25 November, 2024
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Se è vero, come sostiene l’ultimo rapporto Censis sulla situazione sociale dell’Italia, che la maggioranza dei nostri connazionali è preda di un “cattivismo” diffuso ed è impegnata ad erigere “muri invisibili ma spessi” nei confronti di coloro che appaiono diversi, allora è compito dei giornalisti analizzare, approfondire le ragioni e chiedersi se e quale condizionamento possa derivare dall’informazione. In particolare Il rapporto Censis punta il dito sul diffondersi dei pregiudizi, anche quelli finora considerati inconfessabili, come l’avversità ai Rom (il 69% degli italiani non li vorrebbe come vicini di casa).
Proprio ai Rom, alla loro storia, alla cultura, ai rapporti con l’Italia e gli italiani e al processo di emancipazione ed integrazione sociale in atto, è dedicato l’evento formativo che l’Ordine dei giornalisti ha organizzato insieme alla Caritas e che si svolgerà venerdì prossimo, 14 dicembre a Cagliari, nell’Aula magna del Seminario arcivescovile dalle 14.00 alle 18.00. Considerato il carattere prettamente deontologico dell’appuntamento, i giornalisti partecipanti avranno diritto a 6 crediti formativi.
Il titolo è “Rom in Italia, una cittadinanza incompiuta”. L’evento formativo è inserito in una un seminario della Caritas, che spazierà per due giorni su diversi temi ed ha per titolo “Rom italiani o italiani di etnia Rom?”.
Alla sezione di venerdì pomeriggio, dopo l’introduzione di don Marco Lai, direttore della Caritas diocesana e di Ahmetovic Saltana, della Consulta immigrazione del comune di Cagliari, sono previsti gli interventi di Anna Cao (Sostituto. Procuratore del Tribunale dei Minori di Cagliari), Giorgio Altieri (Giudice del Tribunale di Cagliari), Valerio Cataldi (presidente dell’Associazione Carta di Roma), Gianni Loy (giuslavorista, presidente Fondazione Anna Puggioni). Coordinerà i lavori Francesco Birocchi (presidente dell’Ordine dei giornalisti della Sardegna).
«Il giornalista rispetta i diritti fondamentali delle persone e osserva le norme di legge poste a loro salvaguardia», prescrive il codice deontologico dei giornalisti. Ma, nei confronti dei Rom che vivono i Sardegna (sono circa 1.380), molti dei quali approdati nell’Isola dopo la fuga dalla ex Jugoslavia dilaniata dalla guerra, permangono stigmi e stereotipi. Molti di loro sono ormai italiani, di nascita e di residenza, ma non riescono a godere, di fatto, degli stessi diritti degli altri residenti. E questo nonostante sia in atto un importante processo di inclusione sociale. 

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Oggi, nelle campagne di Orgosolo, nelle località Biriddi, Montes, Hohosi, Sa Carcara, sono stati individuati e poi abbattuti 108 maiali al pascolo brado illegale, di proprietà ignota, non registrati all’anagrafe animale e mai sottoposti ai dovuti controlli sanitari. Ne dà comunicazione l’Unità di Progetto (UdP) per l’eradicazione della Peste suina africana (PSA) in Sardegna comunica che l’intervento si inserisce nelle attività di monitoraggio e controllo del territorio che puntano a ricercare gli ultimi branchi di maiali ancora allo stato brado illegale che possono continuare ad alimentare la presenza del virus della PSA a discapito delle attività della stragrande maggioranza degli allevamenti regolari che, in questi ultimi anni, hanno deciso di operare nel rispetto delle regole sulla biosicurezza e delle norme igienico sanitarie. Nell’operazione odierna, coordinata dall’Unità di Progetto in stretta collaborazione con la Prefettura e la Questura di Nuoro, sono intervenute 3 squadre di veterinari dell’ATS e i colleghi dell’Istituto zooprofilattico sperimentale, gli uomini del Corpo forestale e di Vigilanza ambientale ed il personale dell’Agenzia Forestas. 

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Fine settimana ricco di appuntamenti per “La città che viaggia – Festa delle creatività giovanili”, il festival organizzato a Cagliari da Carovana SMI, insieme ad un folto gruppo di partner.

Sabato 8 e domenica 9 dicembre alle 19.00 (e lunedì 10 dicembre in un matinèe per le scuole) nel Teatro Massimo di Cagliari, all’interno del festival Autunno danza e della programmazione di SardegnaTeatro, ritorna “C.Arte d’imbarco”, per la regia di Ornella d’Agostino.

Spettacolo multidisciplinare (danza, musica e arte visiva), C.Arte d’imbarco è un circuito di viaggiatori che danzano il paesaggio che incontrano; il riflesso di una comunità nomade che si modifica con il viaggio, a contatto con le storie delle persone di culture diverse, mutevole al contatto con il mondo che gira, altera la percezione come in una danza sufi, rinnova il sentire e lo sguardo, mentre il respiro nasce e muore in ogni istante.

Lo spettacolo, che sin dalle sue prime rappresentazioni nel 2017, ha riscosso un forte favore di pubblico, vede in scena i migranti con le loro storie. Una produzione di Carovana SMI, selezionata dal MIBACT per la prima edizione del Festival MigrArti 2017 a Pistoia capitale italiana della cultura 2017.

Domenica 9 dicembre “La città che viaggia” propone anche un altro appuntamento: dalle 10.30 alle 13.00 nel rione Mulinu Becciu è in programma la festa di chiusura del progetto “Le mani nella terra”, curato da Carovana SMI e l’agronoma Tiziana Sassu con 20 migranti volontari della Caritas di Cagliari, sostenuto dall’OICS (Osservatorio interregionale cooperazione sviluppo) in collaborazione con il Volo. Agli abitanti del quartiere sarà consegnato il campo parrocchiale della Chiesa Madonna della strada coltivato dai volontari richiedenti asilo.

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Cala il sipario sulla Stagione di Teatro La Vetreria, organizzata sul palco del centro culturale di Pirri da Cada Die Teatro, sotto la direzione artistica di Giancarlo Biffi. Un cartellone che per quasi due mesi ha proposto con successo novità assolute – due prime nazionali, “Riva Luigi. Cagliari ai dì dello scudetto” ed “Ecuba, ultimo atto” – insieme a produzioni significative della storica compagnia cagliaritana e il festival “Transistor”, incontri, spettacoli, concerti, installazioni, laboratori dedicati, soprattutto, alle nuove generazioni.

Domenica 9 dicembre, alle 18.00, ad andare in scena e mettere il sigillo sulla rassegna autunnale di Cada Die sarà Bartleby, spettacolo tratto da un romanzo breve di Herman Melville, con Luca Radaelli, attore, autore, regista teatrale, che ha curato anche la traduzione del testo, la regia e le scenografie di Renato Sarti (luci e tecnica: Graziano Venturuzzo; musiche Carlo Boccadoro; una produzione Teatro Invito – Teatro della Cooperativa).

Melville viene considerato uno dei massimi scrittori di tutti i tempi. Dei suoi romanzi brevi il più particolare e discusso è proprio “Bartleby, lo scrivano” (1853), ritenuto precursore dell’esistenzialismo e della letteratura dell’assurdo. Ambientato a Wall Street, descrive il contrasto tra la vita frenetica, incarnata dalla City newyorchese, e Bartleby, un personaggio che si rifiuta di svolgere le mansioni lavorative che il suo principale gli affida, fino a sviluppare un oscuro mal di vivere. Questa opposizione, così radicale, al mondo rampante, votato al denaro e alla produttività, che lo circonda, viene descritta dal datore di lavoro, un pacifico avvocato che cura gli interessi di danarosi clienti ma che prova un senso di compassione nei confronti del protagonista.
Il desiderio di affrancarsi dalla schiavitù del lavoro – di un lavoro alienato come quello di copista – anche a costo della sua stessa vita, rende Bartleby un personaggio moderno, un working class hero: un eroe solitario che si batte in modo donchisciottesco contro il Moloch del capitalismo internazionale.
La narrazione nello spettacolo corre sul filo dell’ironia, a tratti diventa persino comica, per arrivare a un sentiero sempre più stretto e condurre l’uomo sull’orlo di un abisso.

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Il Centro funzionale decentrato di Protezione Civile ha emesso un nuovo avviso di condizioni meteo avverse per vento e mareggiate, valido dalle 22.00 di oggi alla mezzanotte di domenica 9 dicembre. Dalle 22.00 di questa sera, una forte ventilazione inizierà ad interessare i settori settentrionali della Sardegna. Dalle prime ore di domani, 8 dicembre, si avrà una rotazione a maestrale della ventilazione che tenderà ad interessare tutti i settori dell’Isola, specialmente le zone costiere settentrionali ed occidentali e le aree in prossimità dei rilievi. Rinforzi fino a burrasca interesseranno la Gallura e le Bocche di Bonifacio. Nella giornata di domenica 9 dicembre, continuerà la ventilazione forte nordoccidentale su vaste parti della Regione, con le zone costiere e quelle in prossimità dei rilievi ad essere maggiormente interessati. Rinforzi fino a burrasca o burrasca forte riguarderanno i settori settentrionali dell’Isola. Tra domani, 8 dicembre. e domenica, 9 dicembre, le Bocche di Bonifacio ed il Mar di Sardegna risulteranno agitati o molto agitati, con possibili mareggiate sulle coste esposte della Sardegna settentrionale ed occidentale.

 

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Il presidente, Claudio Cugusi, e la responsabile della sede di Iglesias, Patrizia Mirigliani, dell’associazione “I sardi soccorso onlus”, replicano alla capogruppo di Cas@ Iglesias, Valentina Pistis, prima firmataria di un’interrogazione sulla gestione del servizio 118.

«Interveniamo per amore di verità nel polverone sollevato dall’interrogazione della signora Pistis, che molto impropriamente mette i partiti e le istituzioni al centro di un presunto scandalo rivelando invece di non conoscere nulla, ma proprio nulla, della convenzione che regola i rapporti tra Ats e Organizzazioni del soccorso – scrivono in una nota Claudio Cugusi e Patrizia Mirigliani –. Il punto è questo: “I Sardi soccorso onlus” è un’associazione sarda (lo dice la parola stessa) che nasce a Cagliari ma opera anche a Chia (dove per 4 mesi da giugno garantisce il servizio in h. 24 sette su sette), ha aperto e gestito la postazione 118 di Sadali, Seulo ed Esterzili. E’ del tutto normale che sia interessata a prestare la propria opera a Iglesias, dove è evidente la carenza di soccorritori come testimoniato dal fatto che l’organizzazione locale Soccorso Iglesias non è sempre in grado di garantire il servizio. Negli ultimi mesi, per la precisione, non sono stati effettuati 24 turni, obbligatori per convenzione. Ecco perché, in extraconvenzione, come previsto dal contratto che ci lega ad Ats e Areus – aggiungono Claudio Cugusi e Patrizia Mirigliani -, la nostra organizzazione si è offerta di aiutare – sia nel 118 che nei trasporti sanitari non urgenti – la popolazione di Iglesias e si è presentata pertanto alle Istituzioni offrendo la disponibilità di soccorritori locali formati a Cagliari e di un ulteriore mezzo di soccorso allestito per il 118.»

«Cosa c’entri il Pd in tutto questo è facile: nulla. E nemmeno il sindaco Usai, che ringraziamo perché con la Giunta è venuto a conoscerci. Semplicemente, nell’ottica della cooperazione che dovrebbe animare il privato sociale (e lasciatecelo dire: la società tutta) I Sardi soccorso e la coop iglesiente Futuri orizzonti hanno costituito una rete per operare nell’Iglesiente. Meglio farebbe la signora Pistis a venirci a trovare nella sede di via Venezia 60 insieme a tutti quelli che sono realmente interessati al bene comune della città – concludono Claudio Cugusi e Patrizia Mirigliani -. E non alle polemichette buone per i social.»

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Domani, Festa dell’Immacolata Concezione, il Mercato Civico di Carbonia sarà aperto eccezionalmente dalle ore 7.30 alle ore 13.00.

Si tratta di una buona occasione per i cittadini per acquisire prodotti freschi e di qualità, a prezzi convenienti, in una struttura, quella del Mercato Civico, che rappresenta da sempre il cuore del commercio del centro cittadino.

Il Mercato Civico Comunale resterà aperto anche in altre giornate festive immediatamente precedenti il Natale ed il Capodanno, precisamente domenica 23 dicembre e domenica 30 dicembre, dalle ore 7.30 alle ore 13.00.

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Verrà inaugurata domani, sabato 8 dicembre, a Carbonia, la terza edizione de “Il Villaggio di Babbo Natale”, un’attrattiva per tanti bambini provenienti dal nostro territorio e non solo. Sono arrivate infatti richieste di partecipazione anche da parte di Istituti scolastici di zone lontane come Carloforte e Cagliari.

«Il segno evidente del fatto che si tratta di un evento che funziona e attira grandi e piccini, come avvenuto nelle scorse due edizioni, che hanno richiamato nella nostra città migliaia di visitatori- ha detto il sindaco Paola Massidda -. Abbiamo voluto fortemente garantire lo svolgimento del Villaggio di Babbo Natale, superando anche le iniziali difficoltà di natura logistica. Consideriamo questa iniziativa un appuntamento imperdibile del Natale.»

L’iniziativa, organizzata dall’associazione culturale Sturmtruppen, con il patrocinio del comune di Carbonia e la collaborazione del Sistema Museo, si svolgerà nel Parco archeologico di Cannas di Sotto.

Si tratta di un evento destinato ai bambini e ai loro familiari. Per l’occasione è stato allestito un villaggio che riserverà tante sorprese e novità per i più piccini, i quali saranno guidati dagli elfi nelle varie casette e stanze, fino ad incontrare il tanto desiderato Babbo Natale con i suoi doni.

Il Villaggio di Babbo Natale osserverà i seguenti orari di apertura nelle date dell’8, 9, 16 e 23 dicembre: la mattina dalle 9.30 alle 12.30, il pomeriggio dalle 15.30 alle 18.30.

 

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Sabato 15 dicembre, dalle ore 16.00 alle ore 18.00, presso l’Area archeologica di Pani Loriga (Santadi) sarà presentata l’offerta didattica proposta alle scuole per l’anno scolastico in corso. L’evento, gratuito, si rivolge in particolare ai docenti e responsabili della didattica degli Istituti Primari e Secondari di I grado, ma è gradita la partecipazione di chiunque sia interessato a conoscere le attività. Durante l’evento sarà illustrata l’offerta didattica del Sistema museale di Santadi, il dettaglio delle proposte, prezzi e modalità di realizzazione. Inoltre, sarà possibile concordare percorsi personalizzati secondo le esigenze delle classi. I laboratori saranno illustrati attraverso gli ausili didattici impiegati ed i risultati di ciascuna attività e mediante dimostrazioni pratiche.

Diversificare le modalità della fruizione e proporre attività appositamente ideate per i più giovani è oggi un obiettivo fondamentale per ogni luogo della cultura. Al contempo, offrire ai ragazzi l’occasione di un rapporto diretto con l’archeologia, i beni culturali ed i luoghi identitari del nostro territorio fornisce un supporto importante alle Scuole, deputate alla trasmissione della cultura.

Durante la serata sarà presentato anche il Progetto laboratoriale “I 5 sensi dell’archeologia – Conoscere il territorio attraverso il corpo”, rivolto alle classi delle scuole primarie e secondaria di primo e secondo grado: usando lo strumento del corpo o meglio i 5 sensi, si intende stimolare lo spirito di osservazione, di conoscenza, di riconoscimento dei diversi elementi del paesaggio archeologico. Il laboratorio è basato sull’utilizzo dei 5 sensi come strumenti per leggere il paesaggio passato e presente per far conoscere e valorizzare il proprio territorio e la propria storia. In questo modo i ragazzi sapranno riconoscere il paesaggio in quanto componente essenziale del contesto di vita, espressione della diversità del loro comune patrimonio culturale e naturale e fondamento della loro identità. 

Il Sistema museale del comune di Santadi riunisce il Museo Civico Archeologico, il Museo etnografico “Sa Domu Antiga” e l’Area Archeologica di Pani Loriga, interessati da una gestione unitaria a cura di Sémata soc. coop. che ne garantisce comuni standard qualitativi, espositivi, divulgativi e promozionali.

La varietà dell’offerta che deriva dalla messa in rete delle peculiarità dei due musei e del sito archeologico permette di rivolgersi a diverse categorie di visitatori, dai turisti ai differenti target della popolazione residente alle scuole.

In particolare, le attività didattiche mirano a collegare i tematismi dei tre poli culturali sia reciprocamente sia alle attività e ai modi di vita tradizionali, la cui memoria è ancora viva nelle fasce anziane della popolazione e suscettibile di essere recepita dai più giovani.

L’offerta didattica

Per l’anno scolastico 2018-2019 Sémata propone alle scuole un programma di attività didattiche appositamente ideato per il Sistema museale di Santadi, che integra alle visite guidate un articolato pacchetto di attività laboratoriali su specifici tematismi legati al patrimonio musealizzato. L’offerta è contraddistinta da diversi linguaggi divulgativi: gli approfondimenti teorici finalizzati a ripercorrere l’identità culturale e il patrimonio storico e tradizionale locale; l’esperienza sul campo con la visita partecipata; l’attività laboratoriale che permette all’alunno di sperimentare nuove abilità manuali e conoscere in modo diretto l’evoluzione di tecnica, usi, costumi e produzioni tipiche.

Nell’applicazione delle metodologie proprie della Pedagogia del Patrimonio, le attività proposte si incentrano sul ruolo formativo svolto educando all’interpretazione del bene culturale, stimolando processi cognitivi ed emotivi che favoriscono un approccio consapevole alla conoscenza. L’impiego di strategie individuali consentirà di far esprimere le potenzialità di ciascun ragazzo facilitando al contempo le dinamiche di socializzazione.

Il fine è incentivare l’interesse verso il patrimonio, alla scoperta di civiltà anche molto lontane ma dalle complesse manifestazioni culturali, nonché sensibilizzare al rispetto e alla salvaguardia dei beni culturali, anche immateriali, ma ancora vitali nel collegare il mondo attuale alle nostre radici: le leggende e i miti, i saperi tradizionali, la perizia artigiana.

Laboratori didattici proposti

Tutto nacque da una conchiglia: decorare i vasi nel Neolitico antico.

Cacciare, crescere e pregare dipingendo: l’arte della Preistoria.

Nuragi e Fenici a Pani Loriga: storia di un incontro.

Sfogliando le storie della terra: scavando si impara.

La ceramica racconta la storia. Lavorazione dell’argilla nei secoli.

Come vivevano, in cosa credevano.Viaggio nella Preistoria.

Il pane nuragico. Storia e tecniche della panificazione.

Pictor imaginarius. L’arte del mosaico.

Giogus Antigus. Giochi e giocattoli della tradizione.

Gli ausili didattici impiegati coniugano il criterio metodologico (proprio delle nuove tendenze della pedagogia) dell’‘imparare facendo’ con la tutela della memoria di un’operosa sapienza antica. Alla fine del percorso i ragazzi avranno trasformato la storia studiata sui libri in un’attività partecipata che sarà interiorizzata perché criticamente compresa, immedesimandosi e realizzandosi tramite il lavoro compiuto.

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Domani, sabato 8 dicembre, alle ore 16.00, al Museo del Carbone, situato nella Grande Miniera di Serbariu, verrà inaugurata l’8ª mostra “In Miniera tra i presepi”.

L’inaugurazione sarà accompagnata dai canti del Coro Centro Studi Musicali di Carbonia diretto dalla maestra Angelina Figus. 

Saranno 40 i presepi in esposizione quest’anno, tra quelli in concorso realizzati da scuole, associazioni ed appassionati e quelli fuori concorso realizzati da artisti ed artigiani.
Una sezione speciale ricorda l’anniversario della nascita della città di Carbonia – 80 anni quest’anno – con presepi a tema miniera e città; anche tra i partecipanti in concorso c’è chi ha voluto celebrare questa ricorrenza dando un taglio particolare alla propria opera.

Partecipano all’esposizione classi delle scuole dell’infanzia, elementari e medie, associazioni culturali, sportive e per l’assistenza ai disabili, privati, artigiani e hobbisti provenienti da Carbonia, Portoscuso, San Giovanni Suergiu, Sant’Antioco, Sant’Anna Arresi, Buggerru, Suelli, Nuoro. 

Le opere, esposte nella Sala Docce del Museo del Carbone, sfruttano materiali naturali (pietra, legno, sughero, conchiglie, canne, piante di vario genere), generi alimentari come pasta, noci di cocco e pastafrolla, tessuti e persino centinaia di bottoni. 

Non mancano i presepi classici in stile napoletano ed i presepi in ceramica.

La mostra sarà visitabile gratuitamente fino al 6 gennaio 2019 durante gli orari di apertura del Museo del Carbone: dalle 10.00 alle 17.00 tutti i giorni esclusi i lunedì, il 25 dicembre ed il 1 gennaio. 

Fino al 5 gennaio sarà possibile votare il presepe preferito tra quelli in concorso, utilizzando il modulo che sarà consegnato a ciascun visitatore all’ingresso. 

Il vincitore sarà annunciato il 6 gennaio, durante la festa della “Befana in Miniera”.