25 November, 2024
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È stata inaugurata questa mattina, nella sala riunioni della Torre civica di Carbonia, la terza edizione di “Una miniera di Cultura”, evento inserito nel circuito regionale “L’Isola dei libri”  che fino al 18 novembre sarà occasione di  promozione dell’editoria libraria sarda e al contempo di valorizzazione del territorio del Sulcis, della sua storia e delle sue specificità.

Ad illustrare il ricco programma di appuntamenti sono state il sindaco Paola Massidda, l’assessore comunale della Cultura, il presidente AES Simonetta Castia ed Ilaria Portas, capo di Gabinetto dell’assessorato regionale alla Cultura, che ha portato i saluti dell’assessore Giuseppe Dessena.

«Siamo tornati a Carbonia – ha spiegato Ilaria Portas – perché crediamo che sia importante consolidare eventi culturali di diffusione dell’editoria sarda, in una città in cui la crisi post-industriale si è fatta particolarmente sentire. La Regione ci crede, ci investe, nell’auspicio che queste iniziative possano essere veicolo per un nuovo sviluppo dei territori dell’isola. Al circuito quest’anno è stato aggiunto un nuovo appuntamento che si terrà a Fonni a metà dicembre.»

Il passaggio dalla miniera di carbone a quella culturale è stato enfatizzato in particolar modo dalla prima cittadina, Paola Massidda. «L’obiettivo che vogliamo perseguire è quello di una cultura intesa non solo come crescita personale e strumento per combattere la solitudine del territorio, ma anche come stimolo per la crescita economica».

Non a caso il capoluogo sulcitano ha vinto il prestigioso riconoscimento di “Città che legge 2018-2019” assieme ad altri quattrocento comuni, ricavandone premi in denaro che possono permettere di rafforzare il cammino intrapreso. Al riguardo è stato fatto l’esempio della cittadina tedesca di Oberhausen, che ha utilizzato l’architettura industriale residua come strumento e luogo di cultura e di sport.

Per l’assessore Sabrina Sabiu ‘Una miniera di cultura’ è oltretutto occasione di riscoperta di tanti aspetti della nostra storia: «Saranno occasione di approfondimento la conferenza di domenica sulle città di fondazione e la presentazione di diverse opere che ricordano quegli anni sotto il duplice aspetto che inquadra da un lato gli operai che lavorarono all’edificazione, e dall’altro dei minatori che ne rappresentavano un po’ il cuore pulsante. Ma iniziative come questa, hanno anche lo scopo di cercare di abbattere il disagio sociale, che è tristemente presente nelle realtà periferiche».

«Questa tipologia di manifestazioni non parte dall’alto ma dal basso – ha affermato la presidente degli Editori sardi, Simonetta Castia – ha bisogno di interagire con il territorio che racconta e di avere la possibilità di svilupparsi nel tempo. È una filosofia che l’AES intraprende da trent’anni e il libro sardo ne è lo strumento principale.  Quella dell’Isola dei libri è una sperimentazione riuscita al punto che altre amministrazioni stanno esprimendo il desiderio di far parte del circuito.»

Durante la mattinata, nelle sale della Biblioteca comunale, si sono svolti numerosi incontri con le scuole, e in serata, alla Torre Civica, prendono il via invece gli incontri con gli autori. Sono presenti trenta editori provenienti da ogni parte della Sardegna.

 

 

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E’ di 6.849 unità lavorative il saldo positivo tra le assunzioni e cessazioni nelle aziende fino a 15 dipendenti. Tale crescita corrisponde a un +6,9% rispetto alla precedente rilevazione che pone la nostra regione al terzo posto nazionale dopo la Valle d’Aosta (+7,3%) e il Trentino (+7,1%) contro la media nazionale del +4,6%.

Ad analizzare l’incremento occupazionale delle imprese sarde è l’Osservatorio per le PMI di Confartigianato Imprese Sardegna, che ha rielaborato i dati INPS e ISTAT, tra luglio 2017 e giugno 2018, relativi alle assunzioni e cessazioni nelle realtà produttive sarde.

Più approfonditamente il dossier ha rilevato nelle imprese fino a 15 dipendenti 97.570 assunzioni e 90.721 cessazioni, per un salto totale di +6.849. Tra le realtà con più di 16 addetti, le assunzioni sono state 85.505 contro le 86.041 cessazioni per un saldo finale negativo di 536 unità lavorative. I due bilanci, come detto, quindi, portano a un attivo di 6.313 posizioni. I dati percentuali rivelano anche come la crescita generale tra le imprese sarde sia stata del 3,5%, rispetto al +3,3% della media italiana, percentuale che pone la Sardegna al 10° posto assoluto tra tutte le regioni.  Nelle aziende maggiormente dimensionate, con un -0,7%, la nostra isola ricopre la penultima posizione, subito dopo la Calabria con un -6,5%.

«Questa analisi conferma come siano le piccole realtà a trainare la crescita dell’occupazione nell’Isola – commenta Antonio Matzutzi, presidente di Confartigianato Imprese Sardegna – questo risultato è sostenuto anche dal buon andamento dell’apprendistato, canale privilegiato per l’accesso dei giovani a un “lavoro di cittadinanza”. Quindi, anche se i dati positivi, nessuno deve esaltarsi perché le ferite della crisi devono ancora rimarginarsi:»

«Ciò rafforza anche la richiesta che abbiamo fatto al Consiglio regionale – aggiunge Antonio Matzutzi – ovvero quella di destinare nella legge di Bilancio regionale, in discussione in questo periodo, almeno 30 milioni di euro alle oltre 35mila imprese artigiane, per supportarle concretamente negli investimenti e nella crescita. Dispiace constatare che l’intenzione del Consiglio Regionale pare sia di destinarne molte meno. Queste realtà che vogliono definitivamente lasciarsi alle spalle la crisi, rappresentano il 22% dell’economia della Sardegna e offrono lavoro a oltre 100mila persone:»

Per Confartigianato i dati confermano come il gap, da colmare rispetto ai massimi pre-crisi, si stia pian piano assottigliando; è importante sottolineare come non si parli di lavoro stagionale, come per esempio quello estivo, ma di posizioni stabili.

Una situazione, quella delle difficoltà dell’artigianato sardo, negli ultimi mesi analizzata anche dalla “Commissione speciale sulla grave situazione delle imprese dell’artigianato e del commercio” del Consiglio regionale alla quale Confartigianato Sardegna ha offerto supporto attraverso diversi contributi, non tutti accolti dalla Commissione. Fra le varie proposte quella del rifinanziamento della legge regionale 51, della Legge 949 e della legge 12 per l’assunzione degli apprendisti, del contrasto al lavoro nero e all’abusivismo, della promozione delle giovani imprese e lo sviluppo dell’alimentare, senza dimenticare la necessità di affrontare tutte le altre problematiche che attanagliano e bloccano il mondo artigiano.

«E’ una fase cruciale per la ripresa delle attività produttive e per tutta l’economia sarda – conclude Antonio Matzutzi –. I consiglieri regionali in questo momento devono dimostrare quanto sono vicini al più importante settore produttivo della Sardegna.»

 

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Fratelli d’Italia inaugura sabato pomeriggio, alle 17.30, una nuova sede nel Sulcis Iglesiente, a Carbonia, in via Gramsci. Saranno presenti il consigliere regionale Gianluigi Rubiu, il coordinatore isolano del partito Paolo Truzzu ed il deputato Salvatore Deidda.

«Con l’apertura di questa nuova struttura vogliamo avvicinare i cittadini alla politica – dice Gianluigi Rubiu -. La fase di organizzazione e strutturazione di Fratelli d’Italia sul territorio intende portare le tematiche portanti del Sulcis Iglesiente nelle sedi istituzionali.»

A Carbonia, alle ultime elezioni Politiche, il partito è andato oltre le aspettative. «Non basta – aggiunge Gianluigi Rubiu – perché ora ci attendono sfide importanti, ad iniziare dalle prossime regionali. Il Sulcis Iglesiente esige un’attenzione maggiore, che parta dai progetti di tutela delle industrie in attività e passi  attraverso l’incremento degli investimenti per le infrastrutture e la salvaguardia dei presidi sanitari esistenti. Abbiamo la responsabilità di far sentire la nostra voce per riaccendere la speranza di un’area dimenticata dalla giunta regionale. Lo sviluppo si coniuga anche con il rilancio dell’agricoltura e le nuove opportunità turistiche. La nuova sede – conclude Gianluigi Rubiu – avrà come punto centrale l’elaborazione di idee per restituire dignità ad un territorio abbandonato».

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Domenica 18 novembre, alle 17.30, al Teatro delle Saline, piazzetta Billy Sechi n. 3/4, Cagliari, prosegue la rassegna Famiglie a Teatro, rassegna dedicata ai più piccoli e alle famiglie. In scena per il turno B (gli spettatori del turno A sono attesi domenica 16 dicembre), lo spettacolo “I mezzi giri” del Teatro del sottosuolo, di e con Lorenzo Gessa e Aldo Sanna. Lo spirito che ha contraddistinto e caratterizzato le precedenti rassegne rimane immutato, ossia il Teatro come luogo di aggregazione e divertimento per tutta la famiglia. La rassegna, organizzata da Akròama, è supportata da ministero Beni culturali, Regione, comune di Cagliari e Fondazione di Sardegna

I mezzi giri” sono un progetto sperimentale di nuovo circo. Ogni giro, ogni suo multiplo e ogni sua frazione si può ripetere all’infinito, il difficile dei numeri è gestirli e soprattutto contarli. I mezzi giri sono la metà dell’infinito, e ogni mezzo giro potrebbe essere l’ultimo. L’ultimo è il più debole, fragile, vulnerabile. L’ultimo è il martire della malasorte e la vittima della sfortuna, il più testone a tirare avanti e spingere sempre. L‘ultimo è il più generoso, autentico, vero. Spesso l’ultimo è anche il più onesto. E molto spesso l’ultimo, per puro e malinconico paradosso ,è anche il primo: il primo a cedere e a mollare, il primo a staccarsi e distaccarsi, il primo a entrare in crisi, il primo a ritirarsi e abbandonare, il primo a rifare le valigie e tornare a casa.

Spesso, è anche il più simpatico e non solo nel ciclismo.

Il cast. “I mezzi giri”, di e con Lorenzo Gessa e Aldo Sanna. Disegno luci Gerardo Gouveia, assistente alla creazione Edoardo Demontis, assistente audio e luci Francesco Lugas.

 

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Amadori è un’azienda innovativa e specialista del settore avicolo e uno dei principali leader nel settore agroalimentare italiano. Fondata a San Vittore di Cesena nel 1969 da Francesco Amadori, che già da ragazzino affiancava i genitori nella commercializzazione a livello locale di pollame e animali da cortile, negli anni 50 decide di cimentarsi nell’allevamento in proprio, assumendo così anche il ruolo di allevatore. Negli anni l’azienda è cresciuta estendendosi in altre regioni italiane. Oggi Amadori segue un importante percorso di innovazione che sta trasformando il gruppo in una vera e propria azienda alimentare italiana leader nell’alimentazione di qualità grazie ad investimenti significativi. Amadori ricerca per i propri stabilimenti in Italia operai, impiegati,

L’articolo completo è consultabile nel sito: http://suntini.it/diariolavoro_amadori.html .

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Francesco Birocchi.

Nella Prima guerra mondiale le donne diventarono parte attiva della società: sostituirono gli uomini nelle fabbriche di munizioni ma anche in lavori come lo spazzacamino, il taxista, il tramviere, contribuendo alla tenuta del tessuto sociale. Le donne diventarono un elemento essenziale del fronte interno senza il quale la prima guerra mondiale non sarebbe stata vinta. Al ruolo delle donne durante la guerra è dedicato l’evento formativo dell’Ordine dei giornalisti della Sardegna che si svolgerà a Cagliari venerdì prossimo 23 novembre dalle 18.00 alle 21.00, nella sala Nanni Loy,  in via Trentino 21. Il titolo è: “La guerra parallela: il fronte debole”. Dopo l’introduzione del presidente dell’Ordine, Francesco Birocchi, condurrà la serata il critico cinematografico Giuseppe Chigi, collaboratore di quotidiani nazionali e riviste specializzate e autore di saggi sul cinema e monografie di registi e attori. L’appuntamento è inserito nella rassegna “La guerra parallela: il cinema e il primo conflitto mondiale” e sarà caratterizzato dalla proiezione di rari materiali “dal vero” e di fiction: frammenti di film, manifesti di propaganda e pubblicità commerciale. Il programma è diviso in varie parti: dalle tre K guglielmine (Kuche, Kinder, Kirche, cucina, bambini e chiesa), alle women war workers; dalla donna liberty alla donna patriottica: pubblicità, cinema, propaganda; le donne formiche; i bambini.
Chiamate a risparmiare cibo, a coltivare orti di guerra, a sollecitare gli uomini ad arruolarsi o a difenderle, la loro immagine venne usata nella pubblicità per vendere prodotti che dovevano avere un’aura “patriottica”, e nella propaganda per vendere i crediti di guerra. Alla fine del conflitto le donne tornarono nei loro ranghi casalinghi, nelle tre K guglielmine, ma non smisero più di essere oggetto pubblicitario: con la guerra era nata la moderna fabbrica del consenso e del consumo. Ai giornalisti partecipanti verranno assegnati tre crediti formativi.

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Venerdì 16 novembre, a Iglesias e Carbonia, verrà effettuata una raccolta di firme contro la ASL unica, promossa dal Comitato “No Asl unica”. I banchetti per aderire alla sottoscrizione saranno presenti venerdì – a partire dalle 9.30 – all’ingresso del presidio sanitario del Cto di Iglesias sulla via Cattaneo, poi la tappa successiva (con inizio della raccolta firme alle 11.00) davanti all’ospedale Sirai di Carbonia.

Tra i promotori del movimento c’è il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Gianluigi Rubiu. «E’ un comitato apartitico e aperto a tutti – spiega Gianluigi Rubiu – per palesare la contrarietà al disastro prodotto dalla Asl unica, con una riforma sanitaria che ha decretato la retrocessione degli ospedali isolani. A pagare le conseguenze più salate sono i territori come il Sulcis Iglesiente. Dal Cto al Santa Barbara sino al Sirai sono state ridotte le prestazioni all’interno delle corsie, con il taglio dei reparti incastonati nei nosocomi e la mancanza di infrastrutture adeguate. Una situazione che sta mettendo in ginocchio l’intero sistema e umiliando gli operatori. Il risultato di questa riorganizzazione – conclude Gianluigi Rubiu – si traduce dall’allungamento delle liste di attesa alle carenze di organico nelle corsie sino alla mancanza di sale adeguate per i pazienti o, peggio ancora, alla manutenzione delle strutture esistenti».

 

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L’Associazione Alzheimer Cagliari ha organizzato per venerdì 16 e sabato 17 novembre una mostra dal titolo “LOVE, LOSS AND LAUGHTER” di Cathy Greenblat, fotografa e autrice del libro “Amore, perdita e risate: una visione differente dell’Alzheimer”.

L’iniziativa si svolgerà nella sala polifunzionale di piazza Roma ed è patrocinata dal comune di Carbonia, che mira a tenere alta l’attenzione su una malattia del cervello che provoca un lento ed inesorabile declino delle capacità di memoria, del pensare e del ragionamento. Una patologia di cui, in Italia, sono affette circa 600mila persone.

«La mostra di Cathy Greenblat ci consentirà di vedere in modo nuovo i pazienti malati di Alzheimer, invitandoci a mettere da parte gli stereotipi della solitudine, dell’angoscia e della sofferenza che hanno sovente caratterizzato queste persone, mettendo invece in risalto la poesia dell’affetto, la tenerezza della vicinanza, la leggerezza di un abbraccio e di un sorriso», ha detto il sindaco Paola Massidda.

«Le foto ci faranno capire meglio di tante parole cosa significa per familiari e caregiver stare vicino ai malati di Alzheimer, vivendo con loro una relazione ricca di significati emotivi, affettivi e valoriali», ha aggiunto l’assessore dei Servizi sociali Loredana La Barbera.

L’evento si inserisce nell’ambito del Mese Mondiale dell’Alzheimer, un’iniziativa volta a far sentire meno soli sia i pazienti che i loro assistenti familiari.

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«La Sardegna sta facendo molto e molto bene in tema di gestione integrata ambientale nel bacino del Mediterraneo, mettendo in campo competenze e capacità progettuali fondamentali per trovare buone pratiche comuni e vincere la sfida della sostenibilità. Il riconoscimento arrivato per il progetto Girepam di cui siamo Regione capofila, che è stato selezionato tra i casi di eccellenza dal Programma Interreg Italia-Francia Marittimo 2014-2020, è una delle tante conferme della strada da continuare a percorrere con fermezza.»

Si è espressa così l’assessore della Difesa dell’ambiente Donatella Spano sul riconoscimento ricevuto per il progetto sulla Gestione Integrata delle Reti Ecologiche attraverso i Parchi e le Aree Marine per l’Asse 2 Protezione e valorizzazione delle risorse naturali e culturali e gestione dei rischi del Programma Interreg. «Abbiamo una necessità di mettere in campo soluzioni comuni per problemi che riguardano tutti sul consumo delle risorse. Adesso il nuovo obiettivo è sensibilizzare e coinvolgere gli attori economici dei parchi e delle aree marine protette, attività che il progetto sta portando avanti sul territorio isolano», ha concluso l’assessore dell’Ambiente. 

Oggi i funzionari regionali del progetto sono impegnati a Firenze all’evento annuale Interreg. Nel corso della giornata illustreranno le finalità di Girepam, alcuni risultati e come questi contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi del Programma. Tra questi rivestono particolare importanza gli strumenti di pianificazione integrati per la gestione delle aree protette, i piani di azione transfrontalieri e le azioni pilota per la tutela di habitat e specie di interesse comunitario. L’Autorità di gestione del Marittimo ha realizzato un video proprio per evidenziare le caratteristiche di Girepam, inclusa l’attività di sensibilizzazione.

Costruire una strategia transfrontaliera condivisa di gestione integrata delle reti ecologiche marino-costiere, ideata e attuata dalle Regioni in rete con Parchi e Aree marine protette è lo scopo di GIREPAM (Gestione Integrata delle Reti Ecologiche attraverso i Parchi e le Aree Marine). Si tratta di un progetto strategico di durata triennale (2017-2019) cofinanziato dal Programma Italia-Francia Marittimo 2014-2020 con i fondi europei del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, per un budget complessivo di quasi 6 milioni di euro. Partecipano al progetto, che ha quale capofila la Regione Sardegna tramite l’assessorato della Difesa dell’ambiente, 16 partner da cinque regioni italiane e francesi (Sardegna, Corsica, Liguria, PACA, Toscana). 

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Partono da Rovigo e passano da Roma gli appuntamenti che vedono coinvolti Arte per la libertà e Amnesty International Italia per festeggiare i 70 anni della Dichiarazione universale dei diritti umani (firmata a Parigi il 10 dicembre 1948).

A Roma il 2 dicembre ci sarà un evento di particolare importanza, organizzato direttamente da Amnesty International Italia. Sarà “Diritti verso il futuro”, in programma a Largo Venue (via Biordo Michelotti 2). Una serata di musica, testimonianze, letture e riflessioni, con Marlene Kuntz, membri de Lo Stato Sociale, Roy Paci& Carmine Ioanna, Erri De Luca, Moni Ovadia, Luigi Manconi, Ilaria Cucchi, Colapesce, Massimiliano Bruno, Lorenzo Terranera, Lercio, Daniele Vicari, Piji, Giangrande, Elisa Bonomo e Danilo Ruggero. L’appuntamento, a ingresso gratuito, sarà condotto da Savino Zaba di RadioRai.

In questa occasione verranno presentate due nuove produzioni di Arte per la libertà, il festival della creatività per i diritti umani: il libro “In arte DUDU. La Dichiarazione universale dei diritti umani illustrata da giovani artisti italiani”, che racchiude un’opera d’arte contemporanea per ciascuno dei 30 articoli della Dichiarazione (le cui tavole saranno anche protagoniste di una mostra a Largo Venue) e l’album della 21ª edizione di “Voci per la Libertà – Una Canzone per Amnesty”, lo storico festival di musica e diritti umani, con brani di Brunori SAS, Enrico Ruggeri, Med Free Orkestra e tutti gli artisti protagonisti della rassegna musicale.

In Veneto, la terra di Arte per la libertà, il primo appuntamento sarà già sabato 24 novembre a Rovigo con “Odio il Moro”, una cena spettacolo in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Si tratta di una produzione di Teatro Nexus liberamente tratta da “Precise Parole” di Lella Costa ed “Otello” di William Shakespeare. La serata è in programma alla Corte Benetti (via Ippolito Nievo 30).

Si tornerà a Rovigo, stavolta alla Pescheria Nuova, sabato 15 dicembre, con una intera giornata. Si comincerà alle 10 con l’inaugurazione della mostra “In arte DUDU” ed il Laboratorio didattico per bambini “Happy Birthday DUDU” con l’artista Marco Mei.

Alle 18.30 toccherà alle presentazioni del libro “In arte DUDU” e del cd di “Voci per la Libertà” con un concerto acustico di Danilo Ruggero (vincitore del Premio della Critica 2018). Saranno presenti i due autori del libro, Melania Ruggini di DeltArte e Michele Lionello di Voci per la Libertà, e numerosi degli artisti che hanno donato una loro opera.

Entrambe le produzioni saranno in distribuzione nazionale a partire da lunedì 3 dicembre, il libro attraverso Peruzzo Editoriale e il cd attraverso l’Associazione Voci per la Libertà e Amnesty International.

Tutte le iniziative sono promosse dall’Associazione Voci per la Libertà grazie alla collaborazione con: Amnesty International e DeltArte all’interno del festival Arte per la Libertà, con il sostegno del MiBAC e di SIAE, nell’ambito dell’iniziativa “Sillumina – Copia privata per i giovani, per la cultura” .