Carla Puligheddu (PSd’Az) attacca la direzione ATS sulle scelte fatte nella riorganizzazione della rete ospedaliera regionale.
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Un nuovo durissimo attacco alla direzione dell’ATS Sardegna per le scelte fatte nella riorganizzazione della rete ospedaliera regionale, arriva da Sassari, dalla dirigente del Partito Sardo d’Azione Carla Puligheddu,
«Per Sassari lo spazio dell’oblio nei progetti regionali, destinata ad assumere la dimensione coloniale dell’emergente sanità olbiese – attacca in una nota Carla Puligheddu -. Dai sardisti dalle sezioni cittadine del Partito Sardo d’Azione “Bussalai, Sechi, Sotgiu” parte la denuncia sulle tragiche scelte operate dalla direzione ATS nella riorganizzazione della rete ospedaliera regionale e in particolare, nel riordino dei laboratori e razionalizzazione dei servizi del territorio. Sembra certo, infatti, l’accentramento delle analisi ambulatoriali su 4 mega-laboratori HUB: Olbia, Nuoro, Oristano e Cagliari. Ovvero, è certa la volontà di spostare tutti gli esami di routine dei pazienti non ospedalizzati del Nord Sardegna, verso Olbia, attraverso il trasporto dei campioni biologici tramite ditta esterna da individuare. Assistiamo passivamente all’ennesima ingerenza di una direzione che mai ha considerato la specificità di una regione che, per tante ragioni, non può essere confusa con altre. La prima negligenza che si evince da tale stoltezza è che i progetti “pronti all’uso” possono ridurre la fatica di chi li propone ma offendono la dignità e il diritto di chi li subisce. Se il motivo dell’unificazione fosse quello del risparmio; i conti non tornerebbero comunque. I costi di questa pianificazione, infatti, sarebbero notevolmente elevati, se si considera che, oltre il costo del trasporto (di gran lunga superiore a quello dei service per gli strumenti in uso) si prevede l’individuazione di centri di raccolta, centrifugazione e smistamento per la corretta tracciabilità dei campioni provenienti, non solo da Sassari, ma anche da Alghero Ozieri, Tempio e La Maddalena. Al laboratorio generale di base afferiscono i prelievi da: Nulvi, Ploaghe, Martis, Viddalba, Castelsardo, Sedini, Bulzi, Usini, Laerru, Ossi, Erula,Ttissi, Codrongianus, Cargieghe, Muros, Perfusas, Chiaramonti, Santa Maria Coghinas, Florinas, Porto Torres, Sorso, Valledoria, Radioprotezione, Medico competente, Spresal, Centro Dialisi Porto Torres, Centro Dialisi San Camillo, Carceri Bancali, Punto Prelievi Conti, Serd via Zanfarino, Serd San Camillo, ADI, Servizio Igiene e Sanità pubblica, Punto prelievi via Tempio. In particolare, il laboratorio di via Tempio effettua analisi mediamente per 2.300 utenti la settimana che corrispondono all’incirca a 900.000 esami l’anno. Esegue 150 PT-INR/giorno per gli oltre 2.000 pazienti, per lo più anziani presso il centro TAO. Un lavoro intensissimo che impegna una moltitudine di professionalità su servizi di livello eccellente.»
«L’operazione in cantiere comprometterebbe l’attendibilità dei risultati, proprio a causa della prolungata giacenza dei campioni prelevati nel corso della mattinata, in attesa di arrivare ai laboratori di Olbia. Attesa che falserebbe il risultato finale, altroché ritardare il ritiro dei referti – aggiunge Carla Puligheddu -. Per i pazienti, soprattutto per coloro che necessitano di risposte urgenti, sarebbe una perdita di tempo, di pazienza e di energia, ma soprattutto di salute. Stesso discorso per i campioni relativi alla terapia salvavita anticoagulante, i quali rischierebbero di essere processarti tardivamente, di degradarsi, di fornire valori inesatti, con la conseguenza di fornire terapie inefficaci. Addio risparmio, dunque! Si fa avanti il grande disagio per l’utenza! Il buon senso avverte che, sacrificare la qualità dei risultati significa una cosa sola:costringere gli utenti a rivolgersi al ai laboratori privati. Siamo sempre lì, depotenziare la sanità pubblica a favore di quella privata. L’intenzione di chiudere il laboratorio generale di base ATS a Sassari sembrerebbe stata decisa senza che i sindacati ed il personale che vi lavora siano stati messi al corrente e probabilmente neppure la commissione sanità regionale sia stata debitamente informata. Senza nemmeno ponderare quale danno la chiusura arrecherebbe, insieme ai disagi per tutti i cittadini di Sassari e dei paesi limitrofi che da 30 anni usufruiscono del servizio e della qualità degli esami.»
L’idea di creare un esamificio non convince i sardisti i quali, per voce della dirigente Carla Puligheddu, esprimono solidarietà agli operatori dei servizi del Nord Sardegna e propongono la realizzazione di un unico laboratorio ATS con sede a Sassari (es. al Conti) dove far confluire i prelievi del territorio, compresi Ozieri ed Alghero che potrebbero invece provvedere al fabbisogno delle strutture ospedaliere, garantendo le urgenze e le analisi dei pazienti ricoverati. In questo auspicabile laboratorio unico, potrebbero essere processati anche i campioni dei pazienti esterni del territorio con notevole risparmio economico, considerata la spesa elevata sostenuta dall’ATS AOU per tali prestazioni.
«Non si può impoverire Sassari ed il suo territorio, privandolo di una importante, storica struttura, fondamentale per i suoi cittadini – conclude Carla Puligheddu -. Un altro servizio depredato alla città di Sassari a favore di Olbia, una scelta irrazionale ed ingiusta, l’ennesima inflitta della politica regionale sarda.»
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