Paola Massidda (sindaco di Carbonia): «Garantiamo, per quanto di nostra competenza, la massima attenzione sulle problematiche che pervadono il mondo giovanile».
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Voglio rassicurare i cittadini: non arretriamo di un centimetro. Garantiamo, per quanto di nostra competenza, la massima attenzione sulle problematiche che pervadono il mondo giovanile. I recenti fatti accaduti a Carbonia sono la punta dell’iceberg di un più ampio e diffuso fenomeno di devianza minorile, che caratterizza, a vario modo, tutte le città d’Italia. Ciò è emerso a chiare lettere anche ieri mattina, quando insieme all’assessore Loredana La Barbera abbiamo partecipato fattivamente in Prefettura a un vertice su questo tema. Un incontro proficuo, in cui è stato evidenziato che il fenomeno della devianza giovanile può essere contrastato soltanto se sapremo muoverci all’unisono, lavorando in stretta collaborazione con la scuola, le famiglie, le Forze dell’Ordine, le istituzioni civili, religiose, politiche, le associazioni sportive, sociali e culturali.
Plaudiamo all’avvenuta costituzione di un Osservatorio Permanente sui fenomeni di devianza giovanile, un ottimo strumento per mettere a fuoco e monitorare tutte le problematiche presenti, affrontandole con soluzioni tempestive e pragmatiche. Senza tema di smentita, posso affermare che la nostra Amministrazione comunale, fin dal suo insediamento, ha dimostrato la sua sensibilità al problema della devianza giovanile. Ne sono una prova i numerosi incontri, seminari e convegni dedicati alle giovani generazioni e alle loro comunità educanti. E per questo ringrazio fortemente l’assessore ai Servizi sociali e alle Politiche giovanili. Ci stiamo confrontando in modo costruttivo con tutti i soggetti interessati per cercare di analizzare il fenomeno e proporre delle contromisure alla devianza minorile, sia essa intesa come bullismo, cyberbullismo, ludopatia, droga e alcol. E proprio di questo parleremo martedì 20 novembre in un incontro pubblico intitolato “Devianza giovanile e comunità educante”, alla presenza di qualificati relatori e con la partecipazione straordinaria di don Ettore Cannavera, pedagogista e responsabile della Comunità “La Collina”, una struttura che da diversi anni profonde il proprio impegno nell’ospitare e rieducare i giovani a cui il magistrato di sorveglianza concede una misura alternativa alla detenzione. Tutti noi siamo coinvolti come educatori e tutti noi possiamo impegnarci per fare quel qualcosa in più per garantire un futuro migliore ai nostri figli.
Paola Massidda
Sindaco di Carbonia
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