23 November, 2024
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 La Giunta regionale ha approvato le linee guida in materia di prestazione energetica in edilizia. La delibera, che tra i veri interventi mette ordine nel sistema dei controlli e istituisce il catasto energetico regionale, porta la firma dell’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras. «Si tratta di un provvedimento importante con il quale attuiamo un altro pezzo del Piano Energetico – ha detto l’assessore dell’Industria -. Il riordino della normativa regionale in materia di prestazione energetica degli edifici è un passaggio fondamentale in tema di efficientamento, pienamente in linea con le direttive emanate a suo tempo dal Parlamento europeo. La gestione dei dati sarà digitale per garantire la massima semplificazione. La Regione avrà a disposizione, dunque, uno strumento per le operazioni di verifica e controllo delle classi energetiche degli edifici previste dalle norme nazionali, ma anche di pianificazione delle azioni di promozione dell’uso efficiente dell’energia. Le linee guida sono frutto di un lavoro capillare svolto dagli uffici del Servizio Energia, al quale hanno dato un contributo prezioso gli Enti locali, gli Ordini professionali e le Associazioni di categoria. Con questo provvedimento consentiamo a cittadini e professionisti del settore di monitorare, certificare e gestire gli aspetti energetici legati agli edifici. Più semplicità, più sicurezza, più verifiche: l’uso efficiente dell’energia nelle nostre case dovrà diventare sempre più una buona prassi».

La normativa di riferimento prevede di istituire il Catasto Energetico Regionale Edifici Sardegna (CERESar) per gli APE (Attestato di Prestazione Energetica) e il Catasto Unico Regionale Impianti Termici Sardegna (CURITSar) per la registrazione dei libretti degli impianti. Entrambi i Catasti saranno pienamente operativi una volta avviato il Sistema Informativo Regionale Ambientale (SIRA).

Le linee guida prevedono, come già succede in molte altre Regioni italiane, l’introduzione di una tariffa unitaria per il deposito degli Attestati APE nel Catasto regionale. Il contributo concorrerà alla copertura dei costi per la gestione dello stesso Catasto e per l’effettuazione dei controlli. I certificati saranno controllati automaticamente dal sistema al momento della registrazione, poi verranno fatte le verifiche sui documenti APE e quelle sul campo, in particolare degli attestati con classi energetiche elevate. Il piano dei controlli sarà indispensabile per definire la categoria dei Tecnici certificatori istituendo un apposito albo.

Le linee guida, infine, forniscono una tabella dei costi che si dovranno sostenere nel campo dei controlli e delle verifiche degli impianti termici. Il termine ultimo proposto per inserire tali impianti nel Catasto CURITSar è fissato al 31 dicembre del 2019.

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È pressoché conclusa la procedura di liquidazione verso i Comuni, che gireranno le risorse alle aziende zootecniche beneficiarie, dei 4,7 milioni di euro riguardanti i danni causati dalla Blue tongue (febbre catarrale degli ovini) per l’annata 2017. La Regione infatti, a seguito delle istruttorie concluse positivamente, ha avviato da alcuni mesi il trasferimento dei fondi per gli indennizzi sulla lingua blu ai 231 Comuni sardi interessati dall’epidemia dello scorso anno. Nello specifico, sono 189 i Comuni a cui è stato già effettuato il pagamento da parte delle banche, su mandato degli uffici regionali. Per altri 15 Comuni è stato invece effettuato il mandato, ma si è in attesa di quietanza, mentre per gli ultimi 27 Comuni è stata già firmata la determina e il mandato di pagamento è in emissione.

La Regione è intervenuta tempestivamente per porre rimedio alle perdite e alle maggiori spese sopportate dagli allevatori a causa dell’ondata del sierotipo 4 della lingua blu che ha colpito diversi territori della Sardegna. Le domande presentate dai pastori sono state 806.689, riguardanti i capi interessati dalla malattia. Di questi, sono stati 34.333 gli animali deceduti. I fondi stanziati permettono ai Comuni di corrispondere agli allevatori 50 euro di indennizzo forfettario per ogni capo morto e 3 euro per ogni capo presente nell’azienda colpita dal focolaio. 

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Il deputato del Movimento 5 Stelle Pino Cabras ha presentato un’interrogazione al vicepremier Luigi Di Maio, sui «disservizi postali nel Sulcis Iglesiente, provocati da un nuovo modello organizzativo di Poste Italiane che entro l’anno sarà esteso a tutta l’isola e che minaccia così di peggiorare la qualità del servizio, soprattutto nelle zone più periferiche». L’on. Pino Cabras chiede al ministro dello Sviluppo economico di conoscere i dati relativi alla riorganizzazione del servizio postale erogato da Poste Italiane nell’isola e quali iniziative il governo intenda intraprendere per porre fine ai disservizi che da mesi interessano le comunità del Sulcis Iglesiente.

I centri maggiormente colpiti (troppi i ritardi nella consegna delle bollette e dei giornali in abbonamento) sono Fluminimaggiore, Carloforte, Domusnovas, Gonnesa, Musei e Villamassargia, ma i disagi potrebbero presto interessare altri comuni di tutta l’isola perché il nuovo modello organizzativo di Poste Italiane denominato “Joint Delivery” ed introdotto progressivamente in Sardegna a partire dal 20 giugno scorso, mira ad aumentare ricavi e utili secondo criteri di profitto che, sostiene Pino Cabras, «stanno compromettendo la qualità del servizio nelle zone più periferiche e, pertanto, meno profittevoli». Per questo il deputato chiede al ministro Luigi Di Maio se «non consideri il servizio postale erogato da Poste Italiane un importante servizio pubblico che, pertanto, non possa essere subordinato alle logiche di profitto».

«Nel Sulcis Iglesiente la situazione ormai è fuori controllo. I ritardi arrivano anche fino a tre settimane – scrive Pino Cabras nella sua interrogazione – ed i pesanti disagi del territorio si sono tradotti in diverse proteste di piazza, nonché in azioni legali avverso Poste Italiane per i danni causati dal ritardo nella consegna della corrispondenza. Ma oltre alla corrispondenza tradizionale, i ritardi interessano bollette e quei prodotti editoriali in abbonamento i cui contratti con Poste Italiane vincolano questa a tempi di recapito imperativi ormai puntualmente disattesi di settimane, arrecando così grave pregiudizio economico all’editoria locale.»

Secondo i lavoratori di Poste Italiane e i sindacati di settore, l’introduzione del nuovo modello organizzativo sconta un personale poco numeroso, costretto a rotazioni di turno e di servizio difficilmente sostenibili. Il modello “Joint Delivery” (previsto da “Deliver 2022”, il piano quinquennale di Poste Italiane annunciato lo scorso 27 febbraio) incide poi sull’organizzazione del personale, prevedendo «una cospicua riduzione dei lavoratori destinati a passare in tutt’Italia da 138mila a 123mila, per un taglio totale di 15mila unità in meno nell’arco del quinquennio, equivalente a una riduzione annuale media di tremila lavoratori». Un taglio che, secondo Pino Cabras, «non potrà non incidere nella qualità del servizio offerto da Poste Italiane nell’isola». 

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C’è grande attesa per lo spettacolo in programma sabato sera sul palco del Teatro Centrale di Carbonia (inizio ore 20.45), con protagonista Paolo Rossi, uno dei migliori attori teatrali italiani, che interpreterà “Il Re Anarchico e i fuorilegge di Versailles”, ispirato al lavoro del celebre Molière.

Rossi dirigerà una compagnia di artisti del calibro di Renato Avallone, Mariana Folli, Marco Ripoldi, Chiara Tomei, Francesca Astrei e Caterina Gabanella.

L’evento è stato organizzato dal Cedac con il patrocinio del comune di Carbonia e si inserisce nell’ambito dei festeggiamenti per l’80° compleanno della città.

«La presenza a Carbonia di un attore di fama nazionale come Paolo Rossi ci inorgoglisce. Si tratta di un artista poliedrico, distintosi per l’elevato livello delle sue performance, capaci di spaziare dallo stile drammatico a quello comico, il suo vero pezzo forte», ha commentato il sindaco Paola Massidda.

Lo spettacolo, prodotto dal Teatro Menotti, racconta la visione teatrale di un autore-attore sempre in bilico tra il dentro e il fuori scena, tra il personaggio, l’attore e la persona.

“Il re anarchico e i fuorilegge di Versailles” è il racconto di un sogno avente come sfondo Versailles, luogo in cui va in scena il conflitto tra il potere ed i “fuorilegge”, tra il teatro e la vita.

Lo spettacolo sarà anche all’insegna delle musiche eseguite dal vivo da Emanuele Dell’Aquila ed Alex Orciari.

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La Regione investe ingenti risorse per la formazione dei propri dipendenti, dei tecnici della Pubblica amministrazione e dei liberi professionisti che si occupano di paesaggio. E lo fa mettendo a disposizione un milione di euro, risorse interamente provenienti dal Fondo Sociale Europeo. L’evento di lancio sarà il Campus Sardegna, in programma venerdì 30 novembre al Lazzaretto di Cagliari (inizio lavori alle 9.00), il quale consentirà di spiegare le strategie della cultura del paesaggio e rafforzare le competenze in materia. Sarà l’occasione per illustrare lo sviluppo di un’iniziativa che l’assessorato dell’Urbanistica, attraverso l’Osservatorio del paesaggio regionale, ha affidato al Formez PA.

Il 15 gennaio 2019 avranno inizio 4 corsi pilota da 120 ore (due si terranno a Cagliari, altrettanti a Sassari). Si calcola il coinvolgimento di circa 700 persone impegnate in 24 corsi su tutto il territorio regionale, che avranno termine nel 2020. Sono previsti spazi dedicati ai liberi professionisti, i quali beneficeranno dei crediti formativi.

Il progetto Campus Sardegna, in linea con le strategie europee, nazionali e regionali, ha fra i suoi obiettivi a medio termine il raggiungimento di una pianificazione territoriale e paesaggistica responsabile e multidisciplinare.

«Un altro milione di euro – sottolinea l’assessore dell’Urbanistica Cristiano Erriu – sarà destinato ai Comuni nell’ambito della riforma degli enti locali che, in parte, riguarda la gestione del territorio e le nuove modalità di gestione associata di alcune funzioni. Noi puntiamo a cambiare la cultura per avere una visione comune di grandi tematiche come questa. Non a caso, i docenti dei corsi organizzati dal Formez PA saranno selezionati in ambito internazionale, sulla base delle specifiche competente e del curriculum. Sono sicuro che questo lavoro darà i frutti sperati e consentirà ad altri territori di ottenere prestigiosi riconoscimenti, quali l’iscrizione al Registro nazionale dei Paesaggi rurali d’interesse storico come è accaduto nei giorni scorsi al Paesaggio policolturale del Mandrolisai attraverso un decreto del mMinistero delle Politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo.»

All’interno di una strategia europea, nazionale e regionale, che prevede di promuovere l’educazione e la formazione alla cultura e alla conoscenza del paesaggio, la Regione Sardegna ha istituito nel marzo del 2018 la “Scuola del Paesaggio della Sardegna”, principalmente rivolta allo sviluppo delle competenze delle figure che tutelano, progettano, e gestiscono il paesaggio, compreso il personale degli Enti muniti di delega paesaggistica. L’iniziativa del Campus Sardegna si inserisce tra le attività che saranno portate avanti dalla Scuola del Paesaggio.

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Mentre proseguono le attività dei progetti volti allo scambio di saperi contadini tra le diverse culture partecipanti, cominciano altri laboratori per “La città che viaggia – Festival delle creatività giovanili”, organizzato a Cagliari da Carovana SMI insieme a un nutrito parterre di partner.  

Domani, giovedì 29, e ancora venerdì 30 novembre dalle 9 nella Stazione di transito, la nuova sede di Carovana SMI (via Dante 60), prende il via l’“Atelier di affresco murale”, un percorso di sensibilizzazione alle tecniche di pittura murale in compagnia di Serge Salis, a cui partecipano gli studenti del liceo artistico “Foiso Fois” nell’ambito del programma di alternanza scuola-lavoro.

Dall’1 al 3 dicembre arriva anche “ExPlò- Le bombe vegetali”, il laboratorio artistico diretto da Paola Riviezzo sulla creazione di bombe vegetali, ordigni pacifici che possono essere appoggiati o appesi in qualunque luogo, realizzati con terra, piante autoctone e lana di pecora (il laboratorio si rivolge a partecipanti dai 14 anni in su).

Negli stessi giorni, spazio anche al fascino della tessitura con “Tessere il tempo per intrecciare i saperi”: nella Stazione di transito persone di diversa nazionalità si confronteranno nella tessitura tradizionale (con telaio a mano e ordito) dei rispettivi paesi. Con Carolina Melis, Roberto Virdis, Luciano Bonino, Barbara Cardia, Tommaso Lussu e altri esperti di tessitura.

La mattina del 5 dicembre viaggio alla scoperta dei tesori archeologici di Cagliari con “Racconti di Pietra”, itinerari esperienziali, spesso fuori dalle rotte degli immigrati e dei giovani. Un’indagine comparata sulle tracce di arcaicità che persistono nello spazio urbano e nei paesi d’origine degli immigrati, con Emanuele Pittoni.

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Il presidente della Terza Commissione Bilancio del Consiglio regionale, Franco Sabatini (Pd), ha tenuto una conferenza stampa sui contenuti della Finanziaria 2019 che dal prossimo 4 dicembre sarà all’esame del Consiglio regionale.

Taglio del debito, riduzione del disavanzo della sanità, più soldi per famiglie, imprese e persone in difficoltà, sono questi i punti qualificanti secondo Franco Sabatini, risultati attesi.

«In questa legislatura, grazie all’unità della maggioranza e alla collaborazione delle opposizioni, il Consiglio regionale ha giocato un ruolo decisivo nel reperimento e nella destinazione delle risorse – ha detto Franco Sabatini – il Piano Lavoras, gli interventi a favore del comparto ovicaprino e il piano delle stabilizzazioni, per ricordare i provvedimenti più importanti, sono stati definiti dalla Giunta su impulso dell’Aula. Lo stesso accadrà quest’anno con le poste di bilancio a favore delle imprese e delle famiglie sarde».

Il presidente della Terza Commissione del Consiglio regionale è poi entrato nei dettagli dei risultati ottenuti in questa legislatura. A partire dal piano delle stabilizzazioni: «Tra precari di Forestas (417), di Aspal (298), di Aras (280), del sistema Regione (160) e della sanità (1.400) entro la fine della legislatura riusciremo a stabilizzare 2.555 lavoratori – ha sottolineato l’esponente del Pd – alle 1.400 stabilizzazioni della sanità, che si completeranno entro i primi mesi del 2019, si aggiungeranno altre 500 assunzioni già autorizzate dalla Regione all’Ats».

Franco Sabatini ha poi ricordato gli interventi per contrastare la crisi dell’agricoltura e della pastorizia con lo stanziamento di 92 milioni di euro in un biennio, 65 dei quali provenienti dalle casse regionali. «Si tratta di fondi aggiuntivi rispetto alle risorse del Psr – ha rimarcato Franco Sabatini – denari stanziati dalla Giunta dopo una lunga discussione in Consiglio per far fronte alle difficoltà del mondo delle campagne. Grazie a un’azione di pressing dei parlamentari sardi siamo inoltre riusciti ad ottenere altri 25 milioni di euro dal Governo Gentiloni che si sono aggiunti ai 65 stanziati dalla Regione».

Buone anche le indicazioni sul Reddito di inclusione sociale (l’80% delle risorse stanziate, oltre 44 milioni euro, è già nelle disponibilità dei Comuni) e sul Fondo Unico per gli enti locali («Rimasto invariato nonostante la crisi e incrementato con il finanziamento del Fondo di garanzia per il dissesto finanziario dei comuni con complessivi 55 milioni di euro per le annualità 2018-2021»)

Il presidente Franco Sabatini si è poi soffermato sugli interventi per garantire il diritto allo studio: «In questi anni siamo riusciti ad ottenere l’incremento dei fondi Miur a favore delle università sarde passati dai 4 milioni del 2014 agli 11 del 2018. Abbiamo inoltre alzato la soglia Isee per le borse di studio da 17mila a 23mila euro. Nel 2014 solo la metà delle domande veniva soddisfatta. Oggi, tutte le 9727 richieste sono andate a buon fine, un risultato eccezionale che consentirà di ridurre drasticamente l’abbandono degli studi universitari».

Un passaggio, Franco Sabatini, lo ha voluto riservare anche al calo del disavanzo della sanità: «Era di 330 milioni di euro nel 2014 – ha detto Franco Sabatini – nel 2018 sarà di 103 milioni. Tutto questo nonostante gli accantonamenti per pagare i debiti pregressi (ammortamenti non sterilizzati) e i maggiori costi per i farmaci innovativi che la Sardegna, a differenza di altre regioni, paga con le risorse del proprio bilancio».

«L’azione di maggioranza e Giunta ha ottenuto buoni risultati sul fronte finanziario con un’attenzione sempre vigile alle richieste provenienti dalla società sarda. In questi anni abbiamo chiuso la vecchia vertenza sulle entrate fiscali,  siamo usciti dal patto di stabilità ed entrati nell’era del bilancio armonizzato – ha spiegato il presidente della Terza Commissione – tutto questo ci consente, oggi, di incamerare più risorse. I trasferimenti sono passati dai 6,5 miliardi del 2014 agli attuali 8,2. I pagamenti dai 6,8 miliardi di 4 anni fa  ai 7,9 del 2017, con un picco di 8,1 miliardi nel 2016. La finanziaria del 2019 avrà la stessa filosofia delle precedenti con due novità assolute: il pacchetto famiglia, finanziato con 20 milioni di euro, e gli interventi per le imprese artigiane e commerciali, circa 25 milioni di euro, con una parte consistente di queste risorse destinata alla ristrutturazione delle abitazioni. Soldi che porteranno benefici al tessuto produttivo e all’economia familiare».

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Il sindaco di Iglesias Mauro Usai, l’assessore dell’Ambiente, Protezione Civile, Bonifiche, Agricoltura, Polizia Locale, Viabilità, Decentramento, Informatizzazione Francesco Melis ed il presidente della 4ª commissione Ambiente, Servizi Tecnologici, Polizia Municipale, Viabilità e Decentramento, Protezione Civile Alessandro Pilurzu, hanno presentato questa mattina, nella sala Remo Branca, in piazza Municipio, il nuovo servizio di raccolta dei rifiuti, il cui appalto quinquennale (con possibilità di rinnovo per ulteriori cinque anni) è stato aggiudicato tramite bando alla società Derichebourg San Germano, che già gestiva il servizio. Il servizio prevede diverse novità che la società sta comunicando alla cittadinanza attraverso una campagna di comunicazione e sensibilizzazione (il primo incontro si è tenuto ieri presso il Centro culturale di via Cattaneo).

Il servizio è stato informatizzato, al fine di migliorare la percentuale della differenziata (in leggero calo negli ultimi mesi, nel corso dei quali sono stati attenuati i controlli, proprio per verificare la sensibilità dei cittadini, si è passati dal 76% del mese di agosto al 70%). Verranno distribuiti i nuovi contenitori, tutti dotati di microchip, e i vecchi non potranno più essere utilizzati. Per i cittadini virtuosi sono previste premialità, per quelli non rispettosi della corretta differenziazione dei rifiuti, dopo un’iniziale tolleranza, viceversa, sono previste sanzioni più pesanti rispetto al passato.

Rispetto al precedente appalto, il comune di Iglesias è riuscito ad ottenere più servizi con un minor costo.

Per capire quelle che sono le principali novità del nuovo servizio, abbiamo intervistato l’assessore dell’Ambiente Francesco Melis.

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La Quinta Commissione del Consiglio regionale ha sentito in audizione i sindaci di Villaperuccio, Buggerru e Musei sulle difficoltà incontrate dai comuni per la stima e il pagamento dei danni causati dal maltempo.

Il sindaco di Villaperuccio, Antonello Pirosu, anche a nome del direttivo Anci, ha puntato l’indice contro il sistema di gestione delle pratiche messo in campo da Argea: «Lo scorso anno abbiamo inviato la dichiarazione dello stato di calamità naturale alla pec ufficiale di Argea – ha detto Antonello Pirosu – solo dopo abbiamo scoperto che era inattiva. In un’altra occasione la domanda di ristoro danni è stata respinta perché arrivata con pochi giorni di ritardo. Questo non è accettabile. I comuni operano con piante organiche ridotte all’osso e devono provvedere a mille incombenze. La burocrazia non può essere così rigida. Serve una deroga, gli eventi calamitosi da straordinari stanno diventando ordinari». 

Valutazioni condivise dal sindaco di Buggerru Laura Cappelli. «Il nostro comune ha subito danni ingenti dall’alluvione del 4 e 5 maggio scorso – ha detto il primo cittadino – abbiamo spedito per tempo le relazioni ad Argea. L’istruttoria è stata respinta perché i danni sono stati giudicati sotto la soglia minima prevista dalla legge (35%) eppure alcune attività sono andate completamente distrutte. Abbiamo presentato ricorso ad Argea ma non ci è stata data risposta».

Il sindaco di Musei, Antonello Cocco, infine, ha segnalato una situazione di grave emergenza che interessa il suo comune: «Nel nostro territorio, quasi interamente pianeggiante, passano 7 fiumi che scendono dalle montagne di Domusnovas e Villamassargia e si riversano sul Cixerri – ha spiegato Antonello Cocco – nel tratto tra Villamassargia e Siliqua l’alveo del fiume è irregolare e determina un allagamento continuo delle aree agricole, circa 500 ettari. Occorre un intervento urgente sugli argini, gli ultimi lavori risalgono agli anni ’70».

Solidarietà ai sindaci hanno espresso i consiglieri Mario Tendas (Pd), Roberto Desini (PdS), Edoardo Tocco (Forza Italia), Paolo Dessì (Psd’Az-LA Base) e Gianluigi Rubiu che ha denunciato la pessima gestione di Argea e chiesto la convocazione in Commissione dell’assessore all’Agricoltura Pierluigi Caria. Antonio Gaia (Upc) ha invece sottolineato la necessità di studiare forme alternative di contrasto delle calamità naturali: «Agricoltori e pastori devono cominciare a ragionare come imprenditori – ha detto Antonio Gaia – anziché pagare milioni di euro per risarcire i danni sarebbe meglio prevedere una forma di assicurazione obbligatoria con un contributo della Regione per l’abbattimento dei costi».

Il presidente Luigi Lotto ha assicurato massima attenzione alla vicenda: «Informeremo la Giunta della difficile situazione in cui si trovano le vostre comunità e chiederemo all’assessore di riferire in Commissione».

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La Quinta Commissione permanente del Consiglio regionale ha approvato le direttive di attuazione sui bed&breakfast, disciplinati dall’articolo 16 della legge n.16 2017 “Norme in materia di Turismo”.

Le direttive, contenute in una delibera di Giunta approvata lo scorso 13 novembre sono state illustrate alla Commissione dall’assessora al Turismo Barbara Argiolas. «La delibera nel ribadire che l’attività di B&B viene esercitata in forma occasionale e non imprenditoriale individua caratteristiche e requisiti delle strutture – ha spiegato Barbara Argiolas – la maggiore novità è rappresentata dalla classificazione dei bed&breakfast in base ai requisiti posseduti. La norma prevede una classificazione da 1 a 3 stelle in armonia con la normativa comunitaria e nazionale».

Le direttive, condensate in 18 articoli, individuano i soggetti abilitati a esercitare l’attività (proprietario, conduttore o locatore dell’immobile), le strutture (casa di residenza), il tipo di servizi offerti (solo prima colazione), le dimensioni delle camere, il numero massimo dei posti letto.

«L’assegnazione delle stelle dipenderà dalla qualità dei servizi offerti e dalla categoria e dallo stato di conservazione e manutenzione  della struttura – ha aggiunto Barbara Argiolas – tra i requisiti richiesti per ottenere le tre stelle sarà indispensabile la presenza di un bagno con relativi accessori in tutte le camere, il cambio bisettimanale della biancheria nei bagni e nelle stanze, il riscaldamento e l’aria condizionata.»

«Si tratta di un ulteriore passo verso la piena attuazione della nuova normativa regionale sul turismo – ha detto il presidente della Commissione Luigi Lotto – una legge che ha l’obiettivo di dare sviluppo al settore ricettivo extralberghiero con regole certe e rendere sempre più efficienti i servizi per i vacanzieri.»