23 November, 2024
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Progetti innovativi, giovani con talento e tanta voglia di emergere: ecco cosa fa della nostra Isola, che vanta una storia informatica forte e con tanta competenza, terra di startup. A Cagliari, nell’“indie” coworking Hub&Spoke di Filippo Candio, sono state 10 le startup che hanno preso parte all’Investor Day, una giornata dedicata alla presentazione dei progetti più innovativi.

All’evento, organizzato dallo Studio Serratore-Gagnè, che si occupa di accompagnare le nuove realtà giovanili nel mondo dell’impresa, e moderato da Michele Collu, ha preso parte la società di venture capital Lumen Ventures, per la prima volta in Sardegna: la LV supporta le società che si affacciano nel mondo degli affari dall’inizio al successo, fornendo esperienza pratica e concreta di crescita. Le startup che hanno partecipato, tutte rigorosamente made in Sardinia sono: autentico, Brave Potions, Healthy Virtuoso, Humans Hub, Income, Limoos, MAGA, Milk Brick, Veranu, NapShower. Il percorso di formazione con l’investitore (con un contributo di 2mila euro deciso nel corso della giornata) è stato assegnato a Veranu, la mattonella intelligente che trasforma i passi delle persone in energia elettrica a bassissimo costo e impatto ambientale praticamente nullo.

«L’evento è stato molto interessante, affermano gli investitori di Lumen. Ci ha permesso di conoscere realtà di valore e ad alto contenuto tecnologico, a dimostrazione del fatto che l’Italia vanta un importante patrimonio di eccellenze, che con il giusto supporto siamo certi potranno brillantemente concorrere nei mercati esteri dove la competizione è molto elevata. La Sardegna, e Cagliari in particolare, hanno confermato di poter essere un punto di riferimento per lo sviluppo dell’ecosistema startup in Italia.»

Grande soddisfazione anche da parte dall’avvocato Federico Serratore, dello Studio Legale Serratore Gagnè: «Eravamo certi, e ne abbiamo avuto conferma, del valore dei progetti sardi. Gli investitori hanno potuto conoscere le potenzialità, l’ambizione e le competenze delle startup isolane, rimanendo positivamente colpiti dalle persone prima ancora che dalle idee. Quello di ieri è solo l’inizio di un progetto sul quale crediamo fortemente. Come Maria Lai, con un nastro azzurro, creò una connessione tra le persone, portandole a collaborare verso un unico obiettivo, nel nostro piccolo vogliamo far sì che nasca una forte relazione e un’unità di intenti tra imprenditori sardi e investitori».

Alessio Calcagni, CEO Veranu, non nasconde l’emozione per il riconoscimento conseguito: «E’ stato un piacere per la nostra startup partecipare e presentare al VC Lumen Ventures il nostro prodotto e gli steps realizzativi che intendiamo attuare a partire dal prossimo anno. Siamo molto soddisfatti di aver ulteriormente compreso che la fiducia accordataci significa, ancora una volta, che la strada intrapresa e che stiamo percorrendo è quella giusta».

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«Un patrimonio immobiliare inefficiente dal punto di vista energetico compromette gli sforzi fatti in altri campi, come quello della mobilità o delle aree verdi. Per questo Cagliari si è candidata a capitale europea della sostenibilità 2021, non per avere un’etichetta da esibire ma per segnare, anche in tema ambientale, una discontinuità con le politiche del passato.»

Francesca Ghirra, assessore della Pianificazione del comune di Cagliari, ha spiegato l’importanza dell’efficientamento energetico degli immobili pubblici per i Comuni e dell’impatto che può avere sulla qualità della vita dei cittadini. «Perché il nostro obiettivo, anche in relazione a edifici come l’Ospedale Civile o la clinica Macciotta, deve essere recuperare, riqualificare, migliorare il comfort, riducendo consumi e emissioni».

I programmi delle municipalità più consapevoli e all’avanguardia nel miglioramento dell’efficienza energetica dell’edilizia pubblica hanno rappresentato il cuore del workshop “Più efficienza: obiettivo Comune”, organizzato nel Centro ricerche nella Grande miniera di Serbariu. L’incontro è stato aperto dall’intervento del direttore tecnico della Sotacarbo Enrico Maggio, che ha ricordato come «l’efficienza energetica è il primo combustibile di un sistema energetico globale davvero sostenibile: contribuisce a mitigare il cambiamento climatico, facilità la crescita economica e porta con sé benefici sociali tangibili».

Per i Comuni efficientare il patrimonio edilizio pubblico è l’opportunità di evidenziare lungimiranza e senso di responsabilità, necessarie per attuare le politiche definite da Nazioni Unite ed Unione europea per il contenimento delle emissioni di CO2, sia nel pacchetto clima 20/20/20 che negli accordi di Parigi del 2015, ribaditi, forse con minor entusiasmo, nella recente COP24 di Katowice.

Gli impegni presi a livello globale dagli Stati prevedono per il 2030 un miglioramento del 27% dell’efficienza energetica, mentre per il 2050 l’obiettivo è la riduzione dell’80% dei gas serra rispetto ai livelli del 1990. La riduzione deve avvenire in tutti gli ambiti: il 60% deve essere raggiunto nel settore dei trasporti, il 90% nell’efficienza degli edifici e l’80% nell’industria. Il settore immobiliare ha un ruolo chiave in questo processo: un edificio ad alta efficienza energetica si caratterizza per un fabbisogno quasi nullo di energia e quella che serve deve essere prevalentemente assicurata da fonti energetiche rinnovabili prodotte in loco.

Il professore Antonello Sanna, ordinario del Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Architettura dell’Università di Cagliari, ha presentato i lavori di recupero effettuati nella città e nella miniera di Carbonia, seguito dal sindaco di Iglesias Mauro Usai, che ha illustrato l’azione avviata dalla sua giunta per il recupero e l’efficientamento del compendio minerario di Monteponi.

Intervento salutato con apprezzamento dal professor Antonello Sanna, che ha moderato il dibattito: «L’80% del patrimonio edilizio nazionale è in mani private e i problemi di acquisizione complicano e limitano le politiche di recupero. Ma danno fiducia il sindaco Usai e l’assessore Ghirra, giovani rappresentanti di una nuova generazione di amministratori, capace di evidenziare una consapevolezza e un atteggiamento molto diversi da quelli del passato». Plauso ribadito da Marco Tradori, che ha partecipato in rappresentanza dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori di Cagliari.

Il riconoscimento alle politiche di efficientamento energetico dei comuni più virtuosi può essere anche tangibile, come conferma Ivano Talmon, rappresentante dell’agenzia CasaClima, che offre collaborazione e un servizio di certificazione ai comuni: «Non stiamo inventando nulla, applichiamo il modello European energy award, che in Europa vede coinvolti oltre duemila comuni, tra i quali Lione, Lipsia, Ginevra. In Italia, al momento, stiamo assistendo in questo percorso 25 comuni».

         

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Sta avendo grande risalto a livello nazionale, come in fondo non era stato difficile prevedere, l’iniziativa che ha portato il Gruppo di intervento giuridico ad acquisire una parte delle dune e della spiaggia di Chia, davanti all’isolotto di Su Giudeu, per difendersi da «altamente probabili integrazioni normative che consentano la produzione di volumetrie edilizie da concentrare subito a ridosso di dune e spiaggia». L’operazione, definita qualche giorno fa davanti ad un notaio, a Cagliari, è costata 100mila euro per quattro ettari di paradiso.

L’associazione ambientalista, subito dopo la firma dell’atto notarile, ha avviato una raccolta di fondi per coprire almeno in parte l’investimento, con contributi di almeno 30 euro, in cambio dei quali verranno inviati attestati di benemerenza e tessere associative, se gradite. Il Gruppo di intervento giuridico ricorda inoltre che, per le erogazioni in favore delle onlus, è prevista la detrazione del 19% degli importi donati, fino ad un massimo di 2.065,83 euro.

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C’è la massima disponibilità della Regione a fornire tutto il supporto necessario alla provincia di Nuoro per risolvere nel più breve tempo possibile le problematiche della SP 3 Siniscola-Lodè, resa inagibile da una frana caduta lo scorso 29 ottobre.

La situazione della strada è stata esaminata questa mattina in un vertice convocato dal commissario della provincia di Nuoro Costantino Tidu.

La volontà della Regione di collaborare alla migliore e più rapida risoluzione è stata espressa dal capo di gabinetto dell’assessorato dei Lavori pubblici Mario Uras, che ha partecipato in rappresentanza dell’assessore Edoardo Balzarini.

«Una volta ricevute le indicazioni da parte della Provincia sulle soluzioni che i geologi incaricati riterranno più sicure ed efficaci – ha detto Mario Uras – la Regione, che mette a disposizione, se necessarie, anche le proprie strutture tecniche, supporterà l’Ente per le eventuali coperture finanziarie.»

All’incontro erano presenti anche il direttore del Servizio territoriale opere idrauliche di Nuoro Salvatore Mereu, il geologo Antonio Sanna, il geologo incaricato dalla Provincia Giorgia Laruffa, i tecnici dell’Ente ed i sindaci dei comuni interessati. 

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Il deputato del Movimento 5 Stelle Nardo Marino ha presentato un’interrogazione scritta al ministero dell’Ambiente e al MISE, sul progetto di realizzazione da parte di Terna Spa degli elettrodotti a 150 Kv “Santa Teresa – Tempio” e “Tempio – Buddusò” che ricadranno nella zona settentrionale della Sardegna interessata da aree di pregio naturalistico.

L’obiettivo dell’interrogazione, depositata lo scorso 18 dicembre, è ottenere dai ministri competenti in materia, rassicurazioni e garanzie di tutela del patrimonio naturalistico ed economico esistente nelle aree che verranno gravate dal posizionamento di numerosi tralicci. In particolare, l’interrogazione fa riferimento ai 63 tralicci, alti 40 metri, che verranno  dislocati su una superficie di 18 chilometri nel territorio di Berchidda. Nell’atto ispettivo, il deputato Marino riporta le preoccupazioni esposte in più occasioni dall’amministrazione comunale di Berchidda e dal comitato popolare “No at Berchidda”, nato per manifestare la propria contrarietà al progetto. Il comune di Berchidda ritiene che l’opera, se realizzata secondo il progetto di Terna Spa, rischierebbe di mettere in sofferenza l’intero habitat.

«La storia arriva da lontano – commenta l’onorevole Nardo Marino – è necessario che infrastrutture del genere vengano concordate con i territori interessati e che venga tutelato il patrimonio naturalistico esistente evitando – laddove possibile – il posizionamento dei tralicci nelle aree di maggior pregio.»

L’area oggetto dell’intervento, infatti, ospita specie faunistiche endemiche in via d’estinzione, come la rarissima aquila del Bonelli ed i vigneti dedicati alla coltivazione del Vermentino di Gallura Docg: l’apposizione dei tralicci in questi siti potrebbe provocare danni di carattere ambientale ed economico.

Il comune gallurese ha chiesto più volte un confronto diretto con i vertici di Terna per studiare una variante al tracciato nel rispetto delle specificità ambientali e del modello di sviluppo esistente basato sull’allevamento, l’agricoltura e la viticoltura. Le richieste del sindaco Andrea Nieddu non hanno trovato risposta ufficiale. L’interrogazione del deputato Nardo Marino punta ad ottenere riscontri sulle iniziative che il Governo intende adottare per favorire sia una variante del progetto che abbia come obiettivo la salvaguardia delle aree di pregio naturalistico, sia un confronto tra le comunità interessate dall’opera e Terna Spa.

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Una montagna di crediti nei confronti di ATS ed altri enti pubblici che arriva sino agli 800mila euro, il ricorso ai prestiti bancari per evitare il tracollo, il ritardo nei pagamento degli stipendi ai lavoratori. E’ l’istantanea fornita dal vicepresidente del Consiglio regionale Antonello Peru sulla situazione in cui versa la cooperativa Jolly di Ploaghe, con un’interrogazione urgente all’assessore della Sanità «perché vengano risolte le problematiche legate ai pagamenti dell’ATS e degli enti pubblici interessati nei tempi dovuti all’azienda affinché si ripaghino i danni economici, di immagine e di produzione futura causati ad un soggetto privato che per quasi 27 anni ha sostenuto territorio e enti pubblici e che avrebbe potuto garantire con professionalità e competenza oltre i servizi attivi, anche altri servizi utili e a volte indispensabili al nostro territorio, forti della conoscenza, della professionalità e della rete creata in questi anni di operato». 

«Vogliamo evitare il tracollo di un’azienda che negli anni è uno dei motori trainanti dell’assistenza sociale nel Nord Sardegna – aggiunge Antonello Peru -. La Cooperativa Jolly dal 1992 si occupa di assistenza ai disabili e agli anziani. La società eroga i servizi di mensa e pulizie all’intera struttura della Fondazione San Giovanni Battista di Ploaghe, le attività di assistenza legate al reparto “L’Ancora” (casa protetta sempre all’interno della struttura socio sanitaria suddetta) e alcune prestazioni connesse all’assistenza domiciliare ai soggetti svantaggiati. Gli imprevisti si sono rivelati un ostacolo insuperabile dal 2009, con l’inserimento della società nel Plus del territorio (il piano locale unitario dei servizi). Una zavorra per la società, che inizia ad usufruire dei servizi bancari (con fidi e anticipo) per far fronte ai ritardi nei pagamenti dei servizi. Le lungaggini nella corresponsione delle corresponsioni per le attività svolte a favore del Plus si dilatano anche a 90 giorni (oltre i tempi previsti dal contratto), con difficoltà nel portare avanti i servizi e nel regolare pagamento degli stipendi. I contrattempi sono aumentati con la sinergia con la Fondazione San Giovanni, che avrebbe dovuto portare vantaggi enormi per il territorio, superando anche gli intoppi derivanti dai ritardi del Plus. Al contrario – sottolinea ancora Antonello Peru – dal 2016 con il transito della Fondazione da Istituto pubblico di assistenza e beneficenza (Ipab) a ente accorpato all’allora Asl di Sassari (ora Ats) il tracollo si è materializzato con tutta la sua drammaticità. ATS e Enti pubblici vantano un debito di circa 800mila euro di quota capitale nei confronti della cooperativa Jolly. La società ha promosso tutte le iniziative atte a recuperare i debiti, attraverso decreti ingiuntivi contro Ats e comune di Ploaghe. La crisi ha travolto la coop, con molti dipendenti (circa 40) che hanno preferito licenziarsi, perdendo così l’opportunità lavorativa e facendo perdere all’azienda le risorse umane formate negli anni anche con investimenti piuttosto elevati.»

Altri operatori attendono di conoscere il loro destino, con 11 mensilità arretrate da recuperare e i fornitori locali che rischiano di perdere i loro incassi. «Non vorremmo che dopo anni finisse gambe all’aria un’altra cooperativa – conclude Antonello Peru – che si è rivelata adeguata per assicurare servizi sociali e assistenza ai soggetti deboli nel territorio».

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Venerdì 28 dicembre, in piazza Fiume, a Sassari, all’interno dei prestigiosi spazi della Biblioteca Universitaria sarà inaugurata l’esposizione “Una piazza per Enrico”, dando il via a una cornice di eventi tesi a impreziosire e avvalorare il recentissimo battesimo del monumento a Enrico Costa. Sono previsti gli interventi della direttrice della Biblioteca Viviana Tarasconi, dell’assessora alla Cultura Manuela Palitta e della presidente del Circolo Aristeo Simonetta Castia.

L’iniziativa è promossa da Aristeo d’intesa con la stessa Biblioteca, l’Archivio Storico Comunale, e in collaborazione con il Comitato per un Monumento a Enrico Costa. La mostra, che mira anche a ribadire ed evidenziare il valore civico di questo genere di sculture, così diffusamente rappresentate in contesti moderni di tutta Europa, e nel mondo, sarà preceduta da uno speciale vernissage, le “Passeggiate di Enrico Costa” che, a partire dalle 16.30, in Piazza Fiume, guideranno in questa nuova edizione  i partecipanti in una esplorazione e narrazione della storia dei luoghi e dei personaggi che, come Enrico Costa, hanno reso immortale Sassari.

Lungo il mutato scenario della piazza, Daniele Monachella ed i rievocatori storici dell’Associazione Itinerari del tempo restituiranno ai visitatori la dimensione pubblica e familiare dello storico sassarese, all’interno di un racconto destinato a descrivere e a rievocare il vissuto e lo spirito della Sassari dell’Ottocento.

Il viaggio nel passato si concluderà in Biblioteca, dove un percorso espositivo dedicato al Costa si snoderà lungo un filo tematico semplice e lineare, scandito dalle tappe cruciali della vita e delle opere del grande letterato.

L’antico cuore pulsante delle Appendici, il luogo per eccellenza della Sassari nuova a lui tanto cara, farà dunque da sfondo alle vicende umane e pubbliche del genius loci cittadino, unitamente allo sviluppo urbano di luoghi apparentemente meno cruciali e centrali.

Il percorso espositivo si dispiegherà lungo un ricco itinerario archivistico e bibliografico fatto di preziosi testi autografi, oggetti, album fotografici e opere letterarie, testimonianze dirette dell’originale e cruciale fluire della personalità e dell’insegnamento del Costa.

La doppia iniziativa ci accompagnerà verso i 110 anni dalla morte, quando si darà più ampio risalto alla vasta eredità di scritti inediti, attraverso una breve giornata di studi, manifestazioni artistiche e la presentazione di parte degli inediti. L’esposizione, che resterà aperta sino al 16 gennaio, sarà visitabile negli orari di apertura della Biblioteca. Per informazioni contattare il 339 7760176.

 

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La Traffic Srl, la società che gestisce il servizio dei parcheggi a pagamento in città, in concomitanza con le festività natalizie, ha deciso, d’accordo con l’Amministrazione comunale di Carbonia, di garantire la gratuità delle soste nel parcheggio multipiano di via Verona, nel periodo che va dal 22 dicembre al 3 gennaio.

«Ringraziamo la società Traffic per aver lanciato questa iniziativa promozionale gratuita che si sposa in toto con l’obiettivo dell’Amministrazione comunale di rilanciare il centro storico cittadino», ha detto il sindaco Paola Massidda.

Soddisfazione è stata manifestata dall’assessore delle Attività produttive Mauro Manca: «Prevedere la sosta gratuita nel parcheggio multipiano riteniamo sia un’azione importante al fine di dare una boccata d’ossigeno all’economia cittadina con uno strumento che può favorire gli acquisti natalizi».

La sosta sarà gratuita dal 22 dicembre 2018 al 3 gennaio 2019. Il 31 dicembre il parcheggio sarà gratuito fino alle ore 19.00. Dopo tale orario, per ragioni di sicurezza, non sarà possibile accedere fino alle ore 8.30 del 1° gennaio 2019.

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Questa mattina la Consulta Anziani di Iglesias e le organizzazioni dei pensionati SPI-CGIL, FNP-CISL e UILP-UIL hanno incontrato il direttore della ASSL di Carbonia, Maria Maddalena Giua, a seguito dell’incontro urgente richiesto per sollecitare l’apertura del reparto lungodegenza del CTO; avere precisi impegni per la riduzione dei tempi di attesa per le prestazioni sanitaria; avere rassicurazioni su come l’ATS intende dare continuità al servizio e alle prestazioni erogate nelle strutture AIAS nel caso in cui non venga confermata la convenzione nel 2019; avere chiarimenti sul progetto di prevenzione e prescrizione dell’attività fisica per le persone con patologie croniche; attivare l’apertura del reparto riabilitazione al Santa Barbara così come previsto dal piano regionale di riorganizzazione della rete ospedaliera.

«Dopo una proficua ed approfondita discussione – si legge in una nota della Consulta Anziani di Iglesias -, la dottoressa Maddalena Giua ha fornito ampie spiegazioni e chiarimenti riguardo alle intenzioni e ai provvedimenti che la ASSL e la ATS stanno mettendo in atto per dare soluzione ai problemi, alle richieste e alle sollecitazioni avanzate. Alla fine della discussione è stato inoltre concordato che nel prossimo mese di gennaio si terrà un ulteriore incontro per analizzare nel dettaglio alcune tematiche e per organizzare congiuntamente diverse iniziative su specifiche patologie che interessano in modo particolare gli anziani.»

Tuttavia, la Consulta Anziani di Iglesias e le organizzazioni sindacali unitarie dei pensionati, continueranno a vigilare e a mantenere alta l’attenzione affinché gli impegni ed i provvedimenti enunciati, per rendere più efficiente la sanità del territorio, siano effettivamente messi in atto.

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«Il sindaco Ignazio Locci ignora le istanze dei pescatori di Sant’Antioco.»

A sostenerlo, in una nota diffusa oggi, è il gruppo di minorazna Genti Noa.

«Siamo fortemente preoccupati per la situazione nella quale versa l’unica filiera produttiva che ha resistito ai cambiamenti dell’economia globale, la pesca – aggiunge Genti Noa -. Crediamo che le lucette di Natale siano un utilissimo contorno che rende la comunità viva e serena, ma è necessario allo stesso tempo che il sindaco ponga in essere azioni coraggiose e concrete per tutelare la nostra economia e le poche opportunità di lavoro che sono rimaste a Sant’Antioco. Non si può tollerare che i pescatori di ricci e frutti di mare cagliaritani possano pescare ciò che di fatto non è consentito ai pescatori antiochensi.»

«Un sindaco non può rimanere ancora indifferente davanti alla pesca con le bombole in orari non consentiti o alla stretta sui controlli che stanno riguardando soltanto la marineria locale e non i pescatori di ricci che arrivano prevalentemente da Cagliari – attacca ancora Genti Noa -. In altre parole i cosiddetti ricciai vengono nelle nostre coste, rastrellano il prodotto per portarselo via lasciando il nostro territorio all’asciutto.»

«Ora basta! Il nostro è l’unico sindaco che rimane in silenzio, parla a suon di comunicati stampa che circolano in paese, ma tace nei tavoli istituzionali. È necessario, invece, un intervento immediato con la convocazione di un tavolo a cui prendano parte tutte le amministrazioni competenti per impedire questo scempio di risorse: lo sfruttamento intensivo dei nostri fondali operato dai pescatori di ricci e frutti di mare cagliaritani, i quali operano con regolari concessioni, sta mettendo in ginocchio l’economia antiochense. Insomma, Ignazio Locci si svegli – conclude Genti Noa -! Lo chiedono i pescatori di Sant’Antioco e gli antiochensi tutti.»