17 August, 2024
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Nella sala di rappresentanza del Comando Legione Carabinieri Sardegna (via Sonnino – Cagliari), il generale Carmine Adinolfi, già comandante della medesima Legione dal 2007 al 2010, ha presentato oggi il suo nuovo libro di racconti il cui ricavato delle vendite andrà interamente devoluto alla Fondazione Città della Speranza, realtà veneta di eccellenza internazionale che si occupa di ricerca nella specialità medica di oncologia pediatrica (una parte andrà anche all’Opera Nazionale Assistenza Orfani Militari dell’Arma dei Carabinieri).
La presentazione è stata aperta dal ‘padrone di casa’, il generale di Divisione Giovanni Truglio (comandante della Legione Carabinieri Sardegna) che ha introdotto, oltre all’autore del libro, il dottor Gianni Filippini (storico giornalista dell’Unione Sarda), che ne ha curato la prefazione, e le dottoresse Stefania Fochesato e Lara Mussolin, rispettivamente referente e ricercatrice della Città della Speranza.
All’iniziativa, cui hanno aderito numerosi militari di ogni ordine e grado dell’Isola, hanno partecipato autorevoli rappresentanti del mondo della medicina e della cultura cagliaritana.
Il libro consta di sei racconti di fantasia ambientati negli Anni Cinquanta in un piccolo paese del Trentino, dove, in pochi mesi, una serie di particolari episodi turba la serenità della comunità locale, abituata ad una vita semplice e tranquilla, nella cui circostanza emergono dei personaggi depositari di una saggezza il cui contributo, con un approccio investigativo e un pizzico di ironia, porta alla conclusione dei ‘casi’.
Il generale Carmine Adinolfi, che non ha le pretese di definirsi uno scrittore nel senso letterario del termine, nel suo intervento ha sottolineato lo scopo benefico dell’iniziativa, ultima di una lunga serie iniziata nel 2015, quando, in qualità di vertice del Comando Interregionale Carabinieri “Pastrengo” (Padova), all’atto di una visita guidata alla sede della citata Fondazione, rimase fortemente colpito dall’unicità dei piccoli pazienti che ha avuto modo di incontrare e capì quanto importante potesse essere non tanto la ricerca in quanto tale ma il sostegno di cui ha sempre bisogno.

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Incidente mortale questa sera, alle 19.00, sulla SP 86, nella zona industriale di Iglesias. La vittima è un 3oenne originari0 di Domusnovas, finito fuori strada con la propria auto. Sul luogo dell’incidente sono interventi i carabinieri della stazione di Iglesias e dell’Aliquota radiomobile che hanno appurato le condizioni non ottimali del manto stradale, a causa delle abbondati piogge in atto. Dalle condizioni dell’autovettura e per la distanza tra la stessa e la carreggiata, è ipotizzabile anche che il mezzo viaggiasse a velocità sostenuta.

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Dallo scorso 23 novembre, nelle radio italiane, “Con le mani nel fango” (etichetta Riserva Sonora), il singolo che segna l’esordio discografico dell’iglesiente Alex Effe. Il brano, che porta le prestigiose firme dell’icona della musica italiana Vittorio De Scalzi (New Trolls), Gianni Testa (anche producer) e Francesco Arpino, parla di una realtà dove l’artista parte per un viaggio alla ricerca di se stesso, della sua anima, lasciando tutto ciò che era la sua vita per costruire quello che si può chiamare “Sogno”.

Alessandro Floris, nato il 9 settembre del 1991 a Iglesias, già da piccolo coltivava la grande passione per il canto. Ha iniziato a prendere lezioni all’età di 17 anni, per poi rendere la sua passione un vero e proprio lavoro, facendo serate in vari locali della sua zona. Messo in gioco più volte con diversi provini il suo percorso artistico comincia nell’anno 2017, dove entra a far parte del talent televisivo “The coach”, grazie a questo programma incontra Gianni Testa (vocal coach – songwriter – Producer). Inizia a lavorare sui primi inediti, partecipando ad alcuni concorsi, tra i quali “Sanremo Festival Cafè”, concorso organizzato dal maestro Amedeo Minghi, classificandosi al primo posto, “Lasciatemi cantare” organizzato da David Pironaci, classificandosi al secondo posto e “Uno voice” di Davide Papasidero, classificandosi al terzo posto.

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Il Comitato Federale della Federazione Sulcis-Iglesiente del Partito Comunista Italiano ha rinnovato la propria segreteria eleggendo come segretario federale il compagno Fabrizio Deidda, giovane operaio e attivista sindacale. La nuova segreteria è composta da: Fabrizio Deidda, Segretario Federale; Giampaolo Atzori, responsabile Enti locali; Antonello Pinna, tesoriere; Luigi Manca, responsabile tesseramento; Stefano Fonnesu, responsabile organizzazione ed addetto stampa.

Oltre ai componenti della segreteria federale, fanno parte del Comitato Federale Luca Putzu, segretario PCI Sezione Iglesias; Alberto Ruggiu, PCI Carbonia; Mauro Innatelli, PCI Gonnesa; Michael Marras, segretario FGCI Sezione Iglesias. A seguito del rinnovo della struttura dirigente della federazione, il Partito Comunista Italiano ribadisce il suo ruolo di partito della classe lavoratrice e delle classi sociali subalterne oppresse dal modello economico capitalistico.

«Per quanto riguarda il territorio, rilevato che a livello politico manca ancora un approccio programmatico deciso ed organico, pur entro la complicata fase storica, il PCI Sulcis Iglesiente ritiene non più rimandabile l’apertura di un consistente confronto sullo sviluppo economico centrato sulla maggiore attenzione all’ambiente, maggiori diritti per i lavoratori, una burocrazia più snella ed efficiente – si legge in una nota -. Perciò riteniamo necessario che le forze politiche e sociali del territorio aprano un confronto costante e partecipato al fine di individuare con chiarezza le linee guida e gli indirizzi di sviluppo di tutti i settori economici, dei servizi, dei trasporti, della sanità e dell’istruzione nel territorio.»

«Oggi assistiamo al protrarsi di una logica assistenzialistica e di elargizione di risorse pubbliche atte a ridurre le perdite delle grandi aziende ma non vediamo investimenti concreti a medio e lungo termine e nell’ottica del progresso sostenibile. Il territorio – conclude la nota – è soggetto ad un continuo ricatto, come nel caso del Polo Industriale di Portovesme, che stenta a ripartire.»

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Non solo riabilitazione e farmaci: tre mesi continuativi di “Ballu tundu” sono capaci di migliorare l’equilibrio, la mobilità funzionale, la capacità di esercizio e la qualità di vita dei pazienti con malattia di Parkinson. Una terapia che nasce dalla tradizione, fa bene e migliora il quadro sintomatologico del Parkinson: Il ballo sardo può essere ora annoverato tra le scelte riabilitativo-motorie per i pazienti.

È quanto emerge dallo studio scientifico “Sardinian Folk Dance for Individuals with Parkinson’s Disease: A Randomized Controlled Pilot Trial”, ideato e realizzato da un’equipe integrata del Dipartimento di Scienze Mediche e Sanità Pubblica della quale fanno parte la dottoressa Lucia Cugusi ed il dottor Paolo Solla, autori principali della ricerca. L’equipe, coordinata dal professor Giuseppe Mercuro, ha visto la collaborazione dell’Unità Operativa Complessa di Neurologia dell’AOU di Cagliari diretta dal professor Giovanni Defazio, dei bioingegneri delle Università di Cagliari (dottor Danilo Pani) e Sassari (dottor Andrea Cereatti), dell’esperto e maestro di ballo sardo Emanuele Garau e dell’associazione Team Kayak Sardegna.

Lo studio, finanziato dalla Fondazione di Sardegna, è in fase di pubblicazione sulla rivista scientifica statunitense “Journal of Alternative and Complementary Medicine”, e ulteriori esiti della ricerca troveranno spazio nei prossimi, più importanti congressi internazionali di settore.

Il progetto, fa parte di un filone di ricerca che rende omaggio alla più antica tradizione della Sardegna, della quale fa parte il Ballo Sardo, esaltandone le qualità preventive e riabilitative.

È emerso che la pratica di quest’attività comporta un miglioramento di molteplici variabili funzionali, come l’equilibrio, la lunghezza del passo, la capacità di esercizio, la forza degli arti inferiori insieme alle più conosciute sintomatologie non-motorie come la depressione, l’apatia e i disturbi cognitivi.

Lo studio è stato condotto su venti pazienti sardi di entrambi i sessi, con diagnosi di malattia di Parkinson da circa 5 anni e ha avuto una durata complessiva di quasi due anni, necessari per la programmazione di tutte le fasi valutative, l’attuazione del programma di ballo e la divulgazione e pubblicazione degli esiti progettuali. La prevenzione e la terapia, quindi, sono ancora una volta da ricercare, nella millenaria tradizione sarda.

 

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A partire dai primi mesi del prossimo anno nei piccoli comuni della Sardegna, che rientrano nel progetto strategico della Regione per lo sviluppo della banda ultralarga nelle cosiddette aree “a fallimento di mercato”, saranno attivate le reti in fibra ottica.

L’importante novità, che scaturisce da un accordo tra TIM e Infratel grazie al quale la Regione Sardegna dà impulso all’attuazione dei programmi di copertura con le reti in fibra, è stata illustrata oggi, a Villa Devoto, nella Sala “Emilio Lussu”, dal Presidente Francesco Pigliaru, insieme agli assessori degli Affari Generali e degli Enti Locali, Filippo Spanu e Cristiano Erriu, da Carlo Filangieri, Responsabile Wholesale Operations di TIM e da Maurizio Decina, presidente di Infratel, società in house del ministero dello Sviluppo Economico a cui è stata affidata la costruzione delle dorsali in fibra ottica nelle aree urbane.

Cittadini e imprese potranno così beneficiare di servizi di connettività ad alta velocità fino a 200 megabit. L’accordo prevede che TIM utilizzerà le infrastrutture in fibra “spenta” realizzate da Infratel per portare la banda ultralarga in 252 comuni, attraverso l’attivazione di 1.200 armadi stradali che verranno predisposti all’erogazione dei servizi di connettività grazie a interventi di installazione dell’elettronica e la realizzazione di ulteriori collegamenti in fibra con gli anelli urbani di Infratel e verso le centrali. Già entro la fine del prossimo mese di marzo, in base all’impegno assunto da TIM, le nuove reti saranno operative in circa 80 comuni con l’attivazione di 300 armadi. Tutto il processo di “accensione” della fibra verrà completato entro la fine del 2020, con il progressivo completamento della realizzazione delle dorsali da parte di Infratel e l’adeguamento delle centrali e dei cabinet stradali da parte di TIM.

Sinora i comuni sardi con reti sottoposte alle procedure di collaudo sono oltre 100.

Con 56 milioni di euro la Regione ha promosso la realizzazione delle reti in fibra ottica in 296 comuni in base al primo accordo siglato nel 2015 con il ministero dello Sviluppo economico.

La copertura di tutti gli altri è invece prevista nel secondo accordo di programma sottoscritto nel 2017 con un finanziamento che ammonta a 27 milioni di euro.

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Domani, martedì 27 novembre, alle ore 11.00, presso la sala stampa del Consiglio regionale della Sardegna, si terrà la conferenza stampa di presentazione della seconda edizione del Festival “Culurgionis d’Ogliastra IGP” in programma a Lanusei sabato 1 e domenica 2 dicembre con l’obiettivo di promuovere i Culurgionis d’Ogliastra IGP, un marchio che rappresenta l’Ogliastra e la Sardegna in tutto il mondo.

La denominazione Culurgionis d’Ogliastra Igp è stata registrata nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea il 29 settembre 2016 dopo oltre un decennio di lavoro e un iter istruttorio lunghissimo che ha superato le valutazioni provenienti dal territorio, dalla Regione Autonoma della Sardegna, dal ministero delle Politiche Agricole e in ultima battuta dall’Unione Europea, passando al vaglio di enti, professionisti, esperti, cultori della materia.    

L’evento di Lanusei – che prevede due giornate ricche di appuntamenti – servirà a fare il punto su un comparto particolarmente strategico per l’economia sarda che avrà importanti ricadute dal marchio Igp di cui ora possono fregiarsi non soltanto i laboratori di pasta fresca dell’areale di produzione, ma anche i ristoranti, le aziende agrituristiche, il comparto turistico e quello primario.

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Dal 29 novembre al 1° dicembre Iglesias ospiterà l’ultima tappa del Festival Scienza 2018, che si svolgerà in concomitanza con il SulcIS Meeting. Il programma dell’edizione di quest’anno del Festival Scienza, sarà illustrato alla stampa mercoledì 28 novembre, alle 10.30, a Palazzo Bellavista, a Monteponi. All’incontro interverrà Davide Peddis, ricercatore del Cnr, con lui Paolo Dambruoso (Cnr), Fabio Pegorin (Eit, RawMaterials), Enrico Contini (Associazione Mineraria Sarda) e Claudia Sanna, assessore della Cultura e vicesindaco del comune di Iglesias.

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La Cabina di Regia, con il coordinamento dell’assessore degli Affari Generali Filippo Spanu, ha esaminato stasera, a Nuoro, nella sede della Provincia, lo stato di attuazione dei 22 progetti inseriti nel Piano di rilancio del Nuorese. Sono intervenuti, oltre all’esponente della Giunta, l’amministratore della Provincia Costantino Tidu ed il sindaco Andrea Soddu.

«È stata un’utile verifica a pochi mesi dalla sottoscrizione dell’Atto Aggiuntivo. Abbiamo messo in moto la macchina. Alcuni progetti sono in fase avanzata, per altri abbiamo individuato le soluzioni per superare le criticità che sinora hanno condizionato la realizzazione. Si tratta di un Piano complesso che, pur tra difficoltà e ostacoli, comincia a produrre benefici per il territorio. Per dare ulteriore slancio al percorso abbiamo deciso di assegnare 500mila euro alla provincia di Nuoro per la copertura dei costi di coordinamento e assistenza tecnica per la realizzazione delle idee progettuali e di supporto per l’attività istruttoria degli interventi di incentivo alle imprese», ha dichiarato l’assessore Filippo Spanu. L’assessore ha ricordato che «l’ormai imminente avvio del programma di attivazione delle reti in fibra ottica in 252 piccoli comuni della Sardegna fortemente voluto dalla Giunta guidata da Francesco Pigliaru, con il conseguente miglioramento dei servizi di connettività per cittadini e imprese, è in linea con le aspettative espresse dal territorio sin dalla fase iniziali della discussione sul Piano di rilancio».

L’organismo ha preso atto del buono stato di avanzamento del progetto pilota, finanziato con 3 milioni e 552 mila euro, per contrastare la dispersione scolastica e incrementare le competenze degli alunni del primo ciclo di istruzione. Va avanti anche il progetto per le scuole del secondo ciclo sulla base di un finanziamento di 5 milioni e 340mila euro. Avviato poi il progetto Geoartnet, proposto dalla Fondazione Nivola con il comune di Orani in qualità di soggetto attuatore, che mira a creare, con uno stanziamento di 2 milioni e 500mila euro, per potenziare l’offerta culturale del Museo Nivola. In particolare viene realizzato il progetto pilota “Pergola village” concreto sviluppo di un’idea dell’artista oranese Costantino Nivola che aveva pensato di unire le case del paese attraverso pergole di vite. Avviata anche la proposta “Export reti imprese” per incentivare l’aggregazione e rafforzare nei mercati internazionali la presenza delle aziende che operano nei settori dell’artigianato e dell’agroalimentare. Le risorse disponibili ammontano a un milione di euro. Nell’ambito “Ambiente e Cultura” è in fase di attuazione il progetto “Visit Nuorese” per un importo di 820mila euro: dopo la sottoscrizione della convenzione di finanziamento è in corso il trasferimento delle risorse. Il soggetto attuatore è la provincia di Nuoro. Il Parco di Tepilora sta inoltre realizzando, con 550mila euro, il progetto per migliorare l’attrattività del compendio anche a fini turistici. Nel campo delle infrastrutture è in corso l’iter di progettazione per gli interventi che riguardano il nuovo collegamento e lo svincolo della zona industriale di Pratosardo con la 131 dcn e l’adeguamento del porto turistico di La Caletta, a Siniscola, per un finanziamento complessivo di 4 milioni e 800mila euro.

Il finanziamento complessivo ammonta a 54 milioni e 638mila euro per la realizzazione di 22 progetti. Altri 30 milioni sono destinati a iniziative nel territorio come quelle che riguardano la valorizzazione del Parco di Tepilora, della miniera di Sos Enattos a Lula e dell’area di Su Suercone. Gli ambiti tematici sono Ambiente e Cultura, Infrastrutture, Manifatturiero, Scuole e Area Vasta. 

 

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Il consigliere regionale Edoardo Tocco (Forza Italia) ha presentato un’interrogazione urgente all’assessore della Sanità e all’ATS Sardegna, sulla situazione in cui versano le camere mortuarie dell’Ospedale Santissima Trinità di Cagliari.

«Occorre intervenire per mettere in sicurezza il complesso. La camera mortuaria del presidio, che si affaccia sulla via Is Mirrionis, è un insulto ai defunti accolti nel complesso e al dolore dei vivi – denuncia Edoardo Tocco -. Non solo il caseggiato avrebbe necessità di un intervento per la messa in sicurezza ma sarebbe prioritario assicurare l’ampliamento della camera mortuaria, visto che in pochi metri quadrati sono ammucchiati diversi feretri senza nessun impianto che assicuri un minimo di riservatezza e con un’inevitabile intromissione tra i parenti dei diversi defunti. Nessuna sala d’attesa all’interno della struttura. All’esterno, un cortile del tutto insufficiente per i visitatori. Si auspica quindi – conclude Edoardo Tocco – un provvedimento urgente teso a garantire le opere necessarie per l’adeguamento dell’obitorio.»