25 November, 2024
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Sono 76 i panificatori e le rivendite che potranno già utilizzare il contrassegno per il pane fresco messo a disposizione dall’assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio. L’elenco dei primi operatori autorizzati è stato pubblicato ieri sul sito della Regione (https://goo.gl/hjmHbw ).

«Si completa così – dice l’assessore Barbara Argiolas – l’iter partito con la definizione e l’approvazione del marchio previsto dalla legge regionale del 2016, la sua registrazione e ora la possibilità di utilizzarlo e esporlo. L’obiettivo del contrassegno PANE FRESCO è duplice: tutelare i panifici, le loro produzioni di pane e prodotti da forno e le piccole attività artigianali e commerciali ma anche  garantire al consumatore la certezza di un prodotto fresco, sano e di qualità.»

«Si tratta – aggiunge Barbara Argiolas – di un primo elenco ricognitivo, relativo a quanti hanno aderito alla manifestazione di interesse per l’utilizzo del contrassegno, bandita nel marzo scorso. Nelle  prossime settimane verrà aperta la procedura e i panificatori interessati potranno inoltrare  la richiesta del contrassegno attraverso lo sportello SUAPE (Sportello Unico per le Attività produttive e per l’edilizia): l’elenco si aggiornerà periodicamente con l’inoltro delle istanze al nostro Assessorato.»

«Il marchio PANE FRESCO – sottolinea Barbara Argiolas – è, soprattutto, un segnale concreto nei confronti di un comparto sempre più minacciato dalla diffusione dell’offerta di pane congelato o precotto. Con gli operatori abbiamo aperto un tavolo tecnico che ha visto la collaborazione fattiva delle associazioni di categoria che ha portato alla condivisione della legge n. 4 del 21 marzo 2016, con la quale la Regione ha normato e disciplinato in maniera organica l’attività di produzione e di vendita del pane per modernizzare e valorizzare l’intera filiera della Sardegna e le sue tipologie tipiche conosciute anche al di fuori dell’isola e, nello scorso mese di gennaio, all’approvazione da parte della giunta regionale del nuovo contrassegno e dell’identità visiva coordinata scaturite da un concorso di idee.»

Gli operatori presenti nell’elenco possono utilizzare il contrassegno che attesta la vendita di “PANE FRESCO” con le seguenti modalità: dovranno riportare nella targa di licenza del contrassegno il numero d’iscrizione all’elenco e il numero di iscrizione al Repertorio Economico Amministrativo (R.E.A.); saranno tenute a rispettare le disposizioni grafiche e normative indicate nella disciplina di utilizzo e sottoscritte all’atto della manifestazione d’interesse. Il marchio PANE FRESCO potrà essere esposto in maniera visibile nelle sedi di produzione e vendita o sui sacchetti o sulle altre modalità di confezionamento. Non potrà essere modificato, alterato o contraffatto in alcun modo e potrà essere revocato qualora, durante l’opera di vigilanza e controllo esercitata dalle ASL e dai Comuni competenti, vengano riscontrate violazioni di quanto normato dalle legge 4/2016 o comportamenti che danneggiano la filiera di qualità rappresentata dal contrassegno.

«La Regione – conclude l’assessore del Turismo, Artigianato e Commercio – intende continuare l’opera di tutela, rilancio e valorizzazione di una delle nostre produzioni agroalimentari più autentiche e legata al nostro vivere quotidiano: il pane non è solo un alimento base del nostro mangiare, un pilastro dell’identità culturale delle comunità sarde ma anche un fattore di sviluppo sociale ed economico soprattutto nelle nostre zone interne, dove i panifici e le piccole attività artigianali e commerciali ricoprono il ruolo di presidi del territorio. Inoltre, per incentivare l’acquisto e il consumo del pane fresco e diffondere una migliore educazione alimentare, in queste prossime settimane ripartirà la campagna di comunicazione mirata alle famiglie, ai giovani e ai giovanissimi.»

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Banco di Sardegna e Sfirs sono pronti a mettere in campo una serie di iniziative a sostegno di imprese e famiglie colpite dagli eventi calamitosi delle ultime settimane. Misure ad hoc a favore di aziende e cittadini sono state annunciate dal direttore generale del Banco di Sardegna, Giuseppe Cuccurese, durante la seduta congiunta delle commissioni Bilancio e Attività Produttive del Consiglio regionale. «Aziende agricole e di trasformazione rappresentano un settore importante per il nostro istituto – ha detto Giuseppe Cuccurese – il Banco, in questo momento di difficoltà, farà di tutto per preservare questo patrimonio».

Giuseppe Cuccurese ha elencato una serie di iniziative che saranno attivate a partire dal prossimo 26 novembre: «Le aziende potranno aprire linee di credito da 50/60mila euro senza dover ricorrere a garanzie immobiliari, basterà un’autocertificazione con l’indicazione dei danni subiti nell’ultima alluvione – ha spiegato il direttore del Banco di Sardegna – le pratiche saranno evase direttamente nelle filiali con un’istruttoria semplificata e tassi di interesse molto bassi». Le misure saranno estese anche alle imprese commerciali e al settore della pesca. Dei benefici potranno godere anche le famiglie: «Per chi è in difficoltà abbiamo previsto la sospensione delle rate del mutuo – ha proseguito Giuseppe Cuccurese – in alternativa si potrà richiedere un prestito a tassi agevolati. Il plafond è di 50 milioni di euro».

Pronta a fare la sua parte anche la Sfirs: «Noi siamo legati alle indicazioni della Regione – ha detto il presidente Paolo Sestu – nostro compito è accelerare al massimo la messa a disposizione delle risorse. La velocità, in questi casi, è vitale per garantire la sopravvivenza delle aziende».

La Commissione Bilancio valuterà nei prossimi giorni la previsione di uno stanziamento in Finanziaria per l’abbattimento dei tassi di interesse. «Sarebbe cosa gradita – ha affermato il direttore del Banco di Sardegna Giuseppe Cuccurese – lavoriamo in un’ottica di sistema. Tutto ciò che può contribuire a sostenere le aziende agricole in questo momento di difficoltà è utile e opportuno».

Soddisfatto il consigliere del Pds Gianfranco Congiu che in Consiglio aveva sollecitato una seduta congiunta della Terza e Quinta Commissione: «Banco di Sardegna e Sfirs hanno risposto al nostro appello – ha detto Gianfranco Congiu – le misure individuate sono una boccata d’ossigeno importante rispetto alla rilevanza che il settore agroalimentare occupa nel ciclo economico dell’Isola».

Positivo anche il giudizio del consigliere dei riformatori Luigi Crisponi: «Bene le misure messe in campo serve però un’informazione capillare rivolta alle famiglie – ha detto Luigi Crisponi – chi è in difficoltà deve poter accedere in modo semplice e veloce agli strumenti messi a disposizione da Regione e banche».

Al termine della seduta congiunta con la Terza Commissione, il parlamentino delle Attività produttive ha proseguito i suoi lavori con altre due audizioni.

La prima ha riguardato la crisi del piccola pesca della marineria di Alghero. La Commissione ha sentito i rappresentanti dell’associazione “Banchina Millelire” che riunisce 70 imprese di pesca. Antonio Canu e Leonardo Zinchiri hanno illustrato la grave situazione di difficoltà vissuta dai pescatori algheresi e lamentato uno stato di abbandono da parte delle istituzioni regionali.

«Siamo soli e abbandonati – hanno detto Antonio Canu e Leonardo Zinchiri – se non si interviene subito la piccola pesca ad Alghero è destinata a morire. Quest’anno, a causa del maltempo, le nostre uscite a mare si sono ridotte drasticamente». I pescatori hanno presentato alcune richieste per risollevare le sorti del settore. Tra queste, una proroga della pesca all’aragosta (attualmente dal 1 marzo al 31 agosto) e l’applicazione delle normativa nazionale; il risarcimento per i danni alle attrezzature causati dai delfini; il recupero delle giornate perse a causa del maltempo e un indennizzo per le calamità naturali.

La Commissione valuterà nei prossimi giorni le misure da adottare. Gli interventi – ha spiegato il presidente Luigi Lotto – saranno modulati sulla base delle esigenze manifestate anche dalle altre marinerie della Sardegna sentite nei giorni scorsi in audizione. Sui danni causati dai delfini, invece, le coperture finanziarie sono già inserite nella legge di stabilità che sarà discussa nelle prossime settimane dal consiglio regionale.

La Commissione, infine, ha sentito l’assessore al turismo Barbara Argiolas sulle parti di competenza della legge finanziaria. L’assessore ha illustrato le misure predisposte dalla Giunta in materia di apprendistato, Camere di Commercio e legge n. 51.

La Commissione, in accordo con l’esecutivo, presenterà un emendamento alla legge che terrà conto del lavoro svolto dalla Commissione speciale sulla crisi dell’artigianato e del commercio.

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Nuovo tassello nel lavoro comune sull’insularità portato avanti da Sardegna, Corsica e Baleari, ora con il coinvolgimento anche di Creta. L’iniziativa, dal titolo “Le sfide dell’insularità nella politica di coesione post 2020”, in programma per venerdì 16 novembre, alle ore 9.00, al THotel di Cagliari, è organizzata dalla Regione Sardegna insieme al Comitato europeo delle Regioni, all’interno della più ampia serie di incontri su “Il futuro dell’Europa”. Il dibattito politico, riprendendo il filo dell’azione politica condotta finora, infatti, verterà sulla necessità di uno specifico scenario europeo dedicato alle isole e sulle opportunità che le politiche europee potrebbero – o dovrebbero – offrire alle isole e ai loro abitanti, imprese e territori.

Ad aprire i lavori, dopo i saluti istituzionali, una riflessione sulla “Politica europea per le isole” condotta dai rappresentanti governativi delle isole del Mediterraneo, membri del Comitato delle Regioni. Con il presidente della Regione Sardegna, Francesco Pigliaru, interverranno il presidente della Regione Corsica, Gilles Simeoni, il presidente di Creta, Stavros Arnaoutakis, la vicepresidente del Governo delle Isole Baleari, Isabel Busquets i Hidalgo, Tonino Picula, vicepresidente dell’Intergruppo del Parlamento Europeo Mari, fiumi, isole e zone costiere, Jan Mikołaj Dzięciołowski, rappresentante del Gabinetto della Commissaria Europea per la politica Regionale e Urbana, Corina Crețu.

L’evento proseguirà con una discussione sulle politiche per le imprese e per l’occupazione nei territori insulari e vedrà la partecipazione, insieme agli assessori della Programmazione, Raffaele Paci, e del Lavoro, Virginia Mura, di Monika Mroczek-Comparetto, capo della Divisione Strumenti Finanziari e Attuazione – Direzione delle operazioni di finanziamento – della Banca Europea per gli Investimenti, Tereza Krausova, Programme manager per le Politiche UE di Italia e Malta della DG Regio, Philip Von Brockdorff, economista, consulente e membro del comitato di direzione del sindacato Voce dei lavoratori (UHM), membro del Comitato economico e sociale europeo (CESE), Henri Malosse, 30° presidente del Comitato economico e sociale europeo, membro del Consiglio di Amministrazione della Camera di commercio e dell’industria francese, del Comitato economico e sociale europeo (CESE) e membro onorario dell’Accademia Europea delle Regioni, (AER), e di altri esponenti del mondo delle istituzioni europee. Il dibattito sarà moderato da Giuseppe Sciacca, Segretario Esecutivo della Commissione Isole della Conferenza delle Regioni Periferiche Marittime d’Europa (CRPM), di cui fa parte anche la Sardegna.

L’iniziativa si inquadra nell’ambito della Settimana Europea delle regioni e delle città 2018, a cui la Regione Sardegna ha partecipato in qualità di capofila di un partenariato costituito da una rete di isole periferiche mediterranee denominata “Green Islands for sustainable cohesion policy”, di cui fanno parte le Isole Baleari, Corsica e Creta. Si tratta anche di un importante momento per riflettere sulle opportunità offerte dalle politiche europee a sostegno dei territori insulari, ed è inoltre un’occasione proficua per coinvolgere i cittadini in un dibattito sull’importanza della politica di coesione nella dimensione quotidiana e per il futuro dell’Europa. Sono invitati a partecipare rappresentanti istituzionali delle autonomie locali e regionali, del mondo della ricerca, delle imprese e del lavoro, della società civile, studenti e cittadini.

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Dopo i lusinghieri successi riportati con la presentazione spettacolo del romanzo d’esordio “Il Volo” (25 repliche), che nel 2016 ha fatto tappa anche nei locali della biblioteca del comune di Carbonia e nell’Aula Magna dell’Istituto Superiore Gramsci Amaldi, ritorna a Carbonia l’avvocato scrittore Giampaolo Manca, con il suo nuovo romanzo. Stavolta, insieme al suo collaudatissimo gruppo di avvocati attori, dopo le rappresentazioni che li hanno visti riscuotere grande consenso di critica e di pubblico al Search di Cagliari, al Museo archeologico di Olbia, Uras, Isili e Selargius, Giampaolo Manca ed i suoi compagni di viaggio presentano il nuovo romanzo “Le cose che sono nell’aria”. Accompagnati dalla voce narrante dell’avv. Emanuele Pisano, con le parti femminili recitate dall’avv. Antonella Piu, a immagini e video si alterneranno alla chitarra le canzoni del cantautore Andrea Andrillo. Un incontro unico ed originale nel suo genere che coinvolge il pubblico prendendolo per mano attraverso le storie struggenti dei vari personaggi, regalando sorrisi ed emozioni alternate alle canzoni magistralmente interpretate che spaziano da Franco Battiato a Fabrizio De Andrè e Cat Stevens.

Dialogherà con l’autore Moreno Pilloni, coordinatore del Circolo Soci Euralcoop.

 

 

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Decathlon, azienda leader nella creazione, produzione e distribuzione di prodotti e tecnologie sportive per principianti e appassionati, nasce in Francia nel 1976. In Italia il primo negozio viene aperto nel 1993 in provincia di Milano e nel 2009 diventa il più grande network di negozi per la distribuzione di articoli per lo sport registrando oltre 19 milioni di clienti. In vista delle future opportunità di inserimento, che riguardano quasi tutto il territorio nazionale, la società valuta sempre con grande attenzione i curricula di giovani interessati ad entrare a far parte del gruppo, infatti, Decathlon è sempre alla ricerca di profili che siano appassionati di sport e orientati al raggiungimento degli obiettivi. La figura maggiormente richiesta dall’azienda è

L’articolo completo è consultabile nel sito: http://suntini.it/diariolavoro_deca_nov_2018.html .

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“La violenza fisica e psichica sulla persona” è il titolo del convegno in programma venerdì 16 novembre, alle ore 15.00, nell’aula magna della Facoltà di Medicina e Chirurgia, in viale San Pietro a Sassari.

L’incontro, organizzato dal Centro di vittimologia della Clinica psichiatrica dell’Aou di Sassari e dell’Università di Sassari in collaborazione con la Società, pone al centro le vittime di violenza e sottolinea come queste non debbano mai essere lasciate sole.

Esistono delle linee guida nazionali sui percorsi di assistenza alle vittime dopo una esperienza traumatica, che includono aspetti psicologico e psichiatrico, medico-legale, giuridico e sociale. Gli organizzatori del convegno pongono l’accento sull’importanza di implementare e costruire sul nostro territorio percorsi strutturati di accoglienza e sostegno alle vittime.

All’incontro, moderato da Liliana Lorettu, direttore della Clinica Psichiatrica sassarese, e Alberto Porcu, direttore del dipartimento di Scienze Mediche, Chirurgiche e Sperimentali, parteciperanno numerosi esperti del settore.

Tra gli interventi previsti, quello di Alessandra Nivoli, responsabile del Centro di vittimologia dell’Aou di Sassari, che presenterà il Centro di Vittimologia e le linee guida nazionali sulla assistenza sanitaria alle vittime di violenza. Saranno quindi Elena Mazzeo, Direttore Istituto di Medicina Legale dell’Aou, ed Antonio D’Urso direttore generale dell’Aou di Sassari, presenteranno una relazioni sugli aspetti medico legali nel percorso di assistenza e tutela delle vittime di violenza. Sarà quindi l’avvocato Gabriele Satta a soffermarsi sugli aspetti giuridici della tutela delle vittime. Maria Lucia Piga, docente dell’Università di Sassari, concentrerà il suo intervento sul concetto della vittimizzazione secondaria e quando le politiche sociali non rispondono. Stefano Sotgiu, direttore della struttura complessa di Neuropsichiatria infantile dell’Aou, parlerà della violenza sugli adolescenti e le conseguenze psicopatologiche.

Jerome Bouteiller, creatore programma ResponsABILITY illustrerà la gestione dello stress fisico e space management.

A chiudere l’evento saranno Paolo Milia, dirigente medico della Clinica psichiatrica, dell’Aou, e Alessandra Nivoli.

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Le elezioni dei comitati di quartiere del comune di Carbonia, in programma domenica 18 novembre,  sono state rinviate a causa dell’insufficiente numero di segretari e scrutatori.

La decisione è stata assunta ieri sera dalla commissione elettorale alla presenza dell’assessore Valerio Piria, in qualità di presidente, e dei consiglieri comunali Eleonora Cera per la maggioranza e Daniela Garau per la minoranza.

La Commissione, preso atto che il numero delle domande presentate dai cittadini per ricoprire i ruoli di segretario e scrutatore è risultato inferiore rispetto alla cifra occorrente per la composizione dei seggi elettorali di tutti i quartieri previsti, non ha potuto quindi provvedere a nominare le persone preposte alla gestione delle operazioni di voto e di scrutinio. Stante l’insufficienza del numero di scrutatori e di segretari, infatti, non è possibile garantire lo svolgimento delle elezioni dei comitati di quartiere, inizialmente previste per domenica 18 novembre.

Il numero di scrutatori e segretari che hanno presentato domanda di partecipazione avrebbe teoricamente consentito la fattibilità delle consultazioni in 5 delle 8 zone previste. Tuttavia, la commissione elettorale, dato che il regolamento comunale dei comitati di quartiere, approvato dal Consiglio comunale nel mese di dicembre 2017, nulla stabilisce in merito, ha ritenuto all’unanimità che fosse doveroso rimettere la questione al presidente del Consiglio, che provvederà a convocare la conferenza dei capigruppo, al fine di interpretare il regolamento ed adottare i provvedimenti opportuni.

Ciò significa che eventuali modifiche e integrazioni nel regolamento dei comitati di quartiere, dovranno seguire le modalità canoniche, ovvero essere istruite dalle commissioni consiliari competenti, per poi essere approvate dal Consiglio comunale.

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Mancano solo pochi giorni per iscriversi ai due workshop gratuiti Critica il corto – la critica radiofonica e Komplex, Astarte – Workshop ed installazione urbana pubblica basata su Realtà Aumentata attraverso smartphones, organizzati nell’ambito del festival “Passaggi d’Autore – Intrecci mediterranei”. Il termine per le candidature è il 16 novembre ma bisogna affrettarsi perché ci sono ancora pochi posti disponibili.

I workshop si terranno in concomitanza con il festival, dal 4 al 9 dicembre a Sant’Antioco e sono prevalentemente rivolti a studenti universitari appassionati di cinema ma sono aperti anche a chi studente non lo è più ed è comunque appassionato della settima arte. Inoltre, per chi vive lontano da Sant’Antioco l’alloggio sarà gratuito.

Saranno sei giorni di full immersion gratuita nei linguaggi del cinema attraverso due approcci differenti e specifici, ma accomunati dai continui mutamenti che essi vivono alla luce delle nuove tecnologie. Un primo apprendistato per un mestiere alimentato dalla passione, dalla ricerca e dalla voglia di innovare col valore aggiunto di un confronto continuo con stimati professionisti del settore e con altri cinefili.

Per proporre la propria candidatura bisogna inviare una mail a laboratorio@passaggidautore.it.,

Per avere informazioni si può chiamare il 348 2380289.

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Venerdì 9 novembre 2018 una docente di un istituto d’istruzione superiore di Carbonia ha denunciato un’aggressione da parte di alcuni suoi studenti.

Non entriamo nel merito dello spiacevolissimo episodio che coinvolge minori poiché vi è un’indagine in corso che accerterà le responsabilità.

Occorre però stigmatizzare questi episodi che mostrano aggressività e violenza da parte degli alunni verso docenti anche se, come educatori, abbiamo il compito di cercare di comprendere il perché di simili episodi senza per questo giustificarli o tollerarli.

Le ragioni di tali dinamiche si possono comprendere e superare costruttivamente solo attraverso una stretta alleanza tra i diversi attori che operano all’interno della comunità educante: famiglie, studenti, docenti, personale ATA e dirigenti scolastici.

Il recente contratto nazionale di lavoro ha fatto un grande passo avanti recuperando il concetto di “comunità educante” funzionale al compito istituzionale della scuola in netta contrapposizione al concetto di scuola azienda tanto caro ad alcuni ambienti politici ed economici.

Le nuove linee di azione che ne derivano sono solo il punto di partenza affinché si ripristini esplicitamente il patto educativo fra scuola e famiglia. Esso un tempo era implicitamente e socialmente accettato ma ora viene drammaticamente messo in discussione da tali inaccettabili episodi.

Continueremo, con le prossime iniziative e con il contratto, a stare dalla parte della scuola statale e del suo personale (dirigente, docente e ATA). E ciò fino a che non si ripristinerà, al più alto livello possibile, il patto educativo messo in discussione da politiche sbagliate e da comportamenti genitoriali che talvolta mostrano difficoltà e debolezza nell’esercizio della propria funzione educativa.

Come FLC CGIL siamo SOLIDALI nei confronti della collega e continueremo a restare a fianco degli insegnanti per tutelarli, anche dal punto di vista legale se necessario, nella convinzione che condannare i casi di violenza con posizioni chiare e trasparenti serva a ridare senso e autorevolezza alla scuola.

Ed è per questo che diciamo NO a soluzioni sbrigative e superficiali che sminuiscano la gravità di tali situazioni o delegittimino le parti in gioco, tacciando gli studenti come delinquenti e i docenti che subiscono violenza come degli incapaci.

Diciamo NO all’inasprimento delle punizioni per gli studenti perché riteniamo, invece, che rimangano valide e sufficienti le norme vigenti per sanzionare adeguatamente i comportamenti scorretti da parte degli alunni.

Siamo convinti che, soprattutto in un contesto educativo, sono innanzitutto gli strumenti della comprensione, dell’indagine, della cultura, a dover essere messi in campo.

Ricordiamo che le lavoratrici e i lavoratori della conoscenza presidiano ogni giorno, spesso in solitudine e tra crescenti difficoltà, la prima frontiera contro le devianze, il disagio, le disuguaglianze sociali, l’intolleranza e il razzismo.

Silvia Messori

Segretaria Generale FLC CGIL Sardegna Sud Occidentale

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Dopo il successo della prima edizione che ha registrato oltre tremila visitatori, Extra cresce e si propone quest’anno come il primo Salone nazionale dell’Extra-alberghiero (Palazzo dei Congressi, Fiera di Cagliari, 17 e 18 novembre 2018): due giorni di appuntamenti, oltre ottanta espositori negli ambiti booking engine, channel manager, domotica, self check-in, oltre a fornitori di servizi e partner per il vacation rental. E ancora: più di sessanta sessioni tra workshop e seminari con i migliori esperti a livello nazionale nei settori marketing, fisco, immagine e comunicazione, home sharing e immobiliare.

Novità dell’Extra 2018, patrocinato dalla Regione Sardegna, è l’Experience Lab, un intero padiglione dedicato al mondo delle Esperienze da far vivere ai turisti, in cui fornitori e organizzazioni di promozione dei territori possono stabilire sinergie con il mondo dell’Extra-Alberghiero.

Ci saranno anche i grandi provider del settore come Airbnb (main sponsor della manifestazione), Booking, HomeAway ed Expedia che insieme a Property Managers Italia, associazione nazionale di categoria che rappresenta i professionisti delle locazioni brevi, parteciperanno ad una tavola rotonda su governance e regolamentazione del settore insieme al ministero del Turismo, e agli assessori del Turismo delle Regioni Sardegna, Lazio e Toscana.

«Visto il boom del settore, in Sardegna e in tutta Italia, ci è sembrato naturale – spiega Maurizio Battelli, presidente dell’associazione Extra e ideatore dell’evento – dare una dimensione nazionale a questa Fiera innovativa e unica per la formula che abbiamo scelto e confermare Cagliari come location ideale. L’Extra Alberghiero pesa sempre di più nel panorama del turismo in Italia: è il momento di prenderne consapevolezza e renderlo più professionale e competitivo. Per questo Extra 2018 è uno spazio fisico dove favoriamo l’incontro tra operatori del settore (proprietari di appartamenti, ville, affittacamere, B&B, case vacanze), produttori di servizi, agenti dell’intermediazione e nuovi investitori per conoscere e discutere di regimi fiscali delle locazioni brevi, di obblighi di sicurezza e normativa vigente, il tutto nell’ottica di far emergere il sommerso e rendere più competitivo e professionale l’extra-alberghiero.»

«Operare nel settore dello short term richiede un alto tasso di professionalizzazione e di competenze che vanno sempre aggiornate, per questo la formazione deve essere una priorità per chi sceglie di diventare property manager – gli fa eco Stefano Bettanin, presidente di Property Managers Italia -. L’Italia, dopo gli Usa, è il secondo Paese al mondo per numero di immobili, oltre un milione, sul mercato dello short term, e le ultime elaborazioni statistiche condivise a livello internazionale ci dicono che entro il 2020 un terzo dei viaggiatori sceglierà gli affitti brevi. Ecco perchè momenti come quello dell’Extra sono fondamentali, per aumentare le competenze individuali e fare rete