22 December, 2024
HomeRegioneImmigrazioneSi è aperto nel ricordo dei giovani morti durante la traversata tra l’Algeria e la Sardegna, ieri, l’incontro organizzato dalla Regione, a Nuoro, sul tema dell’inclusione dei richiedenti asilo.

Si è aperto nel ricordo dei giovani morti durante la traversata tra l’Algeria e la Sardegna, ieri, l’incontro organizzato dalla Regione, a Nuoro, sul tema dell’inclusione dei richiedenti asilo.

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Si è aperto nel ricordo dei giovani morti durante la traversata tra l’Algeria e la Sardegna, ieri, l’incontro organizzato dalla Regione, a Nuoro, nell’Aula magna del Liceo scientifico “Fermi” sul tema dell’inclusione dei richiedenti asilo e dei titolari di protezione internazionale.

«Sono giorni di grande tristezza per la tragedia a poche miglia dalle coste del Sulcis. E’ doveroso riflettere su quello che è successo. La Regione ha chiesto più volte al Governo interventi efficaci per contrastare il flusso diretto dall’Algeria e proposto iniziative concrete con la finalità di interrompere un traffico gestito da organizzazioni criminali», ha detto l’assessore degli Affari generali, Filippo Spanu.

L’assessore ha dialogato con gli studenti nel corso di un’intensa mattinata arricchita dalle testimonianze dei richiedenti asilo Sonko Buya, Yahia Yatta, Salu Kamar e Cisse Lamin, tutti originari del Gambia, e del maliano Coulibaly Soumaila, che ha ottenuto la protezione internazionale. Tutti i ragazzi vivono nel centro di accoglienza per richiedenti asilo “Cortemalis” di Ilbono. AI coetanei che frequentano il liceo Fermi hanno raccontato l’esperienza dolorosa del viaggio verso le coste italiane le speranze che caratterizzano la loro nuova vita: il sogno di fare il calciatore o di lavorare in una struttura turistica o in una lavanderia sfruttando un tirocinio già avviato. Un percorso non facile che però tutti i giovani di Cortemalis vogliono portare a termine con grande ostinazione. Sono inoltre intervenuti, nell’arco di circa tre ore, il dirigente scolastico Maria Antonietta Ferrante, il sindaco Andrea Soddu, le mediatrici culturali Genet Woldu Keflay e Francesca Nieddu e il gruppo di operatori che a Nuoro sta attuando il progetto Sprar per creare un sistema di accoglienza diffusa. Dagli studenti sono giunte molte domande per i ragazzi ospitati nella struttura di Ilbono. Quesiti sulle violenze subite nel corso del viaggio e su quanto possa costare la traversata verso l’Italia. «E’ stato – ha sottolineato Spanu – un proficuo momento di confronto e reciproca conoscenza».

L’assessore, nell’esprimere apprezzamento per lo sforzo compiuto dal comune di Nuoro nella costruzione dello Sprar, ha ricordato «l’impegno dei circa mille giovani sardi, tra mediatori culturali, psicologi e amministrativi, nell’ambito del sistema di accoglienza dei richiedenti asilo e dei titolari di protezione internazionale. Siamo di fronte a grandi professionalità, molte delle quali si sono consolidate con periodi di studio e lavoro all’estero. Tutto questo viene messo seriamente a rischio dalle scelte del Governo che mira a ridimensionare la rete dell’accoglienza».

Nel territorio del Nuorese sono presenti 11 centri di accoglienza che ospitano 295 richiedenti asilo. Sono inoltre attivi tre Sprar: Nuoro (per 26 posti), Unione dei Comuni del Marghine (81 posti) ed Austis (destinato ai minori stranieri non accompagnati (10 posti).

L’esponente della Giunta ha, infine, invitato gli studenti ad aderire al concorso “Graziano Deiana”, rivolto ai giovani delle scuole superiori che possono sviluppare progetti incentrati sui temi dell’inclusione e dell’integrazione degli immigrati. Il bando è stato pubblicato sul sito http://www.regione.sardegna.it/flussimigratorinonprogrammati/ nel quale sono indicati tutti i dettagli dell’iniziativa.

Secondo appuntamento
Sono in corso, a Nuo

giampaolo.cirronis@gmail.com

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