24 November, 2024
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Il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, parteciperà domani e domenica (10-11 novembre) alle celebrazioni organizzate dal governo francese, a Parigi, in occasione del centenario (1918-2018) della firma dell’Armistizio che pose fine al primo conflitto mondiale.

Il presidente francese, Emmanuel Macron, riceverà Antonio Tajani domani sera al Musée d’Orsay, dove si terrà una cena ufficiale con cinquanta capi di Stato e di governo, nonché degli alti rappresentanti delle principali organizzazioni internazionali.

Domenica mattina (11 novembre), al termine di un incontro all’Eliseo, Antonio Tajani prenderà parte alle 11.00 alla solenne cerimonia militare all’Arco di Trionfo, insieme alle delegazioni dei capi di Stato e di governo, in memoria dei caduti della “Grande guerra”.

Nel pomeriggio, Antonio Tajani interverrà al Forum della Pace, in programma a partire dalle 15.30 alla Grande Halle de la Villette.

A conclusione dei lavori, Antonio Tajani depositerà presso il Fondo librario della Biblioteca della Pace – insieme agli altri leader – un libro di sua scelta, preso a simbolo del primo conflitto mondiale. Antonio Tajani ha scelto di donare “La guerra dei nostri nonni (1915-1918): storie di uomini, donne, famiglie” scritto da Aldo Cazzullo, giornalista del “Corriere della Sera”.

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I carabinieri della Compagnia di Carbonia stanno indagando su un episodio increscioso avvenuto nella giornata di ieri in un’aula del primo anno di un istituto professionale di Carbonia. Le verifiche e gli accertamenti dei carabinieri sono scattati a seguito della denuncia di comportamenti maleducati e inappropriati, non consoni ad un’area scolastica, di alcuni studenti che al termine di una lezione di scienze, hanno improvvisamente abbassato le tapparelle dell’aula e, dopo aver spento la luce, hanno lanciato oggetti (materiali scolastici) contro un insegnante finanche, nella confusione creatasi, di fatto spingendola sulla porta d’ingresso all’aula.

Atteggiamenti di inciviltà e irrispettosi delle regole di civile convivenza sui quali i militari dell’Arma stanno approfondendo, coordinati dalla Procura minorile di Cagliari, le cause e le eventuali responsabilità dei minori coinvolti.

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Domenica 18 novembre, a Carbonia, in occasione della “Giornata Nazionale degli Alberi” che si celebra il 21 dello stesso mese, verrà organizzata l’edizione 2018 di “Alberi per il Futuro”. Verranno messi a dimora nuovi arbusti e piante, creando così alcuni spazi adibiti a boschi urbani.

«Invitiamo tutti i cittadini, le associazioni, gli studenti e i vivaisti a partecipare a un’azione concreta di cittadinanza attiva, che mira a replicare quanto accaduto lo scorso anno, quando, in occasione dell’edizione 2017, il patrimonio verde della nostra città fu incrementato di circa 250 piante», ha detto il sindaco Paola Massidda.

Come ha precisato l’assessore dell’Ambiente Gian Luca Lai, «la messa a dimora di nuove piante in ambito urbano contribuirà a rendere la città più ordinata, vivibile e sostenibile sotto il profilo ambientale, con un miglioramento della qualità dell’aria attraverso la riduzione dell’anidride carbonica (CO2)».

Le piantine saranno messe a disposizione da Forestas, Agenzia forestale regionale per lo sviluppo del territorio e dell’ambiente della Sardegna.

“Alberi per il Futuro 2018” si svolgerà il 18 novembre, nell’area della Grande Miniera di Serbariu.

L’evento verrà ripetuto – solo ed esclusivamente per gli studenti degli Istituti scolastici cittadini – mercoledì 21 novembre, in occasione della “Giornata Nazionale degli Alberi”, presso il Parco archeologico di Cannas di Sotto-Medau Sa Grutta, dalle ore 9.00 alle ore 13.00.

I cittadini che intendono partecipare all’iniziativa potranno confermare la loro adesione, chiamando i nostri uffici al numero 0781 694266, comunicando quale contributo vorranno apportare per garantire una buona riuscita dell’evento.

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Secondo appuntamento domenica 11 dicembre a Iglesias con il XX Festival internazionale di musica da camera, organizzato dall’associazione Anton Stadler.

Alle 19.00, al Teatro Electra, arriva “Sonate e fantasie” concerto che vedrà sul palco Giuseppe Nese, considerato tra i flautisti italiani più interessanti della nuova generazione, e Gabriella Orlando, pianista chiamata a esibirisi nelle sale da concerto di tutto il mondo e che vanta anche collaborazioni con attori come Michele Placido, Sergio Rubini e Paola Gasmann.

La serata proporrà un raffinato itinerario musicale attraverso arie d’opera e celebri capolavori della letteratura flautistica.Temi che si rincorrono e si fondono in una elaborazione coinvolgente e di grande interesse musicale con arrangiamenti originali e ricercate rivistazioni dei capolavori operistici più importanti per un’ora di grande musica. Musiche da Johann Sebastian Bach a Gaetano Donizetti sino a Paul-Agricole Genin.

Il costo dei biglietti è di 7 (platea) e 5 (logge) euro. Per gli studenti della Scuola civica di musica, della Scuola media a indirizzo musicale e del Conservatorio di Cagliari l’ingresso è di 3 euro.

 

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«Dalla tradizione si può costruire un processo futuro di innovazione e fare vera sostenibilità.»

Lo ha detto questa mattina l’assessore dell’Urbanistica Cristiano Erriu alla Conferenza internazionale ‘Abitare la terra 1998-2018: 20 anni di esperienze di recupero e riuso contemporaneo del materiale terra’, organizzato dall’associazione Città della terra cruda, in programma da oggi a domenica a Villamassargia.

Durante i lavori che si sono svolti in mattinata a Casa Fenu, l’assessore Cristiano Erriu ha sottolineato che «le relazioni scientifiche illustrate nella prima parte della Conferenza hanno fatto il punto sul sapere e sulle opportunità di sviluppo che questa materia offre. Vent’anni fa è risultato fondamentale l’incontro con l’Università di Cagliari per creare una rete che oggi si è allargata ad altre regioni e Paesi. La sfida odierna chiede alla politica di creare le condizioni per la valorizzazione di case ed edifici in terra cruda, che in Sardegna sono numerosi soprattutto nel Campidano. Il balzo in avanti da compiere riguarda soprattutto l’innovazione, il miglioramento della capacità di pianificazione urbanistica, il censimento del patrimonio abitativo».

«La Regione sta cercando di mettere in campo nuove risorse per passare dal progetto pilota a un impiego più efficiente e mirato, che abbia anche ricadute economiche nel territorio: penso, per esempio, alla mancanza di imprese specializzate nella lavorazione dei mattoni in terra cruda. Occorre creare una filiera, che passa anche per l’agroalimentare e il turismo slow, due settori che aiutano a contrastare lo spopolamento delle zone interne. Bisogna avere coraggio, anche da parte della politica, e occorre puntare sui progetti di qualità che in altri comparti (penso all’agricoltura, in particolare all’enologia) – ha concluso Cristiano Erriu – hanno consentito di raggiungere risultati eccellenti.»

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Le vedi in tv e ti fanno venire voglia di passarci le vacanze. Dietro il grande successo della prima stagione della fiction Lux Vide “L’Isola di Pietro” trasmessa da Canale 5, non c’è soltanto l’inossidabile popolarità di Gianni Morandi ma anche il fascino delle ambientazioni che fanno da sfondo alla storia: Carloforte e l’isola di San Pietro, insieme alla Sardegna, vedono salire le proprie quotazioni come destinazioni turistiche proprio grazie alla serie. Lo certifica una ricerca – svolta da Ergo Research e commissionata dall’assessorato regionale del Turismo, Artigianato e Commercio e dalla Fondazione Sardegna Film Commission – sull’impatto della fiction nell’immaginario dei turisti italiani, presentata stamattina a Cagliari durante una conferenza stampa.

A raccontare i risultati dello studio – realizzato da Michele Casula per Ergo Research – Barbara Argiolas, assessore del Turismo, Artigianato e Commercio della Regione Sardegna, la direttrice della Fondazione Sardegna Film Commission Nevina Satta, Daniele Passani, responsabile attività produttive Lux Vide, Umberto Gnoli, sceneggiatore della fiction, Marco Rosi, responsabile comunicazione e business development Lux Vide e Giacomo Centola, organizzatore generale della serie.

L’indagine quantitativa si è svolta attraverso 2.000 interviste, somministrate in modalità CAWI (Computer Aided Web Interviewing, sostanzialmente i questionari on line) alla fine di luglio del 2018 tra gli iscritti a un online access panel, cioè un campione di rispondenti potenziali che dichiarano la propria disponibilità a sottoporsi a sondaggi e ricerche. Il target era quello degli utilizzatori di internet, con età compresa tra i 18 e i 64 anni, residenti sul territorio nazionale (Sardegna esclusa), che nell’ultimo anno abbiano trascorso vacanze con più di 5 pernottamenti fuori casa e/o abbiano seguito almeno una serie tv italiana: un target rappresentativo di circa 27,5 milioni di persone. Il questionario era articolato in due sezioni: una sul pregresso turistico 2017 e sulle intenzioni di viaggio per il 2018, l’altra più focalizzata sulla fiction, con un approfondimento sull’isola di San Pietro e il sud ovest della Sardegna come possibili destinazioni turistiche.

Passando ai risultati, i primi elementi da rilevare sono la visibilità e il gradimento del serial con Gianni Morandi. Il 9% del campione (pari a 2,5 milioni di persone) la segue regolarmente, mentre un altro 14% (pari a circa 3,8 milioni) si dichiara spettatore occasionale. “L’isola di Pietro” è comunque nota al 40% degli intervistati, corrispondenti a poco più di 11 milioni di persone: un elemento di grande valore per un prodotto televisivo in cui il titolo corrisponde in pratica alla location principale. Proprio le ambientazioni sono apprezzate in modo quasi unanime dal pubblico: il voto medio assegnato è di 8,5/10, con un punteggio alto assegnato dal 93% degli spettatori regolari e dal 73% di quelli occasionali. Inoltre, il 60% degli spettatori regolari sa correttamente indicare la Sardegna e l’isola di San Pietro come lo scenario delle avventure del pediatra Pietro Sereni. Il giudizio ampiamente positivo sulla fiction è correlato a quello sulle location, come se queste ultime fossero quasi un elemento importante del cast.

Ancora più interessanti le risposte sulla relazione tra la serie Lux Vide e la considerabilità della Sardegna come meta turistica. L’indagine rileva un pregresso turistico solido e recente: il 7% degli intervistati è stato più volte in vacanza nell’isola negli ultimi 4 anni, e questa percentuale sale al 15% tra chi segue la serie e si innalza al 34% se consideriamo chi c’è stato una sola volta. Inoltre, gli spettatori della fiction, sia occasionali che regolari, mostrano una più alta propensione a indicare la Sardegna come possibile destinazione di vacanza per l’estate/autunno 2018 rispetto al campione totale (12,7% contro 8,5%). E se soltanto l’11% del campione indicava il sud ovest sardo come meta per un viaggio negli anni scorsi (dato più o meno identico anche per gli spettatori della serie), dopo la prima stagione de “L’isola di Pietro” questa zona viene adesso indicata dal 20% di chi ha scelto la Sardegna come destinazione di un viaggio per quest’anno, dato che sale rispettivamente al 32% e al24% tra gli spettatori regolari e occasionali.

Il giudizio sulla fiction e le sue location mette in luce un altro aspetto importante: “L’isola di Pietro” si colloca al terzo posto tra le serie tv italiane nella valutazione sull’ambientazione, subito dietro due “veterani” del gradimento tv come “Il comissario Montalbano” e “Don Matteo”. Se già questo è un risultato straordinario per uno sceneggiato che in questi giorni sta andando in onda con la seconda stagione, va anche tenuto in considerazione che la valutazione sulle location supera del 10% quello sulla serie. La serie LuxVide dunque contribuisce in modo decisivo all’appetibilità turistica delle sue location, soprattutto, rispetto ad altri prodotti seriali che hanno riportato un identico punteggio qualitativo (“L’ispettore Coliandro” o “Provaci ancora Prof”, valutati come poco influenti sulle intenzioni turistiche).

La ricerca pertanto evidenzia la creazione di “circoli virtuosi”. La propensione a considerare la Sardegna come possibile destinazione di viaggio 2018 è più alta tra quanti hanno seguito regolarmente la fiction (molti dei quali non avevano un pregresso turistico). A questo elemento si aggiunge il fatto che nelle risposte degli intervistati crescono i riferimenti alle località del sud ovesta dell’isola come possibili mete di un soggiorno o di una visita, e questo vale in maniera più accentuata tra gli spettatori regolari della serie (32% contro il 20% del campione totale). Con la seconda stagione de “L’isola di Pietro” in onda in questi giorni, sono chiari anche i prossimi passi della valutazione sul suo impatto nella promozione turistica della Sardegna: sono previsti un nuovo sondaggio all’inizio del 2019, a breve distanza da messa in onda dei nuovi episodi ed è stata avviata una attività di web monitoring delle conversazioni social inerenti la Sardegna, Carloforte e l’isola di San Pietro.

«I risultati di questa ricerca – commenta Barbara Argiolas, assessora del Turismo, Artigianato e Commercio della Regione Sardegna – indicano che stiamo andando nella direzione giusta. Le produzioni cinematografiche e televisive hanno il potere di dare grande notorietà alle location, imprimendole nell’immaginario degli spettatori. L’Assessorato, in questi anni, ha scelto di utilizzare questi media come veicolo di promozione territoriale: riteniamo, infatti, che la moderna industria dell’intrattenimento costituisca un motore di sviluppo per la nostra isola che ha ampi margini di crescita e può generare un incremento dei flussi turistici e dell’indotto occupazionale. I passi compiuti finora grazie all’accordo tra Assessorato e Sardegna Film Commission per l’attuazione di politiche di promozione del territorio, l’attrazione di investimenti, la crescita della filiera e delle maestranze locali puntano quindi a rendere la Sardegna una destinazione sempre più competitiva e attraente per le piccole e grandi produzioni. E come dimostra questo progetto pensato per il mercato italiano, i risultati si vedono.»

«La serie prodotta da Lux Vide – dice Antonello Grimaldi, presidente della Fondazione Sardegna Film Commission – conferma l’importanza dell’investimento nella filiera audiovisiva con capacità inclusiva anche della serialità televisiva, che stabilizza l’indotto diretto di cui beneficiano anche filiere parallele alle nostre: quella ricettivo turistica, i servizi dei trasporti ed altre importanti catene produttive territoriali. É importante perchè la serialità attiva un fattore di rafforzamento delle capacità delle forze lavoro locali, diventando vera e propria palestra professionale per i giovani collaboratori del territorio. Confidiamo che le prossime stagioni, che ci auguriamo numerose e di successo, possano espandere la rappresentazione della Sardegna non solo come location ma con un incremento di autenticità nel racconto delle storie dell’isola e della sua straordinarie comunità.»

 

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Questo pomeriggio, intorno alle 16.15, in via Cagliari, ad Assemini, un operaio di 57 anni, mentre era intento ad effettuare lavori di manutenzione sul tetto di un appartamento, per cause ancora in corso di accertamento, ha perso l’equilibrio, cadendo da un’altezza di circa 8 metri, finendo sul tetto di una Fiat 600 parcheggiata sul margine della strada. Il ferito, la cui posizione lavorativa è in corso di accertamento, è stato trasportato, cosciente, all’ospedale “Brotzu” di Cagliari.

Sull’incidente indagano i carabinieri della stazione di Assemini.

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Questa mattina i carabinieri della stazione di Villacidro, unitamente a funzionari dell’Ispettorato del Lavoro ed ai colleghi del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Cagliari, nell’ambito dei servizi finalizzati al contrasto del fenomeno del caporalato, hanno proceduto al controllo di un’azienda che si occupa del taglio e commercio di legna da ardere, di proprietà di un imprenditore 51enne del luogo, sita in località “Nuraxi”, dove è stata riscontrata la presenza di 3 lavoratori irregolari, di cui 1 italiano e 2 extracomunitari (ghanesi). A seguito delle verifiche, al titolare è stata contestata la violazione amministrativa prevista dall’art. 22 D.Lgs 151/2015, per avere impiegato lavoratori subordinati senza preventiva comunicazione di instaurazione del rapporto di lavoro, che prevede una sanzione pecuniaria di 9.000 euro e la sospensione dell’attività.

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Ieri mattina i carabinieri di Senorbì hanno denunciato in stato di libertà per lesioni personali aggravate alla competente Procura dei Minori di Cagliari, uno studente 16enne dell’istituto scolastico “Luigi Einaudi”, ubicato in via Brodolini.

In particolare, il Comando (che come tutte le stazioni dell’Arma è quotidianamente impegnato in iniziative in tema di legalità oltreché in servizi a tutela del regolare svolgimento delle attività scolastiche dei rispettivi territori di competenza), nel primo pomeriggio del giorno precedente era venuto a conoscenza del fatto che alle ore 12.00 circa dello stesso giorno, 7 novembre, all’interno dell’istituto scolastico, a seguito di una discussione scaturita per futili motivi in orario di lezioni, il denunciato aveva ferito nella zona lombare un compagno di classe quindicenne originario di un altro comune della stessa provincia, con un coltello a serramanico (tipo pattada).

Il ferito è stato prontamente soccorso da personale 118 e curato per una ferita (1 cm).

I carabinieri, intervenuti sul posto, hanno posto sotto sequestro il coltello ed avviato le indagini (identificazione persone coinvolte, audizione persone informate sui fatti, ecc.) informandone immediatamente la Procura dei minori.

Nella giornata di ieri, i sanitari dell’ospedale Businco di Cagliari, dove il ferito nel frattempo si era recato per ulteriori accertamenti diagnostici, lo hanno dimesso con una prognosi di 20 giorni salvo complicazioni, motivo per cui si sono configurati i presupposti per le lesioni gravi procedibili d’ufficio che hanno determinato la denuncia dell’autore dell’accoltellamento.

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I carabinieri della Compagnia di Carbonia, al termine delle attività di indagine, hanno deferito in stato di libertà L.N., 26enne originario di Carbonia, noto alle forze dell’ordine nonostante la giovane età, e già sottoposto ad avviso orale, indiziato del reato di rapina aggravata. Dalle ricostruzioni investigative dei carabinieri della stazione di Carbonia, il giovane si è reso responsabile di almeno una delle due rapine di circa due settimane fa, avvenute con le medesime modalità nel centro urbano di Carbonia. Le indagini avviate già nelle primissime ore dei fatti, in particolare, hanno consentito di individuare e dare un nome al rapinatore dell’esercizio commerciale Vodafone di viale Arsia, quando un giovane con volto travisato e sotto la minaccia di una pistola aveva costretto la commessa a farsi consegnare tutto l’incasso della settimana. Sulle indicazioni delle testimonianze, i carabinieri avevano immediatamente nutrito forti sospetti sul 26enne; nelle ultime ore l’analisi delle immagini del sistema di video sorveglianza presente nei pressi del luogo del reato ha permesso di riconoscere ed individuare definitivamente l’autore della rapina, anche attraverso la comparazione delle fattezze fisiche, del volto e dell’andatura. Le indagini dell’Arma continuano e sono in corso ulteriori approfondimenti per verificare se ci siano connessioni con la prima rapina accaduta qualche giorno antecedente.