Nuove adesioni all’appello lanciato dalla Regione Sardegna e da altre regioni affinché anche l’Italia sostenga il Global Compact for migration firmato alla Conferenza di Marrakech.
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Nuove adesioni all’appello lanciato dalla Regione Sardegna e da altre regioni affinché anche l’Italia sostenga il Global Compact for migration firmato alla Conferenza di Marrakech. Il Governo, assente ai lavori dell’assise, ha annunciato che la sua decisione è vincolata alla volontà che sarà espressa dal Parlamento. Hanno condiviso l’appello la Sardegna, la Campania, l’Emilia Romagna, la Toscana, l’Umbria e l’Abruzzo che ha formalizzato il suo sostegno nelle ultime ore. Con le regioni ci sono i comuni di Sassari, Alghero, Iglesias, Castelnuovo di Porto, Mogoro, Monterotondo, i garanti regionali per l’Infanzia e l’Adolescenza di Sardegna e Umbria, l’associazione delle organizzazioni italiane di cooperazione e solidarietà internazionale, Link 2007 Cooperazione in Rete, Consorzio delle Organizzazioni non Governative piemontesi, il Coordinamento delle ONG dell’Emilia-Romagna COONGER e le Università di Cagliari, Brescia, L’Aquila, Napoli (Federico II), il Gran Sasso Institute, il Centro Universitario per la Cooperazione internazionale dell’Università di Parma, l’associazione MANI di Parma e l’associazione Amici Mondo Indiviso (AMI).
«Il Global Compact for migration – si legge nell’appello – conviene all’Italia, perché può rafforzare le sue ragioni nelle relazioni e nelle negoziazioni con gli altri paesi europei e facilitare le trattative nella definizione degli accordi con i paesi di provenienza e di transito dei migranti. Non è pensabile governare un processo globale come la migrazione senza strumenti effettivi per il dialogo e la concertazione di politiche globali. C’è un’altra Italia che vuole vedere il nostro Paese impegnato nel rafforzamento degli strumenti multilaterali, aperto al dialogo con altri paesi in Europa, in Africa ed in altri continenti, desideroso di fare crescere l’integrazione tra comunità ospitanti e migranti nell’interesse di tutti, proiettato verso il futuro.»
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