La Giunta regionale, su proposta dell’assessore del Personale Filippo Spanu, ha dato il via libera all’aggiornamento del Piano per l’accoglienza dei flussi migratori non programmati.
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La Giunta regionale, su proposta dell’assessore del Personale Filippo Spanu, ha dato il via libera all’aggiornamento del Piano per l’accoglienza dei flussi migratori non programmati.
Tre le principali novità che scaturiscono dalla delibera approvata oggi dall’esecutivo. Viene previsto di favorire una maggiore partecipazione dei richiedenti asilo ai corsi dei Centri provinciali per l’istruzione degli adulti (CPIA). In particolare viene sostenuto il progetto del CPIA di Cagliari in qualità di capofila dell’intera rete che mira a migliorare la conoscenza della lingua italiana.
Inoltre, vengono rafforzate le attività di informazione, sostegno e orientamento finalizzate alla lotta alla prostituzione e al contrasto della tratta di donne straniere a fini di sfruttamento sessuale. Si punta in particolare sul contributo di operatori specializzati in grado di fornire, direttamente sulla strada, aiuto e assistenza alle vittime.
Infine, sulla base della necessità di potenziare le azioni di sensibilizzazione dei cittadini, la Regione ha deciso di promuovere una manifestazione di interesse rivolta ad associazioni che dovranno realizzare eventi in grado di incidere positivamente sulla coesione sociale, sul dialogo interculturale e sull’integrazione dei richiedenti asilo e dei titolari di protezione internazionale.
«Il Piano per l’accoglienza dei flussi migratori – dichiara l’assessore Filippo Spanu – costituisce il principale strumento di programmazione per definire e coordinare il quadro delle attività. Tutte le azioni vengono realizzate in stretto raccordo con altre istituzioni, enti e associazioni che sono parte integrante dell’articolato sistema dell’ospitalità. Ritengo fondamentale far crescere la partecipazione dei giovani che vivono nei Centri di Accoglienza ai corsi di lingua italiana così come previsto nell’aggiornamento. La conoscenza della lingua italiana infatti agevola il dialogo con i coetanei sardi e rende più veloce l’inserimento dei richiedenti asilo.»
La Regione sta realizzando diverse attività in base al Piano. Dodici le linee d’intervento: soccorso e prima assistenza, accoglienza a lungo termine e integrazione, scuole, minori stranieri non accompagnati, salute, mediazione linguistica e culturale, contrasto alla tratta degli esseri umani, rafforzamento delle reti territoriali, attività legate al Fondo asilo migrazione e integrazione (FAMI), formazione civico-linguistica, comunicazione, cooperazione internazionale.
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