18 July, 2024
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C’erano anche sei studenti dell’Istituto Tecnico per il settore economico “Martini” di Cagliari, questa mattina, a Gonnosfanadiga, in occasione della visita dell’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras, in uno stabilimento artigianale specializzato nei prodotti da forno che, forte di una lunga storia imprenditoriale, oggi coniuga con successo la tradizione con l’innovazione. Gli studenti, componenti di una classe del quarto anno con indirizzo Relazioni internazionali per il marketing, stanno concludendo un’esperienza formativa di alternanza scuola-lavoro all’interno degli uffici del Servizio attività produttive dell’Assessorato. La visita di oggi a Gonnosfanadiga rientrava tra le iniziative previste dal percorso didattico con l’obiettivo di consolidare, attraverso esperienze pratiche, le conoscenze acquisite a scuola. L’assessore Maria Grazia Piras ed i ragazzi del Martini hanno incontrato gli imprenditori del Panificio Porta, impresa che fa parte della rete della Confartigianato denominata Store Sardinia, una delle reti finanziate dall’Assessorato nell’ambito dei bandi per sostenere l’export delle piccole e medie aziende della Sardegna, un Programma triennale (2015-2018, già aggiornato al 2020) con un impegno finanziario di oltre 20 milioni di euro. L’azienda, che di recente ha festeggiato 100 anni di attività nel settore della panificazione e della produzione di dolci, grazie ai progetti di Internazionalizzazione sta per chiudere importanti accordi commerciali per esportare pasta e altri prodotti da forno destinati ai mercati della Russia e della Bielorussia.

«È stato per tutti un incontro formativo – ha commentato l’assessora Piras -. Gli studenti, che in Assessorato si sono immersi nel lavoro quotidiano svolto dai nostri uffici, oggi hanno anche potuto conoscere da vicino alcuni aspetti legati al ‘fare impresa’. Non solo teoria, quindi, ma anche pratica. L’alternanza scuola-lavoro aiuta gli studenti a entrare in contatto con il mondo delle imprese e fa capire loro, già nella fase scolastica, quali sono le proprie attitudini e le capacità pratiche. Nello specifico – ha sottolineato ancora l’assessore Maria Grazia Piras – la storia del panificio Porta di Gonnosfanadiga insegna tanto ed è davvero esemplare. Da impresa familiare artigiana, infatti, si sta trasformando in un’azienda più strutturata, sotto la spinta della nuova generazione che ha voluto innestare elementi fortemente innovativi, quali un marketing mirato e un packaging più efficace, in un contesto tradizionale dove il valore aggiunto è dato da ricette antiche e materie prime di qualità. Un mix vincente che sta consentendo all’impresa di affrontare la sfida di nuovi mercati, ampliare l’attività e creare nuova occupazione. Se tutto ciò è stato reso possibile anche grazie alle politiche e alle strategie portate avanti dal nostro Assessorato, non possiamo che essere soddisfatti. Vuol dire – ha concluso Maria Grazia Piras – che le nostre scelte per sostenere l’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese sarde si sono rivelate giuste.»

 

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Questa sera ultimo appuntamento al Teatro Adriano di Cagliari, per la XI edizione del Puntodivista Short Film Festival, il Concorso Internazionale Itinerante di Cinematografia diretto da Romano Usai. Ospite d’onore l’attrice Elisabetta Pellini, star e madrina della serata e della premiazione dei migliori corti in gara, tra le 150 opere giunte da tutti i paesi del mondo, tra i quali Sud America e Cina. Una festa del cinema che anche quest’anno ha visto tanti nomi importanti tra i protagonisti degli incontri di questa XI edizione: Riccardo Milani, Dario Argento, Mauro Canali, Italo Moscati, Kae Bahar (regista curdo), Majid Bekkas, Gavino Murgia. Ad aprire la serata alle 20.30 la premiazione dei cortometraggi vincitori, ospiti in sala anche i registi. Subito dopo, l’appuntamento atteso con l’ospite di turno vede stavolta un incontro al femminile con l’attrice italiana Elisabetta Pellini, le interazioni tra recitazione e canto dell’attrice cagliaritana Manuela Loddo e gli interventi musicali del pianista Fabio Piazzalunga. 

Artista versatile, interprete di svariati ruoli tra il comico e il drammatico è nota al pubblico per le tantissime fiction tv di successo (oltre quaranta) tra le quali “Le tre rose di Eva”, “Il Maresciallo Rocca 3”, “Compagni di scuola”, ”Incantesimo 5”, “Elisa di Rivombrosa 2”, “Medico in famiglia 5”, il medico legale in “Distretto di Polizia 7”, “Il commissionario De Luca”, “Rosso San Valentino”, e oltre venti produzioni cinematografiche, Elisabetta Pellini, originaria di Lugano (Svizzera) ma di nazionalità italiana, ha diretto e interpretato anche il suo secondo cortometraggio “La signora M (Una storia vera)”, presentato lo scorso anno alla 74ª Mostra Internazionale Cinematografica di Venezia.

«È la storia di una bambina che ricorda quando la madre la portava da una maga per toglierle il malocchio, invece di curare la febbre a causa di una tonsillite. E da adulta il dubbio della iettatura non l’abbandona.»

 Non solo attrice e regista ma anche protagonista in prima linea come testimonial e presentatrice di eventi a sostegno di realtà impegnate nel sociale e a favore dei malati dell’Istituto Oncologico di Milano e di delicati temi sociali quali l’autismo, l’Alzheimer, lo stalking e la violenza sulle donne. Figlia d’arte (Oreste Pellini il padre, documentarista) ha preso parte anche a diversi cortometraggi e produzioni cinematografiche. Tra queste ultime per citarne solo alcune, “Il cielo in una stanza” di Carlo Vanzina, il cammeo nel film “Un giorno perfetto” del regista Ferzan Özpetek (2008), “Infernet” di Giuseppe Ferlito (2016) che racconta gli le mostruosità che possono nascere nel web, con un cast di prim’ordine: da Ricky Tognazzi e Remo Girone, Roberto Farnesi, Giorgia Marin, Daniela Poggi, Katia Ricciarelli. Bullismo, pedofilia, hacker, gioco d’azzardo, prostituzione di giovani ragazze, un inferno che si dipana in cinque storie che si intersecano tra loro come in ipertesto, in cui Arianna (Elisabetta Pellini) a un certo punto si ribella e decide di denunciare quell’orrore. Recente è la sua partecipazione al film “Stato di ebbrezza” di Luca Biglione (maggio 2018). 

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Il sindaco Paola Massidda, l’assessore della Cultura Sabrina Sabiu ed il presidente della II commissione Marco Serafini, hanno presentato stamane il programma degli eventi organizzati per celebrare l’80° anniversario della città di Carbonia, ampio e articolato, coniugato con le numerose manifestazioni previste nell’ambito della festività religiosa del Natale.

Nel programma spiccano il ritorno in città, dopo ben 18 anni di assenza, della rassegna di cinema e fumetti “Nuvole parlanti”; l’inaugurazione del Master universitario di Alta Formazione in Architettura del Paesaggio; l’inaugurazione di un nuovo tratto del Cammino Minerario di Santa Barbara; la premiazione degli sportivi e degli studenti più meritevoli; la conferenza della Rotta Culturale Atrium (Architecture of Totalitarian Regimes of the XX Century in Europe’s Urban Memory); la mostra fotografica di “Campagna Amica” con racconti sulla “Carbonia agricola”; il concerto musicale della banda cittadina Vincenzo Bellini; le numerose mostre sull’architettura della città; i gemellaggi con le città minerarie di Oberhausen e Behren Lès Forbach; gli eventi dedicati allo show cooking in piazza Roma con la degustazione dei piatti tipici delle zone di provenienza dei primi minatori giunti in città.

Alla conferenza stampa erano presenti anche il rappresentante del Centro Servizi Culturali Carbonia Iglesias Andrea Contu, la referente della Cooperativa Sistema Museo Cinzia Granella, il presidente dei Lionc Mario Porcu, e rappresentanti della Pro Loco e di tutte le associazioni che, a vario titolo, sono coinvolte nelle iniziative previste per l’80° compleanno della città.

Vediamo uno stralcio degli interventi del sindaco, Paola Massidda, e dell’assessore della Cultura, Sabrina Sabiu.

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Nella pausa dei lavori del Consiglio regionale, riprende domani l’attività delle commissioni.

Alle 10.00 è convocata la commissione Sanità e politiche sociali, presieduta da Raimondo Perra (Cps). In programma l’audizione dell’assessore della Sanità Luigi Arru che riferirà su una serie di argomenti: Piano di formazione sui disturbi di apprendimento rivolto ad operatori sanitari, scolastici e famiglie, legge regionale 15/18 sulla disciplina degli interventi nella stessa materia, Programma di avvio dell’agenzia di emergenza-urgenza Areus.

Nel pomeriggio, alle 16.00, riunione per la commissione Cultura e Pubblica istruzione, presieduta da Piero Comandini (Pd). All’ordine del giorno l’audizione del direttore generale dell’Aspal che presenterà una relazione sull’operatività dei Centri per l’impiego.

La commissione si occuperà inoltre di esaminare alcune proposte di legge: la n. 496 sulla prevenzione ed il contrasto a bullismo e cyber bullismo, la n. 63 sulla salvaguardia del patrimonio storico, culturale ed archeologico della Sardegna, la n. 424 sull’istituzione della Fondazione Sardegna nel settore dei beni culturali, e la 561 sull’Agenzia sarda beni culturali. Sarà predisposta, infine, una risoluzione sui problemi del lavoro.

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Al fine di consentire i lavori necessari all’abbattimento di un albero pericolante presente in un’area privata, nella giornata di domani, giovedì 6 dicembre, dalle ore 7.30 alle ore 13.30, è stata disposta la chiusura del traffico veicolare in via Napoli e nel tratto di via Grazia Deledda compreso tra la via Roma e la stessa via Napoli, a Carbonia.

 

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Sarà Tosca la nuova madrina del Premio Bianca d’Aponte, che nel 2019 arriverà all’importante traguardo della 15a edizione. L’artista romana presiederà la giuria del Premio, l’unico in Italia riservato a cantautrici, nelle finali del 25 e 26 ottobre 2019, quando interpreterà anche un brano di Bianca d’Aponte, l’artista di Aversa scomparsa prematuramente nel 2003.

Con l’annuncio della nuova madrina, prende il via il nuovo bando del Premio. La partecipazione è come sempre gratuita, la scadenza per le iscrizioni è fissata al 27 aprile 2019. Il bando completo e la scheda di partecipazione sono disponibili su: www.premiobiancadaponte.it o www.sonounisola.it .

Tosca (all’anagrafe Tiziana Tosca Donati) è cantante, attrice, ricercatrice musicale e sperimentatrice. Nel 1996 ha vinto il Festival di Sanremo assieme a Ron con il brano “Vorrei incontrarti tra cent’anni”, mentre l’anno dopo si è aggiudicata la Targa Tenco come migliore interprete con il suo album “Incontri e passaggi”. Molti negli anni i progetti discografici e live che l’hanno contraddistinta, così come le collaborazioni con artisti come Lucio Dalla, Ennio Morricone, Ivano Fossati, Chico Buarque, Renato Zero, Riccardo Cocciante. Il suo più recente disco è “Appunti musicali dal mondo” del 2017. Attualmente Tosca è impegnata anche nel coordinamento della sezione canzone dell’Officina delle Arti Pier Paolo Pasolini, percorso formativo rivolto a giovani cantanti e cantautori.

A precederla, nel ruolo di madrina del d’Aponte, sono state altre protagoniste del panorama musicale italiano: Rachele Bastreghi dei Baustelle, Rossana Casale, Ginevra di Marco, Cristina Donà, Irene Grandi, Elena Ledda, Petra Magoni, Andrea Mirò, Simona Molinari, Nada, Mariella Nava, Brunella Selo, Paola Turci, Fausta Vetere. Artiste di genere ed estrazione molto diverse, così come era la musica di Bianca d’Aponte.

Le finaliste del Premio a lei dedicato (che si avvale della direzione artistica di Ferruccio Spinetti) saranno selezionate da un Comitato di garanzia del Premio, composto come sempre da cantanti, autori e compositori di notevole rilievo nonché da operatori del settore e critici musicali. Alla vincitrice del premio assoluto sarà attribuita una borsa di studio di € 1.000; per la vincitrice del Premio della critica “Fausto Mesolella” la borsa di studio sarà di € 800. Riconoscimenti della giuria andranno anche alla migliore interprete, al miglior testo ed alla migliore musica. Sono poi previsti vari altri premi assegnati da singoli membri della giuria o da enti e associazioni vicine al d’Aponte.

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La crisi delle commesse allunga l’emorragia di posti di lavoro nel polo industriale di Portovesme. E’ stata una mattina triste per 10 lavoratori dell’azienda Cosacem dell’imprenditore Ninetto Deriu, che da anni opera all’interno della Centrale Enel di Portovesme. I dipendenti, dopo aver passato l’ultimo anno in cassa integrazione con un assegno sociale di 700 euro mensili, infatti, hanno ricevuto la lettera di licenziamento. Una sentenza senza appello. Molti di loro operavano all’interno della Centrale, in svariate forme e nel tempo con diverse aziende, da parecchi anni ed in alcuni casi anche decenni. Dal canto suo l’azienda, dello stesso imprenditore proprietario della più grande Reno Srl operante all’interno dello stesso stabilimento nelle pulizie industriali, è in crisi con un contratto di solidarietà aperto ed almeno 70 esuberi, a fronte dei 193 dipendenti. Più volte aveva manifestato le proprie difficoltà per l’assenza di commesse. I 10 lavoratori licenziati oggi, dovranno ora cercare di sopravvivere ed andranno ad ingrossare la già enorme platea di disoccupati presente nel territorio.

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La Giunta regionale, su proposta dell’assessore della Sanità Luigi Arru, ha approvato in via definitiva la riconversione dell’offerta assistenziale degli ospedali pubblici e privati e la ripartizione dei posti letto tra i presidi ospedalieri delle aree omogenee Nord-Ovest e Sud-Est, accogliendo la maggior parte delle osservazioni emerse in sede di discussione nella Commissione consiliare competente.

«Si tratta di un passaggio importantissimo nell’ambito della riforma della rete ospedaliera e dell’offerta dei servizi sanitari nei confronti dei cittadini – sottolinea l’assessore Luigi Arru -. Con questo provvedimento, in linea con le indicazioni date dal Consiglio regionale, rafforziamo il nodo hub di Sassari, accogliamo la rimodulazione dell’offerta del Mater Olbia richiesta dal nuovo referente scientifico (l’ospedale Gemelli, subentrato al Bambin Gesù), la rimodulazione della rete degli operatori privati per renderla più coerente con le effettive esigenze dei cittadini nelle singole aree.»

«Per quanto riguarda il Mater Olbia – precisa Luigi Arru – questa delibera consente di andare oltre l’accreditamento degli ambulatori, come è avvenuto nei giorni scorsi, avviando di fatto tutta l’attività ospedaliera del nuovo presidio. Insomma, è un passaggio fondamentale molto atteso, che ci permette di imprimere un’accelerazione all’intera procedura.»

L’assessore Luigi Arru ricorda inoltre che «le Aziende sanitarie dovranno modificare gli atti aziendali di organizzazione, rendendoli coerenti con la delibera appena approvata. L’ATS, dal suo canto, dovrà definire il numero minimo di posti letto da assegnare alle singole strutture pubbliche e procedere alla loro qualificazione in degenza ordinaria, Day Surgery e Day Hospital. Le Aziende sanitarie dell’area Sud-Est dovranno invece elaborare programmi concordati per la graduale riconversione dell’ospedale Marino di Cagliari e per il trasferimento delle Unità operative che dovranno essere ricollocate presso diversi presidi in coerenza con la distribuzione delle discipline specialistiche. Stessa cosa dovranno fare le Aziende sanitarie dell’area Nord-Ovest, per consentire all’ATS la gestione delle Unità operative che rimangono collocate presso l’ospedale Santissima Annunziata di Sassari. Infine, i posti letto di Day Surgery dovranno operare preferibilmente in un’unica area assistenziale di degenza multidisciplinare per produrre, con la massima efficienza, prestazioni inerenti alle specialità relative ai posti letto ordinari accreditati presso l’ospedale di riferimento».

 In allegato la tabella per la ripartizione dei posti letto in Sardegna.

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«La Regione deve bloccare l’impianto termodinamico di San Quirico con le stesse motivazioni con le quali si è opposta alla realizzazione dell’impianto solare termodinamico della società Flumini Mannu che si sarebbe dovuto realizzare nei comuni di Villasor e Decimoputzu. Invece l’assessore regionale all’Industria Maria Grazia Piras rilascia dichiarazioni sconcertanti, dicendosi favorevole alla realizzazione in un’area agricola di una cattedrale nel deserto e questo solo per consentire ad una società privata di risparmiare.»

Lo affermano i parlamentari del Movimento 5 Stelle Emiliano Fenu, Luciano Cadeddu e Lucia Scanu, secondo i quali «per realizzare un impianto che non porterà alcun beneficio ai sardi, si permette il consumo di territorio agricolo e la realizzazione nei fatti di un nuovo termovalorizzatore nel cuore pulsante dell’industria agricola sarda, a pochi chilometri da quello che è il nostro migliore modello di sviluppo agricolo. Come abbiamo detto più volte, siamo assolutamente a favore della realizzazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, ma questi devono essere realizzati in aree industriali dismesse, degradate e da recuperare. Occorre evitare il consumo di suolo agricolo. La Regione deve quindi ascoltare le comunità e bloccare immediatamente il progetto di San Quirico».

Per Fenu, Cadeddu e Scanu «è sconcertante che si voglia andare avanti a tutti i costi nonostante le molteplici criticità emerse nel corso del procedimento autorizzatorio, ignorando la voce delle comunità, degli enti locali e di tutti i comuni guidati da amministrazioni di qualsiasi parte politica. Occorre dunque evitare che si crei un impianto industriale con ricadute occupazionali del tutto inconsistenti, e con effetti devastanti sul territorio e, soprattutto, di immagine su un territorio ad evidente vocazione agricola».

I tre parlamentari ricordano come l’impianto di San Quirico preveda anche la realizzazione di un bruciatore di ben 75 tonnellate di biomassa di cippato (cioè legname) al giorno, «ma non si comprende ancora bene dove dovrebbe essere reperito il legname e come dovrebbe essere trasportato in loco, mentre è ormai risaputo che il  bruciatore un domani potrà essere agevolmente convertito anche per bruciare rifiuti».

«Confidiamo nel buon senso del Presidente della Regione che già si era opposto alla realizzazione del progetto dell’impianto solare termodinamico di Flumini Mannu, ma la cui realizzazione è stata definitivamente scongiurata grazie alla recente delibera del Consiglio dei ministri che ha negato la prosecuzione del procedimento di valutazione di impatto ambientale del progetto – concludono Fenu, Cadeddu e Scanu -. Le criticità evidenziate dalla giunta regionale per quegli impianti sono le stesse che investono anche il progetto di San Quirico. Per questo chiediamo a gran voce: ascoltate le comunità e fermatevi.»

 

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Gli assessori regionali della Difesa dell’ambiente, Donatella Spano, e degli Enti locali, Cristiano Erriu, assieme all’amministratore della provincia del Sud Sardegna, Mario Mossa, e al coordinatore del Piano Sulcis, Tore Cherchi, hanno incontrato, questa mattina nella sede dell’assessorato dell’Ambiente, la RSU Eurallumina, che ha manifestato per chiedere che la conferenza dei servizi chiuda definitivamente la lunghissima istruttoria e che si proceda immediatamente alla definitiva approvazione della delibera della Giunta regionale. 

Al centro della riunione, il riavvio dello stabilimento a seguito della nuova documentazione per le varianti progettuali. In vista della Conferenza di servizi, in programma il 21 e il 22 gennaio 2019 per l’esame congiunto del progetto di ammodernamento della raffineria di allumina, è stata garantita la massima collaborazione dei soggetti provinciali e regionali per valutare nei tempi l’intera documentazione e favorire la conclusione dell’iter del procedimento coniugando tutela dell’ambiente e occupazione.