Il Parlamento europeo ha approvato in via definitiva il pacchetto telecomunicazioni che fissa un tetto per le chiamate intra-UE, rende possibili le reti 5G per 2020 e crea un sistema per le emergenze.
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Il Parlamento europeo ha confermato l’accordo provvisorio raggiunto in giugno con i Ministri UE (Consiglio) sul Codice Europeo delle Comunicazioni Elettroniche (EECC) con 584 voti in favore, 42 voti contrari e 50 astensioni e sull’Organismo dei Regolatori europei delle Comunicazioni Elettroniche (BEREC) con 590 voti in favore, 63 voti contrari e 23 astensioni.
Le nuove norme offriranno ai cittadini la connettività ad alta velocità e renderanno le chiamate sicure e accessibili all’interno dell’UE, garantendo al contempo la necessaria prevedibilità per gli operatori di telecomunicazioni per stimolare gli investimenti nella rete internet ad alta velocità.
La politica del “Roam Like at Home” ha posto fine alle tariffe di roaming nel 2017. La nuova legislazione limiterà il costo delle chiamate intra-UE a 19 centesimi al minuto e a 6 centesimi per gli SMS a partire dal 15 maggio 2019.
La normativa, inoltre, protegge meglio gli utenti di smartphone, compresi gli utenti di servizi basati sul web (Skype, WhatsApp, ecc.) e rafforza i requisiti di sicurezza, inclusa la crittografia. Introduce il diritto di conservare il proprio numero di telefono fino a un mese dalla rescissione del contratto e il diritto al rimborso del credito prepagato non utilizzato al momento della risoluzione del contratto, nonché un indennizzo in caso di ritardo o abuso nel passaggio a un altro operatore.
Gli Stati membri, infine, dovranno facilitare l’introduzione del 5G, mettendo a disposizione uno spettro adeguato entro il 2020, al fine di raggiungere l’obiettivo della “Roadmap UE 5G” di avere una rete 5G in almeno una delle principali città di ogni Paese dell’UE entro il 2020.
In caso di grave emergenza o catastrofe, i cittadini colpiti potranno essere avvisati tramite SMS o applicazioni mobili. Gli Stati membri avranno 3 anni e mezzo di tempo per mettere in funzione il sistema dopo l’entrata in vigore della direttiva.
Per raggiungere il livello di investimenti nelle infrastrutture e nelle reti 5G necessario a soddisfare le esigenze di connettività, la nuova legislazione offre una maggiore prevedibilità degli investimenti e promuove la condivisione dei rischi e dei costi tra gli operatori di telecomunicazioni.
Dopo l’approvazione formale del Consiglio, gli Stati membri avranno due anni di tempo per adottare la legislazione nazionale di attuazione della direttiva. I massimali tariffari entreranno in vigore il 15 maggio 2019.