18 July, 2024
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Un bandito armato di coltello ha fatto irruzione nel bar tabaccheria GLOBAL di Quartu Sant’Elena, minacciando la banconiera e fuggendo con l’incasso.
La rapina è avvenuta intorno alle 21.40 della scorsa notte quando l’uomo, con viso travisato da un passamontagna, è entrato nel locale ormai vuoto di avventori. Una volta all’interno, ha estratto un coltello minacciando un’addetta che si trovava dietro al bancone, la quale non ha potuto fare altro che consegnare il denaro che c’era nella cassa, circa un migliaio di euro in contanti.
E’ stato un colpo fulmineo, durato pochi istanti, al termine del quale il malvivente è uscito e si è allontanato a bordo di una bicicletta facendo perdere le proprie tracce.
Quando i gestori hanno avvertito il 112, sul posto sono subito arrivati i carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Quartu, che hanno dato inizio alle indagini sull’episodio ed avviato le ricerche del solitario rapinatore dopo aver acquisito la testimonianza della vittima e le immagini delle telecamere di videosorveglianza.

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Questa mattina, nelle province di Cagliari, Sassari e Alessandria, i militari della Compagnia CC di Carbonia, coadiuvati da personale dei comandi competenti per i territori in cui sono condotte le operazioni, hanno eseguito 6 ordinanze di applicazione di custodia cautelare in carcere, disposte dal Tribunale di Cagliari su richiesta della locale D.D.A. nei confronti di 6 soggetti stranieri (un algerino, un tunisino e quattro nigeriani), gravemente indiziati dei reati di Associazione a delinquere, sfruttamento e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, sfruttamento della prostituzione, sfruttamento della prostituzione, detenzione di banconote contraffatte, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti a minorenni).
I provvedimenti scaturiscono dagli esiti investigativi dell’operazione convenzionalmente denominata “ARRUGA“, condotta dal dicembre 2014 al mese di dicembre 2018 dal Nucleo Operativo della Compagnia CC di Carbonia, che, attraverso due principali filoni d’indagine ha svelato l’esistenza di altrettante distinte tratte di extracomunitari clandestini che, giunti in Sardegna, venivano gestiti e sfruttati da due organizzazioni criminali.

A finire in carcere, accusati di associazione a delinquere, detenzione e spaccio di droga, sfruttamento e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e della prostituzione, e detenzione di banconote contraffatte sono: Yacine Messadi, 45 anni, algerino residente a Cagliari, Nidham Hammouda, di 32, tunisino residente a Selargius, e le nigeriane Sofia Tony, 32enne di Sassari e Bridget Tina Edomwony, di 36 di Alessandria. Le indagini sono state avviate nel 2014 su iniziativa dell’allora comandante della Compagnia di Carbonia, il maggiore Giuseppe Licari, e si sono concluse sotto la guida dell’attuale comandante, il capitano Lucia Dilio.

Le indagini si sono sviluppate sul fronte dell’immigrazione illegale e su quello della tratta di donne destinate alla prostituzione. Da anni si registrano in Sardegna arrivi con barchini di fortunata di migranti algerini sulle coste del Sulcis, molti di questi poi utilizzati dall’organizzazione come spacciatori di droga. Il capo viene indicato in Yacine Messadi: avrebbe organizzato i viaggi dall’Algeria alla Sardegna acquistando l’imbarcazione ed il motore, pagando e dando istruzioni allo scafista di turno e tenendo anche i contatti con le famiglie dei profughi. Avrebbe anche suggerito ai migranti clandestini come evitare il rimpatrio in caso di fermo: la tecnica più usata, quella di dichiararsi minorenni. Una volta in Sardegna, gli algerini venivano utilizzati come spacciatori sulle piazze cagliaritane, soprattutto nel quartiere Marina. Ad aiutarlo, secondo la ricostruzione dei carabinieri, c’era il tunisino: a lui il compito di acquistare la droga e rifornire la rete di smercio.

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Il Centro Funzionale Decentrato di Protezione Civile ha diffuso un nuovo avviso di condizioni meteo avverse (estensione dell’avviso precedente), valido a partire dalla mezzanotte e fino alla mezzanotte di lunedì 10 dicembre 2018.

Nella giornata di lunedì 10 dicembre, continuerà la ventilazione nordoccidentale forte, specie in prossimità delle coste e dei rilievi, Rinforzi a burrasca interesseranno specialmente le coste settentrionali e occidentali. Ventilazione in graduale attenuazione nell’arco del pomeriggio, a partire dai settori orientali. Mareggiate possibili sulle coste esposte della Sardegna settentrionale ed occidentale fino alla serata.

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La Dinamo Banco di Sardegna è tornata! Arrivata al PalaDozza di Bologna consapevole di dover vincere a tutti i costi per mettersi alle spalle il novembre nero, la squadra di Vincenzo Esposito ha impiegato un quarto di gara per prendere le misure della Virtus di uno scatenato Kevin Punter (13 punti nei primi 10′, 25 alla fine, con 2 su 4 da 2 punti, 6 su 8 da 3 punti, 3 su 3 ai tiri liberi, 4 rimbalzi, 2 assist, 28 di valutazione), poi ha rimontato rapidamente il -7 del primo quarto, effettuando il primo sorpasso al 18′ con una tripla di Scott Bamforth (40 a 37) e andando al riposo sul -1 (42 a 43), per poi allungare nel terzo quarto (57 a 49 al 24′ con un canestro da sotto di Jack Cooley), nel quale ha costruito la vittoria. Arrivata al 30′ sul +11 (69 a 58), ha subito la reazione bolognese ma quando s’è ritrovata Pietro Aradori e compagni a -2 (71 a 69 al 33′ dopo una tripla di Kevin Punter, con un parziale di 11 a 2), ha immediatamente ripreso a correre (80 a 69 al 36′ con un parziale di 9 a 0, frutto di un canestro da fuori di Jaime Smith, una tripla ed uno splendido canestro da dotto di uno scatenato Scott Bamforth ed un canestro da sotto di Jack Cooley) ed il finale non ha avuto più storia, fino al definitivo 86 a 74.

L’uomo partita della Dinamo è stato un super Scott Bamforth, a segno con 27 punti (2 su 3 da 2 punti, 6 su 11 da 3, 5 su 6 ai tiri liberi, 4 assist, 29 di valutazione. In evidenza anche Jack Cooley (16 ptunti, 7 rimbalzi), Jaime Smith (14 punti, 4 assist) e Dyshawn Pierre (7 punti, 3 su 4 da 2 punti, 5 rimbalzi e 2 assist).

«E’ una vittoria importantissima soprattutto dal punto di vista mentale perché, come ho sempre ripetuto ai ragazzi anche quando le cose non andavano bene negli ultimi mesi, non eravamo degli “scarrafoni” prima e non siamo dei fenomeni adesso dopo aver vinto questa sera – ha commentato a fine partita coach Vincenzo Esposito -. Siamo una buona squadra che è insieme da poco tempo, con tanti giocatori nuovi e lo staff tecnico, e c’è tanto da lavorare. Lo stiamo facendo, qualche volta arrivano i risultati altre volte meno, ma la cosa importante è che i ragazzi ascoltano e seguono. Quello che avevo chiesto questa sera era che, anche in caso di errori sia in attacco sia in difesa, restassero uniti, giocando di squadra, partendo dall’aspetto difensivo e dal controllo delle palle perse, e devo dire che sono stato accontentato. Penso che questa squadra se oltre al controllo del numero di rimbalzi, statisticamente dimostrato che è una delle migliori in Italia, riesce a tenere a controllo numero palle perse e riesce a distribuire in attacco la palla al giocatore più caldo della partita, può dare fastidio a tutti. Quindi questa sera bene a rimbalzo, bene nel contenere le palle perse e molto bene il numero degli assist; tra le cose positive c’è anche che nonostante avessimo qualche esterno questa sera fosse un po’ sottotono abbiamo continuato ad avere un atteggiamento difensivo importante, in una partita fuori casa con una squadra che ha tanti terminali offensivi e punti nelle mani. La priorità – ha concluso Vincenzo Esposito – è continuare a giocare poi le somme si tireranno alla fine.»

Virtus Bologna 74 – Dinamo Banco di Sardegna 86

Parziali: 25 a 18; 18 a 24; 15 a 27; 16 a 17.

Progressivi: 25 a 18; 43 a 42; 58 a 69; 74 a 86.

Virtus Bologna: Punter 25, Pajola 2, Taylor 5, Baldi Rossi 5, Cappelletti, Kravic 10, Aradori 16, Berti, M’baye 4, Cournooh 2, Qvale 5. All. Pino Sacripanti.

Dinamo Banco di Sardegna: Spissu 2, Smith 14, Bamforth 27, Petteway 6, Devecchi, Magro 1, Pierre 7, Gentile, Thomas 11, Polonara 2, Diop, Cooley 16. All. Vincenzo Esposito.

Scott Bamforth.

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Martedì 11 dicembre, per il festival “La città che viaggia – Festa delle creatività giovanili”, organizzato a Cagliari da Carovana SMI insieme a un folto gruppo di partner, arriva una delle serate più attese.  

Alle 19,30, al Teatro Massimo (sala M), è in programma “Time flies”, serata in cui al concerto di Laurent Petitgand, musicista autore di moltissime delle colonne sonore dei film del regista tedesco, seguirà la proiezione dell’ultimo lavoro di Wenders “Papa Francesco. Un uomo di parola” (Universal Picture, 2018), altro film di cui Laurent Petitgand ha firmato le musiche.

Dopo il film di Wenders sul Pontefice e il disco, arriva una nuova tappa inedita per Laurent Petitgand: la colonna sonora con le canzoni re-interpretate. Il messaggio di Papa Francesco,di Wim Wenders, Patti Smith, Margot Petitgand e dello stesso compositore. Il potere unificatore della musica, affronta i temi della discriminazione sociale, l’ambiente e l’ingiustizia. Un viaggio attraverso diversi generi musicali: Sacra, Popolare, Rock, Folk e Elettronica. 

Dice Laurent Petitgand: «Dopo oltre 30 anni di collaborazione con Wim Wenders questo concerto rappresenta una sorta di culmine della nostra volontà comune di illuminare il mondo, umilmente con una certa idea della poesia nel suo senso etimologico: Creando!».

Insieme al compositore francese (chitarra e canto) saranno sul palco: Margot Petitgand (canto), Luan Lajus (violoncello), Jean Christophe Mahé (percussioni). La direzione artistica del concerto è di Katia Medici.

Alle 21.00, l’esibizione musicale sarà seguita dalla proiezione in anteprima regionale di “Papa Francesco. Un uomo di parola”.

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Questa sera si è svolta la messa di insediamento ufficiale di don Andrea Zucca, nuovo parroco della Chiesa di San Ponziano, fresco di nomina ricevuta dal vescovo della diocesi di Iglesias, Sua Eccellenza monsignor Giovanni Paolo Zedda.

Don Andrea raccoglie il testimone lasciatogli dal compianto don Amilcare Gambella, il cui ricordo è indelebile in tutti i cittadini di Carbonia.

«Un’eredità – ha detto il sindaco, Paola Massidda – che siamo certi don Andrea saprà onorare nel migliore dei modi con impegno, serietà e dedizione nella cura quotidiana di migliaia di fedeli che fanno capo alla principale parrocchia della nostra città.»

Il sindaco Paola Massidda e l’intera Amministrazione comunale hanno augurato buon lavoro a don Andrea Zucca e al suo vice, don Gianfranco Nonnis.

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Domani, lunedì 10 dicembre, alle 16.30 nella Torre Aragonese in piazza San Palmerio a Ghilarza, l’assessore della Programmazione Raffaele Paci firmerà il progetto di sviluppo delle Unioni di Comuni Barigadu-Guilcer. È il tredicesimo progetto che viene chiuso e finanziato all’interno della Programmazione territoriale della Regione. 

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«Quella per l’insularità è una battaglia fondamentale per i sardi ma introdurre il principio nella Costituzione prevede un inter lungo e tortuoso, mentre gli stessi diritti possono essere reclamati chiedendo la piena attuazione dell’articolo 13 dello Statuto autonomistico combinato ad alcune norme già riconosciute dall’Unione Europea. A me sembra che questa sia la via maestra da seguire unitariamente e con determinazione. Ciò detto, se il principio di insularità dovesse arrivare in Parlamento come da voi proposto, e seguire un iter rapido e un’accoglienza da parte di una larga maggioranza parlamentare, non avrei alcuna remora a sottoscriverlo, nella certezza che, pur non risolutivo, rafforzerebbe il raggiungimento dei nostri buoni diritti.»

Lo afferma il senatore del Movimento 5 Stelle Gianni Marilotti, rispondendo con una lettera all’appello rivolto ai parlamentari sardi da Roberto Frongia e Maria Antonietta Mongiu del Comitato per l’inserimento del principio di insularità in Costituzione, che Gianni Marilotti ringrazia «per l’impegno civile di cui meritoriamente vi siete fatti carico».

«Premesso che ho grande rispetto per gli oltre 110mila sardi e italiani che hanno sottoscritto la proposta, nonché del generoso impegno dei promotori dell’iniziativa, credo che vadano fatte alcune precisazioni – scrive Gianni Marilotti -. Concordo pienamente sul fatto che questa sia una battaglia fondamentale affinché le popolazioni delle Isole, maggiori e minori, possano competere in modo leale e in condizioni di parità nel mercato interno europeo, ho però qualche dubbio che la via indicata sia la più efficace a raggiungere lo scopo. In primo luogo perché costituzionalizzare un principio è affare assai complicato e prevede un iter lungo e tortuoso; in secondo luogo, anche se costituzionalizzato il principio di insularità avrebbe bisogno, come tutti i principi generali, di leggi e decreti attuativi senza i quali rimarrebbero sulla carta.»

Per il senatore 5 Stelle «il principio di insularità è poi in qualche modo già riconosciuto da Trattati fondativi dell’Unione Europea, come il Trattato di Amsterdam del 1997, rafforzato da quello di Lisbona del 2007. Ma, a ben vedere, esso è inglobato, perlomeno per quel che riguarda la Sardegna, nell’articolo 13 dello Statuto autonomistico, che è parte della Costituzione, laddove si parla del dovere dello Stato, in concorso con la Regione Autonoma della Sardegna, di attuare un piano organico di Rinascita economica e sociale dell’Isola. Solo una errata interpretazione di tale norma generale ha ritenuto che si trattasse di una norma transitoria valevole una volta soltanto. Il combinato disposto tra la piena attuazione dell’articolo 13 del nostro Statuto autonomistico e delle norme della Unione Europea a me sembra la via maestra da seguire unitariamente e con determinazione».

«Ciò detto – conclude Gianni Marilotti – se il principio di insularità dovesse arrivare in Aula come da voi proposto, e seguire un iter rapido e un’accoglienza da parte di una larga maggioranza parlamentare non avrei alcuna remora a sottoscriverlo, nella certezza che, pur non risolutivo, rafforzerebbe il raggiungimento dei nostri buoni diritti.»

Nella sua lettera il senatore cagliaritano riporta inoltre uno stralcio del suo intervento a sostegno delle ragioni dell’insularità, in occasione lo scorso giugno delle dichiarazioni del presidente Giuseppe Conte sul Consiglio Europeo.

 

 

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Una normale pattuglia in borghese della polizia. Almeno a prima vista. Invece no: sono due rapinatori che, spacciandosi come appartenenti alle forze dell’ordine, a volto scoperto, alle ore 8.00 di questa mattina hanno inscenato una finta perquisizione domiciliare con tanto di verbale in mano. Così quanto asserisce M.S., un 45enne che, in quel momento, si trovava da solo nella sua abitazione di Sestu.
Sebbene stupito ed incredulo, probabilmente ingannato anche dalla circostanza che uno dei due uomini indossava una pettorina con la scritta POLIZIA, M.S. ha messo a disposizione il proprio appartamento. Con la minaccia di una pistola, i finti poliziotti hanno immobilizzato l’uomo con delle manette e, nel frugare tutte le stanze, si sono appropriati di alcuni oggetti e della somma di circa mille euro. Al termine delle operazioni, i finti poliziotti, disturbati dall’arrivo di un parente del rapinato, hanno liberato l’uomo dalle manette e si sono allontanati definitivamente dall’abitazione, rassicurando i presenti che in seguito altri colleghi sarebbero intervenuti per il rilascio del verbale.
Insospettito dal strano modus operandi dei due pseudo poliziotti, l’uomo si è reso conto di essere stato vittima di una rapina ed ha lanciato l’allarme al 112.

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Il 21 e 22 dicembre, in concomitanza con la Giornata mondiale del diabete, Sant’Antioco ospiterà il convegno “Il Terzo tempo…con il Diabete!”, organizzato dalla Sulcispes nella sala consiliare comunale.

La Sulcispes, consapevole del problema che coinvolge anche diversi suoi atleti, a partire dal 2017 ha intrapreso rapporti di collaborazione con associazioni che si occupano di malattie croniche come il diabete mellito, in particolar modo del diabete mellito autoimmune che, purtroppo, nel nostro territorio ha un tasso d’incidenze fra i più alti al mondo. In occasione della Giornata mondiale del diabete 2017, la Sulcispes ha intrapreso una importante collaborazione con l’associazione Diabete Iglesias Carbonia Onlus. Il sodalizio nato sotto forma di sponsorizzazione etica e con il fine di focalizzare l’attenzione relativamente al diabete infantile di tipo 1, presente anche nell’ambito dello sport, intende portare Avanti diverse iniziative, di natura sportiva e sociale, mirate a raggiungere un fine comune: formare per informare. Un progetto volto all’educazione non solo motoria, ma anche alimentare e terapeutica Il 2018 rappresenta il proseguimento dell’impegno della Sulcispes su queste tematiche, ampliando la rete grazie ai nuovi rapporti di collaborazione instaurati anche con: 

1. Diabete Forum, ADIC Onlus (Associazione Diabete Iglesias Carbonia Onlus).

2. FAND, Associazione Italiana Diabetici – Sezione Sulcis

3. Coordinamento Associazione Diabetici Sardi

4. Rete Sarda Diabete

5. Diabete Italia ATTIVITA’.