Venerdì 23 novembre, a Cagliari, si terrà un evento formativo per i giornalisti sul tema “Il cinema e le donne durante la guerra: il fronte debole”.
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Nella Prima guerra mondiale le donne diventarono parte attiva della società: sostituirono gli uomini nelle fabbriche di munizioni ma anche in lavori come lo spazzacamino, il taxista, il tramviere, contribuendo alla tenuta del tessuto sociale. Le donne diventarono un elemento essenziale del fronte interno senza il quale la prima guerra mondiale non sarebbe stata vinta. Al ruolo delle donne durante la guerra è dedicato l’evento formativo dell’Ordine dei giornalisti della Sardegna che si svolgerà a Cagliari venerdì prossimo 23 novembre dalle 18.00 alle 21.00, nella sala Nanni Loy, in via Trentino 21. Il titolo è: “La guerra parallela: il fronte debole”. Dopo l’introduzione del presidente dell’Ordine, Francesco Birocchi, condurrà la serata il critico cinematografico Giuseppe Chigi, collaboratore di quotidiani nazionali e riviste specializzate e autore di saggi sul cinema e monografie di registi e attori. L’appuntamento è inserito nella rassegna “La guerra parallela: il cinema e il primo conflitto mondiale” e sarà caratterizzato dalla proiezione di rari materiali “dal vero” e di fiction: frammenti di film, manifesti di propaganda e pubblicità commerciale. Il programma è diviso in varie parti: dalle tre K guglielmine (Kuche, Kinder, Kirche, cucina, bambini e chiesa), alle women war workers; dalla donna liberty alla donna patriottica: pubblicità, cinema, propaganda; le donne formiche; i bambini.
Chiamate a risparmiare cibo, a coltivare orti di guerra, a sollecitare gli uomini ad arruolarsi o a difenderle, la loro immagine venne usata nella pubblicità per vendere prodotti che dovevano avere un’aura “patriottica”, e nella propaganda per vendere i crediti di guerra. Alla fine del conflitto le donne tornarono nei loro ranghi casalinghi, nelle tre K guglielmine, ma non smisero più di essere oggetto pubblicitario: con la guerra era nata la moderna fabbrica del consenso e del consumo. Ai giornalisti partecipanti verranno assegnati tre crediti formativi.
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