21 November, 2024
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La conferenza programmatica del Partito democratico riparte da Tramatza per scrivere il Progetto della Sardegna che vogliamo. Quattro le linee che hanno contraddistinto questo appuntamento: lavorare, curare, sapere e vivere.

«Questa è una tappa del percorso che sino a oggi abbiamo fatto e che continueremo – ha detto il segretario regionale del Partito democratico Emanuele Cani -. Questa giornata è un ulteriore momento di condivisione e partecipazione per l’Idea di Sardegna che vogliamo.»

Emanuele Cani ha ricordato che «oggi c’è tutto il Partito Democratico presente e questo è un giorno importante», poi la Conferenza programmatica, «un tavolo politico aperto», ed ha fatto un riferimento anche alla politica nazionale: «Non esiste che un ministro come Matteo Salvini venga in Sardegna e dica chi deve essere candidato. È una vergogna per la Sardegna. Massimo Zedda si è messo a disposizione, abbiamo il Partito Democratico, abbiamo il Tavolo politico e siamo al lavoro, seguendo un percorso che parte quasi in silenzio e dal basso ma che condivide e coinvolge, ed ora dobbiamo lavorare per vincere le elezioni».

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Nel prossimo mese di gennaio il Conservatorio di Cagliari ospiterà una cinquantina di giovani studenti stranieri di musica impegnati in “The travelling Orchestra”, un progetto di scambio culturale finanziato dall’Unione europea. Per l’occasione arriveranno in città ragazzi dai conservatori di Poitiers (Francia) e Malaga (Spagna), che condividono questa esperienza con i coetanei dell’istituzione musicale cagliaritana.

Perché ci sia uno scambio a tutti gli effetti non basta però il solo confronto che durante il giorno vedrà gli studenti impegnati in Conservatorio con stage di Musica da camera, Musica per orchestra o Jazz. Occorre anche l’esperienza del contatto con una famiglia ospitante.

Da qui l’invito del “Da Palestrina” a quei nuclei familiari in cui ci sia almeno un giovane impegnato nello studio di uno strumento: chi volesse favorire questo scambio d’esperienze offrendo ospitalità per una settimana a uno dei giovani in arrivo può farsi avanti. Per adesso poco più della metà degli studenti ha già trovato casa in una famiglia che li accoglierà. Ma i restanti non hanno ancora chi li ospiterà.

Partito nei mesi scorsi, “The travelling Orchestra” è imperniato sul valore della musica come aggregante e strumento di dialogo tra culture diverse, senza trascurare però l’aspetto di esperienza umana e di scambio. Si rivolge a giovani d’età trai 15 e i 19 anni.

Il progetto si articola in tre trappe: la prima, a ottobre, ha visto gli studenti dei conservatori di Cagliari e Malaga, insieme agli insegnanti accompagnatori, ospiti del conservatorio di Poitiers per una settimana.

A gennaio i sette giorni di ospitalità spetteranno al capoluogo sardo, mentre ad aprile a ospitare l’Orchestra viaggiante sarà Malaga.

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Le donne di Campo Progressista Sardegna hanno pubblicato oggi il «Manifesto per il Cambiamento» a sostegno della candidatura di Massimo Zedda a governatore della Sardegna.

Di seguito, il testo integrale.

La disponibilità di Massimo Zedda a guidare il movimento promosso dai Sindaci rappresenta un’opportunità per ricostruire un’area riformista, progressista e democratica nella nostra Regione e nel nostro Paese. Occorre ripartire dalle identità, dalle relazioni, dalle comunità, dai luoghi e dal confronto tra appartenenze e fare della Sardegna un’Isola protagonista in un Mediterraneo di pace, un laboratorio politico per tutto il Paese per una politica finalmente al servizio delle persone, per il bene comune, soprattutto dei più deboli.

Vogliamo sconfiggere con l’unità delle forze democratiche chi fa della discriminazione sociale, etnica, religiosa e politica i propri cavalli di battaglia. Decisivo è e sarà il ruolo delle donne nella costruzione di un progetto concreto e condiviso di società, che dia risposte vere e realizzabili ai problemi delle persone. 

Oggi la parola cambiamento è abusata e stravolta: per noi donne cambiare significa affrontare i problemi e le difficoltà con un approccio diverso, basato non sulla retorica e sulle false promesse ma sulle competenze, le capacità e le opportunità delle persone e dei territori. Cambiare significa modificare e rinnovare valorizzando le conoscenze e le esperienze fatte.

Noi donne di Campo progressista lanciamo un  progetto per il riscatto dei territori, fondato su pari opportunità, inclusione sociale, progresso solidale, lavoro, istruzione e formazione, ricerca, cultura, economia ecologica e sostenibile, tutela dell’ambiente come via fondamentale per un processo di cambiamento e transizione. La Politica può e deve esistere solo partendo dalle persone, attraverso percorsi di ascolto costante, confronto e comunicazione, perché nessuna resti indietro.

Confidando che l’introduzione della doppia preferenza di genere nella legge elettorale garantisca l’accesso di un gran numero di noi all’interno del Consiglio regionale, intendiamo promuovere una nuova stagione di diritti delle donne e promuovere politiche di parità. La nostra Regione si deve dotare di strumenti che pongano fine alla drammatica condizione di soprusi e violenze a cui troppe donne sono quotidianamente sottoposte.

Noi donne conosciamo molto bene il valore del lavoro come arma di riscatto e di dignità e crediamo che dal lavoro sia necessario ripartire, perché è attorno al lavoro che si costruisce il patto sociale e si misura la qualità di una democrazia, contro la precarietà, contro il ricatto del bisogno.

Vogliamo costruire un piano speciale contro lo spopolamento attraverso un progetto basato sulle economie locali, sulle vocazioni dei territori, sul rispetto dell’ambiente, con un  sistema di trasporti capillare e un supporto alle attività produttive locali, nuove ed esistenti, con bonifiche e riconversioni in chiave produttiva dei beni industriali o militari dismessi, derogando al piano di razionalizzazione sanitaria regionale (con particolare riferimento ai punti nascite e alle guardie mediche) e al piano di dimensionamento scolastico imposto da Roma, favorendo anche l’accoglienza e l’integrazione di migranti attraverso percorsi di cittadinanza attiva. 

Rendiamo la Sardegna terra di pace e di amicizia fra i popoli. Non possiamo più tollerare passivamente la permanenza sull’isola di installazioni militari finalizzate a eventi di guerra, ma piuttosto dobbiamo pretendere l’immediata cessazione di ogni forma di asservimento territoriale e di esercitazione militare a scopo bellico.

Vogliamo potenziare la stagione dei diritti: per le persone più fragili, per le donne, per la comunità LGBT, per gli stranieri, per tutti tutti coloro che rischiano di essere risucchiati dalla spirale dell’esclusione. Dobbiamo attivare supporti sociali, che passino dal diritto alla casa a quello alla salute, dal diritto all’istruzione a quello al lavoro e alla conciliazione dei tempi famiglia-lavoro. Vogliamo costruire una società di diritti, fondata sulle pari opportunità e sulla consapevolezza dei doveri di partecipazione e solidarietà.

Vogliamo costruire un nuovo sistema di  trasporti  e infrastrutture, con il potenziamento  dei collegamenti interni e dei collegamenti con la penisola e l’Europa per rendere operativa la continuità territoriale della Sardegna al fine di agevolare gli spostamenti delle persone e gli investimenti sull’Isola. È un’esigenza imprescindibile per i territori: per chi li abita e per chi vuole creare un’economia del turismo diffusa.

Vogliamo incrementare e migliorare le azioni di supporto alla crescita del settore turistico nell’ottica di destagionalizzare il settore e valorizzare i patrimoni storico culturali, paesaggistici, ambientali ed enogastronomici delle zone interne, con la massima attenzione alla sostenibilità e alla accessibilità per tutte le persone.

Vogliamo rafforzare le autonomie: dei territori, delle città e delle periferie. La nostra Autonomia speciale deve essere una condizione da difendere e da ampliare ma soprattutto da applicare per trasformare l’attuale situazione di svantaggio in politiche di sviluppo. Dobbiamo, quindi, impegnarci perché anche a livello normativo la Sardegna si doti di strumenti che promuovano e tutelino le specificità della nostra terra, a partire dalla sua cultura, dalla sua lingua e dal suo ambiente pretendendo il riconoscimento dell’insularità.

Per fare tutto questo dobbiamo sfruttare le opportunità che l’Europa ci offre, sia in termini culturali che in relazione all’accesso ai fondi, con l’obiettivo di rendere la Sardegna un luogo che offra a tutte e tutti la possibilità di restare e non l’obbligo di partire.

La Sardegna e i sardi hanno bisogno di rincominciare a credere nel proprio futuro. Insieme a Massimo Zedda vogliamo che ogni comune sia al centro dell’Isola e siamo certe che con il contributo di tutte e tutti possiamo farcela!

 

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È stata pubblicata la graduatoria del bando Ricerca di Base finanziato con 6 milioni di euro di risorse FSC (Fondo per lo Sviluppo e la Coesione) dal Patto per la Sardegna. I vincitori dei 61 progetti finanziati appartengono all’Università di Cagliari (65%), all’Università di Sassari (32%) e al Cnr, Centro nazionale di ricerca (3%), e potranno così avviare i loro progetti ricevendo un contributo di 90 o 110 mila euro. A gennaio prossimo verrà pubblicato un nuovo bando, finanziato con altri 6 milioni, e sarà dunque possibile presentare nuovi progetti da parte di altri ricercatori non vincitori di questo bando.

«Sono risorse immediatamente spendibili, in modo che le nostre università, e più in generale il sistema di ricerca, siano sempre più in grado di far crescere le competenze dei nostri giovani laureati – dice l’assessore della Programmazione Raffaele Paci -. La ricerca è fondamentale, perché è da lì che nasce tutto, e la Giunta Pigliaru continua a sostenerla fortemente. È uno degli strumenti più importanti per lo sviluppo, per la crescita delle imprese e delle nostre Università, per la formazione del nostro capitale umano e dei giovani laureati, che possono diventare competitivi a livello internazionale. Dalla ricerca parte tutto, anche per creare impresa e fare in modo che tutto questo si trasformi in nuova occupazione per i nostri giovani.»

I progetti finanziabili, come previsto nel bando, erano suddivisi tra le seguenti aree: scienze matematiche e informatiche (2 progetti), fisiche (2), chimiche (4), della terra (2), biologiche (8), mediche (9), agrarie e veterinarie (5), Ingegneria civile e Architettura (4), Ingegneria industriale e dell’informazione (4), Scienze dell’antichità, filologico-letterarie (5), scienze storiche, filosofiche e pedagogiche (5), giuridiche (5), economiche e statistiche (4), politiche e sociali (2). Il bando prevedeva che potessero presentare domanda docenti o ricercatori universitari, personale strutturato di enti pubblici di ricerca con sede operativa in Sardegna, personale strutturato delle Aziende sanitarie ed ospedaliere regionali. 

I progetti sono stati finanziati in ordine di merito, nei limiti fissati per ciascuna area e che abbiano riportato nella valutazione un punteggio minimo fino ad esaurimento delle risorse.

I criteri di valutazione (la procedura era affidata a Cineca, Consorzio Interuniversitario che si è avvalso di valutatori esterni) sono stati la qualità scientifica del gruppo di ricerca, la qualità del progetto in termini costi-risultati, la qualità organizzativa del progetto. Come previsto, sarà ora sottoscritta una convenzione attuativa. I progetti devono essere realizzati entro 24 mesi.

«Con il finanziamento di questi progetti, che si affiancano agli interventi della legge 7, oggi diamo risposte concrete a università ed enti pubblici di ricerca. Che significa dare risposte concrete alla Sardegna e alla sua esigenza di crescere e affermarsi negli scenari internazionali», conclude il vicepresidente della Regione.

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Ieri pomeriggio, alle ore 14.30, a Villacidro, i militari della dipendente stazione, unitamente a quelli del NORM-Aliquota Radiomobile, a seguito di una richiesta arrivata su linea 112, sono intervenuti in un’abitazione sita nella via Guido Rossa, dove hanno arrestato A.P., 26 anni, di Villacidro, disoccupato, per il reato di maltrattamenti in famiglia. Lo stesso, completamente fuori di sé, stava minacciando di morte ed ingiuriando la mamma e la sorella e stava danneggiando i mobili e lanciando suppellettili. L’arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Uta.

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Il coordinatore regionale di energie Per L’Italia Tore Piana ha portato all’attenzione dei partiti facenti parte del tavolo sul programma della coalizione del Centro destra, sardista ed autonomista, la situazione drammatica che in queste settimane la Sardegna sta attraversando sul problema del prezzo del latte di pecora. Tore Piana ha illustrato il dramma che si sta consumando a causa di una crisi sul prezzo del latte di pecora, pagato all’allevatore ad un prezzo di 0,60 centesimi litro rispetto ai 0,85 centesimi litro della scorsa stagione. Il prezzo di 0,60 al litro, viene ritenuto non remunerativo, non copre neanche la parte dei costi fissi necessari alla produzione, se si dovesse includere la manodopera le perdite sarebbero di gran lungo superiori. Si capisce che, in questa situazione, il 90% delle aziende agro-pastorali sarde fallirebbero.

«Questa situazione – dice Tore Piana – è la causa dell’assenza di idee, strategie e soluzioni delle politiche fallimentari attuate dal centrosinistra e dal PD che governa la Regione, con il Presidente Pigliaru. Come partito politico facente parte della coalizione di centro destra, abbiamo chiesto alla coalizione stessa, nella sua interezza di soffermarsi oggi, su tale emergenza e dare un segnale a questo comparto, che noi vogliamo salvare e aiutare perché crediamo con convinzione che l’agricoltura e l’allevamento, siano essenziali per la ripresa economica della Sardegna e saranno fra i primi posti, per l’attenzione della coalizione, che il settore merita. Abbiamo ed esprimiamo anche soluzioni strutturali, affinché ci sia la giusta attenzione della politica regionale su tali problematiche e dell’intero comparto, siamo pienamente soddisfatti che tutti i partiti che fanno parte della coalizione di centrodestra, abbiano accolto la nostra sollecitazione e si impegneranno ad occuparsi della soluzione delle problematiche dell’Agricoltura e, in particolare, sul prezzo del latte di pecora – conclude Tore Piana -, una volta al Governo regionale con il candidato presidente Christian Solinas.»

 

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Sardegna Solidale, Anffas e Asap assieme, lunedì 3 dicembre, a Cagliari, per celebrare la Giornata internazionale delle persone con disabilità, con il convegno dal titolo “Dare potere
alle persone con disabilità e garantire inclusività  e uguaglianza”. Coordinati dal presidente di Sardegna Solidale Giampiero Farru, a partire dalle 16.00, al THotel di via dei Giudicati interverranno Luigi Minerba (Direttore dell’Area socio sanitaria della Assl di Cagliari), l’assessore comunale delle Politiche sociali Roberto Marras ed il presidente Co.Ge Sardegna Bruno Loviselli.

Seguiranno le relazioni di Mauro Giovanni Carta (responsabile del Centro di Psichiatria di Consultazione
e Psicosomatica della Aou di Cagliari) che interverrà sul tema “Dalla Convenzione sui diritti delle persone con disabilità delle Nazioni Unite al progetto Quality Rights delle Who”, Nicola Grandesso dell’Associazione Sarda Paratetraplegici (“Oltre ogni barriera, contro ogni discriminazione”), Alberto Lixi dell’Ordine degli Architetti (“Progettazione universale”) e di Patrizia Accossu della cooperativa sociale Cellarius, che presenterà il progetto Itaca – Itinerari turistici accessibili aperti.
 

 

La serata si concluderà con le testimonianze di Rita Pitzalis (presidente Anffas Onlus Cagliari), Carmelo Addaris (dell’Associazione Sarda Paratetraplegici Cagliari), Luciana Ledda (Fand, Federazione tra le Associazioni Nazionali delle persone con Disabilità), Marta Zuddas (vicepresidente Ens – Ente Nazionale Sordi Cagliari), Bianca Maria Balata (presidente associazione Possibilmente Onlus Ozieri), Ombretta Armani (Pensiero Felice Alghero), Luciano Pere (Associazione Insieme Porto Torres) e Nicola Melis (presidente associazione Lps Labiopalatoschisi Sardegna).

 

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«Occorre prorogare immediatamente  i tempi determinati e le graduatorie in scadenza. Le procedure per le stabilizzazioni non vanno in alcun modo bloccate.»

E’ la proposta inserita nell’interrogazione urgente del vicepresidente del Consiglio regionale Antonello Peru (FI) per evitare ricadute devastanti sulla sanità sassarese in seguito allo stop imposto alle stabilizzazioni dell’Aou. Una mannaia che – secondo Antonello Peru – sui precari dell’Azienda ospedaliera Universitaria di Sassari, tagliati fuori dal processo di inserimento definitivo nelle corsie dei nosocomi. Il numero due dell’assemblea regionale sarda promette battaglia e contesta l’interruzione del percorso.

«Vogliamo capire i motivi di questo blocco – aggiunge Antonello Peru – che di fatto penalizza il personale medico e paramedico delle strutture sparse nel territorio. Secondo le motivazioni addotte dall’assessorato della sanità ci sarebbe lo sforamento del bilancio triennale alla base della decisione. Un provvedimento irragionevole, visto che la stabilizzazione avverrebbe a costo zero. Si tenga conto infatti della legge nazionale, che riconosce i diritti dei precari per le assunzioni. La scadenza delle graduatorie al 31 dicembre (utilizzate per sostituire il personale assente e per colmare i vuoti nelle corsie degli ospedali) è ormai alle porte. Per questo invochiamo l’urgente proroga delle graduatorie. Con il blocco decretato dall’assessorato sono stati ancora una volta disattesi gli impegni presi per la stabilizzazione di centinaia di persone, con un futuro sempre più incerto per gli operatori sanitari. La stabilizzazione è dettata dalla normativa nazionale – conclude Antonello Peru -. Il blocco stabilito dall’assessore della sanità presenta diverse anomalie che allungano diverse ombre e parecchi dubbi sul mancato inserimento dei lavoratori precari nelle corsie dei presidi di Sassari e dintorni.»

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La VBA/Olimpia Sant’Antioco ospita questo pomeriggio, alle 15.00, la vicecapolista Lazio Pal. G. Castello, per l’ottava giornata della “regular season” del girone F del campionato di serie B di volley maschile. La squadra di Mario Della Pia, ancora a zero punti e senza essere riuscita ad aggiudicarsi neppure un set nelle prime sette giornate, sabato scorso nel derby casalingo perso con la Pallavolo Sarroch, ha mostrato qualche segnale di crescita che si spera possa essere confermato nell’incontro odierno, anche se la salvezza, a meno di inserimenti di nuovi giocatori nel mercato di riparazione, appare un traguardo lontano, quasi irraggiungibile.

La giornata vede la Pallavolo Sarroch, in crescita, ospitare alle 15.30 la Fenice Pallavolo Roma, mentre le altre due squadre sarde del girone, Cus Cagoiari Sandalyon e Pallavolo Olbia, giocano in trasferta, entrambe alle 15.30, rispettivamente sul campo della capolista Istituto Estetico Sabaudia e su quello dello Scarabeo Città di Castello.

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Il consigliere regionale di Forza Italia Edoardo Tocco sollecita la Giunta regionale ad adottare un piano d’azione per fronteggiare i danni delle recenti alluvioni, con risorse aggiuntive da inserire nella prossima finanziaria. Un emendamento per assegnare nuovi finanziamenti ai centri colpiti dalle piogge torrenziali e dai nubifragi che si sono abbattuti sulla Sardegna.

«I danni in agricoltura ammontano a centinaia di milioni di euro e riguardano la viabilità, le strutture, gli allevamenti, le piante, le coltivazioni, le semine di grano e orzo – dice Edoardo Tocco -. I sindaci del Sud Sardegna hanno già lanciato il grido d’aiuto. Auspichiamo che la giunta possa integrare nuove risorse per consentire di salvaguardare le produzioni agricole e partire con la ristrutturazione delle opere danneggiate dalle piogge torrenziali – conclude Edoardo Tocco -. La nuova liquidità, pari a 3 milioni di euro, permetterà di definire nuovi interventi per il comparto rurale isolano.»