18 July, 2024
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L’ex deputato di Unidos Mauro Pili ha tenuto stamane una conferenza stampa, con Luciano La Mantia, per l’avvio della raccolta di firme per l’opposizione al progetto di sopraelevazione (6° e 7° argine) della discarica in esercizio in località “Serra Scirieddus”, in seguito al conferimento dei rifiuti provenienti da altre regioni, denunciato dallo stesso Mauro Pili nelle scorse settimane. Nell’opposizione al progetto, Mauro Pili elenca una lunga serie di contestazioni e rimarca che il 22 novembre, in seguito alla sua denuncia pubblica, «la direzione generale della Difesa dell’Ambiente, Servizio di tutela dell’atmosfera e del territorio, ha inviato all’Arpas e all’Area Ambiente della provincia del Sud Sardegna una nota che rileva l’arrivo, lo stoccaggio e l’interramento nella discarica di rifiuti di vario genere e non verificati nella classificazione, provenienti da territori extraregionali, fattispecie non autorizzata e vietata dall’autorizzazione all’esercizio della stessa discarica».

Prima dell’inizio della conferenza stampa, abbiamo intervistato Mauro Pili.

    

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Mercoledì 5 dicembre Abbanoa realizzerà un intervento di manutenzione straordinaria della condotta adduttrice “Dorsale Sulcis” in località Galleria, nel comune di Carbonia.

Per consentire l’esecuzione dei lavori verrà interrotto l’esercizio dell’acquedotto e l’erogazione del servizio idrico potrà essere garantita, con le scorte disponibili nei serbatoi, sino alle ore 20.00 di mercoledì 5 dicembre. Dalle ore 20.00 di mercoledì 5 dicembre, fino alle ore 6.00 di giovedì 6 dicembre, l’erogazione sarà interrotta per consentire la ricostituzione delle scorte nei serbatoi.

Anche il presidio ospedaliero di Sirai dovrebbe essere soggetto ad interruzione temporanea della fornitura.

Sarà cura di Abbanoa limitare le ore di interruzione dell’erogazione idrica e completare gli interventi in tempi minori rispetto a quelli previsti.

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E’ tutto pronto per “Natale Insieme a Masainas 2018”. L’Amministrazione del comune sulcitano, in collaborazione con la Pro Loco, anche quest’anno ha allestito un calendario di eventi dedicato a bambini, giovani e adulti, che va dalle presentazioni libri agli spettacoli teatrali, passando per le proiezioni, i concerti e i momenti di gioco e svago. Il primo evento in programma, venerdì 7 dicembre, è la presentazione del libro di Guido Floris “Villarios”, mentre il giorno dopo alle ore 18.30, presso la chiesa di San Giovanni Battista si terrà “Aspettando il Natale. Concerto in onore di Vadore Sini” con i cori di Bonucaminu (Ardauli), Su Nugoresu (Nuoro), Bachis Sulis (Aritzo). Il 14 dicembre, alle 18.00, sarà la volta dello spettacolo teatrale “Il mercante di indulgenze”, portato in scena da Andrea Tedde. Il 22 dicembre, alle ore 17,30, non può mancare il momento tanto atteso, soprattutto dai più piccoli, con “Facciamo Festa con Babbo Natale”. Le feste riprenderanno dopo Natale e il 27 dicembre, alle 17.00, sarà la volta di “Tombolata Per Tutti” e il giorno successivo, alle 18.00, Emmanuele Garau, accompagnato da un organettista, presenterà il libro “A iscola ‘e ballu”. Gli ultimi due appuntamenti, infine, sono programmati per il mese di gennaio: il 3, alle ore 17.00, sarà proiettato il film “Belle & Sebastien” ed il 5, allo stesso orario, appuntamento con “Arriva la Befana”. Tutti gli appuntamenti, escluso il concerto di sabato 8 dicembre, si terranno presso il Centro Sociale in via Aldo Moro.

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Carbonia avrà 5 corsi di laurea per gli studenti sulcitani. Grazie al lavoro svolto da Regione e Università, gli studenti del territorio avranno la possibilità di frequentare, nella sede di via Fertilia dell’ex provincia di Carbonia Iglesias – a partire dal secondo semestre dell’anno Accademico 2018/2019 – alcuni indirizzi di studio già attivati a Cagliari. Domani, martedì 4 dicembre alle ore 9.45, nella Sala Consiglio del Palazzo del Rettorato in via Università 40, a Cagliari, si terrà la conferenza stampa di presentazione dei corsi. Saranno presenti l’assessore della Pubblica Istruzione Giuseppe Dessena, la rettrice Maria Del Zompo, i consiglieri regionali Luca Pizzuto (SDP), Pietro Cocco (PD) e Mario Mossa, commissario straordinario della provincia Sud Sardegna.

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Un accordo triennale nel campo delle tecnologie “low carbon” e in particolare nel settore della generazione elettrica da biomasse è stato sottoscritto la scorsa settimana a Chennai da Sotacarbo e l’Indian Institute of Technology Madras.

Fondato nel 1959, l’IIT Madras è una realtà unica nel panorama della ricerca in India: 550 facoltà, 100 laboratori di livello mondiale, con collaborazioni in corso con 198 società straniere, tra le quali Microsoft, Boeing, Shell; un campus di 250 ettari, aperto alla cittadinanza, che ospita 8000 studenti e 1250 dipendenti, realizzato nel cuore di una foresta. Qui gli edifici sono ribattezzati coi nomi dei fiumi e i bus con quelli delle montagne. La spiegazione è nel motto dell’Università: «Solo da IIT Madras i fiumi stanno fermi e si muovono le montagne».

Nessuna traccia di miracoli o stravaganze nell’accordo triennale sottoscritto tra IIT Madras e Sotacarbo, ma solo progetti concreti, conoscenze e ambizioni condivise. L’obiettivo è sviluppare una collaborazione nel campo delle tecnologie “low carbon” e in particolare nel settore della generazione elettrica da biomasse. 

«Quello dell’energia è un ambito importante della nostra ricerca, e siamo ben contenti dell’opportunità di collaborare con Sotacarbo sui temi che abbiamo individuato nel campo dell’energia sostenibile. Siamo fiduciosi che i nostri ricercatori lavoreranno per il meglio assieme e porteranno risultati al di là delle aspettative», è stato il commento di Ravindra Gettu, direttore del Dipartimento Industrial Consultancy & Sponsored Research dell’IIT Madras, in occasione della presentazione ufficiale dell’accordo, avvenuta lo scorso 28 novembre nel campus di Chennai.

Lo spunto per l’incontro tra le due organizzazioni di ricerca è arrivato da Bhima Sastri, che all’IIT Madras si era laureato e da anni è uno dei relatori più prestigiosi della Sotacarbo Summer School sulle tecnologie di cattura, confinamento e riutilizzo della CO2.

Gianni Serra, direttore delle relazioni internazionali Sotacarbo, ha riassunto il percorso che ha portato all’accordo: «Bhima Sastri conosce le attività svolte da Sotacarbo e per questo motivo ci ha suggerito di documentarci su IIT Madras, perché avrebbe potuto essere un partner interessante per noi, visto l’impegno in ambiti di molto simili. Una volta approfondita la conoscenza reciproca, è stato naturale non farsi scappare l’opportunità di collaborare con un’università così prestigiosa, un’eccellenza di livello mondiale».

Sotacarbo, società partecipata da Enea e Regione Autonoma della Sardegna, è impegnata da anni nella ricerca nel settore dell’energia sostenibile, dove IIT Madras può vantare diversi dipartimenti con esperienze e conoscenze di prim’ordine su biomasse, gassificazione, progettazione di combustori, sviluppo di catalizzatori.

Due enti di ricerca complementari, come ha spiegato Alberto Pettinau, direttore scientifico della Sotacarbo: «Abbiamo scelto di collaborare con IIT Madras perché abbiamo potuto apprezzare il loro elevato livello di esperienza nei nostri stessi campi di ricerca, che sono strategici per l’Italia e la Regione Autonoma della Sardegna. Si tratta di ricerca che ha bisogno di un approccio multidisciplinare; in questo senso si può dire che Sotacarbo e IIT Madras possono mettere sulla bilancia competenze e conoscenze diverse ma la cui complementarità è evidente».

Nel corso della presentazione alla stampa locale, la professoressa Preeti Aghalayam ha ricordato la prima visita di IIT Madras nel Centro ricerche Sotacarbo: «Un’esperienza magnifica in un centro di reale eccellenza. Fa davvero piacere vedere i nostri ricercatori lavorare fianco a fianco nel campo dell’energia pulita».

Diverse le attività che saranno oggetto della collaborazione: la gassificazione delle biomasse, catalisi per la sintesi del metanolo, combustione e ossicombustione, cattura e confinamento dell’anidride carbonica. La presentazione dell’accordo è stata preceduta e seguita da un’intensa serie di incontri tra la delegazione Sotacarbo e i responsabili dei gruppi di ricerca del Dipartimento di Ingegneria chimica, del National Centre for Combustion Research and Development (NCCRD) e del National Centre for Catalysis Research (NCCR), per la messa a punto delle strategie e dei programmi operativi necessari per la riuscita dell’accordo e la possibile estensione a nuovi ambiti.

Una collaborazione che si inserisce nella politica di internalizzazione della ricerca Sotacarbo, sostenuta da tempo dal presidente Alessandro Lanza, che solo pochi mesi fa aveva presentato col presidente della Regione Sardegna Francesco Pigliaru un accordo quinquennale con gli americani del NETL (National Energy Technology Laboratory).

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Domani, martedì 4 dicembre 2018, le squadre di Abbanoa, a Iglesias, attiveranno le condotte appena realizzate tra le vie Veneto e Terni. Per eseguire i collegamenti tra le 8.30 e le 16.30 sarà necessario sospendere l’erogazione in via Veneto nel tratto tra il civico 107 e l’incrocio con via Terni, via Genova, via Metalla, via Argentaria, via Salento e vie Crocifisso, fino all’incrocio con via XX Settembre.

Il servizio sarà ripristinato anticipatamente qualora gli interventi dovessero richiedere tempi minori rispetto a quanto preventivato. Complessivamente Abbanoa sta realizzando a Iglesias quasi quattro chilometri di nuove condotte e centinaia di allacci grazie a un investimento di quasi un milione di euro. I lavori sono iniziati nel mese di agosto e seguono il piano completato l’anno scorso con un primo investimento di 761mila euro ed ulteriori quattro chilometri di reti sostituite.

 Qualsiasi anomalia potrà essere segnalata al servizio di segnalazione guasti di Abbanoa tramite il numero verde 800.022.040 attivo 24 ore su 24.

 

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Mercoledì 5 dicembre 2018 le squadre di Abbanoa eseguiranno un intervento di manutenzione straordinaria della condotta adduttrice “Dorsale Sulcis” all’interno del tratto in galleria tra Perdaxius e Carbonia. I lavori erano stati programmati per la scorsa settimana, ma a causa del maltempo erano stati rinviati. Nel dettaglio, saranno installate nuove valvole e paratie ed eseguiti i sopralluoghi dei tecnici per gli ulteriori interventi di rifacimento dell’intero acquedotto Sulcis per il quale Abbanoa sta investendo complessivamente circa 40 milioni di euro.

I tecnici del Gestore hanno approntato un piano di manovre i rete e utilizzo delle scorte dei serbatoi d’accumulo urbano che consentirà di contenere quanto più possibile le interruzioni

  • A Carbonia, Portoscuso e Gonnesa l’erogazione sarà garantita dalle riserve fino alle 20.00. Successivamente si effettuerà una chiusura notturna dell’erogazione fino alle 6.00 del mattino di giovedì per ricostituire le scorte nei serbatoi.
  • La fornitura per il Consorzio Industriale verrà limitata sino alla conclusione dei lavori prevista per le 18.00 di mercoledì. Il Consorzio è stato invitato a predisporre preventivamente adeguate scorte nel proprio serbatoio.

Oggi, lunedì 3 dicembre 2018, è in corso un intervento di riparazione di un guasto improvviso che si è verificato nella condotta che alimenta le fazioni di Nebida, Monte Agruxiau, San Giovanni Miniera e Bindua. Il tratto interessato si trova in località Candiazzus in territorio di Iglesias, lungo la strada provinciale 84.

Le squadre di Abbanoa eseguiranno tutte le manovre necessarie per evitare disservizi e completare l’intervento nel minor tempo possibile. Qualsiasi anomalia potrà essere segnalata al servizio di segnalazione guasti di Abbanoa tramite il numero verde 800.022.040 attivo 24 ore su 24.

 

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Sardegna Solidale, Anffas e Asap assieme per celebrare la Giornata internazionale delle persone con disabilità. L’appuntamento è a Cagliari per oggi, lunedì 3 dicembre con il convegno dal titolo “Dare potere alle persone con disabilità e garantire inclusività e uguaglianza”. Coordinati dal presidente di Sardegna Solidale Giampiero Farru, a partire dalle 16.00, al THotel di via dei Giudicati, interverranno Luigi Minerba (Direttore dell’Area socio sanitaria della Assl di Cagliari), l’assessore comunale delle Politiche sociali Roberto Marras ed il presidente Co.Ge. Sardegna Bruno Loviselli.

Seguiranno le relazioni di Mauro Giovanni Carta (responsabile del Centro di Psichiatria di Consultazione e Psicosomatica della Aou di Cagliari) che interverrà sul tema “Dalla Convenzione sui diritti delle persone con disabilità delle Nazioni Unite al progetto Quality Rights delle Who”, Nicola Grandesso dell’Associazione Sarda Paratetraplegici (“Oltre ogni barriera, contro ogni discriminazione”), Alberto Lixi dell’Ordine degli Architetti (“Progettazione universale”) e di Patrizia Accossu, della cooperativa sociale Cellarius, che presenterà il progetto Itaca – Itinerari turistici accessibili aperti.

La serata si concluderà con le testimonianze di Rita Pitzalis (presidente Anffas Onlus Cagliari), Carmelo Addaris (dell’Associazione Sarda Paratetraplegici Cagliari), Luciana Ledda (Fand, Federazione tra le Associazioni Nazionali delle persone con Disabilità), Marta Zuddas (vicepresidente Ens – Ente Nazionale Sordi Cagliari), Bianca Maria Balata (presidente associazione Possibilmente Onlus Ozieri), Ombretta Armani (Pensiero Felice Alghero), Luciano Pere (Associazione Insieme Porto Torres), Nicola Melis (presidente associazione Lps Labiopalatoschisi Sardegna) e Rita Polo (Coordinatore generale Abc Sardegna).

 

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Esiste a quanto pare un collegamento ideale tra i templi a megaron nuragici e le fonti sacre. L’ipotesi è stata avanzata durante il VII convegno di archeoastronomia in Sardegna, “La misura del tempo”, nella relazione dedicata al complesso megalitico di Gremanu a Fonni. L’iniziativa si è svolta nella sala conferenze della Fondazione di Sardegna, accogliendo diversi interventi di fronte a un pubblico numeroso, sempre più affascinato da una disciplina che consente un dialogo tra archeologia e astronomia, regalando talvolta scoperte di assoluto rilievo.

I risultati dello studio sul sito di Gremanu sono stati presentati da Simonetta Castia di Aristeo e Michele Forteleoni della Società Astronomica Turritana. Questa area cultuale, tra le più interessanti dell’età nuragica, è caratterizzata da raffinate e complesse soluzioni architettoniche e di captazione delle acque sorgive situate alle pendici del Passo di Caravai. All’interno sono presenti due principali aree sacrali, funzionalmente distinte. Più in particolare, si è rilevato un perfetto allineamento in direzione Nord-Sud tra i due templi a pianta rettangolare ubicati all’interno del recinto sacro da una parte, e i templi a pozzo, collocati a centottanta metri a Sud, racchiusi da un temenos (recinto) che circonda e delimita anche la fonte sacra e una vasca per le abluzioni rituali.

Una ricostruzione simile, di notevole interesse, è stata fatta anche dall’archeologo Andrea Polcaro riguardo all’analisi di alcuni dolmen studiati durante recenti campagne di scavo in Medio Oriente. Lo studioso ha dimostrato che non tutti gli orientamenti sono legati al ciclo solare, bensì può anche prevalere, in alcune situazioni, una correlazione più forte e urgente con la terra, in significativa sintesi e simbiosi con aree sepolcrali ipogeiche.

Una distinzione tra le diverse tipologie templari è stata chiarita anche da Paola Basoli nell’esposizione sui riti e miti del complesso “Sos Nuratolos” di Alà dei Sardi. L’archeologa ha in particolare ricordato la distinzione fatta da Giovanni Lilliu tra acqua di cielo e acqua di fonte, per identificare le divinità che potevano presiedere i due contesti.

Altro studio condotto in chiave archeoastronomica da Michele Forteleoni di SAT, stavolta insieme all’archeologa Lavinia Foddai, è quello presentato sull’area di Paule S’Ittiri, un esteso villaggio di capanne con area sacra cultuale delimitata da un recinto, situato a breve distanza dal nuraghe Santu Antine. In questo caso sembra affiorare una visione di insieme, ma la lettura resta parziale e provvisoria per mancanza di uno scavo di approfondimento.

Luca Doro ha illustrato i dettagli della straordinaria scoperta nel complesso del nuraghe Palmavera di Alghero: la presenza di una terza torre laterale, forse crollata o smantellata, oppure mai completata. Quella che era solo un’ipotesi, motivata da diversi indizi, è stata verificata quest’estate grazie alle attività di scavo.

Marzia Monaco e Flavio Carnevale dell’Università La Sapienza di Roma, hanno presentato uno studio in merito ai dati archeometrici dell’area di S’Arcu ‘e is Forros, basati sulle misurazioni gps fornite da Aristeo e SAT. L’obiettivo era quello di cercare di rintracciare eventuali misure di lunghezza utilizzate dagli antichi. Sono state registrate misure intermedie rispetto ai “cubiti” storici, e potrà essere interessante verificare se strutture che presentano le stesse unità abbiano anche medesime attribuzioni cronologiche.

Altri due importanti siti archeologici, il complesso nuragico di Sant’Imbenia ad Alghero e la villa romana di Santa Filitica a Sorso, sono stati presi in esame dall’archeologa Elisabetta Garau attraverso “Paesaggi condivisi”. Nonostante le epoche distanti, entrambe le realtà mostrano enormi similitudini con forme di condivisione e dinamiche insediative. Sono due zone costiere aperte e accoglienti, due avamposti del territorio sardo in rapporto commerciale diretto con tutto il Mediterraneo. Lo sviluppo degli ambienti è avvenuto intorno a uno spazio commerciale che fa capo a uno sfruttamento differenziato del territorio, ricco di minerali e risorse alimentari.

Alfredo Rizza dell’Università di Verona ha presentato “Tracce di una Cultura astronomica nell’Anatolia Ittita del II millennio”. La capitale dell’impero Ittita, Hàttusa, è divisa in due settori. Quello nord, dove era situato anche il palazzo reale, sembra orientato verso la levata del solstizio invernale. Nella parte sud, un allineamento interessante sembra essere invece quello della porta dei leoni, che dall’esterno pare connessa con la levata eliaca delle pleiadi, associate a una festa molto importante per gli ittiti.

Gli antichi calendari agricoli sono stati al centro della relazione di Elio Antonello dell’Osservatorio astronomico di Brera, che ha mostrato come, per scrittori classici quali Esiodo, Virgilio e Columella, fare attenzione al calendario per ottenere un buon raccolto fosse importante quanto lavorare sodo. L’aratura e la semina dovevano essere svolte in un arco determinato di tempo all’interno dell’anno. Era importante perciò conoscere le date precise. Pertanto, nei territori a privilegiata vocazione agricola, erano presenti fin dall’antichità dei monumenti preistorici che mostrano caratteristiche solstiziali comuni, che rappresentavano antichi calendari.

È questo il caso dei “Campanari”, grandi rocce forate artificialmente e orientate astronomicamente all’alba del solstizio. Queste strutture, presenti nel territorio a sud di Monte Alto, in provincia di Palermo, sono stati invece esaminati da Alberto Scuderi.

Per l’età medievale Marina de Franceschini ha approfondito uno studio sull’eremo di Sant’Elia, in provincia di Catanzaro, punto d’incontro di antichi simboli in continuità tra cultura pagana e cristiana. L’edificio sacro richiama il nome di Elios, il Sole, ed offre straordinari giochi di luce durante il giorno del solstizio.

Gian Nicola Cabizza ha invece proposto una relazione sulle quattro stelle descritte da Dante nel Purgatorio, considerate in un primo momento come una rappresentazione allegorica, e in seguito identificate come Croce del Sud, a partire dall’ipotesi di Amerigo Vespucci. Ne sono scaturiti quattrocento anni di discussione, che porterebbero in definitiva a propendere che quella allegorica non sia solo un’ipotesi.

Un campanello d’allarme è stato lanciato infine da Paolo Colona dell’Accademia delle stelle, a partire dalla lettura dell’Odissea di Omero, sul fatto che la conoscenza del cielo nei secoli sia diventata sempre meno profonda rispetto a quella dei nostri predecessori. «Non è plausibile conoscere appieno il mondo antico senza conoscere l’astronomia – ha sottolineato Colona -. Per questo l’archeoastronomia non può che essere fondamentale nella comprensione dei siti archeologici».

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Unisulky Università Popolare del Sulcis – S’Ischiglia Onlus ed Asmar – Associazione Sarda Malati Reumatici Onlus, con il patrocinio del comune di Carbonia, presentano lunedì 3 dicembre, alle 16.30, presso la Sala Conferenze della Biblioteca Comunale di Carbonia, l’incontro pubblico dal titolo “Le malattie reumatiche con focus sulla fibromialgia”, a cura di Alessandro Mathieu, professore ordinario di Reumatologia presso il Dipartimento di Scienze Mediche del Policlinico Universitario. Parteciperà il prof. Mauro Carta, professore di psichiatria presso il dipartimento di Sanità Pubblica dell’Università di Cagliari.