Il comune di Sant’Antioco vara un progetto di prevenzione primaria e secondaria sulle patologie legate al cuore.
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Incontri con educatori, insegnanti e cittadini. Corsi di formazione di base (e primo soccorso) per le scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado. Formazione per l’uso dei defibrillatori per insegnanti e alunni. Il comune di Sant’Antioco punta alla sensibilizzazione della comunità nei confronti della prevenzione primaria e secondaria sulle patologie legate al cuore e vara il progetto di cardioprotezione denominato “Il Cuore di Sant’Antioco”. Ogni anno migliaia di persone sono vittime di un arresto cardiaco, spesso improvviso e senza nessun sintomo o segno premonitore, che può colpire chiunque e può essere combattuto solo entro i primi minuti praticando la rianimazione cardiopolmonare ed utilizzando il defibrillatore.
«Con il progetto “Il Cuore di Sant’Antioco” – spiega l’assessore alla Pubblica Istruzione Rosalba Cossu – ci impegniamo ad avviare campagne di sensibilizzazione dell’opinione pubblica sull’importanza della prevenzione primaria e secondaria della morte cardiaca improvvisa, attraverso incontri e corsi nelle scuole, nelle associazioni e nella comunità. Oltre alle azioni di sensibilizzazione, in una seconda fase provvederemo all’installazione di defibrillatori nei punti strategici del territorio con maggiore densità abitativa e di più alta affluenza turistica, garantendo la presenza in loco di personale non sanitario addestrato all’uso di questo strumento salvavita.»
Il progetto promosso dalla Giunta verrà realizzato in collaborazione con l’Associazione Scientifica HSF Italia e nello specifico prevede un incontro con educatori e insegnanti e uno esteso ai cittadini; corsi di formazione di base (Basic Life Support e primo soccorso) per le scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado per 120 alunni; formazione per l’uso dei defibrillatori per 27 insegnanti e 16 alunni; consulenza tecnica nell’acquisto dei DAE (defibrillatore automatico esterno); progettazione del piano di dislocazione dei DAE e pratiche relative al loro funzionamento; materiale didattico per l’informazione e la formazione.
«Siamo molto sensibili al problema – conclude l’assessore Rosalba Cossu – e per noi è importante dare avvio al progetto partendo dalle scolaresche al fine di sviluppare nei nostri giovani una cultura del primo soccorso, consapevoli che non si tratta solo di una tecnica ma anche di un atto di civiltà e di vicinanza al prossimo.»
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