24 November, 2024
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«Il dietrofront sul polo di Ottana del Movimento 5 Stelle è un’apripista per approvare delle misure urgenti sul rilancio dell’area industriale del Nuorese.»

Lo rimarca il deputato di Forza Italia Pietro Pittalis, che riproporrà un emendamento già presentato nell’emiciclo di Montecitorio. «Mi pare che ci siano le condizioni per approvare un correttivo alla legge di stabilità dopo le dichiarazioni del deputato nuorese dei 5stelle Manca tese a riconoscere la crisi della piana industriale isolana. Il governo gialloverde ha già bocciato l’emendamento, ma l’obiettivo è ottenere il riconoscimento di un percorso mirato a ridare centralità al polo produttivo. Non può esserci sviluppo senza la ripresa industriale dell’area che si ritaglia nel centro della Sardegna. Occorre attivare gli strumenti per garantire un percorso che porti nuovi investimenti delle imprese – conclude Pietro Pittalis – ed assicuri ai lavoratori un sostegno al reddito.»

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Il comune di Carbonia ha pubblicato la graduatoria provvisoria relativa al contributo annuale alle associazioni sportive per lo sviluppo e la diffusione delle loro attività. 

Una misura di sostegno al mondo sportivo cittadino, prevista in base al vigente “Regolamento comunale per la concessione di contributi ed altri benefici economici in ambito sportivo”, approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 41 del 31 luglio 2018”.
«L’erogazione del contributo mira a incentivare l’attività delle società dilettantistiche operanti nell’ambito del territorio comunale affinché esse possano promuovere, incrementare e diffondere la pratica sportiva», ha detto il sindaco Paola Massidda.
«Si tratta di un giusto riconoscimento nei confronti delle associazioni di Carbonia, una cittadina che da sempre vanta una diffusa cultura sportiva, fondata su un gran numero di società che spesso si sono messe in luce a livello regionale raggiungendo risultati prestigiosi», ha aggiunto l’assessore dello Sport Valerio Piria.

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Questo pomeriggio, a Sestu, i militari dell’Aliquota Radiomobile del Norm di Quartu Sant’Elena hanno arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti J.A., 17enne sottoposto alla misura cautelare della permanenza in casa per minori. I militari, intervenuti per una lite in famiglia, hanno rinvenuto nella disponibilità del giovane 32 piante di cannabis indica. Il minore, al termine delle formalità di rito, è stato tradotto presso l’istituto penale per minorenni di Quartucciu, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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Il Consiglio di Amministrazione del Banco di Sardegna S.p.A., presieduto da Antonello Arru, ha approvato oggi il resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2018.

«Questi nove mesi del 2018 sono di tutta soddisfazione e rappresentano per il Banco un punto di svolta significativo, sia perché evidenziano un notevole miglioramento del profilo di rischio grazie alla cessione con garanzia GACS conclusa nel mese di giugno di 900 milioni di euro di sofferenze lorde (il 59% del totale a bilancio), sia perché confermano un trend positivo sul fronte della crescita reddituale e commerciale che aveva  già preso avvio nel passato esercizio – dice il Direttore Generale del Banco, Giuseppe Cuccurese -. Da un lato, la cessione delle sofferenze ha consentito di ridurne lo stock ad un valore netto contabile di 288 milioni, con un rapporto sofferenze/crediti netti  sceso al 4,2% dal 9,3% di fine 2017; anche per quanto riguarda gli UTP lo stock netto è sceso a 265 milioni, con un rapporto UTP/crediti netti in calo al 3,8% dal 5,4% di fine 2017. Ne consegue che lo stock complessivo di NPL netti è sceso a 566 milioni, riducendo il rapporto NPL netti/crediti netti all’8,2% dal 14,8% di fine anno. E’ aumentato, inoltre, il grado di copertura dei NPL, che è salito al 49%, con le sofferenze al 53,3% e gli UTP al 44,4%. Va peraltro evidenziato che l’obiettivo a tendere è quello di una successiva ulteriore riduzione degli stock, con il conseguente prospettico nuovo miglioramento dei rapporti sopra citati.»

«Questa rilevante operazione di derisking, unitamente alla elevata solidità patrimoniale del Banco (che presenta eccellenti indicatori di CET1 e Total Capital ratio superiori al 32% ed un patrimonio netto che copre tre volte le sofferenze nette) e al conseguente ottimo livello del Texas ratio sceso al 78,1%,  consentono di rafforzare strutturalmente la qualità del bilancio; se a ciò aggiungiamo la robusta liquidità e la crescente performance commerciale, si realizzano tutte le condizioni per dare nuovo impulso e prospettive alle potenzialità operative e reddituali del Banco, nell’ottica di un percorso virtuoso di crescita sostenibile – aggiunge Giuseppe Cuccurese -. Di buona rilevanza e soddisfazione l’utile netto di questi primi nove mesi che, per il solo Banco, sale a 36,5 milioni – in confronto alla perdita di 1 milione del settembre 2017 e a un utile di 8,9 milioni dell’intero 2017 – realizzato grazie sia alla consistente riduzione delle rettifiche di valore nette (-40 milioni) sia alla positiva performance dei ricavi, con gli interessi che crescono del 3,8% e le commissioni che crescono del 5,1%, mentre i costi operativi aumentano marginalmente dello 0,7% (+1,4 milioni) per effetto di oneri una tantum.»

«In leggera riduzione gli impieghi netti con clientela, dove nuove erogazioni per oltre 610 milioni di euro hanno in buona parte compensato i consistenti rimborsi rateali e le scadenze; continua la buona crescita dei mutui casa, che registrano un erogato nei primi nove mesi di oltre 280 milioni, così come si confermano in crescita le erogazioni di prestiti personali e le cessioni del quinto veicolate sulla Banca di Sassari. Sul fronte della raccolta, la diretta da clientela sale dello 0,6%, il risparmio gestito e le polizze assicurative crescono rispettivamente del 5,1% e del 6,1%, a conferma della fedeltà e fiducia che ci riservano i nostri clienti – conclude Giuseppe Cuccurese -. Più che positiva anche la dinamica clienti, in crescita sia sul fronte privati sia imprese, che a fine settembre sono saliti complessivamente a quasi 624mila unità.»

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«Abbiamo impiegato tutte le nostre migliori energie per realizzare in Sardegna una formazione di qualità, sulla base delle esigenze manifestate dai territori e in linea con le priorità di Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva.»

Lo ha dichiarato l’assessore regionale del Lavoro, Virginia Mura, intervenuta oggi al convegno “Le opportunità dell’ICT in Sardegna, volano della nuova occupazione”. L’evento che dà il via ad ENTER Training, uno dei 142 progetti finanziati attraverso i bandi regionali “Green e Blue economy”, è stata l’occasione per fare il punto sulle misure previste dal POR FSE 2014-2020, in attuazione della “Smart Specialisation Strategy” europea.

«Ci siamo concentrati – ha aggiunto l’assessore del Lavoro – in sette aree di specializzazione, che in Sardegna mostrano il maggiore potenziale competitivo di innovazione: ICT, biomedicina, agrifood, aerospazio, turismo e beni culturali, reti intelligenti per la gestione efficiente dell’energia. Abbiamo impegnato oltre 58 milioni di euro attraverso gli avvisi “Green e blue economy”, per progetti finalizzati sia alla creazione di lavoro dipendente, sia alla nascita di nuove imprese e allo sviluppo del lavoro autonomo, in linea con le richieste del mercato. Abbiamo, inoltre, previsto significative riserve in favore delle donne. E per i beneficiari con un’idea imprenditoriale prevediamo la possibilità di accedere al microcredito. Con questa e tante altre misure varate dalla Giunta – ha concluso Virginia Mura – abbiamo invertito la rotta dalle politiche passive alle politiche attive del lavoro. Grazie ad una gestione efficace del Fondo Sociale Europeo abbiamo garantito una formazione professionale di qualità, la più importante politica attiva del lavoro esistente, che ci ha consentito di incidere sulla disoccupazione.»

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A due anni dallinaugurazione, il Joint Innovation Center (JIC) del Parco Tecnologico di Pula, laboratorio di innovazione congiunto di Huawei e il CRS4 dedicato a progetti di ricerca sulle Smart & Safe City, città più intelligenti e sicure, entra in una nuova fase progettuale. Il Presidente della Regione Sardegna Francesco Pigliaru, Annalisa Bonfiglio, Presidente del CRS4 e Thomas Miao, CEO di Huawei Italia hanno firmato oggi a Roma un Memorandum of Understanding alla presenza del ministro per i Rapporti con il Parlamento e la Democrazia Diretta Riccardo Fraccaro e di Liang Hua, Chairman del Board of Directors di Huawei.

L’accordo prevede un action plan specifico per sviluppare soluzioni e servizi ICT nei settori della salute, dei trasporti, della gestione dei rifiuti, della logistica, della sicurezza e Industria 4.0 con il coinvolgimento del Comune di Cagliari, delle istituzioni locali e delle PMI del territorio. I primi servizi verranno forniti proprio al comune di Cagliari – Città Metropolitana. In questo modo la Sardegna diventa un vero e proprio laboratorio dove capitale umano e tecnologia collaborano a progetti di ricerca su Smart & Safe City.

La firma è avvenuta nel contesto del Huawei European Innovation Day, in corso a Roma, l’evento internazionale che la multinazionale organizza annualmente per condividere gli aspetti più innovativi e visionari del panorama tecnologico.

Con il Memorandum firmato oggi, il Joint Innovation Center diventerà ancor più un esempio di come la collaborazione fra pubblico e privato sia la chiave non solo per l’innovazione del territorio ma per il benessere e lo sviluppo di cittadini e imprese, vero obiettivo delle smart city. Grazie ad esso infatti si continuerà a lavorare in progetti di ricerca Smart & Safe City attraverso l’infrastruttura del Joint Innovation Center situata all’interno del CRS4 nel Parco Tecnologico di Pula, si stimolerà lo sviluppo di nuove tecnologie quali il 5G, si condividerà il know-how tecnologico in modo da creare un ecosistema collaborativo. Non ultimo il tema delle competenze locali, che verranno migliorate e consolidate attraverso la sinergia tra le autorità pubbliche locali e il settore privato.

«Con la messa in atto dell’intesa, due anni fa, abbiamo attivato un laboratorio di innovazione congiunta, un progetto complesso che con la firma di oggi fa un altro passo in avanti – ha detto il presidente della Regione Francesco Pigliaru -. Il protocollo aggiuntivo conferma e rafforza il ruolo di eccellenza del Joint Innovation Center come catalizzatore di innovazione e ne favorisce la crescita, aprendo nuove prospettive e contribuendo ad aumentarne le ricadute positive sulla cittadinanza non solo delle aree urbane ma dell’intera regione. Sempre di più, infatti, lavoriamo per fare della Sardegna un luogo di innovazione, una vera e propria ‘smart region’, interconnessa e orientata alla diffusione dei servizi in digitale perché non c’è un solo settore, dall’agroalimentare all’industria sino al supporto alla protezione civile, che non debba fare i conti con le nuove tecnologie. Sostenere e finalizzare la ricerca significa creare strumenti efficaci per lo sviluppo di tutto il nostro territorio – ha concluso il presidente Pigliaru – e in grado di migliorare la sicurezza di tutti i cittadini.»

«La Sardegna sta seguendo da alcuni anni l’esempio positivo delle nazioni più avanzate e piùimpegnate nella ricerca e nell’innovazione, ove le grandi imprese multinazionali collaborano con i centri di ricerca dei territori per lo sviluppo di progetti congiunti di ricerca applicata – ha detto Annalisa Bonfiglio, presidente del CRS4 -. Il nostro centro di ricerca ha messo a disposizione la propria esperienza oramai trentennale alla frontiera dell’ICT per lavorare insieme a Huawei a progetti che riguardano le smart city, che porteranno in breve tempo a nuovi prodotti e servizi a disposizione del cittadino. I cittadini e le cittadine sarde potranno sperimentare questi servizi di gestione intelligente delle informazioni provenienti dal territorio. In questo modo, la ricerca di eccellenza sulla quale la Regione ha investito con lungimiranza diventa, concretamente, un’occasione di sviluppo del nostro territorio e di miglioramento della qualità della vita dei Sardi.»

«Siamo particolarmente fieri di portare la nostra collaborazione con la Regione Sardegna e il CRS4 in una nuova fase. Questa corrisponde alla nostra visione di smart e safe city, che si può realizzare solo grazie a un ecosistema aperto e collaborativo ha dichiarato Thomas Miao, CEO di Huawei Italia -. Prevediamo un mondo in cui tutte le cose saranno dotate di sensori, saranno collegate e saranno intelligenti. Dobbiamo quindi massimizzare i nostri sforzi per trarre il massimo vantaggio dalle nuove tecnologie. Ecco perché il nostro impegno per un’Italia sempre più digitale si basa non solo su un consistente piano di investimenti locali ma anche sulla condivisione di un know-how unico nel settore ICT, frutto della nostra visione di innovazione a lungo termine, che ha visto l’anno scorso l’investimento in Ricerca e Sviluppo di ben il 14% del nostro fatturato globale.»

Il Joint Innovation Center, dalla sua inaugurazione a fine 2016, ha già sviluppato soluzioni concrete che sono andate a beneficio non solo del territorio sardo ma del Paese.

Si ricorderà infatti come in occasione del disastro dell’hotel di Rigopiano, il Centro di innovazione abbia messo a disposizione del corpo nazionale dei vigili del Fuoco il sistema portatile Rapid e-LTE emergency solution per facilitare il recupero delle persone rimaste intrappolate dopo il crollo della struttura a causa di una valanga. Il sistema utilizzato è parte delle infrastrutture del Centro di innovazione, in cui sono state sviluppate nuove applicazioni per migliorare gli interventi dei soccorritori in caso di emergenze.

Altra soluzione consegnata dal Centro è il crowd detecting, per la gestione in sicurezza, tramite conteggio e monitoraggio continuo, delle folle negli spazi aperti delle città; questa si basa sul riconoscimento anonimo e dinamico del numero di soggetti presenti in un determinato spazio, che si affianca ad un progetto parallelo della rete e-LTE per il riconoscimento facciale e comportamentale di soggetti potenzialmente pericolosi, segnalati attraverso fotografie caricate su un database.

   

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Il coordinamento delle associazioni di volontariato di Bacu Abis, in occasione della 2ª edizione della Festa del minatore, che si terrà dal 1 al 4 dicembre 2018, invita tutti i minatori del Sulcis Iglesiente a partecipare al 1° raduno di minatori in pensione e non, che che si terrà, sempre a Bacu Abis, lunedì 3 dicembre. Il programma prevede, alle ore 15,30, il raduno dei minatori del Sulcis Iglesiente; alle ore 16,00 la sfilata dei minatori verso Pozzo Castoldi ,con posizionamento di una corona di alloro in memoria dei minatori deceduti nelle miniere; alle ore 17,00, al Cine Teatro Bacu Abis, “Il Cammino Di Santa Barbara”, presentazione di Giampiero Pinna sullo stato attuale del progetto; alle ore 18,00, consegna di una targa ricordo a 2 dei minatori più longevi in Italia, il minatore Efisio Caria, 103 anni, e il minatore Giovanni Serra, 102 anni; alle ore 18,30, 25° anno di attività del Comitato Santa Barbara Bacu Abis.

Il Comitato Santa Barbara Bacu Abis offrirà ai minatori presenti e ai cittadini, un rinfresco per festeggiare il 25° anno di attività dell’associazione. Ciascun minatore è invitato a portare il proprio casco.

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Il Comitato Riconversione RWM e Italia Nostra Sardegna terranno un sit-in domani 8 novembre a Iglesias,sotto gli uffici comunali di via Isonzo 7, contro l’ampliamento della fabbrica. Lo hanno annunciato oggi i portavoce delle due associazioni, Arnaldo Scarpa – Cinzia Guaita (Comitato Riconversione RWM) e Graziano Bullegas (Italia Nostra Sardegna).

«Stando alle informazioni finora ricevute, il comune di Iglesias potrebbe aver già deciso di autorizzare la realizzazione di 2 nuove linee produttive di bombe per aereo  nel territorio iglesiente, in Regione San Marco. L’ampliamento porterà la fabbrica a triplicare l’attuale produzione come già annunciato alla stampa dall’amministratore delegato – si legge in una nota -. Nei mesi scorsi il Comitato Riconversione RWM e Italia Nostra Sardegna si sono costituiti nella Conferenza dei Servizi convocata per il procedimento autorizzativo in qualità di portatori d’interesse diffuso e hanno fatto presenti all’amministrazione comunale di Iglesias numerose perplessità rispetto alla compatibilità ambientale del progetto ed alla correttezza dell’operazione dal punto di vista giuridico. La Giunta Comunale ha riferito proprio ieri, ricevendo i portavoce del Comitato, che l’ufficio preposto ha ritenuto di non considerare i pareri espressi dall’associazionismo e, non essendo pervenuti altri pareri contrari, autorizzerà i nuovi reparti di produzione senza ulteriori indagini, cioè senza neppure chiedere alla Regione la Valutazione dell’Impatto Ambientale, come invece aveva ritenuto di fare per il Campo Prove Esplosivi (R140).»

«Siamo ad uno snodo storico: trovare una soluzione partecipata e sostenibile per un lavoro degno, o rimanere invischiati in una logica che fa decidere ad altri che nello scenario mondiale di guerra a pezzi siamo quelli disposti a tutto – si legge ancora nella nota delle due associazioni –Il Comitato Riconversione RWM e Italia Nostra Sardegna, mentre continuano a sperare in un ripensamento da parte del Comune di Iglesias – anche perché ritengono che si tratterebbe di una autorizzazione rilasciata forzando la normativa e con numerosi vizi di legittimità – chiedono alla politica locale, regionale e nazionale, così come alle autorità religiose e morali, di intervenire a sostegno di una soluzione che scongiuri tutto questo e sollevi il territorio dal coinvolgimento in un conflitto definito dall’ONU la peggiore catastrofe umanitaria di questo secolo.»

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La radio in Sardegna sarà la protagonista dell’evento formativo in programma domani, giovedì 8 novembre, ad Oristano, organizzato dall’Ordine dei giornalisti della Sardegna. Ne parleranno i giornalisti Lorenzo Briani, responsabile comunicazione Radio Rai, Gianni Garrucciu, già vice caporedattore della TGR in Sardegna che alla radio ha dedicato un libro intitolato “Buonasera ovunque voi siate”. Interverranno anche Francesco Birocchi ed Erika Pirina, presidente e vice presidente dell’Ordine dei giornalisti della Sardegna. L’evento si svolgerà nella Sala San Domenico, in Via Lamarmora, sempre dalle 14.00 alle 17.00.

La Radio in Sardegna ha una storia prestigiosa: nel 1943 fu la prima radio libera in Italia dopo venti anni di dittatura, è stata la prima radio al mondo ad annunciare, da Cagliari il 7 maggio 1945, la fine della seconda guerra mondiale ed è ancora uno dei mezzi di informazione più seguiti. La Sardegna è stata inoltre fra le prime regioni italiane ad ospitare l’esperienza delle radio private. La radio in Italia continua a rivelarsi all’avanguardia nei processi di ibridazione del sistema dei media. Secondo l’ultimo rapporto sull’informazione del Censis, complessivamente, i radioascoltatori sono il 79,3% degli italiani.

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Venerdì 9 novembre verrà presentata a Cagliari la nona edizione di Nues, il festival del fumetto e dei cartoni nel Mediterraneo.

Atto creativo di libertà, di ribellione, di conoscenza, di affermazione di se stessi, strategia di resistenza: sono tante le definizioni di sfida che muovono la nona edizione di Nues, fumetti e cartoni nel Mediterraneo, il festival internazionale promosso come sempre dal Centro Internazionale del Fumetto diretto da Bepi Vigna che quest’anno si riconosce sotto il titolo “Sfide (Stra)Ordinarie”.

Come da tradizione, il cartellone si articola in diverse proposte – presentazioni editoriali, mostre, laboratori, performance artistiche – con un nucleo principale di eventi programmati a Cagliari in tre intense giornate, da venerdì 23 a domenica 25 novembre, preceduto da una serie di anteprime in collaborazione con altre associazioni cagliaritane, e seguito da altri appuntamenti in calendario a dicembre in Ogliastra, a Iglesias e a Nuxis.

Grande novità di quest’anno, la nuovissima “casa” del Centro Internazionale del Fumetto, in via Falzarego, dove nascerà anche l’AMI – Archivio Multimediale dell’Immaginario. Sarà questa, infatti, la sede principale degli eventi della manifestazione, grazie anche ai contributi delle altre associazioni che condividono con il Centro la sfida di dare vita a un nuovo polo culturale della città negli spazi dell’edificio al civico 35. Alcune di esse saranno infatti coinvolte in una serie di progetti e collaborazioni in cui il linguaggio del fumetto, medium d’elezione di Nues, interagirà e si contaminerà con altre discipline artistiche, ponendosi al servizio di tematiche di grande attualità, come le sfide della condizione femminile, della comunità LGBT+ o ancora della sostenibilità ambientale.

E sarà proprio la nuova sede del Centro Internazionale del Fumetto in via Falzarego a ospitare, questo venerdì (9 novembre), la conferenza stampa di presentazione della nona edizione di Nues. All’incontro con i giornalisti, con inizio alle 11.00, interverranno l’assessore della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport della Regione Autonoma della Sardegna Giuseppe Dessena, l’assessore della Cultura del comune di Cagliari Paolo Frau ed il direttore artistico Bepi Vigna che illustrerà il programma del festival e approfondirà il progetto che muove la nuova sede del Centro e l’intero polo bibliotecario, ovvero l’AMI, l’Archivio Multimediale dell’Immaginario.