25 November, 2024
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Un evento regionale che punta a valorizzare il sistema delle aree protette della Sardegna e mettere sul tavolo le nuove idee di sviluppo futuro, partendo dai risultati raggiunti. È l’obiettivo della ‘Prima conferenza regionale delle aree protette’, in programma lunedì 10 dicembre, a partire dalle 9,15, nella sala conferenze Lo Quarter ad Alghero (largo San Francesco).

Saranno presenti tutti i presidenti e direttori di parco e di aree marine protette dell’isola, oltre a rappresentanti del mondo delle imprese e della ricerca. «Dal confronto con gli attori coinvolti nella gestione emergerà il valore economico accanto a quello ambientale dei nostri territori e lanceremo la proposta di creare una rete tra le aree naturali protette della Sardegna», afferma l’assessore della Difesa dell’ambiente, Donatella Spano, sull’iniziativa organizzata dal suo Assessorato.

Ad aprire i lavori il sindaco di Alghero Mario Bruno, il presidente del parco naturale regionale di Porto Conte Gavino Scala, il presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau e il presidente della commissione Ambiente in Consiglio regionale Antonio Solinas. Le tavole rotonde saranno moderate dai giornalisti Donatella Bianchi e Marco Gisotti, il quale farà anche il punto con l’assessora Spano sulle azioni portate avanti dalla Regione per la conservazione degli ambienti naturali e la loro valorizzazione attraverso le aree protette.

La giornata è realizzata nell’ambito del progetto Girepam “Gestione Integrata delle Reti Ecologiche attraverso i Parchi e le Aree Marine” e in stretta collaborazione con tutte le aree protette operative nell’isola.

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«Sorprendono davvero le odierne dichiarazioni del presidente Pigliaru sulla bonifica e rigenerazione urbana dell’ex Arsenale de La Maddalena. Pigliaru, infatti, chiama in causa il governo sul blocco dei fondi ma per quanto attiene alle risorse provenienti dal Patto per la Sardegna, la Regione dovrebbe fare richiesta al ministero per il Sud, autorità competente sul Patto, affinché sia attivata l’assistenza di Invitalia come soggetto attuatore. Dubito fortemente che ciò sia avvenuto, anche perché in occasione degli incontri avuti dal presidente con il ministro Lezzi la stampa non ha riportato nulla a tal proposito.»

Lo afferma il candidato governatore del MoVimento 5 Stelle Francesco Desogus, commentando le parole del presidente della Regione, Francesco Pigliaru su La Maddalena.

«Dunque il presidente Pigliaru – aggiunge Francesco Desogus – deve chiarire se questo passaggio sia avvenuto, perché in caso contrario la responsabilità di tale blocco attiene a lui e alla sua amministrazione. Tra l’altro se c’è l’urgenza di sbloccare le risorse del Patto per la Sardegna, e non ho ragione di dubitarne visti i problemi e le arretratezze della nostra terra, Pigliaru avrebbe dovuto subito metterne al corrente il ministro per il Sud, la quale già da settimane ha chiesto a tutti i presidenti di Regione di inviare entro la fine dell’anno il cronoprogramma dei singoli Patti regionali sulla la progettazione e cantierizzazione di interventi proprio al fine di velocizzare lo sblocco e l’utilizzo di quelle risorse.»

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È online, sul sito della Regione, nella sezione notizie, l’avviso per la presentazione da parte delle agenzie formative di proposte progettuali per l’istituzione di percorsi triennali di Istruzione e Formazione Professionale (per la qualifica professionale triennale di livello 3 EQF). L’avviso ha una dotazione finanziaria di 5,172.320 milioni di euro: 2,191.897 milioni attinti da Fondo Sociale Europeo, 2 milioni di risorse regionali e 980.423mila euro di risorse ministeriali.

Dedicati ai ragazzi in possesso della licenza media che si apprestano a decidere (a gennaio del nuovo anno) come proseguire gli studi, i percorsi di istruzione e formazione professionale concorrono a ridurre la dispersione scolastica nell’Isola. Come valore aggiunto tendono a creare un ponte tra il mondo della formazione e il mondo produttivo, con un ruolo rilevante affidato, nel triennio, all’attività pratica, che potrà svolgersi in tre modalità: alternanza formazione – lavoro, apprendistato, impresa formativa simulata.

Le agenzie formative sono chiamate dall’avviso a presentare progetti di percorsi finalizzati al conseguimento di 22 qualifiche professionali, previste nel repertorio nazionale. Operatore chimico, elettrico ed elettronico, ma anche operatore agricolo, delle lavorazioni artistiche, del legno, del benessere e della ristorazione, sono alcune delle figure professionali elencate nell’avviso.

Le candidature per la costituzione dell’offerta formativa potranno essere presentate da agenzie formative singole o in raggruppamento temporaneo in possesso degli specifici requisiti dettagliati nel testo dell’avviso e dovranno essere trasmesse esclusivamente per mezzo della procedura telematica disponibile nell’area riservata sul portale Sardegna Lavoro, entro le ore 11.00 del 17 dicembre 2018.

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Circo, teatro gestuale e teatro fisico, nello spettacolo di umorismo eccentrico “Punto y Coma” (Punto e virgola) che chiude il ciclo degli appuntamenti di Tersicorea per il 2018 con il Festival “Cortoindanza/Logos – Un ponte verso l’Europa” diretto da Simonetta Pusceddu: spettacoli, residenze artistiche, laboratori e cantieri itineranti nei luoghi storici e culturali tra i più belli e suggestivi di Cagliari e della Sardegna. Sabato 8 dicembre, alle 20.30, al T.Off, Cagliari va in scena un mondo fantastico, dove gli oggetti prendono vita, i movimenti parlano e le parole volano, interpretato da Rubén Rio (idea, coreografia e regia) e Nicoletta Battaglia della compagnia di Barcellona di circo contemporaneo e teatro fisico “El Cruce”. 

Un luogo magico e sorprendente abitato da libri, dove le immagini ballano e la fragilità trema, uno spazio abitato da oggetti reinventati e esseri strani. Questa eccentrica coppia di danzatori-attori rende l’assurdo qualcosa di vitale e converte il quotidiano in una esperienza di dimensioni straordinarie. Vincitori del Premio OFF Circarda 2016, Rubén e Nicoletta traggono ispirazione dall’espressionismo e dal teatro dell’assurdo, esplorano i concetti di “cultura” e “conoscenza” e le possibilità poetiche ed espressive del circo contemporaneo e del teatro fisico/gestuale. Nel loro mondo poetico, le cose non sono come sembrano. «Punto e Coma non esistono, il loro mondo non c’è. E se tu puoi vederli sei un privilegiato».

Creazione: El Cruce; Interpreti: Nicoletta Battaglia e Rubén Rio; Idea originale e regia: Rubén Rio; Supervisione: Leandre Ribera; Luci: Martina Lacueva Rodriguéz.

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Domenica sera, al Teatro delle Saline, a Cagliari, per la rassegna “Famiglie a teatro”, andrà in scena “Jack e il fagiolo magico”, con il riadattamento teatrale firmato da Ivano Cugia.

La compagnia Akròama mette assieme da decenni un percorso di lavoro teatrale che sposa generi, commistioni, studi e ricerche ad alto valore aggiunto in ambito locale, nazionale ed estero. Un insieme di passione e suoni, interpretazioni e opere classiche rivisitate, adattabili a un pubblico eterogeneo, giovane e meno giovane. La rassegna è supportata da ministero Beni culturali, Regione, comune di Cagliari e Fondazione di Sardegna

Tratto dalla nota fiaba popolare, rivisitata nel testo e arricchita nella caratterizzazione dei personaggi. Luci, colori, magie e musiche catturano l’attenzione dei bambini, fortemente stimolati all’interazione con i personaggi della storia. Jack, bambino astuto e coraggioso, si avventura in un mondo a lui sconosciuto, imbattendosi nelle più stravaganti vicende, affrontando e sconfiggendo le sue paure in nome di importanti valori affettivi: famiglia e amicizia. La trama è semplice: Jack è un bambino orfano di padre e vive in una misera casa di campagna con la sua mamma e la loro mucca, unico mezzo di sussistenza. Un giorno l’amata mucca smette di produrre il latte e così si decide di venderla. Inizia qui l’avventura di Jack, che si imbatterà in personaggi stravaganti. L’urgenza della fame lo spinge a cercare una soluzione in un altro misterioso mondo, che si può raggiungere soltanto salendo lungo la pianta di fagioli, cresciuta magicamente nell’orto. Jack supera le prove, vince la paura dell’Orco e viene ricompensato generosamente. Nelle fiabe non c’è mai delusione: si è sempre esauditi. I desideri si avverano grazie ad una serie di azioni concrete che risolvono la situazione. Jack riconquista la fiducia della madre, grazie a lui non soffriranno più la fame. Forse è diventato adulto, certo non potrà più tornare nel mondo delle nuvole perché, oramai, la pianta non germoglierà più!

“Jack e il fagiolo magico” è stata riadattata da Ivano Cugia. In scena Eleonora Giua, Ivano Cugia, Andrea Gandini e Giovanni Trudu.

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La penultima giornata della XIV edizione del Festival del cortometraggio mediterraneo “Passaggi d’autore: intrecci mediterranei” è tutta dedicata a un formato cinematografico assolutamente nuovo ma che sta prendendo sempre più piede, specie tra i più giovani: la webserie.

Questo il programma completo di domani, sabato 8 dicembre:

Webseries e territorio: interazioni e interattività / Webseries and territory: interactions and interactivity

Ore 17:00  In vino veritas, Michele Pinto, Italia, 2018, 30’

Ore 18:00  La festa triste, Mattia Marcucci, Italia, 2017, 60’

Ore 21:30  Anachronisme, Riccardo Cannella, Italia, 2017, 66’.

La serata è coordinata e presentata da Mirko Lino, fondatore e caporedattore di EmergingSeries Journal. Saranno presenti i registi. 

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Il consigliere regionale sardista Nanni Lancioni ha diffuso una nota, nella quale denuncia «l’abbandono e degrado, ma anche una situazione potenzialmente pericolosa dell’ingresso del reparto di Cardiologia nel presidio ospedaliero del Santissima Trinità», con «la staccionata in legno che separa la strada che conduce all’interno del nosocomio deteriorata e rovinata in diversi punti, con diverse travi di legno rotte o addirittura staccate».

Nanni Lancioni sollecita un intervento urgente per la messa in sicurezza del polo sanitario. «E’ necessario intervento immediato per il restyling del polo sanitario di via Is Mirrionis, che presenta situazioni di incuria all’ingresso di molti reparti. Non solo – spiega il consigliere regionale sardista -. Occorre prestare maggiore più attenzione alle condizioni dei diversi reparti dislocati nel presidio, con situazioni di pericolo per i pazienti e i visitatori».

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«Sapere che le bombe sganciate nello Yemen, vengono fabbricate a Domusnovas. Ho avuto la fortuna di visitare quella splendida terra, e di suonare con musicisti del luogo. Auguro a ogni uomo di andarci, perché è un posto bellissimo. Lo auguro prima di tutto a chi produce quelle bombe, affinchè veda con i propri occhi dove esplodono.»

Così rispondeva il grande Gavino Murgia, di ritorno in Sardegna dopo un tour all’estero, all’intervista di Carlo Argiolas per l’Unione Sarda di qualche mese fa. Cercarlo, chiedergli se volesse inserirsi nel progetto di pace e di riscatto del Comitato per la Riconversione della RWM è stato un soffio, così come immediata e al volo è stata la sua risposta.

Sì, perché per lui il jazz è ancora «un grido contro ogni forma di oppressione» e, che cosa sono la guerra e il sentirsi costretti a lavorare per alimentarla, se non due tra le più perverse forme di oppressione?

Nasce così il Concerto che si terrà ad Iglesias il prossimo 11 dicembre, alle ore 19.00, presso il Centro Culturale – Casa del Cinema di via Cattaneo, sotto l’egida di ARCI Sardegna e con il supporto dei 26 soggetti della società civile che compongono il Comitato.

Nasce dal desiderio di fare ogni cosa per cercare di salvare, oltre al martoriato popolo yemenita, anche le grandi bellezze di quel paese, in buona parte già distrutte dai micidiali ordigni prodotti sul territorio di Iglesias e sganciati (insieme ad altri) dalla coalizione saudita, sopra mamme e bambini, malati e profughi, ospedali e monumenti, senza nessun rispetto delle convenzioni internazionali. Perciò, verrà proposta l’adesione a due progetti finalizzati, il primo, a sostenere la ONG Mwatana che in Yemen si occupa di Diritti Umani e, l’altro, a fermare l’espansione della fabbrica delle bombe.

Ma l’idea del Concerto ha le sue radici, soprattutto, nel concetto che la bellezza è ancora capace di salvare questo mondo, ad un passo dall’autodistruzione, se solo ci sforziamo di di coglierla, indistintamente, negli occhi di una madre o in quelli di un bambino o di un padre, che qui o laggiù hanno lo stesso colore e la stessa profondità, nei nostri e negli altrui monumenti naturali, storici e architettonici, nella musica di Gavino che è, ad un tempo, tradizione e innovazione, fuse insieme in un mix che lascia incantati e ridona fiducia.

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E’ stata formalizzata questa mattina a Villa Devoto, con un Protocollo d’intesa firmato dal Commissario straordinario governativo, il presidente Francesco Pigliaru, e dal sindaco Luca Montella, l’attività di collaborazione tra la Regione ed il comune di La Maddalena sulla bonifica ambientale e rigenerazione urbana dell’area, di rilevante interesse nazionale, dell’ex Arsenale militare. In quest’ottica è stato inoltre costituito, con apposita ordinanza, l’Ufficio del Commissario. L’Ufficio è formato dai Direttori generali e dai tecnici della Presidenza e degli assessorati competenti per materia (Ambiente, Enti locali, Lavori pubblici) e da un dirigente tecnico del comune di La Maddalena. Da subito operativo, consentirà di proseguire le attività di pianificazione in maniera coordinata e unitaria, anche nelle more dell’individuazione del soggetto attuatore da parte del Governo. È sempre viva infatti l’esigenza che il Governo individui il Soggetto chiamato a porre in essere gli indirizzi del Commissario e indispensabile, dunque, per dare piena operatività al processo di bonifica e riqualificazione.
«Sbloccare i cantieri di La Maddalena era per noi una priorità fin da principio e abbiamo messo tutto l’impegno per raggiungere l’obiettivo – ha detto Francesco Pigliaru -. È stato un percorso lungo e complesso, da cui abbiamo ottenuto i passaggi formali necessari e risorse importanti. Insieme al Comune abbiamo fatto la nostra parte e continuiamo a farla, comprese le bonifiche nello spazio d’acqua davanti all’ex Arsenale, ma manca un tassello che non dipende da noi: il Governo deve ancora definire il soggetto attuatore, che come prevede la legge è necessario per mettere in sicurezza il sito e renderlo operativo dal punto di vista turistico e occupazionale. Chiediamo che questa decisione arrivi subito perché le risorse non possono restare ferme, devono trasformarsi in lavoro e prospettive di sviluppo per La Maddalena e per tutta la Sardegna – ha concluso il presidente Francesco Pigliaru -, abbiamo aspettato fin troppo e ora non vogliamo che si perda neanche più un giorno.» 

Il sindaco di La Maddalena, Luca Montella, ha ricordato che «il recupero e la riconversione previsti col G8 erano la dovuta ricompensa per una parte della Sardegna che ha servito lo Stato per più di 200 anni» e sottolineato «l’impegno costante del Comune che, avendo seguito con la Regione tutta la vicenda, ha compiuto, prima del commissariamento, tutti i passi relativi alle bonifiche a mare della darsena interna. Dopo aver bandito la gara per 8 milioni, adesso abbiamo l’aggiudicatario e già un cronoprogramma preciso per l’esecuzione dei lavori che inizieranno a brevissimo».

L’assessora della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano ha rimarcato il gran lavoro compiuto finora: «Abbiamo avuto ragione a delegare al Comune la parte delle bonifiche dello specchio d’acqua interno. Per la parte esterna alla darsena, invece abbiamo affidato ad Arpas la caratterizzazione che è stata già conclusa e adesso procediamo a individuare la migliore tecnologia per la prosecuzione dei lavori».

L’assessore degli Enti Locali Cristiano Erriu ha invece menzionato il percorso relativo alle opportunità di rilancio turistico: «Con il Comune ed il coinvolgimento del Parco e della Soprintendenza abbiamo valutato le ipotesi di rilancio, attraverso dei bandi, degli esistenti compendi dalle grandi potenzialità quali il Club Med e Punta Rossa a Caprera e il Faro di Razzoli. Sono azioni che, unitamente agli investimenti programmati, consentiranno all’Arcipelago di fare un deciso salto di qualità».

All’incontro ha partecipato anche il consigliere regionale Pierfranco Zanchetta che ha sottolineato l’urgenza, per La Maddalena, riconosciuta dalla Giunta Pigliaru di preminente interesse regionale, di rapidi segnali di ripresa.

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Parte dalla Sardegna la rivoluzione smart per trasformare le città in luoghi più intelligenti e sicuri. Lo IOC (Intelligence Operation Center), il Supercervellone  elettronico messo a punto nel Joint Innovation Center da Huawei e Crs4, frutto dell’accordo firmato 3 anni fa, è stato presentato ufficialmente oggi a Cagliari al presidente della Regione Francesco Pigliaru, al vicepresidente Raffaele Paci, al sindaco della Città Metropolitana Massimo Zedda e ai rappresentanti di tutte le parti in questo momento interessate dalla sua prima applicazione nella città di Cagliari (Aeroporto, Autorità portuale, Camera di Commercio, Ctm, Arst, Università di Cagliari, Cagliari Calcio), alla presenza del presidente Huawei Italia Luigi De Vecchis. Unico nel suo genere in Europa, sarà utilizzato a Cagliari come prototipo su scala regionale per far diventare la Sardegna la prima Smart Region italiana, nelle città e nelle zone interne: intelligente, sicura, interattiva, sempre più a misura dei cittadini del terzo millennio. Un modello da replicare in Italia e in Europa. Si parte appunto da Cagliari, dove grazie al “Tessuto digitale metropolitano”, il Supercervellone sta raccogliendo tutti i dati necessari al suo funzionamento. 

«Il laboratorio sta facendo cose importantissime per l’intera Sardegna. Abbiamo bisogno di creare competenze, progetti, professionalità intorno a questo concetto dell’essere intelligenti, che è fondamentale per migliorare la vita quotidiana di tutti perché riguarda i trasporti, la sicurezza, il traffico, per fare solo qualche esempio – dice il presidente Pigliaru -. Ma essere una Regione intelligente significa anche essere una regione in cui si creano lavori nuovi, ben pagati, altamente tecnologici, spendibili nel mercato internazionale. Noi questi lavori vogliamo crearli il prima possibile, vogliamo spingere perché nascano subito, ne abbiamo bisogno adesso e dappertutto in Sardegna. Pensiamo all’agricoltura, che in alcune parti del mondo è uno dei settori più avanzati e meglio pagati grazie proprio all’alta tecnologia, un settore che qui da noi può davvero diventare il punto di forza intelligente della nostra economia. Se aspettiamo pigramente che le cose succedano da sole, non succedono. Perciò noi abbiamo fatto e stiamo facendo tutto il possibile per favorire questo processo, dando un forte e costante supporto istituzionale, che oggi è stato più volte riconosciuto, e che continueremo a garantire.»

Dalla gestione in tempo reale del traffico alla ottimizzazione dei trasporti, dai parcheggi che “curano” le esigenze dei disabili alla sicurezza nei luoghi affollati, dal raccoglitore di rifiuti intelligente che quando è pieno con un segnale “chiama” il camion più vicino che provvede a svuotarlo fino allo Stadio Smart, e poi ancora energia intelligente, che significa grande risparmio per le famiglie, e monitoraggio ambientale e climatico. Le applicazioni, presentate oggi all’interno del progetto che riguarda Cagliari, sono concentrate nel Supercervellone che man mano incamera i dati per poi riutilizzarli a servizio delle città. Sul progetto di Cagliari, e su tutti quelli che seguiranno, sarà fatto un punto della situazione ogni 5 anni per programmare i 5 successivi, con tutti gli interventi previsti. Le prime applicazioni, in particolare quelle su traffico e affollamento, sono già operative a Cagliari e passano attraverso 25 telecamere, 92 stazioni del traffico, 23 sensori di parcheggio. 

«Siamo davvero molto orgogliosi del progetto presentato oggi e di tutto quello che abbiamo fatto come Regione per arrivare a questo risultato – dice l’assessore della Programmazione Raffaele Paci -. Oggi qui abbiamo tutti i soggetti coinvolti in questo primo progetto, pubblici e privati: l’obiettivo comune è quello di vivere in una città intelligente che migliori la vita di ognuno di noi, e dunque è necessario il contributo di tutti, ciascuno per la sua parte. Perciò abbiamo deciso di istituire un Comitato di indirizzo, una cabina di regia che accolga tutti i soggetti istituzionali presenti oggi, ma aperta a possibili future partecipazioni, in modo che possano confrontarsi e collaborare costantemente, ognuno fornendo i dati di propria competenza. Abbiamo ancora poco tempo a disposizione prima che finisca la legislatura, ma abbiamo seminato tanto e bene, e quindi già da oggi siamo pronti a lavorare per arrivare al traguardo: ottimizzare i costi della vita e migliorare la vita quotidiana. Questo è un sistema che non esiste in Europa – conclude Raffaele Paci -, l’unico si trova proprio qui a Cagliari. E nel Joint Innovation Center di Pula verranno da tutta Europa a imparare studiare e imparare cosa stiamo facendo.»

Il primo accordo con Huawei per l’avvio della ricerca sulle Smart and Safe city è stato siglato dal presidente Francesco Pigliaru ad Hannover a marzo del 2015. Qualche settimana fa, a Roma, è stato firmato un secondo MoU, Memorandum of Understanding. Il Joint Innovation Center di Pula è stato inaugurato a dicembre 2016, che ha comportato un investimento di 20 milioni da parte del colosso cinese dell’informatica: il Supercervellone IOC è il primo risultato di quell’investimento, cofinanziato dalla Regione con 3 milioni.

Il presidente Luigi De Vecchis ha annunciato che le collaborazioni con la Sardegna continueranno e saranno anzi intensificate.