24 November, 2024
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Le coop della Sardegna under 40 puntano su Innovazione e formazione. E la necessità di rivedere e ripensare i processi produttivi con cui si forniscono i servizi. Concetti rimarcati nel corso dell’assemblea regionale di Generazioni, l’insieme delle coop under 40 che aderiscono a Legacoop Sardegna, riunite a Bauladu. Appuntamento per  anche un primo bilancio sull’attività svolta dall’organismo cooperativistico. «Uno degli obiettivi che ci siamo posti era quello di investire sulla formazione, che riteniamo particolarmente importante – ha spiegato Carla della Volpe, coordinatrice di Generazioni -. Per questo abbiamo costruito, insieme con il nostro istituto di formazione, Isforcoop, un primo percorso di formazione che coinvolge i giovani Cooperatori che ricoprono ruoli di responsabilità all’interno delle imprese. In queste settimane stiamo raccogliendo i fabbisogni sulla base delle esigenze delle Cooperative, e nei primi mesi del 2019 partirà il primo corso targato Generazioni, indirizzato ai futuri manager cooperativi e naturalmente finalizzato anche al rinnovamento generazionale nella governance delle Cooperative. Individuiamo nella formazione uno degli elementi distintivi, formazione continua e costante per fornire competenze che procedano di pari passo con i cambiamenti».

L’attenzione dei giovani cooperatori va proprio all’innovazione che non è solo tecnologica ma «anche innovazione di processo produttivo, di prodotto, il legame tra innovazione e settori tradizionali è fondamentale. Il piano Industria 4.0, apre un ventaglio  di opportunità e di vantaggi. Innovazioni come il Cloud, Internet delle cose, Cybersicurezza, IA, la realtà aumentata». E poi la necessità di costruire reti tra piccole, medie e grandi realtà, «passaggio fondamentale per lo sviluppo della cooperativa». A supporto del lavoro che Generazioni Legacoop porta avanti anche il dato di partenza relativo alla presenza di under 40 nei Consigli di amministrazione delle coop. La media regionale per l’intera Sardegna è pari circa al 20%. L’analisi territoriale evidenzia che nell’area vasta di Cagliari, la percentuale sale al 32%; nella provincia di Oristano la percentuale è di circa l’11%. A Nuoro la percentuale è del 10,8% , mentre a Sassari, il 24%. Tra i settori, quelli che registrano percentuali più elevate sono la PL, un 25% nei CdA, e il settore sociale, con un 21%. L’agroalimentare e la pesca, registrano rispettivamente 13% e 8% nei CdA. Le culturali il 14% , l’abitazione, 13% ed il turismo, il 10% circa di presenza di giovani nei CdA. Attenzione poi anche agli strumenti finanziari e alle difficoltà che, molto spesso le giovani aziende devono affrontare. Aspetti affrontati da Riccardo Barbieri, direttore di Fidicoop Sardegna che ha rimarcato la necessità per le aziende di avere  una maggiore “educazione finanziaria”.

L’assessore regionale del Lavoro Virginia Mura ha illustrato le misure messe a disposizione dalla  Regione per sostenere le nuove iniziative e, allo stesso tempo, la necessità «emersa nel corso di numerosi incontri con le diverse realtà produttive» di avere una «maggiore formazione e professionalizzazione» di chi deve affrontare il mercato del lavoro. Katia de Luca, coordinatrice nazionale di Generazioni Legacoop Italia, ha parlato di “capitale umano”. E puntato l’attenzione proprio sulle risorse umane, sulle idee. «Noi abbiamo un grande potenziale che è il Capitale umano, dobbiamo poterlo utilizzare attivamente. Puntare sulla crescita per valorizzare gli strumenti che abbiamo per fare innovazione». 

Marzia Mastino (Confindustria) ha parlato di sinergia, start up e problematiche che incontra un nuovo imprenditore. Gabriele Mulas, delegato al Trasferimento tecnologico dell’università di Sassari h rimarcato l’importanza dell’innovazione e delle opportunità offerte dalla trasformazione digitale. Giuseppe Serra, sportello Start up Sardegna ricerche ha parlato di nuove iniziative imprenditoriali, tra difficoltà e procedure. 

Nell’intervento conclusivo Il presidente di Legacoop Sardegna Claudio Atzori ha rimarcato il fatto che «Legacoop sta investendo sui giovani e sulla tecnologia». «L’innovazione tecnologica è fondamentale – ha detto Atzori – così come è fondamentale investire sulle persone. Questo è ciò che come Legacoop stiamo facendo con i nostri giovani e il mondo cooperativo».

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Da lunedì 26 novembre sarà possibile rivolgersi alle filiali del Banco di Sardegna per accedere agli interventi di “Reazione e Rilancio” per i quali il Banco di Sardegna, in coerenza con le sue finalità di sostegno al Territorio nel quale opera e per dare un segnale tempestivo e tangibile alle famiglie e alle imprese dell’intera Isola colpite dal maltempo delle scorse settimane, ha stanziato un plafond di 50 milioni di euro.

Per le famiglie, il Banco di Sardegna ha previsto la possibilità di chiedere sia una moratoria di sospensione, fino a 12 mesi, del pagamento delle rate del mutuo casa, sia la concessione di un prestito personale per la riparazione o la sostituzione dei beni danneggiati.

Per le imprese di tutti i settori produttivi, il Banco di Sardegna ha previsto la possibilità di chiedere:

1) una moratoria di sospensione, fino a 12 mesi, delle rate di pagamento dei mutui;

2) un finanziamento a medio termine di liquidità per la ricostituzione delle scorte, per la sostituzione e/o riparazione dei beni danneggiati e per eventuali altri interventi finalizzati al rilancio dell’attività produttiva.

I finanziamenti non richiedono alcun tipo di garanzia ipotecaria e, per effetto della finalità specifica legata agli eventi calamitosi, prevedono condizioni di tasso ridotte e non comportano spese di istruttoria.

Per agevolare la rapida ripresa delle attività economiche e sostenere le famiglie, velocizzando e semplificando la tempistica e le modalità di concessione ed erogazione, la richiesta per l’ottenimento degli interventi dovrà essere accompagnata da una semplice autocertificazione dei danni subiti che, per le imprese, potrà essere veicolata, per una completa assistenza, tramite le principali associazioni di categoria. Anche i consorzi fidi di settore potranno intervenire con garanzia diretta nell’ambito delle convenzioni in vigore.

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Due uomini, un allevatore 44enne di Escalaplano ed un pensionato 71enne di Nurri, entrambi impegnati in una battuta di caccia grossa sono stati arrestati, ieri pomeriggio, in flagranza di reato dal personale della Stazione forestale di Escalaplano e del Nucleo investigativo di Polizia ambientale e forestale del Servizio Ispettorato di Cagliari, in collaborazione con i Carabinieri del locale reparto e della Compagnia e Squadriglia di Jerzu. 

Il primo, noto alle forze dell’ordine perché un pluri-pregiudicato sottoposto a una misura cautelare pendente (affidamento in prova), utilizzava un fucile rubato. Il secondo, un altro pregiudicato, aveva con sé un’arma con la matricola abrasa. Entrambi sono appassionati di caccia grossa ma privi di porto d’armi a causa dei loro trascorsi giudiziari. I due, che erano soliti cacciare i cinghiali in prossimità dell’ovile del primo nelle campagne di Escalaplano, occultavano le armi di illecita provenienza nei cespugli una volta terminata la battuta di caccia. Gli agenti forestali ed i carabinieri li hanno quindi seguiti passo dopo passo nei preparativi fino alla flagranza di reato. Uno dei due ha tentato la fuga ma è stato prontamente fermato dagli inquirenti. 

Il Pubblico Ministero di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari, Virginia Boi, ha disposto l’accompagnamento dei due uomini al carcere di Uta, in attesa del processo per porto di arma clandestina e ricettazione di arma di provenienza furtiva. Entrambi rischiano una condanna da uno a sei anni di reclusione e 750 euro di multa.

L’operazione, caratterizzata dalla proficua collaborazione fra le istituzioni del Corpo forestale regionale e dell’Arma dei carabinieri, è l’ennesima portata a termine nel 2018 ed infligge un altro duro colpo al traffico di armi rubate e clandestine, utilizzate non solo nel bracconaggi, ma anche per rapine o per altri gravi delitti.

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La Giunta comunale di Sant’Antioco ha approvato il progetto di completamento del “Piano di interventi di messa in sicurezza straordinaria del manto stradale” che, nei mesi scorsi, ha consentito di rifare il tappeto a ben 22 strade cittadine. Il completamento, che utilizza le economie derivanti dal ribasso di gara, prevede la bitumazione di via Matteotti, a partire da via Renzo Laconi fino all’intersezione con via Campidano, comprendendo, dunque, anche il tratto di viale Trento particolarmente usurato. «Portiamo a conclusione un ampio progetto di messa in sicurezza di un’arteria particolarmente battuta dalle automobili – commenta l’assessore dei Lavori pubblici Francesco Garau – iniziato con la rimozione dei pini, che negli anni avevano creato numerosi avvallamenti ed evidenti problemi di sicurezza, e la realizzazione di nuovi marciapiedi».

L’obiettivo più generale è quello di aumentare il livello di sicurezza dei cittadini e riqualificare, dal punto di vista ambientale e funzionale, il complesso del sistema viario nel tratto terminale di via Matteotti e di viale Trento. «L’asfalto, infatti, non è l’unico intervento in programma – chiarisce l’assessore Francesco Garau – recentemente abbiamo deliberato l’utilizzo di nuovi spazi finanziari stanziando 150 mila euro per il potenziamento dell’illuminazione pubblica: tra le operazioni da mettere in cantiere, anche la creazione dei punti luce nella porzione di viale Trento in cui sono assenti, dall’intersezione con via Matteotti all’incrocio di via Campidano». 

Ma non solo: nel corso del 2019 si metterà definitivamente in sicurezza tutta la dorsale di viale Trento. «Presto manderemo in appalto un nuovo Piano dell’asfalto – conclude l’assessore dei Lavori pubblici – che, con un investimento di oltre 300 mila euro, ci permetterà di bitumare, nel corso del 2019, un consistente numero di strade. Tra queste, appunto, anche il tratto di viale Trento su cui ancora non siamo intervenuti: dall’intersezione con via Nazario Sauro all’intersezione con via Campidano. La dorsale verrà così completata e messa definitivamente in sicurezza».

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Prende il via domani, il girone di ritorno di qualificazione del campionato di serie C Silver di basket maschile. L’Automek Calasetta di Simone Frisolone, chiuso il girone d’andata con la vittoria sul campo della Genneruxi per 73 a 61 ed un bilancio di 6 vittorie e 3 sconfitte che le valgono il quarto posto in classifica, con 12 punti, a quattro lunghezze dalla coppia di testa formata da Basket Olbia ed Esperia Cagliari (quest’ultima ha agganciato la squadra gallurese, a quota 16 punti, grazie alla vittoria conquistata mercoledì 21 novembre nel recupero della partita con la Sef Torres per 93 a 78), ospita sabato sera, alle 18.00, il Basket Antonianum, squadra con la quale condivide il quarto posto.

Sugli altri campi, si giocano Basket Sant’Orsola Sassari – Basket Olbia (ore 15.30), Genneruxi – Olimpia Cagliari (ore 18.00), Sef Torres – Pirates Accademia Basket (ore 20.00), Ferrini Delogu Legnami – Esperia Cagliari (ore 18.30).

Classifica aggiornata all’ultima giornata del girone d’andata.

Basket Olbia ed Esperia Cagliari 16

Ferrini Delogu Legnami Quartu Sant’Elena 14

Automek Calasetta e Basket Antonianum 12

Pirates Accademia Basket Sestu 8

Basket Sant’Orsola Sassari 6

Sef Torres Sassari, Genneruxi Cagliari ed Olimpia Cagliari 2

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A poco più di un mese dalla festa più attesa dell’anno, a Carbonia è iniziata l’installazione delle luminarie natalizie. Si entra così ufficialmente nell’atmosfera di Natale con una città che sarà abbellita nel migliore dei modi possibile per celebrare questa importante ricorrenza. Un evento religioso che si coniuga con un evento storico di rilievo, il Natale di Carbonia, l’80° compleanno della città, la cui data è fissata per il 18 dicembre.

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Lunedì 26 novembre, nella sala “Emilio Lussu”, a Villa Devoto, alle ore 11.00, verrà presentato, nel corso di una conferenza stampa, il piano di attivazione della rete in fibra ottica nelle aree rurali della Sardegna. Interverranno il presidente della Regione Francesco Pigliaru, insieme agli assessori degli Affari generali  e degli Enti locali, Filippo Spanu e Cristiano Erriu, il responsabile Wholesale Operations TIM Carlo Filangieri ed il presidente di Infratel Maurizio Decina.

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Gli artigiani di Confartigianato Sud Sardegna hanno donato un defibrillatore all’Oratorio della Parrocchia Madre della Chiesa di Frutti d’Oro, a Capoterra. Nel corso della cerimonia di consegna, alla presenza di diverse decine di piccoli atleti, il prezioso strumento di rianimazione è stato affidato al parroco, il salesiano don Battista Melis, dal Presidente di Confartigianato Imprese Sud Sardegna, Luca Murgianu, e dal segretario della stessa associazione imprenditoriale, Pietro Paolo Spada.

Le società sportive che ruotano attorno alla Parrocchia, che offrono occasioni di incontro, sport e svago a 338 atleti tra i 4 anni ai 65 anni, nel calcio, pallavolo, basket, tennis e trekking, avranno così a disposizione uno strumento “salvavita” frutto della raccolta effettuata col “5 per 1000” dell’ANCOS, l’Associazione di promozione sociale di Confartigianato. L’iniziativa rientra in un progetto nazionale attraverso il quale sono stati distribuiti 45 defibrillatori in tutto il Paese, confermando l’impegno di Confartigianato e ANCOS per la sicurezza del singolo e della collettività.

«Questa bellissima realtà che don Battista ha creato e nella quale operano 36 adulti volontari che allenano, curano, riordinano, trasportano e puliscono – ha spiegato il presidente di Confartigianato Luca Murgianu, durante la consegna – è la cinghia di trasmissione di una macchina organizzativa che offre reali risposte al bisogno di aggregazione di giovani, e meno giovani, delle lottizzazioni di Capoterra e del suo territorio”. “Questo macchinario, bello da vedersi e utile quando necessario – ha aggiunto Luca Murgianu – ovviamente ci auguriamo che la comunità non abbia mai l’occasione di usarlo

«Un’associazione come la nostra ha nel proprio Dna quello di essere a servizio non solo degli imprenditori ma di una intera comunità – ha sottolineato il segretario di Confartigianato Sud Sardegna, Pietro Paolo Spada – a maggior ragione in un momento di grave difficoltà economica non solo per le famiglie ed imprese ma anche delle stesse istituzioni che si occupano di fornire importanti servizi di assistenza

Al servizio delle imprese ma anche vicina ai cittadini e ai loro problemi e bisogni anche di carattere sociale. E’ anche questo il ruolo che la Confartigianato Sud Sardegna insieme alle strutture collegate, vuole svolgere sul territorio trasmettendo valori e modelli di comportamento ispirati ai principi di eticità ed integrità. E tra le attività di carattere sociale e di solidarietà c’è, appunto, anche quella del progetto “Defibrillatore”. In questi anni l’ANCOS, insieme all’ANAP provinciale del Sud Sardegna, l’Associazione dei pensionati di Confartigianato, ha promosso diverse iniziative di carattere sociale come quelle sull’Alzheimer o quello sulla Mobilità dei Diversamente Abili.

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Quattro postazioni di lavoro gratuite e condivise all’interno dello spazio “Villaggio Marina Coworkingspace”, a Porto Cervo Marina. L’iniziativa, promossa da Smeralda Holding con il patrocinio del comune di Arzachena, è destinata ai giovani imprenditori, studenti, freelance e nomadi digitali che intendano usufruire, per un anno, di un ufficio completamente arredato e attrezzato con strumenti tecnologici e rete wi-fi.

Il bando per l’assegnazione dello spazio di Coworking è già disponibile online sul sito www.smeraldaholding.com, Sezione Bandi di Gara. Possono presentare domanda persone fisiche, società o gruppi – anche non ancora organizzati, ma uniti dallo stesso progetto imprenditoriale – residenti nel comune di Arzachena e coloro la cui copia integrale dell’atto di nascita riporta come luogo di residenza al momento della nascita il comune di Arzachena, di età compresa tra i 18 e i 35 anni  che intendano sviluppare in un ambiente stimolante e collaborativo un’attività imprenditoriale in linea con la vocazione turistica del territorio. Le candidature saranno sottoposte a valutazione da parte di una commissione tecnica.

L’obiettivo è favorire la nascita e il consolidamento di giovani imprese capaci di innovare il profilo produttivo del panorama economico locale. Una nuova opportunità per i giovani di Arzachena che si inserisce nell’ambito del programma di attività “Smeralda Holding per il Territorio” con cui il Gruppo vuole dare un contributo alla promozione della cultura collaborativa tra giovani freelance e nuovi imprenditori provenienti da settori professionali differenti, attraverso la condivisione di spazi e strumenti tecnologici che potrà favorire la nascita di progetti imprenditoriali innovativi.

La modulistica con tutti i dettagli per la partecipazione al bando di concorso potrà essere reperita sul sito o negli uffici di Smeralda Holding, a Porto Cervo, Casa Il Ginepro 1/a, dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.00 alle ore 12.30 e dalle 14.30 alle 17.00.

 

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Cagliari, la guerra, i bombardamenti del 1943, che rasero quasi al suolo la città. La Stagione di Teatro La Vetreria, organizzata come sempre sul palco del centro culturale di Pirri da Cada Die Teatro, prosegue e riparte dalla storia di due fratelli, dalla Storia e dai suoi drammi, da una lunga ricerca d’archivio. Domani, sabato 24, alle 21.00, e domenica 25 novembre, alle 18.00, al Teatro La Vetreria va in scena “Cielo Nero”, di Francesco Niccolini e Pierpaolo Piludu, con lo stesso Piludu, la regia di Mauro Mou, la collaborazione alla messa in scena di Alessandro Mascia, Mario Madeddu, Marilena Pittiu e Silvestro Ziccardi (voci bambini registrate: Luca Pisano e Ousseynou Seck; disegno luci: Giovanni Schirru; sonorizzazione: Matteo Sanna; una produzione di Cada Die Teatro).

Il lavoro ripercorre la vita di Efisio ed Antioco, due gemelli del quartiere di Stampace che vissero durante il fascismo. Protagonisti di una storia più grande di loro, sono testimoni della follia della guerra e della distruzione della città di Cagliari. «Un viaggio lungo venticinque anni, dove si torna da una guerra e si parte per un’altra, ci si innamora e si fa a botte, si gioca, si ride e si fa l’amore: insomma si diventa adulti, si soffre di gelosia e solitudine, si seppelliscono i propri cari e una città bellissima e amata diventa un cumulo di macerie – spiegano gli autori -. Efisio ed Antioco Mereu sono gemelli, due gemelli che più gemelli di così non si può. Eppure sono diversissimi, nei pensieri e nei destini: il primo è indifferente al fascismo che si avvicina, il secondo è anarchico ed antifascista nell’animo e quando scoppia la guerra viene spedito sul fronte peggiore che ci sia, la Russia. Efisio, invece, finisce in Marina, al sicuro, sul lungomare di Cagliari. Fino al ’43, quando i bombardieri americani riducono in polvere buona parte della città».

“Cielo nero” è l’ultima tappa di una ricerca portata avanti dal 2005 da Pierpaolo Piludu e da Cada Die Teatro, in collaborazione con l’Università di Cagliari e l’Istituto Superiore Regionale Etnografico della Sardegna, sui bombardamenti su Cagliari del 1943. Da questo paziente lavoro sono nati un video-archivio con i racconti dei testimoni, uno spettacolo teatrale dal titolo “Cagliari 1943. La guerra dentro casa” (con 20 allievi della scuola di Arti Sceniche La Vetreria), un libro (edito da Aipsa) ed un documentario prodotto dalla RAI.