18 July, 2024
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Il consigliere regionale Roberto Desini ha presentato un’interrogazione rivolta alla Giunta e all’assessore della Sanità, Luigi Arru, per chiedere spiegazioni e soluzioni urgenti riguardo ai disservizi che si stanno verificando nel servizio di Radioterapia dell’Aou di Sassari, a causa della mancanza di personale. Disagi che si riversano sui pazienti, costretti a subire una discontinuità nella somministrazione delle terapie e rischiano a breve addirittura di non poter più ricevere le cure nel pomeriggio, proprio perché manca il personale specializzato.

«La carenza di organico in un’azienda sanitaria non costituisce una situazione improvvisa, imprevista e imprevedibile, tale da determinare l’oggettiva impossibilità di garantire il servizio, bensì il frutto della cattiva gestione dell’organizzazione e del personale, dovute alla dissennata politica sanitaria messa in atto dalla Giunta e dall’Assessorato competente – sostiene Roberto Desini -. I pazienti sassaresi temono, a questo punto, che la struttura di radioterapia possa essere chiusa a breve, così da essere costretti a recarsi a Cagliari o a Nuoro per poter usufruire dei servizi di radioterapia. Con l’aggravante, peraltro, che a Nuoro parrebbe esistere allo stato attuale un solo macchinario funzionante, sufficiente a coprire esclusivamente il fabbisogno del relativo territorio.»

«All’origine del problema si pongono, paradossalmente, le stabilizzazioni del personale concluse lo scorso 21 dicembre con la stipula dei contratti di lavoro a tempo indeterminato tra l’azienda sanitaria e il personale precario in possesso dei requisiti previsti dall’articolo 20, comma, 1 del decreto legislativo n. 75/2017; parliamo di  ben 214 stabilizzati, pari all’8,44 per cento dei lavoratori alle dipendenze dell’AOU di Sassari, dei quali 43 dirigenti e 171 dipendenti del comparto tra sanitari, amministrativi e tecnici – aggiunge Roberto Desini -. Alcuni dei lavoratori stabilizzati hanno optato per sedi dell’Azienda per la Tutela della Salute, lasciando scoperta la struttura di radioterapia dell’Aou di Sassari: tra questi, in particolare, l’unico tecnico precario già formato e ancora in servizio in radioterapia, destinato, malgrado ciò, a essere stabilizzato nell’Ats.»

Un problema segnalato nei giorni scorsi dal il Movimento Donne libere in lotta per il diritto alla salute, che dopo svariate lamentele provenienti dagli utenti della radioterapia, ha scritto al direttore generale e al direttore sanitario dell’Aou chiedendo spiegazioni sui disservizi dovuti alla carenza di personale. «Nella risposta il direttore sanitario dell’Aou di Sassari ha confermato la veridicità della notizia dell’opzione di alcuni tecnici neo-stabilizzati su sedi Ats e dei conseguenti imminenti problemi nell’erogazione dei servizi della struttura di radioterapia – conclude Roberto Desini -. Tutto questo rappresenta l’ennesimo episodio di disservizio della sanità sassarese, a discapito di una comunità e di un territorio già ampiamente penalizzati sotto il profilo della tutela del diritto fondamentale alla salute. Ciò è intollerabile e per questo chiedo all’assessore regionale alla Sanità, responsabile di questi disagi, se sia a conoscenza della situazione e cosa intenda fare per porvi rimedio al più presto.»

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Ancora un fine settimana di divertimento a Sant’Antioco, in attesa del Capodanno in Piazza Umberto (31 dicembre) e della “discesa dal cielo” della Befana (sabato 5 gennaio), sempre in Piazza Umberto. Si parte oggi, venerdì 28, alle 18.00, con il “Concerto di Capodanno”, presso la Chiesa Santa Maria Goretti, a cura della Scuola Civica di musica don Tore Armeni. Domani, sabato 29 dicembre, tornano gli appuntamenti con il Villaggio di Natale in Piazza Italia: alle 10.00, apertura della Fiera Mercato, della Casa di Babbo Natale e della Fabbrica dei giochi. Si prosegue di sera, alle 19.00, con l’estrazione dei biglietti fortunati della lotteria “Regalo di Natale”, in compagnia del divertentissimo duo Cossu&Zara. Per finire, musica con dj set.

Domenica 30 dicembre, alle 10.00, si conferma l’apertura del Villaggio di Natale, mentre dalle 17.00 alle 20.00, spazio all’animazione per bambini, con truccambimbi e spettacolo dei burattini. Lunedì 31 dicembre, tutti in piazza Umberto per il Capodanno, a partire dalle 23.45, in compagnia della band “Tasinaska” e del dj set, pre e post concerto.

Il Villaggio di Natale chiuderà i battenti nel fine settimana della “Befana”. In programma sabato 5 gennaio, alle 10.00, Apertura della Fiera mercato e del Villaggio di Babbo Natale. Alle 18.00 torna l’atteso Concorso de “La befana più brutta”, con animazione e sfilata delle befane lungo il Corso Vittorio Emanuele, destinazione Piazza Umberto. Alle 19.30, Concerto Gospel nella Basilica di Sant’Antioco Martire. Per chiudere la giornata in bellezza, alle 20.00 Discesa dal cielo della befana: in Piazza Umberto, direttamente dal cielo, la vecchia con la scopa passerà per un saluto a tutti i bimbi. E poi il gran finale domenica 6 gennaio: alle 10.00 si darà il via a una giornata dedicata ai Giochi in Piazza, a cura dell’Associazione Iklos. Mentre, alle 11.00, sarà il momento della premiazione del concorso de “La befana più brutta”. Chiusura della programmazione e del Villaggio alle 18.30.

 

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La Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara ha sottoscritto nei giorni scorsi un protocollo generale di Intesa con il Dipartimento di Storia, Beni culturali e Territorio dell’Università di Cagliari, che consentirà di arricchire di conoscenze scientifiche il grande significato storico, culturale e antropologico dell’antica viabilità del Sulcis Iglesiente Guspinese lungo la quale si sviluppa il Cammino Minerario di Santa Barbara (vedi foto allegate).

Prioritariamente, con sopralluoghi in situ e studi metodologici supportati da moderni software interpretativi, i docenti e i ricercatori della Cattedra di preistoria e protostoria verificheranno la possibile esistenza e consistenza dell’antica viabilità che assicurava la mobilità degli uomini e dei materiali tra i numerosi siti archeologici di età nuragica presenti nel territorio.

Gli antichi cammini minerari del Sulcis Iglesiente Guspinese: un patrimonio antico per un futuro sostenibile!

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Il sequestro di 21mila ricci di mare sotto misura e di 35 vasetti di polpa: è il risultato dell’azione di contrasto al prelievo e commercializzazione illegale condotta dall’Ispettorato di Cagliari del Corpo forestale e di vigilanza ambientale.

L’operazione, disposta su scala regionale dalla Direzione Generale, è stata eseguita dalle Basi navali di Cagliari e Villasimius, con il concorso delle stazioni costiere. L’intervento combinato ha comportato controlli a tappeto a Cagliari e nell’hinterland nei diversi banchi di vendita stradali. Sono stati controllati, infatti, i banchi nel lungomare del Poetto, in viale Colombo e a Quartu Sant’Elena, nella zona di Is Mirrionis, a Margine Rosso, a Capoterra, a Sarroch, ad Arbus, Villasimius e Muravera. Verifiche inoltre nei mercati civici cagliaritani di San Benedetto e di via Quirra. Controlli anche a mare, nelle zone del golfo di Cagliari dove è più intensa l’attività di prelievo prevalentemente concentrata nello specchio d’acqua interdetto alla pesca antistante l’impianto industriale di Sarroch.

I controlli hanno riguardato, oltre che la verifica del titolo da parte dei pescatori professionisti di prelievo e commercializzazione dei ricci, anche la verifica sulla tracciabilità del pescato, sul rispetto delle norme sul confezionamento e conservazione alimenti (invasettamento illegale della polpa).

Complessivamente sono state contestate:

  • 4 sanzioni amministrative ad altrettanti trasgressori (prevalentemente pescatori professionisti) per complessivi 26.000 € per avere prelevato 21.000 ricci sotto misura che, ancora vivi, sono stati sottoposti e sequestro e reimmessi in mare;
  • 2 sanzioni amministrative ed il sequestro di 35 vasetti di polpa di riccio; le violazioni hanno riguardato prevalentemente  la conservazione e confezionamento e tracciabilità della polpa di ricci per sanzioni complessivamente ammontano a 18.000 €.

Il comportamento predatorio sulla risorsa naturale e la mancanza di rispetto per i consumatori non sono comportamenti dei soli pescatori abusivi.

Alcuni dei trasgressori, infatti, sono titolari di concessioni di comunali per la vendita in spazi comunali e saranno segnalati per la revoca della concessione. 

Il Corpo forestale e di vigilanza ambientale fa appello al consumo responsabile, non solo evitando i banchetti abusivi, ma anche presso le strutture autorizzate: è indispensabile rifiutare non solo la polpa di riccio invasettata senza etichettatura ma anche i ricci pescati sotto la misura minima di cinque centimetri, aculei esclusi. In questo modo, si eviterà di consumare un prodotto totalmente privo di requisiti di sicurezza alimentare e si contribuirà al sostegno della biodiversità.

 

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Il candidato governatore del centrodestra, Christian Solinas, ha visitato oggi la Portovesme srl per parlare di lavoro e delle soluzioni per il rilancio del comparto industriale nel Sulcis, un territorio martoriato dalla crisi dove la maggior parte delle aziende ha chiuso i battenti da anni. Di fronte ai rappresentanti sindacali, ai tecnici dello stabilimento e all’amministratore dell’azienda, Carlo Lolliri, ha annunciato un impegno concreto a favore dell’industria sarda: «È necessario – ha sottolineato Christian Solinas – pensare a uno sviluppo che possa convivere con ambiente e turismo. Non si può più trascurare questo importante motore dell’economia del territorio in nome di un ambientalismo spesso di facciata che penalizza il reddito e la sopravvivenza di migliaia di famiglie».

Giusto tutelare l’ambiente «ma altrettanto doveroso salvaguardare lavoro e occupazione: le aziende piccole o grandi – ha sottolineato il senatore e segretario sardista – hanno diritto ad avere delle risposte certe e in tempi accettabili, non si può continuare a essere ostaggio della burocrazia che per concedere un’autorizzazione impiega anni. Così si fanno scappare gli imprenditori. La Regione ha necessità di essere riformata e subito».

Rispondendo alle domande dei lavoratori Christian Solinas ha anche assicurato il suo impegno e del Gruppo Lega -Psd’Az, nelle more della stesura del regolamento di attuazione per la pensione “Quota cento”, «affinché sia riconosciuto il lavoro usurante nel calcolo dei requisiti di accesso anticipato. Di particolare interesse anche le risposte fornite alle rappresentanze sindacali della Portovesme Srl in merito a una nuova strategia di incentivi per il trasporto delle merci da e per la Sardegna».  

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L’Agenzia nazionale per le erogazioni in agricoltura (Agea) ha firmato oggi un nuovo decreto di pagamento da 3 milioni 230mila 307,08 euro per 80 domande presentate da agricoltori, allevatori e pastori sardi. Il trasferimento più importante riguarda la Misura 6.1 del Programma di sviluppo rurale dedicata al primo insediamento dei giovani in agricoltura con 1milione 267mila euro per 47 domande. Segue la Misura 19 sul sostegno allo sviluppo locale LEADER (SLTP – sviluppo locale di tipo partecipativo), con 12 domande per un totale di 1 milione 295mila 217,65 euro. Ci sono quindi altre 12 domande della Misura 4.1 con 660mila 684,68 euro. Le risorse rimanenti vanno invece a coprire erogazioni per le Misure 3 sui Regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari e 10 sul pagamento per impegni agroclimatico-ambientali.

Dal 15 dicembre ad oggi, sono in fase di trasferimento verso il comparto agropastorale isolano circa 73,5 milioni di euro.

 

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L’assessore dei Lavori pubblici Edoardo Balzarini e l’amministratore unico di Enas Giovanni Sistu hanno ricevuto stamattina, nella sede dell’assessorato, le rappresentanze sindacali dei lavoratori impiegati dall’Enel nelle dighe e negli impianti idroelettrici attualmente gestiti dalla stessa società in Sardegna.

Nel corso dell’incontro sono stati esaminati alcuni dei temi legati al passaggio delle dighe dall’Enel alla Regione, e per la stessa, a Enas, attuale gestore di tutte le opere multisettoriali regionali, come previsto nei provvedimenti recentemente assunti dalla Giunta.

Sentite le preoccupazioni dei sindacati, l’assessore ha ricordato che, anche per quanto riguarda il personale, l’iniziativa dell’Esecutivo si colloca nel quadro delle attività previste e regolate dalla legge regionale n. 19 del 2006 e che, così come verificatosi in passato nel trasferimento delle dighe già gestite dai Consorzi di bonifica, saranno convocati specifici incontri con le rappresentanze sindacali, in cui si affronteranno nel dettaglio le questioni poste.

Edoardo Balzarini ha inoltre comunicato che con un decreto della Presidenza è stata sospesa l’efficacia dei precedenti provvedimenti inerenti l’immissione in possesso delle dighe in attesa delle decisioni del Tribunale superiore delle acque pubbliche sull’istanza cautelare presentata da Enel Spa.

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Il comune di Carbonia ha pubblicato il bando per la cessione di 13 lotti edificabili nella zona PIP di via Nazionale. I soggetti interessati dovranno presentare la domanda all’ufficio protocollo del comune di Carbonia entro le ore 13.00 del 21 gennaio 2019. I lotti acquistabili coprono un’ampia gamma di metrature e volumetrie, per soddisfare la creazione di attività produttive di varie dimensioni.

«Si tratta di un’iniziativa volta a valorizzare l’insediamento di nuove imprese nella zona di via Nazionale. A questo proposito, abbiamo approvato nel Consiglio comunale del 10 dicembre scorso, un pacchetto di agevolazioni fiscali per le aziende che acquisiscono un lotto, costituiscono e iniziano l’attività nella zona PIP. In particolare, è prevista una defiscalizzazione IMU del 50% per 3 anni per tutti i nuovi immobili che verranno costruiti e che inizieranno l’attività entro il 31 dicembre 2020; sconto del 100% sulla parte fissa della TARI per i primi 3 anni e sconto del 50% sulla parte fissa della TARI nel quarto e quinto anno; sperimentazione tariffa puntuale della raccolta rifiuti – spiega l’assessore delle Attività produttive Mauro Manca -, il bando per l’assegnazione di lotti in zona PIP, unitamente all’assegnazione dei posteggi per la vendita al dettaglio di prodotti alimentari, non alimentari e per la vendita diretta di prodotti agricoli, si inserisce nel solco del Piano di sostegno all’economia cittadina, fortemente voluto dalla nostra Amministrazione comunale per dare un nuovo impulso alle attività produttive e commerciali che operano nel territorio comunale. Attraverso queste misure strutturali incentiviamo la nascita di nuove intraprese nella nostra città: un antidoto contro lo spopolamento che ha caratterizzato il nostro Comune, il quale ha perso, dal 2001 ad oggi, circa 2mila abitanti.»

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Rendere accogliente e bella la cosiddetta “Porta d’ingresso alla città”, ridandole lustro e qualità. Il comune di Sant’Antioco investe 150mila euro sul “Lungomare Silvio Olla, ex Lungomare Caduti di Nassiriya”, con un progetto di riqualificazione che mira ad una manutenzione straordinaria del verde esistente con integrazione di alberi e l’inserimento di un mix di fiori per abbellire la zona. Ma non solo: tra le varie opere previste si è deciso di intervenire anche sul prato attuale, prevedendo una sua migliore sistemazione, uniformandolo con semina a gramigna e con un impianto di irrigazione, predisposto a settori, tale da sopperire anche alla carenza d’acqua nel periodo estivo.

«Ma, soprattutto – spiega l’assessore dei Lavori Pubblici Francesco Garau -, eviteremo il transito delle automobili nell’area, piazzando dei dissuasori che consentiranno l’ingresso soltanto ai pedoni. L’obiettivo, non a caso, è quello di restituire ai cittadini quella porzione del Lungomare. I lavori prevedono, infatti, anche la sistemazione dello stradello pedonale sterrato, che darà così la possibilità di praticare sport all’aperto e in riva al mare. Attività che attualmente si svolge lungo la strada, in luogo poco sicuro. Accanto ai dissuasori e agli accessi ai percorsi di camminamento, inoltre, verranno posizionate delle fontanelle di acqua.»  

L’area d’intervento si colloca in prossimità della strada di accesso all’isola ed è costituita da una striscia di terra delimitata a est dal mare, a sud dall’approdo pescherecci, a ovest dalla strada “Caduti di Nassiriya” e a nord dal porticciolo turistico. Esprime soddisfazione il sindaco Ignazio Locci, che fin dal suo insediamento ha avviato un progetto di riqualificazione dell’intero Lungomare, dal Silvio Olla al Cristoforo Colombo.

«Portiamo avanti il programma di sistemazione dell’intera area, meglio nota come “La Marina” – commenta il sindaco – oltre un anno fa abbiamo eliminato le transenne che delimitavano una porzione del Lungomare Cristoforo Colombo, in zona Lido, ridando decoro a quella striscia di Lungomare. Successivamente, con apposita ordinanza, siamo riusciti a rimuovere le barche abbandonate (ben 17) nel Lungomare Silvio Olla, fronte parco giardino, proprio dove oggi interveniamo con questo progetto. Il Lungomare è la “Porta d’ingresso alla città” e per questo merita particolare attenzione. Con questo progetto, contiamo, infine, di potenziare anche gli arredi dedicati ai bambini del Parco Giardino.»

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Rochitas in festa continua a crescere. La scommessa di ampliare l’offerta per l’arco di due giornate si è rivelata vincente, e lascia intravvedere ottime prospettive per il futuro nell’ottica di promuovere le realtà più rappresentative del territorio, dalle attività produttive all’artigianato, dalla cultura al turismo nelle sue mille sfaccettature.

Tutto questo in un anno in cui la manifestazione ha fatto registrare un ulteriore salto di qualità, entrando nel circuito dei grandi eventi della Regione Sardegna, merito dell’impegno dei numerosi organizzatori che hanno lavorato attivamente per la sua buona riuscita. L’Amministrazione comunale si è infatti avvalsa della collaborazione di Pro Loco, Fondazione Aligi Sassu, Istituto comprensivo e Istituto tecnico, cooperativa Siendas e altre associazioni e comitati locali, godendo del finanziamento dall’assessorato regionale al Turismo.

Fin dalla prima serata, il centro storico è stato preso d’assalto da un gran numero di visitatori, incuriositi dalle specialità enogastronomiche, dalle tradizioni e dalle eccellenze artistiche e archeologiche. Non a caso “Rochitas” è il nome del più antico quartiere di Thiesi, nel quale sono ubicate le vecchie cantine scavate nella roccia calcarea, testimonianze suggestive del nucleo originario del paese.

Tra le viuzze e gli spiazzi riscaldati dai falò, addensati dei profumi degli arrosti e di altre prelibatezze, anche il bagliore della luna ha concesso un tocco di ulteriori suggestioni all’atmosfera, impreziosita di spettacoli musicali itineranti tra antico e moderno.

Per l’occasione è stata aperta al pubblico la Torre Prigione, che ha ospitato una mostra fotografica sul territorio, mentre un percorso turistico coordinato dalla cooperativa Siendas ha permesso di approfondire la conoscenza del paese e della sua storia. Aperto ai visitatori anche il Museo Aligi Sassu, un vero scrigno che custodisce una ricca collezione di opere del grande artista, originario di Thiesi.

Importanti spazi sono stati riservati ai più piccoli. Nei locali dell’antico Monte Granatico, dove è stata allestita una mostra d’artigianato, la virtuosa artista Pina Monne ha guidato i bambini in un simpatico laboratorio di ceramica. Tra gli appuntamenti più seguiti c’è stato il reading letterario  in lingua sarda a cura dello sportello linguistico comunale e dei bambini dell’Istituto comprensivo, che ha fatto registrare un pienone in piazza Eleonora d’Arborea, dove molto seguita è stata anche l’esibizione del gruppo folk femminile “Sas maestralinas”. La serata finale si è protratta sino a tarda notte, tra canti, musiche e spettacoli.

L’iniziativa è stata anche occasione, attraverso un convegno in Sala Sassu, per mettere a nudo le diverse eccellenze imprenditoriali del territorio, che si sono confrontate sulla creazione di un rapporto sinergico tra le realtà aziendali e i circuiti classici del turismo.