Regioni, Comuni, Università e ONG si appellano al Governo affinché sottoscriva il Global Contact for migration.
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La Regione Sardegna, insieme a Campania, Emilia-Romagna, Piemonte, Toscana e Umbria, piccoli e grandi Comuni, Università, Organizzazioni non governative e Autorità pubbliche per la tutela dei diritti dei minori, ha promosso un appello al Governo italiano affinché sottoscriva il Global Contact for migration.
«Il Global Compact for migration – si legge nel documento – conviene all’Italia perché può rafforzare le sue ragioni nelle relazioni e nelle negoziazioni con gli altri Paesi europei e facilitare le trattative nella definizione degli accordi con i Paesi di provenienza e di transito dei flussi migratori. Non è pensabile governare un processo globale come la migrazione senza strumenti effettivi per il dialogo e la concertazione di politiche globali. C’è un’altra Italia che vuole vedere il nostro Paese impegnato nel rafforzamento degli strumenti multilaterali, aperto al dialogo con altri Paesi in Europa, in Africa e in altri continenti, desideroso di fare crescere l’integrazione tra comunità ospitanti e migranti nell’interesse di tutti, proiettato verso il futuro.»
«Non sottoscrivere un documento come il ‘Global Compact for migration’ sarebbe molto grave – dichiara l’assessore degli Affari Generali della Regione Sardegna Filippo Spanu -. Si tratta di un documento promosso dall’ONU per un governo mondiale dei fenomeni migratori, che è proprio la priorità già dichiarata dal Governo italiano. Ci vuole una presa di coscienza collettiva della società civile e delle Istituzioni ad ogni livello. Per questo abbiamo deciso di promuovere l’appello a cui hanno sin qui aderito Regioni, Comuni e Ong. Le tante adesioni sono la conferma che è molto sentita l’esigenza di gestire a livello globale un fenomeno complesso come quello delle migrazioni.»
«Le Regioni, gli enti locali italiani e le associazioni che hanno sottoscritto l’appello – prosegue l’appello – dissentono dalla scelta dell’Esecutivo nazionale, che rende il nostro Paese più isolato e indebolisce la possibilità di concertare con altri Paesi la gestione condivisa delle migrazioni. Due mesi fa, all’Onu, l’Italia aveva dichiarato di voler sottoscrivere il patto, ma è notizia recente che invece il nostro Paese non sarà presente al vertice di Marrakech del 10 e 11 dicembre prossimi, nel quale il documento sarà ufficialmente adottato.»
È un accordo internazionale che affronta in forma regolamentata e coordinata le dinamiche che riguardano le migrazioni. Per l’adozione del documento, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha promosso la convocazione del Summit intergovernativo che si terrà il 10 e l’11 dicembre 2018 a Marrakech, in Marocco. A presiederlo sarà Amina Mohammed, segretaria generale delle Nazioni Unite per le migrazioni internazionali. Il documento è il risultato del lavoro di oltre 190 Paesi che si sono impegnati in questi ultimi 2 anni, dando vita ad un ampio confronto che ha portato al raggiungimento di un punto di equilibrio. I principi generali del Global Compact for Migration riguardano: la lotta alla xenofobia; la lotta allo sfruttamento; il contrasto del traffico di esseri umani; il potenziamento dei sistemi inclusivi e di integrazione; l’assistenza umanitaria; i programmi di sviluppo e il rispetto del diritto internazionale nelle procedure di frontiera.
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