Igea non rinnova i contratti e gli operai della miniera di bauxite di Olmedo sono destinati a tornare a casa.
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Niente da fare, gli operai della miniera di bauxite di Olmedo sono destinati a tornare a casa. A quattro minatori è scaduta la mobilità, ad altrettanti sta per scadere la disoccupazione, a diciassette colleghi ai quali non è stato prorogato il contratto con Igea, in scadenza il prossimo 31 dicembre. A nessuno di loro potrà essere applicato alcuno strumento di sostegno al reddito, perché non hanno maturato i requisiti.
Emergenza occupazionale ma anche di sicurezza, visto che dal 1° gennaio l’unica miniera di bauxite ancora attiva nell’isola, con una disponibilità di 30 milioni di metri cubi di materiale da estrarre, rimarrà incustodita. «I perimetri – spiega Simone Testoni dell’Ugl – non sono recintati e se dovesse entrare qualcuno le conseguenze potrebbero essere gravissime». Simone Testoni si rivolge al ministro dell’Interno, Matteo Salvini «perché è un serio problema per la collettività».
La notizia è stata comunicata ai lavoratori e ai rappresentanti sindacali dall’assessore regionale dell’Industria, Maria Grazia Piras, nel corso di un incontro tenutosi a Cagliari.
«Non ci aspettavamo un epilogo così negativo – conclude Simone Testoni -. Restiamo al fianco dei lavoratori e continueremo ad adoperarci per cercare una soluzione.»
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