18 July, 2024
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Anche l’artigianato della Sardegna è protagonista dell’economia circolare, un concetto secondo il quale, sempre più aziende riparano, manutengono, riciclano, recuperano e rigenerano.

Sono, infatti, oltre 13mila le realtà produttive artigiane sarde che, dall’analisi dell’Osservatorio per le PMI di Confartigianato Imprese Sardegna, su fonte UnionCamere-Infocamere al 30 giugno passato, intervengono sui prodotti allungandone la “vita”, riducendo la produzione di rifiuti o, addirittura, trasformando questi ultimi in risorsa.

Quest’economia, che nell’isola interessa ben 19.670 imprese (di cui il 69,1% artigiane) di tutti i settori produttivi, interviene sull’attività di riparazione, manutenzione, riciclo e recupero: dalle automobili agli orologi, dalle calzature alle apparecchiature elettroniche, fino agli strumenti musicali, gli impianti e gli abiti; tutto, insomma, può essere aggiustato e reso nuovamente utilizzabile, eventualmente anche in altra forma.

Dal dossier emerge come sul totale delle 13.584 imprese artigiane sarde, ben 6.553 intervengano “direttamente” su riparazioni e recupero, mentre altre 7.031 siano “interessate in altri modi” dalla rotazione “riparazione-recupero-riciclo”. Questi dati collocano la Sardegna al 5° posto assoluto in tutta Italia per indice di attività interessate alla “circolarità” dei beni.

Il periodo di difficoltà economica delle famiglie e la crescente attenzione verso i temi del recupero e del riciclo – commenta Antonio Matzutzi, presidente di Confartigianato Imprese Sardegna – inducono le persone a far riparare e aggiustare gli oggetti più vari, piuttosto che ricomprarli, rivolgendosi soprattutto alle nostre micro e piccole imprese artigianeQueste realtà, dal canto loro – conclude Antonio Matzutzi – cercano quindi di specializzarsi e di ampliare e diversificare i propri servizi per crescere in tutti quei settori legati all’economia circolare e caratterizzati, non a caso, proprio da un’alta vocazione artigiana.»

Nella penisola le imprese artigiane operanti nei settori dell’economia circolare sono oltre 523mila e danno lavoro a circa 1.200mila addetti. L’artigianato rappresenta il 60,8% delle 865mila imprese totali.

A livello territoriale, 5.268 realtà artigiane operano in provincia di Cagliari (2.573 operano direttamente nel recupero e riciclo), 4.607 aziende sono a Sassari (2.370 direttamente), 2.583 imprese a Nuoro (1.091 direttamente) e 1.126 attività a Oristano (519 in maniera diretta).

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Il consigliere regionale di Forza Italia Edoardo Tocco, vicepresidente della commissione Sanità, ha diffuso una nota nella quale denuncia che nel Centro per la sclerosi multipla del Binaghi di Cagliari mancano i neurologi e, come se non bastassero i reparti già in forte sofferenza, nel presidio sanitario che si affaccia sul colle di Monte Urpinu si segnala la carenza di specialisti per la cura dei pazienti affetti dalla terribile patologia.

«Il centro, che si concentra sulla malattia neurodegenerativa, è ormai da tempo sotto organico. I neurologi presenti nelle corsie non bastano per seguire i soggetti che devono fronteggiare la patologia – sottolinea Edoardo Tocco -, i posti in specialità «sono distribuiti in modo disomogeneo sul territorio rispetto alle necessità degli ospedali isolani ed occorre che la Regione trovi al più presto una quadra per adeguare l’assistenza all’interno del nosocomio».

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Si sono svolti a Sassari e Alghero, lo scorso 3 e 4 novembre, gli incontri, saggi ed esibizioni degli allievi, operatori e animatori del “Progetto Noi Insieme”. Il progetto organizza attività culturali, artistiche, di aggregazione e di conoscenza reciproca della comunità immigrata russofona in Sardegna promosse dall’Associazione Cittadini del Mondo Onlus nell’ambito dei programmi sostenuti dalla LR 46/90 Regione Sardegna Assessorato del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza. 

L’incontro di sabato 3 novembre si è svolto presso l’Associazione Culturale Jazz Club Birdland di Sassari, partner del progetto che in questi anni ha sempre dato il suo sostegno a numerose attività culturali legate alla conoscenza delle tradizioni slave e dell’Europa Orientale.

L’appuntamento di Alghero domenica 4 novembre è stato ospitato nella Sala della Parrocchia Madonna Del Santo Rosario che ha dato il suo sostegno logistico all’iniziativa.

L’Associazione Cittadini del Mondo ha presentato le varie attività che caratterizzano il “Progetto Noi-Insieme”:

  • i laboratori di lingua madre e disegno per i bambini delle seconde generazioni e coppie miste “Impariamo il russo giocando” tenuti da Aksana Pitzalis Vasilevskaya, Volha Izafatava che vede la partecipazione non solo di bambini russofoni ma anche italiani che hanno la possibilità giocando di imparare le prime parole in russo,  
  • i laboratori di canto e musica che mettono a disposizione degli allievi numerosi strumenti come lo xilofono, la chitarra, la tastiera, vari strumenti a percussione che si avvalgono fra gli altri del prezioso apporto professionale di Tatsiana Syravezhkina, trasferitasi in Sardegna a seguito di matrimonio, ma che in patria è docente di musica, musicista professionista e direttore dell’orchestra di strumenti tradizionali slavi;
  • i laboratori di cucito e creatività sartoriale che in questi mesi hanno concentrato la loro attività nello studio dei costumi tradizionali dei paesi slavi, grazie, in particolare, al grande lavoro di ricerca svolto da Margaryta Orenchak che ha portato alla creazione di alcuni costumi nazionali, bielorussi, russi, ucraini, kirgizi, appartenenti a diverse epoche, molti dei quali sono stati presentati nel corso dei due incontri/saggi:
  • le attività di aggregazione e di scambio culturale sono state invece illustrate da Zhanna Sotnik che con passione coordina tali iniziative.

Un momento di festa e partecipazione che ha coinvolto tantissimi immigrati dalla Bielorussia, Russia, Ucraina, caratterizzato anche dalla presenza di tanti bambini, coppie miste e numerosi sardi interessati e affascinati alla cultura slava e dei paesi russofoni.

A chiusura degli incontri la musicista Tatsiana Syravezhkina ha voluto regalare al numeroso pubblico alcune composizioni tradizionali eseguita allo tsymbaly, antico strumento tradizionale bielorusso, presente in diverse varianti anche in altre culture dell’oriente slavo.

Gli incontri hanno portato alla costituzione dei gruppi locali “Noi-Insieme Comunità Russofona in Sardegna” di Sassari e Alghero che fungeranno da punto di sostegno per alcune attività di aggregazione, fra i quali un ulteriore incontro e l’organizzazione del “Gran concerto per il Natale e Capodanno Ortodosso e d’Oriente” che quest’anno grazie a tali gruppi locali toccherà ben 4 città sarde: Iglesias, Alghero, Sassari e Cagliari. 

Un particolare ringraziamento va a tutti coloro che numerosi e  con calore ed entusiasmo hanno partecipato agli incontri, un grazie particolare, inoltre a Gabriele Solinas ed Eva Carboni del Birdland di Sassari e a don Franco Deiana Direttore della Caritas di Alghero, don Leonardo Idili vice parroco del Madonna Del Santo Rosario di Alghero, e a monsignor Marco Lai Direttore della Caritas di Cagliari, per aver creato le condizioni logistiche per la tenuta di questi bellissimi ed emozionanti incontri.

In questi mesi è fortemente cresciuto l’interesse nelle varie cittadine della Sardegna per organizzare incontri con il “Progetto Noi Insieme”, le prossime tappe in programma toccheranno Gonnesa e Oristano.

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Sabato 10 novembre alle ore 11.00, presso la Sala Conferenze “Don Gallo” (via Sant’Erasmo – Alghero), si terrà la presentazione del “Punto Antenna Eurodesk”.

Si tratta di uno Sportello Informativo sulle politiche giovanili in Europa (programma “ERASMUS”, mobilità e integrazione europea ecc..), attraverso il quale ogni giovane potrà essere messo a conoscenza sulle opportunità di lavoro e di istruzione  offerte dalla Unione Europea  e dai suoi Stati membri.

Il “Punto Antenna Eurodesk” di Alghero è un servizio per  studenti, e non, voluto dal vescovo Padre Mauro Maria Morfino con il preciso proposito di aiutare i Giovani di Alghero e di tutta la Diocesi nella ricerca di nuove opportunità di lavoro e di arricchimento culturale. La crescita e la maturazione della persona umana passano attraverso la consapevolezza delle responsabilità per le quali ciascuno è chiamato ad operare.

La Diocesi, attraverso l’attività promossa dall’Ufficio per i Problemi Sociali ed il Lavoro, intende intensificare il rapporto di collaborazione con le altre Agenzie educative – prime fra tutte le Istituzioni scolastiche – al fine di aiutare i Giovani e le Famiglie nelle ricerca di nuove prospettive economiche, sociali e culturali per un futuro che li possa vedere protagonisti nel conseguimento di maggiori livelli di pace, di giustizia  e di solidarietà sociale.

Sarà presente all’inaugurazione – oltre al Vescovo – anche il responsabile nazionale di Eurodesk dr. Fabrizio Todde. Per l’occasione saranno coinvolte anche le scuole cittadine per favorire la presentazione agli studenti di questa importante opportunità.

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La XVI edizione del Premio Fabrizio De André giunge all’ultimo atto: le finali delle categorie “Musica”, “Poesia” e “Pittura” si terranno all’Auditorium Parco della Musica di Roma – Teatro Studio Borgna il prossimo 24 novembre 2018, alle ore 21.00.

Patrocinato dalla Fondazione Fabrizio De André, il Premio è realizzato grazie al contributo di Dori Ghezzi (Presidente della Giuria) e di Luisa Melis (direzione artistica), ed organizzato da iCompany.

Nel corso della serata, Mannarino riceverà la Targa “Faber” (già “Premio alla Carriera”) mentre alla Bandabardò verrà conferita la Targa “Quelli che cantano Fabrizio” (già ”Premio per la reinterpretazione dell’opera di Fabrizio”).

Presenterà l’evento Diletta Parlangeli.

Protagonisti della serata i tredici finalisti della sezione “Musica”: Augenbliz (“L’onda”), Beltrami (“Inconsapevole”), Chiara Effe (“La Strada Dei Giardini”), Danilo Ruggero (“I Figli Dei Figli Degli Altri”), Filippo Villa (“Alfista”), Flavio Secchi (“Moscacieca”), Giulia Mei (“Vivi, C’hai La Vita, Deficiente!”), Kafka Sulla Spiaggia (“Shakeisha”), Martino Arcobasso (“Irrilevante”), Misga (“Scontrare La Morale”), Nanco (“Ti Invito In Abruzzo”), Vhsupernova (“Come Un Labirinto”), Villazuk (“Fiorecri”).

Saranno presenti in giuria: Dori Ghezzi (presidente di Giuria), Luisa Melis, Massimo Bonelli, Dario Salvatori, Giordano Sangiorgi, Lucio Leoni e Mattia Marzi.

Verrà proclamato, al termine delle esibizioni, l’artista più votato dai lettori di Repubbica.it .

Durante le esibizioni, anche il pubblico presente in sala avrà la possibilità di scegliere, tra i finalisti della sezione Musica, il vincitore della Targa della Giuria Popolare.

Per la categoria “Poesia” verrà consegnato il premio a Liliana Zinetti (“Comincia dalle case, dalla poca luce”) mentre nella sezione “Pittura” ritirerà il premio Francesca Grosso.

Durante le serate verrà presentata l’antologia di poesie dei finalisti della scorsa edizione, edita da Editrice Zona.

Media Partner dell’evento Radio Popolare Network che trasmetterà interviste esclusive ed uno speciale interamente dedicato alla finale della XVI edizione del Premio De André.

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La Sardegna è terra di buone pratiche in ambito energetico. Lo certificano, a livello europeo, i progetti e le azioni portate avanti in questi ultimi anni dall’Assessorato dell’Industria. Dagli impianti pilota per lo sviluppo di smart-grid e micro-grid agli incentivi per l’efficienza energetica negli edifici pubblici, passando per i bandi destinati ai Comuni che intendono dotarsi di sistemi di accumulo e di controllo dell’energia prodotta da fonti rinnovabili: l’Isola è coinvolta in numerosi programmi che puntano a favorire l’integrazione delle diverse fonti energetiche negli edifici per incrementare l’autoconsumo attraverso strumenti di finanziamento comunitari. Un quadro degli interventi in atto, e di quelli già attuati, è stato tracciato a Cagliari durante l’ultima giornata dell’evento internazionale Enerselves, progetto sviluppato nell’ambito di Interreg-Europe, al quale, insieme alla Sardegna, partecipano altre 6 Regioni comunitarie di Spagna, Svezia, Polonia, Malta, Romania e Regione Lazio.

«La Sardegna è ormai in grado di confrontarsi alla pari con l’Europa sulle questioni dell’efficienza energetica. Lo testimonia anche la nostra partecipazione a Enerselves, un progetto della durata di 48 mesi nel quadriennio 2017-2020 che ho avuto modo di presentare qualche mese fa a Bruxelles, durante la Settimana Europea dell’Energia Sostenibile – ha detto l’assessora dell’Industria, Maria Grazia Piras -. Risparmio energetico, creazione di reti intelligenti per distribuire l’energia, miglioramento della qualità dell’ambiente, efficientamento degli edifici pubblici, sono tutti temi sui quali in questi ultimi quattro anni abbiamo concentrato notevoli sforzi e investito risorse importanti. Sul fronte dell’energia, il futuro della Sardegna deve essere sempre più sostenibile e all’avanguardia. Enerselves – ha aggiunto Maria Grazia Piras – ci consente di intervenire con azioni finanziate dai fondi strutturali e di investimento europei e migliorare quelle esistenti. Il nostro punto di riferimento è il Piano Energetico Ambientale Regionale con il quale abbiamo anticipato alcune misure contenute nella Strategia energetica nazionale per la riqualificazione degli edifici pubblici incentrata su efficienza e autoconsumo. Ridurre del 50% le emissioni climalteranti associate ai consumi entro il 2030 non è un’utopia. Ma serve unità d’intenti tra Enti pubblici, imprese e cittadini. Ecco perché abbiamo delineato un così vasto programma di azioni, una svolta di sviluppo in un mondo in cui l’energia è sempre più strettamente legata a internet, alla sharing economy e alle politiche di condivisione.»

Il progetto Enerselves si sviluppa in due fasi: la prima riguarda l’attività di condivisione di buone pratiche e di esperienze tra i vari partner europei; la seconda si focalizza sul monitoraggio del livello di attuazione dei Piani di Azione locale, in modo da verificare il raggiungimento degli obiettivi. Enerselves vede coinvolti 175 portatori di interesse (circa 20/25 per ognuna delle sette regioni coinvolte) e prevede la realizzazione di 7 eventi di carattere interregionale e 30 di diffusione locale, di cui 4 in Sardegna. Una guida informativa raccoglierà 110 buone pratiche, mentre ogni regione dovrà redigere un Piano di Azione locale. Il budget a disposizione della Sardegna è pari a 200mila euro.

Il Piano di azione della Sardegna, in accordo con il Piano Energetico Regionale, definisce la linea strategica da adottare e prevede la descrizione delle macro-azioni con cui raggiungere l’obiettivo di 1300 nuove utenze connesse a smart-grid. Le macro-azioni sono cinque e sono necessarie e complementari per l’attuazione del Piano. La più importante riguarda sicuramente lo sviluppo delle smart-grid a Berchidda e Benetutti. I due Comuni rappresentano situazioni uniche, dal punto di vista energetico. Entrambi, infatti, operano come Aziende elettriche pubbliche concessionarie di reti elettriche di distribuzione in media e bassa tensione. È la condizione ideale per capire se, sul piano tecnico ed economico, gli esperimenti sull’integrazione energetica possono portare vantaggi per i gestori, la comunità e le aziende che operano in quei territori. E, soprattutto, è indispensabile per valutare se il modello può essere replicato in altre zone o addirittura nell’intera Sardegna. Il progetto pilota dei due Comuni è sostenuto da risorse dell’Assessorato dell’Industria che è intervenuto stanziando 6 milioni di euro. Non meno importanti sono i progetti di smart-grid, anche questi finanziati dall’Industria per un totale di 24 milioni di euro, che riguardano le Università di Cagliari e Sassari, dove sorgeranno campus sperimentali nei principali poli degli atenei. Ma le azioni di efficientamento energetico interessano un po’ tutte le strutture pubbliche, dalla stessa Regione agli enti strumentali, dai Comuni ai Consorzi industriali. Oltre 5 milioni di euro, infatti, saranno spesi per realizzare smart-grid negli immobili di viale Trento a Cagliari e in alcuni Assessorati, mentre sono già 53 gli interventi finanziati per gli edifici pubblici nell’Isola (complessivamente l’importo è di 58 milioni di euro) che dovranno essere realizzati entro il 2020. Ci sono risorse importanti anche per le amministrazioni pubbliche che intendono dotarsi di sistemi di accumulo e gestione dell’energia prodotta da rinnovabili, purché permettano di raggiungere almeno il 50% di autoconsumo istantaneo. Il bando, da 6,5 milioni di euro, è stato pubblicato quest’anno ed è stato un successo: 95 gli interventi finanziati su 120 domande pervenute. Un successo che ha spinto l’Assessorato a riaprire i termini per presentare i progetti, stanziando ulteriori 856mila euro. Infine, sempre nel 2018, è stata avviata l’attività di Audit energetico che precede gli interventi da realizzare sui principali edifici pubblici della Regione e su alcuni edifici di edilizia abitativa pubblica gestiti dall’AREA (Azienda Regionale per l’Edilizia Abitativa).

   

 

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Per la prima volta due fra le più importanti istituzioni (che apparentemente non hanno nulla in comune) pongono le basi per una forte collaborazione per lo sviluppo territoriale della città di Cagliari.

Infatti, il Teatro di Sardegna, insieme al Florio Foyer, sta mettendo le basi per la realizzazione del Centro Commerciale Naturale nell’area territoriale che vede interessata la zona del Teatro e dintorni, con il fine di rivitalizzare una area densamente popolata da piccole attività di impresa utilizzando gli spazi del teatro e quindi dando una forte connotazione culturale al CCN.

L’iniziativa, essendo la prima di tal genere, risulta di particolare interesse sotto diversi punti di vista: culturale, economico, sociale e ricreativo. L’obiettivo è quello di far incontrare i diversi interessi che fino ad ora sono stati separati, mettendo in rete tutti gli aspetti necessari per lo sviluppo del territorio.

Giovedì 8 novembre 2018, a partire dalle ore 10.00, al Teatro Massimo si svolgeranno gli incontri con gli operatori commerciali che sono interessati ad aderire a questo nuovo progetto di CCN, con il supporto dei tecnici della Confesercenti Provinciale di Cagliari.

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A Sant’Antioco ha aperto i battenti una nuova farmacia nel rione che sorge intorno a via Matteotti, in via Arturo Giacomina. La città, che conta circa 11mila e 100 abitanti, ha così una nuova struttura farmaceutica che va ad aggiungersi alle due in attività nel centro cittadino: una in Piazza Italia e l’altra, poco distante, in Piazza Umberto. Di estrema importanza è il fatto che trovi sede in un quartiere densamente popolato ma con pochi servizi al cittadino (l’inaugurazione si è tenuta nella giornata di ieri, entro i termini stabiliti dalla Regione).

«Salutiamo con entusiasmo l’avvio della nuova farmacia, che per noi rappresenta un ulteriore servizio assicurato ai cittadini in una zona della città che ha fortemente bisogno di servizi – spiega il sindaco Ignazio Locci -. Il quartiere che sorge intorno a via Matteotti, infatti, è ad alta densità di popolazione ma è evidente che, a parte qualche attività, mancano i servizi fondamentali quali, appunto, quelli farmaceutici. Auspichiamo che questa nuova struttura in via Matteotti possa rivitalizzare tutta l’area circostante, facendo anche da traino a nuove attività imprenditoriali.»

La nuova attività farmaceutica nasce grazie al “Concorso pubblico regionale straordinario per titoli per l’assegnazione di 90 sedi farmaceutiche disponibili per il privato esercizio nella Regione Sardegna” bandito dalla Regione Sardegna.

 

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Per il 18 novembre, giornata mondiale del diabete, la Consulta comunale Anziani di Iglesias e l’Associazione Diabete Iglesias Carbonia, hanno organizzato la Passeggiata della salute. La passeggiata, non competitiva, si snoderà nelle vie del centro storico di Iglesias per un tragitto di circa 4 chilometri.

Il raduno dei partecipanti è previsto alle ore 9,30 in Piazza Municipio e prima della partenza sarà possibile effettuare il test della glicemia con infermieri volontari.

Si prevede la partecipazione di qualche centinaio di persone fra ragazzi, adulti e anziani e ai partecipanti sarà distribuita gratuitamente una maglietta dell’evento e una bottiglietta d’acqua.

Saranno presenti, il Sindaco, la Giunta, i consiglieri comunali, dirigenti dell’ASSL di Carbonia, dirigenti delle organizzazioni sindacali dei pensionati CGIL-CISL-UIL e numerose associazioni di volontariato, sportive, culturali, musici e sbandieratori dei quartieri medievali.

Gli atleti iglesienti, Nicola Trentin campione olimpionico di salto in lungo e Carlo Chitti campione italiano velocista, saranno i testimonial dell’evento.

L’iniziativa, unica in Sardegna nel suo genere, ha lo scopo di richiamare l’attenzione sulle cause e sulle gravi complicazioni di questa subdola malattia.

Soprattutto, si vuole sensibilizzare le persone anziane, quelle più colpite dal diabete mellito tipo 2, a riflettere sui principali fattori di rischio comportamentali e sui benefici della prevenzione come l’attività fisica e la corretta alimentazione.

Il 92% delle persone affette da diabete ha il diabete mellito tipo 2 e il 60% sono ultrasessantacinquenni.

La Sardegna, assieme alla Finlandia, ha la più alta incidenza al mondo di persone affette da diabete e il trend d’incremento in Sardegna è di circa sei volte superiore al dato nazionale. Le stime elaborate all’anno 2016 dicono che in Sardegna ci sono oltre 110.000 casi di diabete e il tasso maggiore di persone affette da diabete è nel Sulcis Iglesiente con ben 10.084 casi. Si prevede che entro il 2030 queste cifre raddoppieranno se non si adotteranno misure valide d’informazione e di prevenzione.

Con una semplice e banale camminata di un’ora, per tre giorni la settimana, e a costo zero, si possono ottenere significativi benefici contro diabete, sovrappeso, ipertensione e stress.

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«Il Teatro Lirico di Cagliari si è dimostrato virtuoso dal punto di vista amministrativo-gestionale e merita di essere sostenuto con un intervento di patrimonializzazione da parte dello Stato.»

Lo hanno affermato oggi il senatore 5 Stelle Gianni Marilotti ed il sovrintendente della Fondazione Teatro Lirico di Cagliari Claudio Orazi, intervenuti presso la settima Commissione permanente del Senato, nell’ambito dell’indagine conoscitiva in materia di Fondo Unico per lo Spettacolo (Fus), durante la quale sono stati auditi i rappresentanti dell’Associazione Nazionale delle Fondazioni Lirico-Sinfoniche (Anfols).

Punto di partenza della audizione è stata la relazione del presidente dell’Anfols Cristiano Chiarot che ha rappresentato alla Commissione lo stato in cui versano le Fondazioni liriche italiane, evidenziandone gli aspetti positivi e negativi. Tra questi ultimi, il forte indebitamento del settore che, nonostante l’intervento dello Stato attraverso la legge Bray-Franceschini, supera i 400 milioni di euro, «frutto delle diminuzione delle risorse pubbliche disponibili negli ultimi decenni, una serie di perdite generate dalla natura giuridica ambigua, per finire con l’approvazione di leggi che si sono succedute in maniera disarmonica creando evidenti problemi nei bilanci».

Come sottolineato dal presidente dell’Anfols, gran parte di questo debito è però con lo Stato: «Pare legittimo, dunque, chiedere e porre all’attenzione della Commissione una soluzione coerente, ovvero che lo Stato trasformi il proprio credito in patrimonio per le Fondazioni che finalmente si vedrebbero riconosciute quella necessaria dotazione finanziaria che è nella loro stessa natura».

Intervenendo nella discussione, il sovrintendente della Fondazione Teatro Lirico di Cagliari Claudio Orazi ha quindi richiesto formalmente alla Commissione che un eventuale intervento di patrimonializzazione da parte dello Stato debba riguardare non solo le nove Fondazioni che hanno aderito alla legge Bray, ma anche le rimanenti, e tra queste Cagliari, che si sono dimostrate virtuose dal punto di vista amministrativo-gestionale ed hanno, con il fondamentale concorso di tutti i lavoratori, mantenuto l’equilibrio economico-finanziario richiesto dalla legge.

Tra i numerosi interventi, a più riprese, e viste le criticità che si ripresentano di anno in anno, è stata rilanciata l’idea di una “nazionalizzazione” delle Fondazioni per assicurare, anche attraverso una programmazione triennale, o quinquennale, maggiori certezze al settore e ai suoi ai lavoratori, garantendo un’estensione delle attività lirico-sinfoniche allargate ad un nuovo pubblico, in adesione ai valori socio-culturali ed economici previsti dalla Costituzione.

A tal proposito, il senatore 5 Stelle Gianni Marilotti ha affrontato il tema del rapporto tra formazione e lavoro, con particolare riferimento ai ruoli e ai rapporti tra Conservatori di musica e le Fondazioni Lirico-Sinfoniche, nell’intento di sviluppare quelle sinergie atte a garantire alle nuove generazioni quel futuro professionale che oggi viene negato.