18 July, 2024
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In settimana una nuova riunione con la direzione generale dell’Aou di Sassari con al centro i temi della stabilizzazione e le modalità di utilizzo dei fondi contrattuali dell’ultimo triennio. Questo il sintesi l’incontro che si è svolto questa mattina nella sala riunioni della direzione generale dell’azienda di viale San Pietro che ha visto seduti al tavolo il direttore amministrativo Lorenzo Pescini, il direttore del Servizio risorse umane Chiara Seazzu, la Rsu aziendale ed i sindacati di categoria.

Il direttore amministrativo ha subito fatto notare come «ci sia assoluta convergenza di volontà tra le parti in quanto non c’è difformità di vedute nelle politiche del personale. In questi ultimi sei mesi si è registrato un sovraccarico di lavoro amministrativo che ha provocato ritardi sulla tabella di marcia, evidenziando alcune criticità legate anche alla carenza di risorse umane negli uffici della tecnostruttura». Per quanto riguarda le stabilizzazioni e più in generale le assunzioni previste, dopo l’incontro in assessorato regionale della Sanità a Cagliari la scorsa settimana, la direzione aziendale ha trovato un punto di accordo con la Regione. «Gli uffici – ha aggiunto Lorenzo Pescini – sono al lavoro per rispettare gli obiettivi posti dalla Regione e portare a conclusione l’iter amministrativo che consentirà di dare risposte a circa 230 lavoratori».

Per tutti gli altri argomenti sollevati durante l’incontro, le parti si sono accordate per una nuova riunione da convocare in settimana nella quale la direzione aziendale presenterà una proposta operativa da discutere con le organizzazioni sindacali.

In mattinata, al settimo piano dell’ospedale civile di via De Nicola, i lavoratori si erano ritrovati per un’assemblea convocata congiuntamente dalla Rsu aziendale e dalle sigle sindacali Cgil, Cisl, Uil, Nursind, Nursing Up, Fials e Fsi-Usae.

All’ordine del giorno le organizzazioni sindacali avevano posto le questioni relative alle relazioni sindacali e richieste di convocazione tra le parti, produttività pregresse, riconoscimento delle progressioni economiche pregresse e future, stabilizzazione dei precari storici, indennità di sub intensiva e festività infrasettimanale, erogazione buoni pasto 2017-2018.

 

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La casa museo di Gramsci e il pozzo sacro di Santa Cristina. Storia, cultura, archeologia, memoria, l’acqua come elemento di culto e di attrazione turistica, le Terme di Fordongianus, un Parco avventure e il Volo d’Angelo sul Lago Omodeo: c’è tutto questo in “Vivi BarGui, Comunità, esperienze e percorsi intorno al Lago Omodeo”, il progetto da 20 milioni, di cui 11 di nuova finanza, chiuso oggi a Ghilarza dall’assessore Raffaele Paci all’interno della programmazione territoriale della Regione. 

Il tredicesimo progetto finanziato in due anni, protagoniste due Unioni (Barigadu e Guilcer) che hanno deciso di associarsi per condividere una visione di sviluppo che coinvolge 18 Comuni (Bidonì, Busachi, Fordongianus, Neoneli, Nughedu Santa Vittoria, Samugheo, Sorradile, Ulà Tirso, Abbasanta, Aidomaggiore, Boroneddu, Ghilarza, Norbello, Paililatino, Sedilo, Soddì, Tadasuni) e 22mila abitanti, con l’intento di supportare le comunità locali senza snaturarne la cultura e le tradizioni, riuscendo a rendere più dinamica l’economia e più attrattivo e accogliente il territorio.

«Mai come in questi anni i nostri paesi sono stati protagonisti assoluti delle politiche di sviluppo della Regione. Con la programmazione territoriale, con cui abbiamo messo in campo 500milioni di euro, abbiamo garantito la giusta attenzione a tutti, chiamandoli a progettare insieme a noi la loro idea di sviluppo e di futuro, assicurando importanti finanziamenti per realizzarla. E la risposta, da parte loro, è stata entusiasta – dice l’assessore Raffaele Paci -. Questa è stato uno dei risultati più importanti della programmazione territoriale: far tornare protagonisti i paesi, lasciare a loro il compito di individuare la giusta idea da condividere con la Regione, e la risposta dei territori è stata straordinaria. Alla programmazione territoriale partecipa il 100% del territorio, non c’è stato paese in questi anni che non abbia personalmente visitato, zona interna in cui non sia stato, e da parte di tutti ho trovato lo stesso entusiasmo e la stessa voglia di mettersi in gioco, per costruire quello sviluppo necessario a creare lavoro e dunque occasioni per i giovani di poter restare nella terra dove sono nati.»

Si concentra su alcuni aspetti centrali attraverso 4 azioni. Potenziare le risorse territoriali in chiave turistica: realtà come il sito di Santa Cristina di Paulilatino e la Casa Museo di Antonio Gramsci di Ghilarza vanno inseriti in circuiti (incentrati sul culto dell’acqua e la geografia dei pozzi sacri nel primo caso, sui “paesaggi gramsciani” nel secondo) che oltrepassano i confini regionali. La loro valorizzazione può consentire, a cascata, la valorizzazione del patrimonio minore, per esempio chiesette rurali e piccoli musei di cui il territorio è molto ricco. Un sistema di infrastrutture e trasporti adeguati completa il quadro. Servizi per la comunità: dagli anziani ai bambini, con una particolare attenzione a chi vive disagio legato a demenza o malattie psichiche. Miglioramento dei servizi essenziali del territorio: luoghi e servizi più accessibili per migliorare la qualità della vita dei residenti e far crescere le imprese locali, ed un’offerta scolastica adeguata grazie a Iscol@. Coordinamento e raccordo di tutti gli interventi per velocizzarne al massimo l’attuazione. 

«Oggi firmiamo un progetto importante, uno dei più vasti dal punto di vista territoriale e del numero di cittadini coinvolti. Apprezzo molto che due Unioni abbiano deciso di associarsi, questo è uno degli aspetti su cui più abbiamo insistito, unire le forze per avere una visione più ampia del territorio e dunque pensare a progetti di più ampio respiro a vantaggio di tutti, non a singoli interventi in singoli centri. Questo è un territorio ricchissimo di risorse: abbiamo storia, archeologia, tradizioni, e poi terme, i pozzi sacri e il lago Omodeo. La terra di Gramsci oggi si ripensa per riuscire a garantire un futuro ai suoi giovani – conclude Raffaele Paci -. E sono più che sicuro che l’obiettivo sarà brillantemente raggiunto.»

Come anticipato, dal 2016 ad oggi sono 13 i progetti firmati, 13 in corso (da qui alla fine della legislatura ne verranno chiusi altri 6), per un totale di 26 progetti in campo. Per quelli che non si riuscirà a firmare entro febbraio è, comunque, garantita la copertura finanziaria. Oltre 500 milioni le risorse messe in campo dalla Regione per la programmazione territoriale che coinvolge il 100% del territorio ammissibile, 37 Unioni e 295 Comuni. Il quadro delle politiche di sviluppo locale in Sardegna è completato dai 3 Iti da 15 milioni ciascuno (Cagliari, Sassari e Olbia), dalle due Snai (Strategia nazionale per le aree interne) Alta Marmilla e Gennargentu-Mandrolisai, dai Piani dedicati a Sulcis e Nuorese e, infine, dal Pon Metro.

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I festeggiamenti dell’80° compleanno della città di Carbonia prevedono la partecipazione attiva di associazioni culturali, ricreative, sociali, sportive e delle nostre giovani generazioni, in particolare gli studenti, i quali sono testimoni oculari della Carbonia attuale e nel contempo sono proiettati verso la Carbonia del futuro, una città sempre più innovativa e digitale. «Caratteristiche, queste ultime, ben riprodotte dagli studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore Giovanni Maria Angioy, protagonisti della realizzazione di modellini 3D degli edifici storici della città. Il modo migliore per unire la storia con la tecnologia di ultima generazione, facendo incontrare il passato con il presente e il futuro», ha detto il sindaco Paola Massidda.

Il progetto, finanziato dal ministero dell’Istruzione e dal Rotary Club di Carbonia, con il patrocinio del Comune di Carbonia, ha visto la partecipazione di circa una ventina di ragazzi dell’Istituto Superiore di via delle Cernitrici, afferenti a vari indirizzi di studio: Costruzione, Ambiente e Territorio; Grafica e Comunicazione; Informatica e Telecomunicazioni.

L’obiettivo dell’iniziativa è ricostruire le varie tipologie di edifici della città di fondazione, differenziate in ordine gerarchico.

I lavori saranno visibili grazie a un totem 3D nelle giornate di sabato 15 dicembre, dalle ore 15.00 alle ore 19.00, e domenica 16 dicembre, dalle 9.00 alle 19.00, presso l’Istituto di Istruzione Superiore Angioy di Carbonia.

Nel corso delle due giornate del 15 e del 16 dicembre, verrà realizzato anche un murale progettato dagli studenti, che poi sarà donato al comune di Carbonia.

 

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Nasce ad Alghero, su proposta dell’assessore della Difesa dell’ambiente Donatella Spano, la ‘Rete tra le aree naturali protette della Sardegna‘ che, sotto una cabina di regia della Regione, mira a rafforzare la collaborazione con i due parchi nazionali, i quattro regionali e le sei aree marine protette della Sardegna. 

La firma del protocollo con tutti i soggetti è arrivata oggi a conclusione della ‘Prima conferenza regionale delle aree protette’, iniziativa organizzata dall’Assessorato e a cui hanno partecipato i presidenti e direttori di parco e di aree marine protette dell’isola, oltre a rappresentanti del mondo delle imprese, della ricerca. Un momento definito ‘storico’ da Donatella Spano, la quale ha espresso grande soddisfazione per l’accordo e per la totale adesione da parte di tutti gli attori. «Con la Rete tra le aree naturali protette della Sardegna scegliamo un innovativo approccio di governance inclusiva e partecipata sul territorio regionale con scambio di buone pratiche e per affrontare più efficacemente le criticità – ha affermato l’assessore dell’Ambiente -. È, infatti, un modello applicato con successo in tante iniziative promosse in questi anni dalla Giunta, con il coinvolgimento del mio assessorato, e che intendiamo applicare anche in questo caso. Siamo certi che la Rete potrà contribuire in maniera decisa alle azioni della Strategia per lo sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni unite, per la tutela del nostro capitale naturale e per la creazione di nuove opportunità di lavoro».

Davanti a una numerosa platea l’esponente della Giunta Pigliaru ha ripercorso le azioni portate avanti dalla Regione per la conservazione degli ambienti naturali e la loro valorizzazione attraverso le aree protette, che nell’isola sono estese quasi 45 mila ettari a terra e più di 80 mila ettari a mare. E si è soffermata sul modello vincente del nuovo approccio, dal basso e con il pieno coinvolgimento delle comunità locali, per la nascita dei nuovi parchi regionali di Tepilora e Gutturu Mannu nel 2014. «La Giunta ha creduto fermamente nelle potenzialità delle aree protette come volano per la crescita di un territorio e di green job», ha sottolineato l’assessore Spano, che ha poi puntualizzato sulla programmazione delle risorse, non più su base annuale bensì pluriennale e raddoppiando da 300mila a 600mila euro già a partire dal 2018. «Nel quadriennio – ha spiegato – abbiamo erogato oltre 8 milioni di euro di risorse del bilancio regionale solo su questa voce. Con le risorse della programmazione europea 2014-2020, siamo riusciti a finanziare interventi di tutela e valorizzazione delle aree naturali protette per oltre 60 milioni. Si tratta di un forte trend di crescita rispetto ai precedenti periodi di programmazione».

Durante il suo intervento l’assessore Spano ha anche annunciato risorse regionali per affrontare l’emergenza della moria della Pinna nobilis, colpita da un protozoo che sta decimando le popolazioni. «I parchi marini stanno collaborando per un Piano di Azione per la Pinna Nobilis e la Regione è pronta a finanziarlo con uno stanziamento straordinario di 200mila euro per approfondire lo studio del problema», ha concluso Donatella Spano.

La ‘Prima conferenza regionale delle aree protette’, organizzata nell’ambito del progetto Girepam “Gestione Integrata delle Reti Ecologiche attraverso i Parchi e le Aree Marine”, ha puntato a valorizzare il sistema delle aree protette della Sardegna e aprire al dialogo le nuove idee di sviluppo futuro. I lavori, condotti dai giornalisti Donatella Bianchi e Marco Gisotti, sono stati aperti dal sindaco di Alghero Mario Bruno, dal presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, e dal presidente del parco naturale regionale di Porto Conte, Gavino Scala. Per il ministero dell’Ambiente, era presente Maria Carmela Giarratano, della Direzione generale per la Protezione della natura e del mare.

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La Lega Calcio ha ufficializzato oggi il tabellone degli ottavi di finale della Coppa Italia (sono previste partite di sola andata), per il quale, regolamento alla mano, si è reso necessario il sorteggio per stabilire la sede di gara di quattro delle otto partite, in programma tra squadre di serie A. Il Cagliari contro l’Atalanta avrà il vantaggio del fattore campo, lunedì 14 gennaio 2019.

Questo il tabellone completo.

Sabato 12 gennaio 2019: Bologna-Juventus, Lazio-Novara e Sampdoria-Milan

Domenica 13 gennaio 2019: Inter-Benevento, Napoli-Sassuolo e Torino-Fiorentina

Lunedì 14 gennaio 2019: Cagliari-Atalanta e Roma-Virtus Entella.

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Si è celebrato nella cappella della Chiesa di Scientology della Sardegna, a Cagliari, il 70° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.

Davanti ad un pubblico attento e partecipe, erano presenti ospiti di diversa estrazione culturale, religiosa e politica, che hanno arricchito il dibattito con interessanti osservazioni ognuno dal ruolo e dalle esperienze che gli competono.

Tutti hanno convertito sul fatto come i Diritti Umani siano da considerarsi per tutti come una bussola nelle azioni quotidiane e come quando non si prendono nella giusta considerazione, i rapporti tra le persone e tra i popoli vadano a deteriorarsi.

Sono intervenuti Edoardo Tocco, consigliere regionale e vice presidente della commissione Sanità; Gian Paolo Soddu, rappresentante in Sardegna della comunità BAHA’Ì; Judistira Dasa, rappresentante regionale della comunità Hare Krishna; e, infine, Mohamad Doreid, mediatore culturale e presidente dell’associazione Sardegna-Libano.

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Nuove adesioni all’appello lanciato dalla Regione Sardegna e da altre regioni affinché anche l’Italia sostenga il Global Compact for migration firmato alla Conferenza di Marrakech. Il Governo, assente ai lavori dell’assise, ha annunciato che la sua decisione è vincolata alla volontà che sarà espressa dal Parlamento. Hanno condiviso l’appello la Sardegna, la Campania, l’Emilia Romagna, la Toscana, l’Umbria e l’Abruzzo che ha formalizzato il suo sostegno nelle ultime ore. Con le regioni ci sono i comuni di Sassari, Alghero, Iglesias, Castelnuovo di Porto, Mogoro, Monterotondo, i garanti regionali per l’Infanzia e l’Adolescenza di Sardegna e Umbria, l’associazione delle organizzazioni italiane di cooperazione e solidarietà internazionale, Link 2007 Cooperazione in Rete, Consorzio delle Organizzazioni non Governative piemontesi, il Coordinamento delle ONG dell’Emilia-Romagna COONGER e le Università di Cagliari, Brescia, L’Aquila, Napoli (Federico II), il Gran Sasso Institute, il Centro Universitario per la Cooperazione internazionale dell’Università di Parma, l’associazione MANI di Parma e l’associazione Amici Mondo Indiviso (AMI).

«Il Global Compact for migration – si legge nell’appello – conviene all’Italia, perché può rafforzare le sue ragioni nelle relazioni e nelle negoziazioni con gli altri paesi europei e facilitare le trattative nella definizione degli accordi con i paesi di provenienza e di transito dei migranti. Non è pensabile governare un processo globale come la migrazione senza strumenti effettivi per il dialogo e la concertazione di politiche globali. C’è un’altra Italia che vuole vedere il nostro Paese impegnato nel rafforzamento degli strumenti multilaterali, aperto al dialogo con altri paesi in Europa, in Africa ed in altri continenti, desideroso di fare crescere l’integrazione tra comunità ospitanti e migranti nell’interesse di tutti, proiettato verso il futuro.»

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I carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Quartu Sant’Elena, stamane hanno rintracciato il conducente fuggito dopo un incidente stradale verificatosi alcuni giorni fa. L’accaduto risale allo scorso 2 dicembre quando, nel primo pomeriggio, all’altezza della rotonda sulla circonvallazione di Sinnai un ciclista, venne lasciato riverso a terra dal suo investitore. Nello scontro il ciclista, un 34enne di Sinnai molto noto nell’ambiente della mountain bike, ha riportato alcune lesioni per le quali era stato necessario il trasferimento all’ospedale Brotzu di Cagliari con un’ambulanza del 118 con codice rosso. Sul posto era immediatamente intervenuta una pattuglia del Radiomobile di Quartu Sant’Elena, per i rilievi. Grazie ad un accurato sopralluogo ed alla minuziosa campionatura di alcune parti della carrozzeria rimaste sul posto del sinistro stradale dopo l’impatto, è stato dedotto che il mezzo coinvolto si trattava di un veicolo di colore grigio scuro. I controlli si sono conclusi con successo alcuni giorni dopo, quando gli stessi carabinieri hanno rintracciato l’automobile in una carrozzeria di Selargius. Individuata l’autovettura, è stato rintracciato anche l’autore dell’investimento che è stato identificato nella 43enne M.C. residente in Sinnai. Non si conoscono i motivi che hanno indotto la donna a non fermarsi e prestare soccorso e neppure come mai, dopo il misfatto, non si sia presentata spontaneamente presso un comando di polizia. Al termine degli accertamenti, la stessa è stata deferita all’Autorità giudiziaria, in stato di libertà per fuga ed omissione di soccorso.

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Il fortissimo vento di maestrale ha creato notevoli disagi in tutto il Sulcis Iglesiente. Dalle 5.00 di stamane sono stati interrotti i collegamenti marittimi tra Carloforte e Portovesme e la Delcomar ha assicurato i collegamenti sulla tratta Carloforte-Calasetta, con non pochi disagi. Il dirottamento di tutte le corse su Calasetta ha provocato un insolito traffico nel porto di Calasetta, con traghetti in arrivo e in partenza in continuazione. L’intensità del vento, come previsto, ha iniziato a diminuire nel pomeriggio. L’allerta per condizioni meteo avverse per vento e mareggiate resterà in vigore fino alla mezzanotte. Al momento, il Centro Funzionale Decentrato della Protezione Civile non ha pubblicato altri avvisi.

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Si è svolta questa mattina, presso il chiostro della Chiesa di San Ponziano, a Carbonia, sede del Banco del farmaco, la conferenza stampa di presentazione del progetto “Carbonia Memorie”, calendario con foto storiche della città, un iniziativa dell’associazione sportiva Yama arashi Dojo Club nata con l’intento di unire lo sport con la storia creando un progetto che potesse aiutare i più bisognosi.
Il progetto realizzato gratuitamente da Grafiche Sarde ha avuto il fondamentale apporto del giornalista Sebastian Solinas che ha fornito le immagini. Tutto il ricavato verrà devoluto all’associazione Banco del farmaco, no profit che si occupa di donare i farmaci prescritti alle persone in difficoltà economiche.
Il presidente della Yama Arashi Dojo Club, maestro Amos Muscheri, ha sottolineato l’importanza di attivare una sinergica collaborazione tra mondo sportivo culturale e del volontariato: «Non si può pensare di educare i ragazzi senza metterli a conoscenza della storia della città in cui si trovano e senza sensibilizzarli alle problematiche sociali come quella della povertà, la nostra associazione vuole essere un punto di partenza per avere in futuro uomini e donne educati, sensibili e colti».
Il fondatore del banco del farmaco Oscar Piano ha espresso grande gratitudine all’associazione ideatrice ed è convinto che il progetto aiuterà in maniera importante la realizzazione degli obiettivi del banco del farmaco.
«Quando mi è stato proposto di partecipare alla realizzazione del progetto con il contributo fotografico – ha detto Sebastian Solinas – sono stato onorato, penso sia un progetto importante che piacerà molto.»
Il calendario è in vendita presso 13 punti che hanno aderito, al costo di 8 €.