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Si è tenuto oggi, al Mise, l’incontro tra le confederazioni confederali CGIL, CISL e UIL ed il ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico Luigi Di Maio, sul rinnovo degli ammortizzatori sociali anche per le aree di crisi industriale complessa. Il segretario generale aggiunto della CISL, Luigi Sbarra, questa sera ha diffuso una nota sui contenuti della riunione.
«Le posizioni espresse dalla CISL sono state di apprezzamento per la decisione di dare continuità alla cassa integrazione per cessazione, con la misura già inserita nel decreto legge “urgenze”, ma anche di preoccupazione per la ripresa economica ancora troppo debole per dare un impulso effettivo all’occupazione, con moltissime aziende che faticano ad uscire dalla crisi, mettendo a rischio siti produttivi e posti di lavoro, e l’occupazione che cresce, ma soprattutto quella a termine – scrive Luigi Sbarra -. Abbiamo quindi chiesto che, in un prossimo provvedimento di legge, siano inserite due misure di grande importanza per fronteggiare la questione dei trattamenti di cassa integrazione guadagni straordinaria che verranno a scadenza nei prossimi mesi:
• la proroga di 12 mesi della cassa integrazione guadagni straordinaria e della mobilità in deroga nelle aree di crisi complessa;
• la riformulazione della norma sulla proroga di 12 mesi della cassa integrazione guadagni straordinaria nelle aziende fuori delle aree di crisi complessa, ma con piani di risanamento complessi. Quest’ultima norma non necessita di proroga, essendo già prevista per il biennio 2018-2019, ma di una riscrittura che elimini l’attuale limite di 100 dipendenti e ricomprenda nell’ambito di applicazione anche i contratti di solidarietà al fine di offrire ampia copertura.»
«Inoltre abbiamo sollecitato con forza una misura straordinaria per le attività danneggiate dal crollo del ponte a Genova, inspiegabilmente stralciata dal decreto “urgenze”, che consenta di fruire della cassa integrazione in deroga per favorire la ripresa delle attività, e che introduca misure di semplificazione degli adempimenti e proroghe delle scadenze per la presentazione delle domande – aggiunge Luigi Sbarra -. La CISL ha anche sottolineato la centralità di una strategia efficace sui servizi pubblici per l’impiego, non più rinviabile, con forti investimenti in risorse umane e finanziarie per far decollare finalmente le politiche attive e l’assegno di ricollocazione. Infine, abbiamo parlato del decreto dignità, sul quale non solo sono necessarie verifiche di tipo interpretativo ed un ruolo maggiore della contrattazione collettiva, ma è anche importante colmare la gravissima lacuna relativa agli incentivi al lavoro stabile: l’incentivo ai contratti a tempo indeterminato va portato al 100% per incoraggiare effettivamente la stabilità del lavoro.»
Luigi Sbarra rimarca che «il ministro Luigi Di Maio ha dato disponibilità a riconoscere le proroghe per gli ammortizzatori sociali in scadenza, con emendamenti al decreto urgenze o al decreto fiscale, per poi eventualmente aumentare i finanziamenti con la legge di bilancio; a valutare il riconoscimento della cassa integrazione in deroga per la città di Genova nel provvedimento di conversione in legge del decreto “urgenze”, ad aprire un confronto con il sindacato sulle politiche attive e, sollecitato dalla CISL, ha chiarito che il reddito di cittadinanza non andrà a sostituire l’assetto degli ammortizzatori sociali».
Il confronto proseguirà in sede tecnica, dove saranno affrontati gli elementi qualificanti delle organizzazioni sindacali confederali.