Nasce ad Alghero, su proposta dell’assessore della Difesa dell’ambiente Donatella Spano, la ‘Rete tra le aree naturali protette della Sardegna’.
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Nasce ad Alghero, su proposta dell’assessore della Difesa dell’ambiente Donatella Spano, la ‘Rete tra le aree naturali protette della Sardegna‘ che, sotto una cabina di regia della Regione, mira a rafforzare la collaborazione con i due parchi nazionali, i quattro regionali e le sei aree marine protette della Sardegna.
La firma del protocollo con tutti i soggetti è arrivata oggi a conclusione della ‘Prima conferenza regionale delle aree protette’, iniziativa organizzata dall’Assessorato e a cui hanno partecipato i presidenti e direttori di parco e di aree marine protette dell’isola, oltre a rappresentanti del mondo delle imprese, della ricerca. Un momento definito ‘storico’ da Donatella Spano, la quale ha espresso grande soddisfazione per l’accordo e per la totale adesione da parte di tutti gli attori. «Con la Rete tra le aree naturali protette della Sardegna scegliamo un innovativo approccio di governance inclusiva e partecipata sul territorio regionale con scambio di buone pratiche e per affrontare più efficacemente le criticità – ha affermato l’assessore dell’Ambiente -. È, infatti, un modello applicato con successo in tante iniziative promosse in questi anni dalla Giunta, con il coinvolgimento del mio assessorato, e che intendiamo applicare anche in questo caso. Siamo certi che la Rete potrà contribuire in maniera decisa alle azioni della Strategia per lo sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni unite, per la tutela del nostro capitale naturale e per la creazione di nuove opportunità di lavoro».
Davanti a una numerosa platea l’esponente della Giunta Pigliaru ha ripercorso le azioni portate avanti dalla Regione per la conservazione degli ambienti naturali e la loro valorizzazione attraverso le aree protette, che nell’isola sono estese quasi 45 mila ettari a terra e più di 80 mila ettari a mare. E si è soffermata sul modello vincente del nuovo approccio, dal basso e con il pieno coinvolgimento delle comunità locali, per la nascita dei nuovi parchi regionali di Tepilora e Gutturu Mannu nel 2014. «La Giunta ha creduto fermamente nelle potenzialità delle aree protette come volano per la crescita di un territorio e di green job», ha sottolineato l’assessore Spano, che ha poi puntualizzato sulla programmazione delle risorse, non più su base annuale bensì pluriennale e raddoppiando da 300mila a 600mila euro già a partire dal 2018. «Nel quadriennio – ha spiegato – abbiamo erogato oltre 8 milioni di euro di risorse del bilancio regionale solo su questa voce. Con le risorse della programmazione europea 2014-2020, siamo riusciti a finanziare interventi di tutela e valorizzazione delle aree naturali protette per oltre 60 milioni. Si tratta di un forte trend di crescita rispetto ai precedenti periodi di programmazione».
Durante il suo intervento l’assessore Spano ha anche annunciato risorse regionali per affrontare l’emergenza della moria della Pinna nobilis, colpita da un protozoo che sta decimando le popolazioni. «I parchi marini stanno collaborando per un Piano di Azione per la Pinna Nobilis e la Regione è pronta a finanziarlo con uno stanziamento straordinario di 200mila euro per approfondire lo studio del problema», ha concluso Donatella Spano.
La ‘Prima conferenza regionale delle aree protette’, organizzata nell’ambito del progetto Girepam “Gestione Integrata delle Reti Ecologiche attraverso i Parchi e le Aree Marine”, ha puntato a valorizzare il sistema delle aree protette della Sardegna e aprire al dialogo le nuove idee di sviluppo futuro. I lavori, condotti dai giornalisti Donatella Bianchi e Marco Gisotti, sono stati aperti dal sindaco di Alghero Mario Bruno, dal presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, e dal presidente del parco naturale regionale di Porto Conte, Gavino Scala. Per il ministero dell’Ambiente, era presente Maria Carmela Giarratano, della Direzione generale per la Protezione della natura e del mare.
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