti tipici, accompagnati da tamburi e musici con la chiarina. Poi, l’associazione Castello di Siviller marchesato di Villasor mette in scena balli tipici medioevali, musiche di quel periodo, più esibizioni dil otte e scherma. Alle 18.00 via al coinvolgente spettacolo di oltre trenta maschere dei Merdules e Bezzos di Ottana.

«È un’iniziativa con la quale intendiamo valorizzare il territorio e tutto ciò che offre, dal punto di vista artistico a quello enogastronomico – spiega Anna Rita Agus, assessore comunale degli Spettacoli e Grandi Eventi di Dolianova – stiamo già lavorando da tempo su progetti mirati a dare importanza a tutto ciò che il nostro territorio offre, cercando di valorizzare tutte le figure del nostro paese, dagli artisti agli artigiani a tutti coloro che creano. Il sindaco Ivan Piras vuole costruire un modello capace di attrarre anche i turisti, per costruire concrete opportunità per il futuro dei nostri figli.»

 

 

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Il Sud Sardegna riparte dal progetto Visit South Sardinia per promuovere i territori che due anni fa hanno avuto il premio internazionale di prima destinazione sostenibile in Europa. Con la forza di questo importate riconoscimento, il Consorzio turistico Sardegna Costa Sud si prepara a partecipare alla 55ª edizione della Fiera del Turismo di Rimini in programma dal 10 al 12 ottobre, in partenariato con i comuni di Cagliari e Dolianova e del Consorzio Turistico Costiera Sulcitana. Alla Fiera verranno messi in risalto i valori storici ed ambientali presenti della città capoluogo, insieme alle eccellenze eno-gastronomiche del territorio di Dolianova e del Parteolla e gli elementi di carattere naturalistico e balneare dei comuni che fanno parte del Consorzio Costiera Sulcitana (Capoterra, Sarroch, Villa San Pietro, Domus De Maria e Teulada).

«Con questa iniziativa – spiega il presidente del Consorzio Sardegna Costa Sud Martino Di Martino – in piena coerenza con quanto previsto dalla nuova legge regionale sul Turismo e con le finalità della costituenda DMO regionale, la Destination Management Organization, vogliamo sostenere il comparto turistico mediante azioni di destagionalizzazione e promozione che valorizzino le piccole realtà locali dell’enogastronomia, dell’artigianato tipico, gli attrattori di interesse storico, culturale, paesaggistico e ambientale.»

«Abbiamo aderito al progetto con lo stesso spirito che ha contrassegnato l’esperienza di Visit South Sardinia e che ora vogliamo rinsaldare – spiega Salvatore Sulis, presidente del Consorzio Turistico Costiera Sulcitana -. Quella di andare uniti all’appuntamento è una scelta strategica che renderà tutto il territorio del Sud Sardegna più forte. Per questo abbiamo accettato l’offerta di essere presenti non solo a Rimini, ma anche alle fiere di Londra e di Varsavia. Quelli dell’Est Europa sono, infatti, dei mercati emergenti che stanno dando riscontri interessanti. In questo modo inoltre, i consorzi si muovono in linea con la nuova regionale legge sul turismo che assegna loro un ruolo da protagonisti nella promozione delle destinazioni.»

«Ci presentiamo insieme agli altri protagonisti del territorio per promuovere l’immagine di una città che è millenaria e contemporanea allo stesso tempo – spiega l’assessore delle Attività produttive e del Turismo del comune di Cagliari Marzia Cilloccu -. Sarà una occasione per incontrare i tanti operatori del settore che stanno mostrando un grande interesse per la nostra destinazione e provare a coinvolgerli in un viaggio esperienziale a distanza nella nostra città.»

Per il sindaco di Dolianova Ivan Piras «con questa iniziativa vogliamo lanciare nel mercato nazionale e internazionale la vocazione turistica del nostro territorio. Possiamo contare sulle eccellenze agroalimentari che contraddistinguono il Parteolla, e che si uniscono alle bellezze paesaggistiche ed artistiche. Questa è la sfida che vogliano affrontare, anche grazie alla collaborazione di altre realtà con una maggiore esperienza nel settore».

La TTG di Rimini è la più importante fiera italiana del settore turistico. Giunta alla 55ª edizione, include 150 destinazioni, coinvolge più di 2.500 imprese, 1500 buyers internazionali, per un totale di presenze che sfiora i 73mila visitatori. Ogni anno al TTG si presentano le più importanti novità in materia di turismo, italiano e mondiale. È una fiera altamente specializzata in quanto totalmente b2b, riservata solo ad operatori professionali, permettendo in questo modo incontri diretti tra imprese turistiche, pubbliche e private, con aziende leader nella vendita di prodotti turistici nazionali ed internazionali. 

Dopo la Fiera di Rimini, nell’ambito della programmazione turistica per la stagione primaverile 2019 ma anche in vista della prossima stagione estiva, il Consorzio Turistico Sud Sardegna sarà, infatti, presente dal 5 al 7 novembre alla Fiera WTM di Londra e dal 22 al 24 novembre alla TTW di Varsavia. 

Il Consorzio Turistico Sardegna Costa Sud è una realtà storica dell’associazionismo imprenditoriale in ambito turistico nel Sud Sardegna, (è socio della Sogaer, la società che gestisce l’aeroporto di Cagliari-Elmas) e vanta tra i suoi associati alcuni importanti hotel, vettori di trasporto passeggeri, location per eventi, ristoranti, tour operator e DMC (Destination Management Company), cioè aziende che, esperte della destinazione, si occupano della promozione, valorizzazione e commercializzazione  di una destinazione turistica. 

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Sarà l’ARST a predisporre il progetto di fattibilità tecnica ed economica della rete “Ciclovia della Sardegna”. Lo ha deciso ieri la Giunta regionale, con uno stanziamento di 1.200.000 euro, su proposta dell’assessore dei Lavori pubblici Edoardo Balzarini. «I tempi sono stretti – spiega l’assessore – perché con un atto aggiuntivo rispetto al protocollo d’intesa già firmato, il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha richiesto l’impegno a trasmettere il progetto di fattibilità e l’individuazione dei lotti prioritari entro il 31 dicembre 2019».

Il protocollo d’intesa, firmato il 9 agosto 2017, prevede la progettazione e realizzazione della “Ciclovia della Sardegna” all’interno del Sistema nazionale delle ciclovie turistiche, per la quale la Regione ha chiesto un finanziamento pari a 110 milioni di euro.

La “Ciclovia della Sardegna” si inserisce nella rete regionale degli itinerari ciclabili, il cui tracciato è stato pianificato proprio da ARST. «Tenendo conto degli itinerari già attualmente in fase di progettazione a cura dell’ARST – dice l’assessore dei Lavori pubblici – è opportuno procedere speditamente per rispettare i tempi imposti dal Ministero e poter così accedere alla ripartizione dei fondi nazionali».

 

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La Giunta regionale su proposta dell’assessore della Difesa dell’ambiente Donatella Spano, ha approvato la disciplina sulla realizzazione del rimboschimento compensativo e sul versamento di adeguate cauzioni che possano garantirlo.

«È stata colmata una previsione regolamentare prevista sia dalla nuova legge forestale nazionale uscita quest’anno, il decreto legislativo 34, sia dalla legge regionale approvata due anni fa. Adesso abbiamo regole chiare e certe per preservare, sull’intero territorio regionale, il binomio sviluppo economico e tutela forestale e ambientale ogni volta che un’opera o un’attività umana comporti la trasformazione di una superficie forestale in altra fattispecie d’uso per almeno 2mila metri quadrati», ha spiegato l’esponente della Giunta Pigliaru sulla disciplina che dà attuazione al quinto comma dell’articolo 21 della legge regionale forestale, la 8 del 27 aprile 2018, fortemente voluta dalla titolare dell’Ambiente.

Il progetto di rimboschimento compensativo è approvato dal Servizio territoriale del Corpo forestale e di vigilanza ambientale competente per territorio. Se l’intervento di trasformazione o il rimboschimento interessi la giurisdizione territoriale di più Ispettorati del Corpo forestale l’autorizzazione è congiunta tra gli stessi. A garanzia dell’adempimento degli obblighi di rimboschimento compensativo, prima dell’inizio di lavori o di opere di trasformazione, il soggetto obbligato all’intervento compensativo deve fornire una garanzia fidejussoria infruttifera (sotto forma di fideiussione bancaria o polizza assicurativa), nella misura pari all’importo dei lavori di rimboschimento compensativo, stimato dal Corpo forestale e di vigilanza ambientale, in favore dell’Amministrazione comunale competente per territorio.

 

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Sabato 20 ottobre 2018, alle ore 9,30 in prima ed alle ore 10,00 in seconda convocazione, si svolgerà l’assemblea generale degli iscritti all’Associazione della Stampa Sarda per l’esame e per le deliberazioni sui bilanci, consuntivo 2017 e preventivo 2018. L’assemblea si terrà a Cagliari, nella Sala Convegni dell’Associazione della Stampa Sarda, in via Barone Rossi n. 29 (piano ammezzato). La convocazione riguarda i giornalisti professionali e collaboratori iscritti all’Associazione.

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Il Parlamento europeo ha sostenuto oggi i punti principali della proposta di riforma dell’IVA presentata dalla Commissione e proposto alcuni adeguamenti come la fissazione di un’aliquota massima. 

Sono stati messi ai voti due atti legislativi. Il primo mira a facilitare gli scambi, soprattutto per le PMI, nel mercato unico e a ridurre le frodi sull’IVA, mentre il secondo stabilisce un sistema più chiaro di aliquote IVA. Entrambe le misure fanno parte del pacchetto di riforma del sistema IVA. 

Secondo alcuni studi, ogni anno i Paesi dell’UE perdono fino a 50 miliardi di euro a causa di frodi transfrontaliere in materia di imposta sul valore aggiunto.

Con queste due votazioni, i deputati hanno sostenuto l’iniziativa della Commissione e proposto di stabilire un’aliquota IVA massima del 25% e introdurre un meccanismo di risoluzione delle controversie, un sistema di notifica automatica delle modifiche alle norme IVA fra i diversi Stati membri e un portale informativo, attraverso il quale ottenere rapidamente informazioni accurate sulle aliquote IVA in tutta l’UE.

La risoluzione sulla semplificazione del sistema IVA è stata approvata con 536 voti a favore, 19 contrari e 110 astenuti. Quella sulle aliquote con 615 a favore, 9 contrari e 43 astensioni. Le proposte di miglioramento saranno ora trasmesse al Consiglio, che avrà il compito di adottare la legislazione, poiché il Parlamento è solo consultato in materia di fiscalità.

Durante il dibattito che ha preceduto la votazione, il relatore Jeppe Kofod (S&D, DK) ha dichiarato: «Attualmente in Europa abbiamo un mosaico di sistemi IVA pieni di scappatoie e buchi. Ciò ha portato a una crescente perdita di entrate IVA (divario IVA). Con le riforme in discussione possiamo ridurre il divario dell’IVA di 41 miliardi di euro all’anno e ridurre i costi amministrativi per le imprese di 1 miliardo di euro all’anno».

L’altro relatore, Tibor Szanyi (S&D, HU), ha affermato che «completare la riforma del sistema IVA è fondamentale per sostenere le imprese dell’UE. Il sistema attuale, semplicemente, non è adatto al mondo globalizzato di oggi. Le riforme riducono la discriminazione tra gli Stati membri pur mantenendo la flessibilità e sostengono le PMI e la dimensione sociale e ambientale».

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Il Parlamento europeo ha approvato un progetto legislativo teso ad evitare la duplicazione delle valutazioni nazionali per determinare il valore aggiunto di un farmaco, che serve a fissarne il prezzo.

I deputati sottolineano che vi sono molti ostacoli all’accesso alla medicina e alle tecnologie innovative nell’UE, come la mancanza di nuovi trattamenti per alcune malattie e il prezzo elevato dei farmaci, che in molti casi non comportano un valore terapeutico aggiunto. 

Gli operatori sanitari, i pazienti e le istituzioni hanno la necessità di sapere se un nuovo farmaco o un dispositivo medico rappresenta un miglioramento rispetto a quelli esistenti. Le valutazioni delle tecnologie sanitarie (HTA) servono quindi a identificare il valore aggiunto e l’efficacia di un farmaco, confrontandolo con altri prodotti.

La nuova legge, ancora da concordare con i Ministri UE, mira a rafforzare la cooperazione tra gli Stati membri nel campo dell’HTA, stabilendo la procedura per effettuare delle valutazioni congiunte, su base volontaria. Le disposizioni riguardano diversi aspetti, tra cui le regole per la condivisione dei dati, l’istituzione di gruppi di coordinamento, la prevenzione dei conflitti di interesse tra esperti e la pubblicazione dei risultati dei lavori congiunti. 

La valutazione delle tecnologie sanitarie è una materia di competenza esclusiva degli Stati membri. Secondo i deputati, tuttavia, la duplicazione delle valutazioni sui nuovi farmaci portate avanti dai vari Paesi, attuata in base a legislazioni nazionali divergenti, può comportare un aumento dell’onere finanziario e amministrativo per gli sviluppatori di tecnologie sanitarie. 

Tale onere costituisce un ostacolo alla libera circolazione delle tecnologie sanitarie e al buon funzionamento del mercato interno e ritarda l’accesso dei pazienti alle cure innovative.

 La relazione è stata approvata con 576 voti favorevoli, 56 contrari e 41 astensioni. I deputati avvieranno i negoziati per un accordo in prima lettura con il Consiglio, una volta che quest’ultimo avrà definito la propria posizione.

Le tecnologie sanitarie comprendono i medicinali, i dispositivi medici, le procedure e le misure di prevenzione, diagnosi e trattamento.

Le tecnologie sanitarie rappresentano un settore innovativo e fanno parte di un mercato globale della spesa sanitaria che rappresenta il 10% del PIL dell’UE.