20 July, 2024
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«L’iscrizione del Paesaggio policolturale del Mandrolisai al Registro nazionale dei Paesaggi rurali d’interesse storico è un risultato di grande rilievo e prestigio, in quanto in tutta l’Italia si contano complessivamente soltanto 14 eccellenze, tra cui questa che è la prima e per ora l’unica in Sardegna.»

Lo ha detto l’assessore dell’Urbanistica Cristiano Erriu nel corso della conferenza stampa che si è tenuta oggi a Cagliari per illustrare il decreto del ministero delle Politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo.

«La Regione – ha sottolineato Cristiano Erriu – ha dato il massimo sostegno all’iniziativa voluta fortemente dai Comuni di Atzara e Sorgono, con il contributo tecnico dell’Università di Sassari. Si tratta di una sperimentazione in vitro, in quanto vogliamo estendere a tutta l’Isola la ricognizione dei paesaggi rurali e storici. Ci crediamo così tanto che, nelle prossime settimane, presenteremo la Scuola regionale del paesaggio. La Regione, inoltre, metterà a disposizione risorse mirate per sostenere queste iniziative. Il Mandrolisai da parecchi decenni conserva l’integrità del paesaggio, e questo costituisce un valore aggiunto perché in prospettiva sarà possibile ampliare la filiera vitivinicola e creare nuove opportunità di sviluppo.»

«Abbiamo affrontato questa sfida di comune accordo con l’Amministrazione di Atzara – ha spiegato il sindaco di Sorgono, Giovanni Arru -. Il Mandrolisai è l’unico territorio della Sardegna il cui nome coincide con la Doc del vino, e questa è un’ulteriore peculiarità. In generale, ci aspettiamo che le nostre imprese riescano a trarre un beneficio dalla valorizzazione di uno sforzo collettivo, per esempio attraverso un marchio distintivo nelle etichette delle nostre cantine, come è accaduto in altre regioni. Il Ministero ha riconosciuto un altro aspetto, e cioè che oltre al paesaggio vitato abbiamo anche pascoli arborati conservati nel corso dei decenni. Il contributo della Regione sarà determinante per proseguire in questo percorso.»

«La Sardegna è ricca di queste peculiarità – ha aggiunto il sindaco di Atzara, Alessandro Corona – dunque, questo riconoscimento può fornire uno stimolo per altri territori. Costituisce un enorme volano di crescita che ci aiuterà a combattere lo spopolamento. Vogliamo costruire un progetto pilota, ma è auspicabile che la Regione ci affianchi non tanto con risorse economiche, quanto con un’adeguata campagna di comunicazione. Dal centro della Sardegna può partire un messaggio nuovo, che pone il paesaggio al centro dell’attenzione e fa da supporto ai progetti di molti giovani imprenditori, del comparto agricolo e non solo.»

«Nel corso dell’Ottocento – ha spiegato il professor Alessandro Dettori, del Dipartimento di Agraria dell’Università di Sassari – la società pastorale, nel centro della Sardegna, ha cancellato buona parte della società agricola. Nel Mandrolisai ciò non è avvenuto, e questo valore è stato riconosciuto dal Ministero attraverso lo studio condotto dal nostro Ateneo. Per l’occasione, è stata presentata anche una sovrapposizione dei rilevamenti aerei fatti nel 1954 e nel 2016: ebbene, il 53% del territorio è pressoché immutato nell’uso del suolo. La valutazione storico-ambientale ha permesso di mettere a fuoco i tre parametri richiesti per l’iscrizione al Registro: significatività, integrità e vulnerabilità del paesaggio. Tra le peculiarità del Mandrolisai, la tipica coltivazione ad alberello dei vigneti e la presenza dei tradizionali muretti a secco.» 

 

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Dopo i due singoli appena pubblicati (La Tenerezza, settembre 2018 e Guardi Avanti, ottobre 2018) che hanno raccolto complessivamente oltre 300mila ascolti su Spotify e oltre 150mila views su YouTube, LE ORE presentano il loro terzo brano dal titolo “La Mia Felpa È Come Me” già in gara e tra i 69 finalisti di Sanremo Giovani 2019.

«Se in quella fredda sera d’autunno sul treno, seduta a un paio di metri da me,

con un’aria molto simile alla mia, non ci fosse stata quella ragazza

rifugiata in una felpa grande più di lei, questa canzone non sarebbe nata.»

“La Mia Felpa È Come Me” è scritto e composto da LE ORE, e come i due singoli precedenti, è prodotto da Federico Nardelli e Giordano Colombo.

La traccia è ambientata in una notte in cui due persone con i cuori a pezzi si incontrano e scoprono che questi pezzi sono complementari, sottolineando, in seguito, una grande verità mai messa per iscritto ufficialmente: la felpa larga da uomo sta sempre meglio addosso ad una ragazza.

LE ORE sono Francesco e Matteo, duo artistico già attivo e molto seguito in rete.

Come per i precedenti “La Tenerezza” e “Guardi avanti”, anche “La Mia Felpa È Come Me” viene pubblicato su etichetta luovo/iCompany ed è disponibile su tutti gli store digitali a partire da oggi, 22 novembre 2018.

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Al via una serie di facilitazioni per l’accesso alle misure del Programma LavoRas. L’insieme di novità nel programma per il lavoro della Regione è previsto nella delibera n. 53/2 dello scorso 29 ottobre, passata con parere favorevole nella Commissione Lavoro del Consiglio regionale il 13 novembre e approvata in via definitiva ieri in Giunta, su proposta del Presidente, Francesco Pigliaru, di concerto con l’assessore della Programmazione, Raffaele Paci e l’assessora del Lavoro, Virginia Mura.

Il provvedimento semplifica le modalità di accesso agli incentivi all’assunzione in quattro punti fondamentali: l’incremento significativo dell’importo; la semplificazione delle procedure di accesso delle imprese; la possibilità di ricorrere alla cosiddetta finanza inclusiva; l’eliminazione dei vincoli preesistenti per le aziende di medie e grandi dimensioni. L’insieme delle novità è applicabile ai due avvisi già in corso (bonus occupazionali per l’assunzione di lavoratori under e over 35) e al prossimo bando per le assunzione degli over 55.

«Con questo nuovo passaggio su LavoRas aumentiamo le risorse destinate alle imprese per assumere e, nello stesso tempo, siamo riusciti ad abbassare le difficoltà  burocratiche per accedere agli incentivi, rafforzati sino alla percentuale massima concessa dalle regole europee – ha detto il presidente Francesco Pigliaru -. I dati sulla disoccupazione giovanile registrano riscontri positivi importanti, ma abbiamo necessità e urgenza di crescere ancora. E’ più che mai necessario che i nostri giovani restino in Sardegna perché sono loro a portare le idee, l’innovazione, il talento che sono le chiavi per il futuro di tutto noi. Stiamo affrontando con il massimo dell’impegno un problema complesso, e giorno dopo giorno affiniamo gli strumenti per dare le risposte più efficaci. Vogliamo che questa azione funzioni e funzioni subito – ha concluso Francesco Pigliaru -, e con questo obiettivo miglioriamo le condizioni economiche e la semplificazione affinché le imprese assumano giovani e lo facciano il prima possibile.»

«Gli incentivi concorrono ad abbattere non solo la disoccupazione giovanile, ma anche quella di chi ha superato i 35 anni e trova maggiori difficoltà di inserimento nel mondo del lavoro – ha spiegato l’assessore del Lavoro, Virginia Mura -. La semplificazione per l’accesso agli incentivi ci è stata richiesta da tutti gli stakeholder, a partire dalle imprese, grandi e piccole, operanti nella nostra Regione. Abbiamo portato al massimo l’incentivo all’assunzione, sia per le assunzioni a tempo indeterminato, sia per quelle a tempo determinato, dai 12 mesi in su. Abbiamo abbattuto i vincoli per le grandi imprese, stabiliti in precedenza nel programma LavoRas, e semplificato le procedure di accesso ai bonus. Infine, abbiamo stanziato sulla misura ingenti risorse – 40 milioni – e confidiamo, con una comunicazione una più efficace che raggiunga tutte le aziende, di contribuire all’assunzione di migliaia di persone nel nostro tessuto economico», ha concluso la titolare del Lavoro.  

È previsto l’incremento dell’incentivo all’assunzione per i lavoratori a tempo indeterminato fino al 50% del costo lordo annuo del singolo lavoratore, incluso l’importo dell’eventuale sgravio contributivo nazionale, che dovrà essere necessariamente richiesto se l’impresa possiede i requisiti per ottenerlo. Per le assunzioni a tempo determinato oltre i 12 mesi, l’incremento del bonus sale fino al 30% del costo lordo annuo del singolo lavoratore.

I datori di lavoro potranno delegare il proprio consulente del lavoro per la presentazione della domanda. È previsto il coinvolgimento dei soggetti privati accreditati nell’attività di promozione della misura, con il riconoscimento dell’attività svolta, «secondo una logica di premialità, per processo e per prodotto». Nel caso di contratto di somministrazione l’incentivo verrà erogato direttamente all’impresa utilizzatrice. Viene riconosciuta espressamente la possibilità di incentivare il contratto di apprendistato, ferma restando la verifica sul cumulo degli aiuti di stato che potrebbe conseguirne.

La delibera stabilisce due ulteriori facilitazioni per le imprese di media e grande dimensione: il calcolo dell’incremento occupazionale netto (requisito necessario ai sensi del Regolamento UE sugli aiuti all’occupazione) sarà limitato al territorio regionale ed è stabilita la soppressione del limite di 100mila euro come importo massimo per la singola impresa.

LavoRas è il programma integrato plurifondo per il previsto nella Finanziaria regionale 2018. Il piano per l’occupazione della Regione  – con risorse del Fondo per lo sviluppo e la Coesione, della Regione, del Fondo Sociale Europeo e del Programma Garanzia Giovani – stanzia per il 2018 127,6 milioni di euro e 70,1 milioni di euro sia per il 2019, sia per il 2020. LavoRas è diviso in due macromisure: Cantieri (45 milioni per quelli di nuova attivazione e 21 per quelli già esistenti, le risorse per il 2018) e Politiche attive del lavoro (61 milioni), suddivise a loro volta in incentivi all’occupazione (ovvero bonus, con risorse pari a 34 milioni di euro), assegni formativi (14 milioni di euro), risorse per l’occupazione degli over 55 (5 milioni), situazioni di crisi (6,7 milioni), accompagnamento lavoro (700 mila euro), creazione d’impresa (1,2 milioni di euro).

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Venerdì 23 novembre, a partire dalle 9.30, presso la Manifattura Tabacchi di Cagliari, si svolgerà una giornata di incontro sui temi dell’innovazione e della creazione d’impresa organizzata nell’ambito del progetto RETIC – REte Transfrontaliera del sistema di incubazione per nuove imprese TIC (Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione).

Il progetto RETIC, cofinanziato dal programma Interreg Italia-Francia Marittimo 2014-2020, è stato avviato nel 2016 e prevede la creazione di una rete tra soggetti specializzati nei servizi di pre-incubazione ed incubazione di nuove imprese nel settore delle ICT, applicato alle filiere di nautica, turismo ed energia.

Nel corso della mattinata si alterneranno interventi e testimonianze da parte dei principali esponenti dei settori di interesse. Nico Cerri, in rappresentanza del Polo Tecnologico Lucchese, capofila del progetto RETIC, farà il punto sui risultati raggiunti dai partner coinvolti e sulla loro effettiva capacità di attivare sinergie di rete a supporto della creazione d’impresa nei settori energia, nautica e turismo. La riflessione sarà arricchita dai contributi di Max Sirena, team director & skipper di Luna Rossa, Giuseppe Consentino, head of local public affairs di ERG, ed Andrea Pili, amministratore delegato di Sardegna.com – Gruppo Alpitour, ciascuno dei quali esplorerà il tema dell’innovazione tecnologica quale motore di crescita e sviluppo nel proprio ambito di riferimento.

Saranno inoltre presentati al pubblico i progetti d’impresa selezionati per partecipare al “Living Lab”: un percorso di otto settimane di affiancamento durante le quali i partecipanti hanno testato la propria idea di business e iniziato a impostare una corretta strategia di introduzione sul mercato. Il Living Lab, organizzato da Sardegna Ricerche con il supporto di Apply Consulting ed Open Campus, è anch’esso parte del progetto RETIC.

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Nuova vita per lo Stagno di Posada, inserito nell’elenco delle Riserve naturali e riconosciuto dall’Unesco “riserva della biosfera” Mab. Con 400mila euro sarà acquisito dall’Ente Parco di Tepilora e valorizzato come zona umida nell’ambito del progetto di sviluppo locale da 15 milioni di euro firmato ad agosto dell’anno scorso da Regione e Unione di Comuni del Montalbo all’interno della Programmazione territoriale. L’ha deciso la Giunta, che su proposta dell’assessore della Programmazione Raffaele Paci d’intesa con l’assessore dell’ambiente Donatella Spano, ha approvato lo stanziamento a favore dell’Ente Parco che lo acquisirà con 220mila euro e lo valorizzerà con i restanti 180mila. 

«Lo stagno di Posada, pur essendo all’interno del perimetro del Parco Regionale, non era nella disponibilità dell’Ente Parco, che invece ha più volte manifestato la necessità di acquisire e valorizzare un compendio di grande pregio, funzionale allo sviluppo dell’area di rilevanza strategica di Tepilora – dice Raffaele Paci -. Oggi abbiamo la possibilità di dare riscontro a questa esigenza, emersa in fase di co-progettazione del progetto di sviluppo territoriale, ma che in quel momento non era possibile soddisfare. Le zone umide sono una grande risorsa della Sardegna e vogliamo valorizzarle fortemente, e per questo abbiamo messo a punto una politica complessiva per gestirle al meglio. All’interno di questa politica, di sicuro la tutela ambientale è prioritaria, ma non parliamo solo di quella, perché vogliamo potenziare le attività produttive delle zone umide, incentivare la nascita di attività turistiche e sportive, salvaguardare e tutelare la forza lavoro occupata nelle attività economiche e allo stesso tempo promuovere nuova e qualificata occupazione, come l’Ente Parco Tepilora potrà fare con lo stagno di Posada.»

«Lo sviluppo sostenibile è l’unico possibile per il nostro futuro e il Parco sta lavorando dall’inizio in questa direzione. Il progetto è infatti un altro tassello di tutto quanto creato da quella stessa comunità, cioè da un territorio meritevole di ricevere risorse perché ha dimostrato di avere grandi capacità progettuali premiate persino dall’Unesco – afferma l’assessore Donatella Spano -. Il Parco regionale, a pochi anni dalla sua istituzione, ha fatto grandi progressi con un’attenta programmazione e valorizzazione delle risorse come esempio di area protetta che pensa sia alla propria comunità che ai visitatori, con particolare attenzione al turismo ecosostenibile.»

Il progetto “Tepilora, patrimonio accessibile a tutti”, punta su nuove potenzialità di sviluppo per le comunità locali grazie al lavoro coeso tra i territori che rientrano nell’Unione di Comuni del Montalto e l’Amministrazione regionale. «Abbiamo sempre creduto all’idea di sviluppo locale, alla forza delle persone che si mettono insieme, che progettano dal basso e non si arrendono a un futuro di spopolamento delle zone interne, puntando sulle loro caratteristiche e risorse per costruire un futuro più solido», conclude Raffaele Paci.

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Dopo un lungo iter sta per diventare operativa, nella pienezza delle sue funzioni, a Carbonia, la Consulta comunale per lo sport, un nuovo strumento di partecipazione, condivisione, dialogo, ascolto e collaborazione tra le numerose realtà sportive operanti in città.

«Si tratta di un organo volto a valorizzare il settore sportivo di una città come Carbonia, che vanta una radicata tradizione in tal senso, certificata dal gran numero di società ed associazioni che operano nel territorio, distinguendosi per i risultati conseguiti in campo locale e regionale», ha detto il sindaco Paola Massidda.
Come ha precisato l’assessore dello Sport Valerio Piria, «al fine di dar corpo a questa nuova realtà, entro il 28 novembre i soggetti interessati potranno presentare la propria candidatura per entrare a fare parte dei componenti della Consulta, sulla base del regolamento approvato in Consiglio comunale nel lontano 29 gennaio 2010».

La Consulta comunale per lo sport sarà composta dalle seguenti figure:

• Assessore delegato allo Sport con funzioni di Presidente;

• 1 rappresentante del CONI provinciale;

• 1 rappresentante per ciascuno degli Enti di Promozione Sportiva locale, indicati dai medesimi;

• 1 rappresentante di ogni Federazione indicato tra i dirigenti delle società sportive locali;

• 1 rappresentante di ciascun Istituto scolastico;

• 1 rappresentante per ogni Società sportiva locale che promuove la pratica sportiva delle persone con disabilità;

• 1 operatore sanitario in rappresentanza della Asl.

Le candidature dovranno essere inviate, su carta semplice, all’Ufficio Sport, sito in via XVIII Dicembre, entro il 28 novembre 2018.

Le domande potranno essere inviate tramite raccomandate con ricevuta di ritorno al seguente indirizzo: piazza Roma, 1, 09013 Carbonia (SU), oppure tramite Posta elettronica certificata: comcarbonia@comune.carbonia.ca.it .

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Il volontariato aiuta a acquisire valori, a capire meglio la realtà circostante, ad acquisire competenze, a scoprire cosa significa essere cittadini e quanto è importante la partecipazione. Per questo è uno strumento importante anche per la crescita personale dei più giovani. Lo confermano i primi risultati del progetto GIOeVO (Giovani e Volontariati), promosso dalla ConVol e sostenuto dalla Fondazione con il Sud.

GIOeVO ha l’obiettivo di connettere il mondo della scuola con quello del volontariato, favorendo la reciproca conoscenza e collaborazione, ma anche quello di lasciare alle associaioni strumenti e linee guida che possano essere di aiuto nel coinvolgimento dei giovani. Iniziato nell’anno scolastico 2017-2018, si svolge in quattro regioni del Mezzogiorno – Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia – ed ha coinvolto 16 istituti superiori e 36 organizzazioni di volontariato.

I volontari sono entrati nelle classi, presentando le proprie organizzazioni e attività. I ragazzi interessati hanno poi svolto un periodo di “coworking” di 25 ore nelle associazioni stesse – all’interno dell’alternanza scuolalavoro – e sono diventati a loro volta “ambasciatori” del volontariato presso i loro compagni (questo è uno degli ambiti in cui la peer education mostra tutta la propria potenzialità).

Parallelamente un gruppo di ricerca composto da docenti universitari ed esperti di volontariato, sta lavorando sulla percezione del volontariato da parte dei giovani, attraverso la somministrazione di questionari prima, durante e dopo l’esperienza. In attesa dei risultati, il cambiamento che l’esperienza di volontariato ha prodotto nei ragazzi si può chiaramente leggere in alcuni dei “Diari di Bordo” che erano stati invitati a compilare per riflettere sull’esperienza che stavano facendo. Ecco alcune citazioni:

«Non è necessario essere degli esperti per aiutare gli altri, basta buona volontà ed essere altruisti».

«Ho imparato che con un piccolo gesto – come aiutare qualcuno a mangiare – puoi fare molto felice una persona».

«Ho imparato a sapermi confrontare con persone che hanno una vita decisamente diversa dalla mia».

«Ho imparato che nella vita tutti possono sbagliare e che è giusto, se lo vogliono, aiutarli a farsi una nuova vita».

«Questa esperienza per me è stata come entrare in un mondo diverso, di sofferenza, ma anche di forza».

«Sino a poco tempo fa non riuscivo ad essere sicuro di me, a parlare con le persone senza balbettare e dire “ehm” o altro. Ma dopo che ho vissuto questa esperienza bellissima sono più sicuro di me, anche quando sono con i miei amici e soprattutto con le persone adulte».

Il progetto ha già raggiunto alcuni risultati: costruire una rete tra le organizzazioni di volontariato e le scuole; rafforzare le competenze specifiche e trasversali dei giovani; affinare la sensibilità dei ragazzi verso i temi legati alla cittadinanza attiva e al senso civico. La conoscenza del mondo del volontariato ha anche una funzione orientativa rispetto alle scelte formative e lavorative dei ragazzi e molti, alla fine dell’esperienza, hanno dichiarato di voler proseguire l’attività di volontariato.

La ConVol (Conferenza Permanente delle Associazioni, Federazioni e Reti di Volontariato) è una rete di terzo livello cui aderiscono le principali Associazioni, Federazioni e Reti di Volontariato che agiscono in campo nazionale e internazionale. È nata lo stesso anno in cui è stata varata la Legge quadro sul volontariato, da un’idea profetica: «Insieme si può tentare un cambiamento di cultura». L’obiettivo era quello di dare vita a una realtà che potesse presentarsi con voce unitaria alle istituzioni per sostenere i diritti dei più deboli e indifesi.

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La Giunta regionale ha destinato 5 milioni e 200mila euro per le sedi universitarie decentrate, così ripartite: circa 317mila euro all’Università di Sassari per i corsi istituiti per le sedi di Alghero, 526.240 euro per il corso della sede di Olbia e 2 milioni 25mila euro al consorzio Uno di Oristano e 2 milioni 332mila euro al Consorzio di Nuoro. Per le imprese culturali, saranno destinate invece risorse per 1 milione 300mila euro ripartite nei bandi CultureLab per 500mila euro, e IdentityLab per 800mila euro. Sempre su proposta dell’assessore della Pubblica Istruzione e della Cultura Giuseppe Dessena, è stata approvata la delibera che garantisce risorse per 2 milioni 500mila euro, ultima tranche del Piano Straordinario degli scavi archeologici, che prevede un totale di 8milioni 400 mila euro nel biennio 2017-2018. Un milione 50mila euro, con approvazione in via preliminare da parte della Giunta, è previsto per lo sviluppo delle iniziative musicali popolari: 700mila euro per le attività istituzionali e 350mila euro per la formazione.

Altri 100mila euro sono destinati per l’erogazione da parte dei Convitti dell’isola di posti semigratuiti agli studenti che li frequentano, appartenenti a famiglie con Isee non superiore a 20mila euro. Mentre, circa 35mila euro andranno a sostegno degli interventi delle autonomie scolastiche: 15mila euro per progetti anche nazionali di educazione economico finanziaria, sportivi e contro le ludopatie. Le restanti risorse saranno ripartite come premialità alle Autonomie scolastiche che hanno partecipato a tutte le Linee di Tutti a Iscol@ sin dalla prima edizione, per viaggi studio e acquisto di materiale didattico.

A tre anni dall’approvazione della nuova legge che regola il comparto, la Giunta su proposta dell’assessore Raffaele Paci ha approvato un nuovo disciplinare di attuazione del fondo unico. Le modifiche sono state chieste dai Condifi attraverso l’Osservatorio, e con loro condivise: permetteranno di rivedere i criteri di accesso al fondo unico e di premialità, per un miglior funzionamento complessivo dell’intero sistema. Via libera anche a una rimodulazione del Fesr che consente di destinare 9 milioni di euro ai progetti della Programmazione territoriale che puntano sulla valorizzazione ambientale, molto richiesti dai territori interessati. Nominato, infine, il revisore dei conti di Sardegna Ricerche: si tratta dell’uscente Agostino Galizia. 

La Giunta, su proposta dell’assessore Edoardo Balzarini, ha deliberato di concedere il nulla osta all’immediata esecutività della deliberazione dell’Amministratore unico di Enas riguardante l’approvazione del rendiconto 2017 dell’Ente. 

È stato autorizzato, come richiesto dall’assessore Filippo Spanu, lo svolgimento del lavoro straordinario per i dipendenti in servizio nelle strutture impegnate nelle attività di eradicazione della peste suina e di Protezione civile. L’autorizzazione viene data in base alla legge regionale n. 35 del 2015.

Su proposta dell’assessore della Difesa dell’ambiente, Donatella Spano, sarà sottoposto all’ulteriore procedura di valutazione di impatto ambientale il progetto per la richiesta di ampliamento del centro commerciale di Santa Gilla a Cagliari.

Sono state approvate le linee guida relative al protocollo di utilizzo degli esami per la prevenzione della fetopatia alcolica, presentate dall’assessore Luigi Arru. Le donne a rischio di abuso di alcol, in età fertile o in stato di gravidanza dovranno compilare in forma anonima un questionario per la conferma del sospetto diagnostico. Il Centro di riferimento regionale sarà il laboratorio di analisi chimico cliniche e microbiologiche dell’ospedale Santissima Trinità di Cagliari.

Come proposto dall’assessore Pier Luigi Caria, è stata prorogata la gestione commissariale del Consorzio di bonifica della Sardegna Meridionale per consentire il completamento degli adempimenti normativi. Il commissario straordinario svolgerà l’incarico a titolo gratuito. Sono state inoltre approvate alcune precisazioni sulle direttive per la rendicontazione dei contributi erogati ai Consorzi di bonifica anche al fine del contenimento della spesa. Circa 300mila euro sono stati programmati per aiutare l’ avviamento delle organizzazioni dei produttori (OP), delle loro unioni (OC) non ortofrutta e dei consorzi di tutela delle produzioni con marchio di origine. Infine, è stato approvato un contributo per l’abbattimento dei costi di funzionamento attinenti l’attività istituzionale dei consorzi di bonifica.

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Domani, giovedì 22 novembre, alle ore 9.30, nella sala polifunzionale di piazza Roma, un incontro dibattito dal titolo “I murales ieri e oggi come strumento di comunicazione sociale”.

Il convegno sarà un punto di incontro per studiosi e appassionati che ripercorreranno le origini storiche ed archeologiche dei murales, fino ad arrivare al loro recente utilizzo nei campi dell’architettura e ai risvolti sociologici e antropologici legati a questa forma di comunicazione artistica.

«Uno strumento di espressione che, se utilizzato nei modi opportuni e correttamente regolamentati, può contribuire in misura determinante all’abbellimento estetico, al decoro e alla riqualificazione di alcune aree cittadine, specie di quelle periferiche», ha detto il sindaco Paola Massidda.

Nel corso dell’incontro, il contributo degli artisti e dei muralisti ci aiuterà a capire quali approcci artistici e pratici vengono adottati nel territorio e attraverso quali modalità essi si esplicano. Come ha precisato il moderatore del convegno, l’assessore dell’Urbanistica e della Pianificazione strategica e territoriale Luca Caschili, «l’appuntamento di domani sarà un’occasione per discutere anche con i responsabili dell’ufficio Urbanistica e Cultura al fine di co-costruire, insieme alle scuole, alle associazioni, ai consiglieri comunali, ai tecnici e a tutta la cittadinanza un regolamento basato su contributi di valenza tecnico-scientifica, oltreché legati all’arte, alla percezione e al miglior inserimento di queste forme d’arte all’interno del tessuto urbano come strumento di comunicazione sociale».

L’apertura dei lavori sarà a cura del sindaco Paola Massidda. Sono previsti gli interventi dei seguenti relatori: Maria Antonietta Mongiu, archeologa; Nicola Migheli, sociologo; Giuseppe Tuveri, artista; Danilo Mucelli, writer; Alberto Siletto, dirigente dei Servizi Tecnici ed Urbanistici del comune di Carbonia.

Le conclusioni del dibattito saranno affidate all’assessore della Cultura, Sabrina Sabiu.

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Venerdì mattina alle ore 10.30, alla MEM (via Mameli, 164) si svolgerà la conferenza stampa di presentazione dell’evento in programma domenica 25 novembre, dalle ore 16.30 alle ore 19.30, al SEARCH di Cagliari.

«Anche quest’anno il Festival Letterario San Bartolomeo, giunto alla 13ª edizione – dice Vincenzo Di Dino, presidente A.R.K.A. Eventi Culturali – aderisce al nutrito programma del cartellone comunale “Viva la Libertà. Cagliari contro la violenza”. La sessione speciale del Festival conterrà vari momenti culturali. Un dibattito con vari ospiti, letture a tema, riduzioni e frammenti teatrali che facciano riflettere sulla problematica della violenza e su come combatterla efficacemente, partendo dalla Cultura.»

Alla conferenza stampa parteciperà l’assessore comunale delle Pari opportunità, Marzia Cilloccu.