22 November, 2024
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L’assessore Raffaele Paci ha concluso, a Palmas Arborea, il 12° progetto di programmazione territoriale della Regione, presentato dall’Unione dei Fenici.

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L’assessore regionale della Programmazione Raffaele Paci ha concluso, a Palmas Arborea, il 12° progetto di programmazione territoriale della Regione, presentato dall’Unione dei Fenici.: 5 Comuni (Palmas Arborea, Santa Giusta, Siamaggiore, Solarussa, Villaurbana) e 11.300 abitanti.

 “Percorsi di sostenibilità nella terra dei Fenici” muove complessivamente 12 milioni di euro, 6 di nuova finanza, gli altri per mettere in rete e valorizzare interventi già previsti. Il percorso del Romanico, l’acqua come elemento caratterizzante di gran parte del territorio con zone umide e aree fluviali, la qualità della vita con interventi sulle strutture sociali per giovani e anziani sono i cardini su cui è stato costruito il progetto, che include il recupero della Basilica di Santa Giusta con quasi 400mila euro attraverso il protocollo “Sardegna in 100 Chiese”. Verrà inoltre costruito un percorso di marketing territoriale unitario, capace di valorizzare le specificità del territorio e allo stesso tempo mettere a sistema tutte le risorse, incrementandone le qualità competitive. 

«Questo territorio ha ricevuto una forte impronta dall’eredità storico-culturale dei Fenici e dei Romani, dalla presenza del fiume Tirso, dalle aree lagunari, dal Golfo di Oristano e dal Monte Arci. La strategia dell’Unione – sottolinea l’assessore Raffaele Paci – mira proprio alla valorizzazione delle sue specificità ambientali e storico culturali, puntando su qualità ambientale, sulla centralità degli attrattori turistici individuati e sul marketing territoriale. E all’interno di un approccio sempre corale, ogni Comune ha individuato gli interventi più consoni per raggiungere risultati vantaggiosi per tutta la comunità, inquadrandoli in una logica territoriale di non sovrapposizione anzi di integrazione di servizi e opportunità. Ecco, questi sono esattamente i due principi alla base della nostra programmazione territoriale: puntare sui propri punti di forza e le proprie caratteristiche e avere una visione di comunità e territorio quanto più ampia possibile, per garantire servizi migliori a vantaggio di tutti. Dobbiamo avere il coraggio di scommettere sulle nostre risorse uniche al mondo, e su quelle costruire la nostra idea di futuro per creare sviluppo e occupazione.»

Il progetto si articola in 4 azioni. Cultura ed identità locale, dunque, percorso del Romanico, recupero e rifunzionalizzazione di una parte degli spazi dell’ex manifattura tabacchi di Solarussa, realizzazione del Centro didattico della panificazione tradizionale. Valorizzazione delle risorse ambientali, con il ripristino della corretta circolazione delle acque tra lo stagno di Santa Giusta e Pauli Maiori e la riqualificazione degli attuali lavorieri: entrambi gli interventi incidono positivamente sulle attività della pesca. Miglioramento e potenziamento dei servizi alla persona, per i più giovani (centri di aggregazione, ludoteca e biblioteca e un intervento innovativo come il Parco della educazione civica che opererà in collegamento con le scuole di tutto il territorio) ed i più anziani. Gestione del progetto, all’insegna della semplificazione burocratica e amministrativa.

«Il valore di questi progetti va oltre l’importo del finanziamento, e questo è normale, perché ci sono sempre tantissime cose da fare. Ma è importante , al di la dei soldi che la Regione oggi vi garantisce, che voi abbiate questo progetto, una sorta di masterplan del territorio, che vi mette nelle condizioni di sapere già come utilizzare le prossime risorse che arriveranno. Avete un’idea, avete una strategia, avete un visione, e questo è di fondamentale importanza – dice Raffaele Paci -. Facciamo tantissimo per i nostri enti locali, più di quanto sia mai stato fatto in passato. Ho appena presentato un emendamento per portare da 26 a 51 milioni l’importo per il completamento dei piccoli interventi nei Comuni, e poi abbiamo Lavoras, 128 milioni iniziali, 70 a regime e 45 di cantieri aperti, i 45 milioni del Reis per le fasce più deboli sempre all’interno di ciascun comune, 55 milioni per le sofferenza finanziarie. Tutto questo – conclude il vicepresidente della Regione – dobbiamo inquadrarlo in una visione globale, sentendoci una comunità che condivide obiettivi strategici e li porta avanti.»

Dal 2016 ad oggi sono 12 i progetti firmati, 14 in corso (da qui alla fine della legislatura ne verranno chiusi altri 7),  per un totale di 26 progetti in campo. Per quelli che non si riuscirà a firmare entro febbraio è comunque garantita la copertura finanziaria. Oltre 500 milioni le risorse messe in campo dalla Regione per la programmazione territoriale che coinvolge il 100% del territorio ammissibile, 37 Unioni, 295 Comuni e 940mila cittadini. Il quadro delle politiche di sviluppo locale in Sardegna è completato dai 3 Iti da 15 milioni ciascuno(Cagliari, Sassari e Olbia), dalle due Snai (Strategia nazionale per le aree interne) alta Marmilla e Gennargentu-Mandrolisai, dai Piani dedicati a Sulcis e Nuorese e, infine, dal Pon Metro. 

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