19 July, 2024
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E’ il giorno del derby Carbonia-Monteponi (dirige Samuele Giudice di Sassari, assistenti di linea Marco Ambu e Monica Ortu di Cagliari), nella decima giornata di andata del girone B del campionato di Promozione regionale. E’ quasi un testa coda, considerato che il Carbonia di Fabio Piras è secondo in classifica insieme al La Palma Monte Urpinu, a quattro punti dalla capolista San Marco Assemini ’80, e la Monteponi ultima in solitudine, con soli 2 punti raccolti nelle prime 9 giornate. E’ anche il giorno del ritorno al “Carlo Zoboli” di Andrea Marongiu, tecnico biancoblu nelle ultime tre stagioni, ciclo brillante caratterizzato da un secondo ed un terzo posto in campionato e da due finali di Coppa Italia perse entrambe ai calci di rigore, dalla scorsa settimana alla guida della squadra rossoblu.

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Il Villamassargia, brillante protagonista, da matricola, di questo avvio di stagione, ospita l’Andromeda (dirige Gianluca Deriu di Oristano, assistenti di linea Paolo Manca di Cagliari e Mauro Biagini di Oristano), buona occasione per centrare la quarta vittoria consecutiva ed avanzare ancora in classifica. La squadra di Giampaolo Murru attualmente occupa l’8° posto in classifica con una partita da recuperare, in casa, con il Villasor (rinviata per il maltempo all’8ª giornata).

Il Carloforte di Massimo Comparetti, reduce da una pesante sconfitta esterna a Villarios dopo la prima vittoria ottenuta contro il Gonnosfanadiga, ospita l’Arborea (dirige Federico Salis di Cagliari, assistenti di linea Andrea Podda e Valeria Spizuoco di Cagliari), avversario molto ostico, considerato che arriva da una serie negativa, seguita al brillantissimo avvio di stagione che l’aveva proiettata al primo posto solitario in classifica.

La capolista San Marco Assemini ’80 ospita il Seulo 2010, il La Palma Monte Urpinu attende la visita del Vecchio Borgo Sant’Elia. Completano il programma della decima giornata, le partite Idolo-Sant’Elena, Orrolese-Selargius e Villasor-Gonnosfanadiga.

Nel girone B del campionato di Prima categoria, le due capolista Fermassenti e Cortoghiana, le squadre più in forma, giocano in trasferta, rispettivamente si campi di Gergei e Villacidrese. La squadra di Roberto Concas, dopo i due pareggi iniziali con Cortoghiana in casa e Freccia Parte Montis in trasferta, ha sempre vinto ed insegue l’ottava vittoria consecutiva; quella di Marco Farci la sesta vittoria consecutiva, avendo lo stesso ruolino di marci, con sette vittorie e due pareggi per 1 a 1, ottenuti a Cortoghiana e Sant’Antioco.

L’Atletico Villaperuccio attende la visita dell’Oristanese; l’Atletico Narcao, dopo la vittoria per 3 a 2 nel recupero con il Circolo Ricreativo Arborea, attualmente è 11° in classifica ma deve ancora recuperare la partita rinviata a Gergei per il maltempo ed oggi gioca sul campo della Virtus Villamar; l’Isola di Sant’Antioco ospita la Gioventù Sportiva Samassi.

Completano il programma della decima giornata, le partite Atletico Sanluri-Seui Arcueri, Tharros-Sadali, Circolo Ricreativo Arborea-Freccia Parte Montis e Villanovafranca-Libertas Barumini.

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Raptus: sostantivo maschile, dal latino raptus, rapimento, derivato da rapere, rapire. In psichiatria, impulso improvviso e incontrollato che, in conseguenza di grave stato di tensione, spinge a comportamenti parossistici, per lo più violenti. Oppure, momento di ispirazione intensa e improvvisa, di fervore creativo, nel migliore dei significati. Ma oggi quella parola viene utilizzata quando è un fenomeno tragico come il femminicidio a riempire le pagine di cronaca nera di giornali e tv. E RAPTUS. Dal mito greco al femminicidio, è il titolo dello spettacolo inserito nel cartellone della Stagione di Teatro La Vetreria, organizzata e promossa da Cada Die Teatro, che sarà ancora in scena domenica 18 novembre, alle 18.00, sul palco del centro culturale di Pirri.

“Raptus” è una produzione di Cada Die Teatro, di e con Rossella Dassu, con la regia di Alessandro Lay, che ha collaborato anche alla drammaturgia (voce fuori campo: Francesca Mazza; disegno luci, audio: Giovanni Schirru; elaborazione suono: Matteo Sanna), inscritta nelle iniziative per la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne (25 novembre) e inserita nelle manifestazioni di “Viva la libertà – Cagliari contro la violenza”, promosse dal comune di Cagliari (assessorato delle Pari Opportunità). Domani (domenica 18), dopo lo spettacolo Rossella Dassu e Alessandro Lay dialogheranno con Daniela Paba, che aderisce alla rete Giulia giornaliste, impegnata nella difesa dei diritti delle donne. 

Ad essere rappresentato in scena è un percorso a ritroso, che permette di identificare le origini storiche e culturali di quei gesti efferati «erroneamente definiti ‘raptus’, consapevoli del fatto che se si vuole avere una comprensione del presente e delle nevralgie che lo caratterizzano, bisogna ripartire dalle origini», così nelle note di presentazione dello spettacolo. Che proseguono: «… Siamo tornati indietro fino al mito greco, quel patrimonio ricchissimo a cui ancora oggi attingono psicologia e psicoanalisi e da cui trae origine il nostro immaginario occidentale, per scoprire che spesso accanto ad eroi dalle gesta gloriose si alternano figure femminili subalterne, spesso puramente a servizio dei protagonisti maschili, talvolta da questi tradite e abbandonate, talvolta spinte all’azione dall’orgoglio e definite di conseguenza come pericolose ed efferate criminali. Non sorprende del resto che tutto ciò che ci è stato tramandato dall’antica Grecia si sia conservato grazie alla preziosa mediazione di autori rigorosamente uomini». E così viene data voce ad alcune di quelle donne e ad alcuni di quegli uomini, «immaginandoli protagonisti di un processo in cui imputati e vittime alternano la loro versione dei fatti per concludere con l’intervento di un coro/giudice che più che giudicare tenta di comprendere, consci del fatto che risieda nella comprensione l’unica possibile giustizia, se di giustizia si può mai parlare».

Orfeo si volta a guardare Euridice. Agisce in preda a un raptus? Clitemnestra uccide suo marito Agamennone. Agisce in preda a un raptus? Oreste uccide a coltellate sua madre Clitemnestra, agisce in preda a un raptus? Sono le domande che sgorgano naturali assistendo allo spettacolo. Che è costruito su un tessuto testuale che trae spunto e intreccia Omero (“Odissea” e “Iliade”), Ovidio (“Metamorfosi” e “Heroides”), Apuleio (“Metamorfosi”) con Cesare Pavese (“Dialoghi con Leucò”), Marguerite Yourcenar (“Fuochi” e “Chi non ha il suo Minotauro?”), Gesualdo Bufalino (“L’uomo invaso”), Roberto Calasso (“Le nozze di Cadmo e Armonia”).

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«Sono degli atti intimidatori inaccettabili che mettono ancora una volta l’accento sulla necessità di interventi urgenti dello Stato per arginare gli attacchi contro gli amministratori locali. Voglio esprimere la mia solidarietà e vicinanza al sindaco di Orgosolo Dionigi Deledda e all’assessore dello sport Pasquale Devaddis.»

E’ quanto rimarca il deputato di Forza Italia Pietro Pittalis che invita «i due rappresentanti dell’amministrazione civica ad andare avanti nella loro attività politica, non lasciandosi spaventare da questi avvertimenti che nulla hanno da spartire con l’impegno sociale».

Il primo cittadino e l’esponente della Giunta comunale sono finiti nel mirino di ignoti, con scritte minacciose sulle pareti della chiesa campestre di San Marco. «Ritengo che quanto accaduto sia inqualificabile – conclude Pietro Pittalis -. Gli sforzi politici per rilanciare Orgosolo, con le sue energie migliori, non può essere rallentato o fermato da messaggi intimidatori che pensano di poter fermare la democrazia».

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«Di fronte all’inspiegabile ritardo della Giunta Pigliaru sulla costituzione dei comitati consultivi misti è evidente la volontà di tagliare fuori dalle decisioni le associazioni di volontariato che operano nel pianeta della sanità isolana.»

Il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Gianluigi Rubiu striglia l’esecutivo sulle lungaggini per la definizione degli organismi. «Si tratta di un istituto fondamentale nell’universo sanitario sardo – spiega Gianluigi Rubiu che ha presentato un’interrogazione in Consiglio regionale – in materia di donazioni, prelievi e trapianti di organi. Con un emendamento abbiamo già provveduto ad approvare il percorso per l’istituzione dei comitati (anche sulla spinta dell’associazione sarda dedicata ad Alessandro Ricchi), ma ancora nulla è stato fatto per la convocazione dell’assise. L’assessore della Sanità sta così mortificando la volontà dell’assemblea regionale – conclude Gianluigi Rubiu -. Non è più rinviabile la costituzione dei comitati consultivi misti, con un supporto fondamentale per dare voce alle associazioni del terzo settore e ai rappresentanti delle aziende sanitarie locali, dei medici e degli enti locali».

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Con la quarta delle cinque serate dedicate all’esecuzione integrale dell’opera pianistica di Claude Debussy mercoledì 21 novembre, alle 18.00, nell’auditorium del Conservatorio di Cagliari prosegue l’ottava edizione del Festival Pianistico.

La serata proporrà “D’un cahier d’esquisses” e gli “Études 1ère livre” eseguiti dalla pianista Angela Oliviero, le “Deux arabesques”, la “Berceuse heroique”, la “Danse bohemiénne” e “L’isle joyeuse” eseguite dai pianisti Sara Sestu, Veronica Melis, Michele Maccioni ed Angelo Tramaloni.

Si prosegue ancora giovedì 22 e venerdì 23, quando nell’aula magna del Conservatorio il maestro Carlo Balzaretti terrà un Seminario sul tema “Claude Debussy. Alfiere della modernità”.

Nato da un progetto del pianista Stefano Figliola, docente di pianoforte nell’istituzione musicale cagliaritana, il Festival Pianistico è divenuto negli anni un sicuro riferimento per quel pubblico che sempre più numeroso e attento ne ha seguito le precedenti edizioni.

Il festival quest’anno conta sulla collaborazione con i Dipartimenti di “Teoria e Analisi, Composizione, Direzione e Musicologia”, “Strumenti ad arco e a corda”, con la Sezione Interdipartimentale di “Discipline d’insieme” e con l’Istituto di Alta Formazione Artistica e Musicale Conservatorio di Musica “Giuseppe Verdi” di Como.

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Michele Carrus, come ampiamente previsto, è stato confermato segretario regionale della CGIL, al termine del 14° Congresso svoltosi nella sala convegni dell’aeroporto di Elmas. 52 anni, originario di Oliena, Michele Carrus è segretario regionale della CGIL della Sardegna dal 17 aprile 2013, quando venne eletto al posto di Enzo Costa, passato alla guida dell’Auser nazionale. Nei quattro anni precedenti, dal 2009 al 2013, aveva ricoperto il ruolo di responsabile del settore industria nella segreteria regionale.
I due giorni del congresso, venerdì e sabato, hanno impegnato i 186 delegati provenienti da tutti i territori dell’Isola e tutte le categorie, fino alle conclusioni del segretario nazionale Nino Baseotto ed alla rielezione di Michele Carrus.

 

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«Il bilancio degli arrivi dall’Algeria non riguarda più solo il numero degli sbarchi, ma purtroppo anche i morti e i dispersi. La tragedia avvenuta davanti alle coste del Sulcis suscita dolore e cordoglio e deve indurci ad  abbandonare le nostre spesso immotivate paure e a dare alle povere vittime la stessa sensibilità che riserviamo alle persone a noi più vicine. Credo sia necessario pensare a tutto questo e portare un fiore sul mare del Sulcis anche se naturalmente non può essere sufficiente.»

Lo ha detto stamane Filippo Spanu, assessore degli Affari Generali con delega sui flussi migratori, dopo il naufragio avvenuto sulla rotta tra la Sardegna e l’Algeria.

«Noi conosciamo il traffico dall’Algeria, ormai in corso da 4 anni, ben diverso da quello che parte dalla Libia – ha aggiunto Filippo Spanu -. E’ un traffico certamente gestito da criminali che sfrutta le speranze di una vita migliore coltivate dai ragazzi in partenza e genera allarme sociale nella nostra isola. La Regione ha affrontato la situazione con proposte ed azioni concrete, abbiamo consultato i Comuni, abbiamo cercato l’accordo con il Governo, ci siamo resi disponibili a agire con interventi in Algeria per prevenire l’arrivo, e in Sardegna per gestire e dissuadere. Così è stato per l’individuazione del Centro di permanenza per i rimpatri. Le nostre proposte stanno lentamente cadendo nel silenzio del nuovo Governo. Il cosiddetto decreto sicurezza snatura il senso del CPR e gli accordi firmati a febbraio sono sempre più disattesi. Questo a dispetto di un grande impegno delle Prefetture e delle forze dell’ordine in Sardegna, alle quali va la nostra gratitudine.»

«Il ministro dell’Interno Matteo Salvini, che sarà nei prossimi giorni nell’isola, non ha mai risposto ufficialmente alle numerose richieste e proposte della Regione per arginare e affrontare in modo efficace il fenomeno del traffico di esseri umani dall’Algeria. Un Governo è tale se governa i problemi e trova soluzioni. La Regione Sardegna – ha concluso l’assessore degli Affari Generali – governa il tema dell’immigrazione. Attendiamo ormai impazienti notizie da Roma. E andremo a portare una rosa sul mare del Sulcis.»

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E’ di due morti e otto dispersi il tragico bilancio del naufragio di un barchino di migranti algerini verificatosi ieri sera nei pressi dell’Isola del Toro. Sulla piccola imbarcazione, partita giovedì dalle coste dell’Algeria, viaggiavano complessivamente tredici persone, tre delle quali sono riuscite a mettersi in salvo, gettandosi in mare quando il barchino è andato in avaria.

Il corpo senza vita del primo migrante è stato recuperato ieri sera, il secondo stamane, a quattro miglia dall’Isola del Toro. Nelle ricerche dei dispersi, che vanno avanti senza sosta nonostante la cattive condizioni meteo e la pioggia insistente, sono impegnati uomini e mezzi della Guardia costiera di Cagliari e Sant’Antioco, il Guardacoste del Reparto operativo Aeronavale della Guardia di Finanza ed un elicottero dell’Aeronautica militare di Decimomannu. Le ricerche proseguono anche a terra, condotte da Polizia e Carabinieri.

 

 

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È finita bene la disavventura di un 57enne cagliaritano disperso, ieri, mentre cercava funghi nelle campagne di Domus de Maria. È stato ritrovato, infatti, in meno di due ore, grazie al tempestivo soccorso degli agenti del Corpo forestale della stazione di Pula ed alla loro conoscenza del territorio.

Alle 17.00 di ieri il suo compagno di escursione ha inviato una richiesta di soccorso al Corpo forestale. Le sale operative hanno subito attivato le procedure previste dal Piano prefettizio per la ricerca dei dispersi, mentre la squadra locale raggiungeva il punto di avvio delle operazioni di ricerca in un’area non coperta dalla telefonia mobile e al calare della luce del giorno. L’uomo è stato ritrovato alle 18,39 ed accompagnato dai suoi familiari che, piuttosto preoccupati, erano nel frattempo arrivati a Is Cannoneris.

Il Corpo forestale e di vigilanza ambientale della Sardegna lancia un appello: si raccomanda a tutti gli escursionisti e ai ricercatori di funghi di non sottovalutare mai il rischio di perdersi. Occorre sempre agire con la massima prudenza prima di avventurarsi in montagna, consultando le previsioni meteo, evitando di separarsi dai compagni e attrezzandosi con abbigliamento e dotazioni idonee alla sopravvivenza, anche in caso di incidente.

 

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Gli incontri con gli autori di “Una miniera di Cultura” hanno preso il via ieri sera (16 novembre) nella Torre Civica in un’atmosfera di piacevole divulgazione storica, con un forte richiamo al clima del periodo di fondazione della città. A dare il via alle presentazioni è stato il volume “Eva canta” (Aipsa) di Maria Tiziana Putzolu Mura, un romanzo ispirato a una storia vera, in parte ambientata proprio nel territorio di Carbonia, «una zona molto evocativa – come ha sostenuto l’autrice – del periodo del Ventennio». La protagonista è una donna della Sardegna meridionale, figlia di ricchi imprenditori approdati a Tripoli all’inizio del periodo coloniale. Nel vivace scambio di battute con Marco Corrias, che ha presentato la serata, sono emersi come sfondo del narrato elementi della politica regionale al suo esordio, del mondo agropastorale e del piano di Rinascita.

Altro libro di grande interesse per la storia di Carbonia è stato “Banditi in miniera” (Alfa Editrice) di Francesco Carta, ex minatore-sindacalista e in seguito giornalista, il cui lavoro è quasi una sorta di omaggio, di resa giustizia a quei personaggi che avevano costituito la comunità mineraria, caratterizzando la vita in questa giovane cittadina fondata nel ‘38. Come ha evidenziato il giornalista Sandro Mantega, che ha introdotto la presentazione, il volume è un giallo che parla di omicidi, di sfruttamento, di lotta operaia. Un racconto in parte di fantasia ma basato su storie vere, nel quale un ruolo preponderante è acquisito dalle donne, personaggi realmente esistiti che hanno avuto una certa importanza nella storia delle miniera.

La serata si è conclusa con “Il principe di Algeri” (Arkadia) del giornalista Pietro Picciau. Sono contesti diversi, quelli nei quali ci catapulta questo romanzo storico, in qualche modo sempre collegato al territorio sud-occidentale sardo, spesso colpito durante la sua storia da attacchi di “pirateria barbaresca”. Siamo nel 1816, in era post-napoleonica, e l’intera Europa vuole la fine delle scorrerie dei mori nel Mediterraneo. Sullo sfondo di corsari, intrighi inconfessabili, trame di palazzo, agenti segreti e donne affascinanti, si prepara un’implacabile resa dei conti con le città-Stato del Maghreb.

Domani 18 novembre, nella giornata conclusiva dell’evento targato AES, sono in programma altri importanti appuntamenti per parlare di storia di Carbonia nell’ottantesimo anno della fondazione. Alle 16.00, la Torre Civica ospita la conferenza dedicata a “Carbonia ottant’anni dopo”, con la partecipazione del sindaco di Carbonia, Paola Massidda, del primo cittadino di Alghero, Mario Bruno e del sindaco di Arborea, Manuela Pintus.

Alla stessa ora, gli incontri con gli autori moderati da Salvatore Taras per la sezione “Tra Isola e mondo”, daranno spazio a un’attesissima ripubblicazione di “La Terra del Carbone”, un romanzo sulla fondazione di Carbonia (XEdizioni) scritto nel ‘37-38 da Valerio Tonini, impresario che partecipò alla costruzione. Interverranno l’assessore della Cultura Sabrina Sabiu e Leonardo Mureddu. Alle 16.45 la NOR Edizioni proporrà “A Iscola ’e ballu”, un metodo didattico per imparare il ballo sardo realizzato da Emanuele Garau, che ne evidenzierà i contenuti assieme a Claudia Serra. Alle 17.30 Carlo Delfino Editore presenta una pubblicazione di straordinaria importanza per ricordare la nascita di Carbonia, “Sardegna del ‘900. Memorie di un secolo”, un cofanetto di quattro dvd che contengono filmati dell’Istituto Luce sulle città di fondazione, frutto di un grande lavoro di ricerca archivistica. Le proiezioni saranno accompagnate dagli interventi illustrativi di Giorgio Pellegrini. Un teaser in questi giorni è presentato in loop su schermo all’interno della sala espositiva dell’editoria libraria. Alle 18.15 l’intera manifestazione si concluderà al Teatro Centrale con la proiezione del film “Scritto sulla pietra” di Gianfranco Cabiddu, che sarà introdotto da Paolo Serra a cura della Società Umanitaria di Carbonia.