I segretari regionali di PRC, SI e PCI lavorano ad «un’alternativa politico-programmatica a partire dall’unità delle forze di sinistra e autonomiste, aperta all’associazionismo e ai movimenti».
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I segretari regionali del Partito della Rifondazione Comunista Pierluigi Mulliri, Sinistra Italiana Paolo Antonio Licheri e del Partito Comunista Italiano Giuseppe Ibba, hanno diffuso una nota nella quale scrivono che «hanno preso atto della deriva populista e reazionaria fomentata dalle destre e hanno altresì condiviso la valutazione negativa sul governo regionale degli ultimi cinque anni e sulle scelte da esso compiute relativamente alla sanità, all’urbanistica, all’assetto degli enti locali, alla legge elettorale e in generale alle prospettive per la Sardegna anche nel quadro dei rapporti con lo Stato italiano e con l’Europa».
I tre segretari hanno convenuto «sulla necessità di costruire un’alternativa politico-programmatica a partire dall’unità delle forze di sinistra e autonomiste, aperta all’associazionismo e ai movimenti, per proporre un nuovo progetto per la Sardegna alternativo e in netta discontinuità con il passato, che assuma come base la questione del riequilibrio di tutti i territori della Sardegna dal punto di vista economico e sociale, con particolare attenzione alle politiche su lavoro (in particolare occupazione giovanile), ambiente, salute e assetti istituzionali».
Su tali contenuti le tre forze intendono convocare, in tempi brevi, un’assemblea regionale aperta a tutti i soggetti già citati per approfondire e definire i principali obiettivi programmatici e le eventuali possibili alleanze.
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