La Giunta regionale ha approvato ieri i bilanci delle ASSL e i documenti di programmazione, che contengono anche i Piani degli investimenti.
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La Giunta regionale, su proposta dell’assessore Luigi Arru, ha approvato ieri i bilanci delle ASSL e i documenti di programmazione, che contengono anche i Piani degli investimenti. Per la prima volta la Regione ha approvato, in pareggio, i bilanci previsionali delle Aziende del Servizio sanitario regionale ed il bilancio consolidato che evidenzia l’equilibrio economico generale di sistema. Il 99% degli investimenti risulta finanziato con risorse nazionali e comunitarie. In particolare, il Fondo Sviluppo e Coesione 2007-2013 e 2014-2020 contribuisce alla realizzazione della maggior parte degli interventi inseriti nella programmazione quali ampliamento e completamento delle strutture; messa a norma strutturale ed impiantistica; messa a norma antincendio e realizzazione delle Case della Salute.
La previsione del pareggio di bilancio nel triennio 2019-2021 ha inoltre consentito l’approvazione dei piani triennali dei fabbisogni di personale 2019-2021 di tutte le Aziende del servizio sanitario regionale che prevedono, tra stabilizzazioni e nuove assunzioni, oltre 250 nuovi posti di lavoro a tempo indeterminato.
Saranno inoltre programmate le risorse messe a disposizione sul bilancio regionale, pari a oltre 250 milioni di euro nel triennio 2019-2021.
L’assessore Luigi Arru rileva che «l’andamento della spesa regionale dal 2013 ad oggi mostra per il fondo sanitario un sovra finanziamento del servizio sanitario regionale negli anni 2013 e 2014, una inversione di tendenza nel 2015, anno in cui l’assegnazione scende sotto lo standard, ed una tendenza al riallineamento tra i due fondi a partire dal 2016. È bene sottolineare – aggiunge Luigi Arru – che i maggiori finanziamenti delle annualità 2016 e 2017 hanno sopperito alla mancanza delle risorse destinate all’acquisto dei farmaci ad alto costo che, per le regioni a statuto ordinario, sono garantiti da assegnazioni statali ad hoc. Per il disavanzo la spesa è stata riportata, a partire dal 2017, al disotto di quella del 2013. Nel 2015 – conclude Luigi Arru – il fondo sanitario regionale è sceso sotto lo standard, mentre l’incremento della spesa del 2018 rispetto al 2017 è dovuto ai rinnovi contrattuali del comparto (euro 19 milioni circa), in assenza di tale costo si sarebbe registrato un ulteriore decremento».
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