24 November, 2024
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Le imprese artigiane della Sardegna vogliono contare di più in Europa e, soprattutto, pretendono che il Governo Continentale tenga maggiormente in considerazione la rete delle piccole e medie aziende italiane.

Sono queste le principali richieste che una delegazione di Confartigianato Imprese Sardegna, a Bruxelles, ha formulato al Presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, all’europarlamentare sardo, Salvatore Cicu, che ha ospitato il gruppo dirigente artigiano, e a diversi funzionari della Commissione Europea, durante una “tre giorni”, nella quale sono state affrontate tematiche relative alle problematiche che ostacolano l’attività e la crescita delle realtà produttive sotto i 15 dipendenti. In particolare, gli artigiani hanno discusso dell’accesso al credito, del sistema bancario e della lentezza dei programmi operativi regionali; ad oggi, infatti, è stato speso poco più del 10% delle risorse a disposizione. Tra gli altri argomenti affrontati, lo sviluppo della continuità territoriale per la Sardegna, le ricadute sull’Isola del nuovo ciclo della programmazione europea 2021-2027, le attività di SmeUnited a difesa delle PMI, la valorizzazione e la tutela dei prodotti agroalimentari isolani, la crescita delle giovani imprese, ma anche, le opportunità economiche e finanziarie per gli imprenditori ed il sistema legislativo dell’Unione europea.

La delegazione sarda, nell’incontro con il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, attraverso l’intervento del presidente di Confartigianato Sardegna, Antonio Matzutzi, ha sottolineato come le piccole realtà abbiano necessità di essere comprese e sostenute. «E’ necessario che l’UE ascolti con maggiore attenzione la voce delle micro e piccole imprese – ha sottolineato Matzutzi – ma, soprattutto, di quell’economia reale che rappresenta la vera forza della Sardegna e del nostro Paese. L’Istituzione Europea è l’unico strumento efficace per fermare i troppi “no” che oggi avvertiamo a tutti i livelli

«Non possiamo più considerare l’Europa come una semplice “fiera delle opportunità” attraverso la quale fruire delle risorse – ha invece evidenziato Stefano Mameli, segretario regionale di Confartigianato – l’UE è molto di più; è coesione sociale, è condivisione di diritti e doveri, è strategia comune

«Per questo – ha ripreso il presidente Antonio Matzutzi – in modo comune, è necessario ripensare un’Istituzione Europea più dinamica e disegnata a misura di piccola e media impresa, che nel Continente rappresenta il 98% del mondo produttivo

E i numeri confermano la necessità esposta dal presidente di Confartigianato Sardegna. Le micro e piccole imprese in Europa sono 23,8 milioni, il 98% delle attività produttive (91% 1-9 dipendenti, 7% 10-49 dipendenti, 1% 50-250 dipendenti, 1% oltre 250 dipendenti) e creano 75 milioni di posti di lavoro, contribuendo per 2/3 al PIL europeo.

Alle richieste poste dalla delegazione di Confartigianato Sardegna, ha risposto il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani.

«Le piccole e medie imprese hanno dimostrato grande capacità nel saper reagire e reggere ai momenti congiunturali difficili – ha dichiarato Antonio Tajani – ma l’imprenditoria che voi rappresentate ha bisogno di interventi per essere protetta dal punto di vista economico e per crescerePer questo, in questi anni – ha aggiunto il presidente – abbiamo lavorato sia alla direttiva europea sul ritardo dei pagamenti della Pubblica Amministrazione, che tutela la sopravvivenza delle piccole imprese, sia sui prestiti erogati dalle banche, fondamentali per la crescita del sistema imprenditorialeIn Europa – ha sottolineato Antonio Tajani – è necessario riscoprire la necessità di avere una vera politica comunitaria. Se si pensa che l’Europa significa mezzo miliardo di persone, è facile comprendere quale sia la responsabilità di chi li rappresenta. Bisogna quindi pensare a un’Europa più attenta ai bisogni di quel 98% di piccole imprese che rappresenta economia e lavoro per i territori e per le nuove generazioni
«Nel prossimo ciclo di programmazione europea 2021-2027 ci saranno tanti fondi a disposizione per piccole e medie e imprese in tanti settori – ha commentato l’Europarlamentare sardo, Salvatore Cicu – soprattutto, per l’export e il turismo ma anche per innovare, investire e aprire nuove strade verso l’internazionalizzazione. I fondi, purtroppo, sono ancora poco utilizzati per mancanza di capacità progettuale – ha concluso Salvatore Cicu – per accedervi, infatti, è necessario farlo con degli esperti che sappiano operare in maniera scientifica e professionale. Per questo è fondamentale che le imprese facciano rete e si consorzino.»

Gli imprenditori di Confartigianato Sardegna, nella Capitale belga in rappresentanza delle imprese associate, hanno convenuto come l’Europa sia una necessità alla quale non sia possibile rinunciare anche se, in questo momento, viene percepita come un ostacolo. Su questa “crisi d’identità europea”, quindi è necessario ripensare all’Istituzione che possa portare maggiore unitarietà e coesione tra popoli diversi ed economie.

Della delegazione, capitanata dal presidente regionale, Antonio Matzutzi, e dal segretario regionale, Stefano Mameli, hanno fatto parte anche la presidente ed il degretario di Confartigianato Sassari, Maria Amelia Lai ed Antonio Alivesi, il presidente ed il segretario di Confartigianato Oristano, Sandro Paderi e Marco Franceschi, il presidente e segretario di Confartigianato Nuoro-Ogliastra Giuseppe Pireddu e Pietro Mazzette, il presidente di Confartigianato Gallura, Giacomo Meloni, e la dirigente di Confartigianato Sud Sardegna, Norella Orrù.

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La commissione Sanità del Consiglio regionale, presieduta da Raimondo Perra (Cps), ha approvato con l’astensione della minoranza il Piano relativo ai criteri per la ripartizione delle risorse fra le varie aziende del servizio sanitario regionale per il triennio 2018-2020.

Illustrando il contenuto del provvedimento l’assessore della Sanità Luigi Arru ha sottolineato fra l’altro che «dopo il processo di riforma avviano con le leggi regionali 23 del 2014 e 17 del 2016 si è delineato un nuovo assetto istituzionale per effetto della costituzione dell’Ats (Azienda per la tutela della salute) come unica azienda territoriale della Sardegna».

«Per quanto riguarda l’Ats – ha aggiunto l’assessore – nella suddivisione delle risorse si dovrà tenere conto del rapporto fra fabbisogni e livelli garantiti, da un lato, e dall’altro, di quello fra costi standard e costi effettivi, con un processo graduale di allineamento agli standard.»

«Per le aziende universitarie ed ospedaliero universitarie – ha precisato – si farà riferimento alla remunerazione delle attività svolta in base al sistema tariffario ed alle funzioni delle singole strutture.»

Luigi Arru ha poi indicato le 3 principali macro-aree nelle quali saranno convogliate le risorse facendo un raffronto con gli analoghi indicatori nazionali: assistenza collettiva (5.3% a fronte del dato nazionale del 5%), assistenza distrettuale (50.7% contro il 51% nazionale) e assistenza ospedaliera (44% identico al dato nazionale).

La commissione, infine, ha approvato, in questo caso all’unanimità, il Piano contenente i requisiti strutturali, tecnologici ed organizzativi della Banca di sangue da cordone ombelicale: la struttura avrà sede nell’ospedale Binaghi di Cagliari che si occuperà della conservazione e della gestione delle cellule staminali raccolte sul territorio regionale.

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Venerdì 23 novembre, dalle ore 18.00, la sala consiliare del comune di San Giovanni Suergiu ospiterà l’assemblea pubblica organizzata dall’Amministrazione comunale di San Giovanni Suergiu e dall’associazione Italiana Trapiantati di Organi Prometeo AITF ODV in collaborazione con il Centro regionale dei Trapianti dell’ospedale Brotzu di Cagliari, per la presentazione del servizio di registrazione delle dichiarazioni di volontà – Donazione e trapianti – Una scelta in comune, esprimi la tua volontà sulla donazione di organi e tessuti.

Saranno presenti, operatori sanitari che si occupano di donazioni e trapianti di organi, il sindaco Elvira Usai ed amministratori comunali, per illustrare il servizio di registrazione dei potenziali donatori “post mortem” presso l’Anagrafe comunale. E ancora una delegazione di trapiantati della Prometeo AITF ODV, come testimonial dei trapianti di organi, che consegnerà materiali informativi ai cittadini.

Anche a San Giovanni Suergiu chi richiede o rinnova la carta d’identità, può esprimere le proprie volontà sulla donazione di organi e tessuti.

 

 

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Entro l’anno sarà firmato il protocollo d’intesa tra il ministero delle Infrastrutture e la Regione per l’assegnazione dei 150 milioni destinati all’acquisto di nuovi bus. Le risorse, che consentiranno di rinnovare l’intera flotta Arst, sono state assegnate dalla delibera Cipe 54/2016 del dicembre 2017 relativa al Piano operativo fondo sviluppo e coesione infrastrutture 2014-2020. E’ quanto emerge dall’incontro tenuto questo pomeriggio a Roma tra gli assessori dei Trasporti e dei Lavori pubblici, Carlo Careddu ed Edoardo Balzarini, ed il ministro Danilo Toninelli, convocato per affrontare le principali problematiche che rallentano l’utilizzo dei finanziamenti FSC già disponibili. Con il rappresentante del Governo Conte si è discusso della strada Sassari-Alghero, che dovrà essere sottoposta all’esame del CIPE, e dei rapporti con l’Anas, i cui interventi sono caratterizzati da tempi di realizzazione eccessivi. Su tali questioni il Ministro ha manifestato interesse e l’esigenza di uno specifico approfondimento. 

Saranno inoltre definiti gli iter amministrativi per la realizzazione della nuova pista dell’aeroporto di Olbia e per la riqualificazione dello scalo e per la costruzione della torre di controllo e del nuovo radar dell’aeroporto di Cagliari. Con Danilo Toninelli è stato affrontato anche il tema del caro tariffe per la continuità marittima, della continuità aerea, della viabilità statale e delle dighe. In merito a tutti gli argomenti sollevati saranno trasmessi dalla Regione dei report dettagliati. Al termine dell’incontro il ministro Danilo Toninelli si è reso disponibile per una prossima visita da effettuare a breve in Sardegna.

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La Giunta Pigliaru, nella seduta odierna, ha dato via libera al programma di spesa per le calamità naturali.

«I cittadini che hanno subito danni dal 2014 al 2018 ed i Comuni che hanno sostenuto spese in emergenza durante gli eventi calamitosi del 2018 e del 2017 potranno ricevere subito oltre 3,2 milioni di euro mentre un altro milione sarà erogato nei primi mesi del 2019», spiega l’assessore dell’Ambiente con delega alla Protezione civile Donatella Spano, che sottolinea l’importanza della tempistica di consegna delle istanze: «Occorre adesso grande rapidità nelle procedure per poter ricevere gli acconti».

La modulistica sarà online sul sito della Protezione civile.

 

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Ancora scossa dalla sconfitta casalinga subita domenica sera con l’Oriora Pistoia, fanalino di coda della classifica del campionato di A1, la Dinamo Banco di Sardegna torna in campo questa sera, alle 19.00, a Szombathely, contro gli ungheresi del Falco Vulcano, nell’ultimo impegno di regular season del gruppo H di Fiba Europe Cup. Per gli uomini di coach Vincenzo Esposito, reduci da tre sconfitte consecutive in campionato, nonostante la qualificazione sia già acquisita, è un’occasione importante per tornare alla vittoria e ritrovare l’entusiasmo che ha accompagnato il precampionato e la prima parte della stagione, sia in campionato, sia in Europa.

«Affrontiamo l’ultima partita del girone e, nonostante arriviamo in Ungheria con alcune assenze – ha detto alla vigilia coach Vincenzo Esposito – vogliamo chiudere la regular season con una vittoria. Abbiamo bisogno di vincere sia per il morale sia per recuperare la fiducia smarrita nelle ultime settimane. Scenderemo in campo a prescindere dal livello dell’avversario, perché il risultato e l’atteggiamento difensivo sono gli aspetti principali da riscattare rispetto alle ultime prestazioni.»

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La Giunta regionale, su proposta dell’assessore della Sanità Luigi Arru, ha approvato la delibera con la quale si garantisce la continuità per il 2019 ai piani personalizzati in essere al 31 dicembre 2018, che dovranno essere rivalutati entro i primi tre mesi dell’anno 2019 con l’aggiornamento della scheda sociale, tenuto conto della capacità economica della persona (ISEE 2019) e, se necessario, della scheda di valutazione sanitaria.

I piani personalizzati di nuova attivazione nel 2019 avranno decorrenza dal prossimo 1° maggio per le persone con disabilità grave, nei limiti delle risorse assegnate a ciascun ente locale. A questi, per garantire continuità all’intervento, sarà assegnato un importo pari al 50% delle somme impegnate nel 2018, cui seguirà un successivo conguaglio. Entro il 9 aprile 2019 gli enti locali dovranno inviare alla Direzione generale delle Politiche sociali il fabbisogno 2019. Per i piani da attuarsi nel 2019, la Giunta ha deciso di confermare il criterio di carattere generale secondo il quale la gestione del progetto non può essere affidata ai parenti conviventi e a quelli più prossimi.

«La programmazione dell’intervento finanziato dal Fondo per la non autosufficienza regionale – sottolinea l’assessore della Sanità – ha garantito la continuità del sostegno assistenziale alle persone con disabilità fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva, con difficoltà d’apprendimento, di relazione o di gestione autonoma delle attività di vita quotidiana, tali da determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione. Per il 2019, la Giunta propone l’aumento dello stanziamento sino a 105 milioni di euro.»

«Nel corso del 2018 – aggiunge Luigi Arru – sono stati attivati piani personalizzati a favore di 38.577 persone con disabilità, di cui 15.077 di età inferiore ai 65 anni e 22.474 over 65. Rispetto all’insieme dei piani personalizzati, il 79% è costituito da piani in continuità dall’anno precedente mentre il restante 21% è stato avviato nell’anno in corso. Rispetto al bisogno rilevato dei beneficiari – conclude l’assessore della Sanità -, sono state pianificate prevalentemente ore di assistenza domiciliare (83%) e di servizio educativo (13%) mentre è stato minore il ricorso alla pianificazione di ore di attività sportive e/o di socializzazione (8%), di inserimenti in centri diurni (1%) e di soggiorni temporanei in strutture (0,5%).»

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Si è riunito oggi nel palazzo della Regione, a Cagliari, il Tavolo partenariale finalizzato al reimpiego dei lavoratori del bacino ex Ati Ifras.

All’incontro ha preso parte l’assessore degli Affari Generali Filippo Spanu, coordinatore del Tavolo, insieme ai responsabili degli enti e delle strutture regionali con specifiche competenze e ai rappresentanti delle organizzazioni sindacali.

Si è discusso in particolare della necessità di garantire ai lavoratori una compensazione del disagio sopportato nel periodo della disoccupazione. «Vogliamo individuare lo strumento giuridico per riconoscere al personale un’equa compensazione. Stiamo definendo, in sede tecnica, una soluzione, che, sulla base delle norme in vigore, accontenti tutti», ha dichiarato l’assessore Filippo Spanu.

Nel corso della riunione l’assessore ha fatto il punto sull’iter per il completamento del quadro delle assunzioni a tempo determinato. Sono in pieno svolgimento le procedure di selezione da parte dell’Ente Parco Geominerario che dovrebbero produrre a breve i risultati attesi.

«Assume contorni più definiti, intanto, il bando per la gara internazionale per l’affidamento della gestione di tutte le attività del Parco Geominerario che – ha spiegato Filippo Spanu – alla partecipazione di soggetti pubblici e privati con il possesso dei requisiti, in termini di capacità tecnica e organizzativa e di solidità economica, previsti dalla legge».

La prossima riunione del Tavolo partenariale è in programma mercoledì 5 dicembre.

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Su proposta dell’assessore dell’Agricoltura, Pier Luigi Caria, la Giunta regionale ha licenziato oggi una delibera che destina, recuperando poco più di 200mila euro di residui, circa 1 milione e 606mila euro come premio per gli agricoltori che partecipano e quindi valorizzano la filiera del grano duro. Lo stanziamento arriva ad una settimana dalla delibera che ha destinato 1 milione e 33mila euro ai cerealicoltori che valorizzano le filiere dei cereali minori, dei grani antichi, del grano tenero e delle leguminose da granella.

«Sostenere la filiera del grano duro significa innanzitutto sostenere una lunga tradizione agricola isolana che continua a garantire ancora oggi la trasformazione di prodotti agroalimentari che rischierebbero di perdersi – ha detto l’assessore Pier Luigi Caria -. Rafforzare la filiera vuol dire assicurare entrate più dignitose per gli agricoltori che, in balia dei costanti mutamenti climatici e dei danni alle colture che ne seguono, rischiano di arrivare sempre più deboli nella contrattazione finale della vendita del grano. Oggi più di ieri, alla luce della globalizzazione economica e del costante interscambio commerciale con diversi territori del pianeta, è necessario sostenere le nostre produzioni e tutelarle soprattutto quando hanno il proprio valore aggiunto sul piano della qualità.»

L’accordo annuale di filiera inizia con la stagione agraria 2018/2019 e potrà proseguire anche per le annate successive fino all’esaurimento delle risorse disponibili. Il premio da assegnare agli agricoltori che sottoscrivono tali accordi di filiera è di 150 euro per ogni ettaro di superficie coltivata. Ciascun beneficiario potrà partecipare alla riscossione del premio con una superficie minima di 5 e massima di 20 ettari, anche non accorpati. È prevista una integrazione di 50 euro per ettaro se nella semina delle superfici coltivate a grano duro sono utilizzate sementi certificate. Gli aiuti sono concessi con il regime de minimis, previsto dalla normativa europea, dove un’azienda non può superare i 15mila euro di aiuto nell’arco di tre esercizi finanziari.

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La Giunta, su proposta dell’assessore dei Lavori pubblici Edoardo Balzarini, ha stanziato 200mila euro per interventi urgenti che risolvano la questione dell’attraversamento del fiume Cedrino. L’obiettivo è attenuare i disagi dei comuni di Oliena e Dorgali, dopo il blocco del ponte di Oloè e di quello romano di Pappaloppe.

«Una situazione grave che abbiamo deciso di affrontare programmando la somma destinata in variazione di bilancio alla realizzazione di opere tese a risolvere situazioni di pregiudizio della pubblica incolumità e di isolamento derivanti dall’assenza di adeguate infrastrutture di collegamento – spiega l’assessore Edoardo Balzarini -. In questo caso abbiamo due comunità, quella di Oliena e quella di Dorgali, che da tempo subiscono un pesante isolamento, a causa del crollo del ponte di Oloè e della sua interdizione decisa dalla Procura di Nuoro, peggiorato dalla recente chiusura del ponte di Pappaloppe, anche questa avvenuta per motivi di sicurezza. Una situazione non più accettabile – conclude l’assessore dei Lavori pubblici – su cui interveniamo stanziando 200mila euro e affidando la realizzazione degli interventi al Comune di Oliena.»