Sinistra Italiana Sardegna ha chiesto l’intervento della segreteria nazionale per la situazione creatasi in Sardegna.
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Sinistra Italiana Sardegna ha chiesto l’intervento della segreteria nazionale per la situazione creatasi in Sardegna.
«Dirigenti e iscritti a Sinistra Italiana in Sardegna leggono quotidianamente – sulla stampa e sui social media – dichiarazioni contraddittorie di esponenti del partito relative al difficile momento politico di preparazione alle elezioni regionali del febbraio prossimo; un momento che richiederebbe il massimo di coesione e di unità del partito nell’elaborazione della linea politico-programmatica e nell’interlocuzione con le altre forze politiche in vista di eventuali alleanze – si legge nella nota inviata alla segreteria nazionale del partito -. In particolare – a seguito delle dimissioni del segretario regionale Antonello Licheri (per discutere le quali la presidente dell’assemblea regionale Franca Dessì aveva convocato una riunione, poi disdetta) – ci sono state, come vi è noto, dichiarazioni che escludevano a priori una possibile alleanza, guidata presumibilmente dal sindaco di Cagliari Massimo Zedda – in contrapposizione alla coalizione di centrodestra sotto la guida della Lega e al movimento Cinquestelle – in contrasto con il deliberato dell’Assemblea regionale di cercare un’alleanza sulla base di scelte programmatiche in forte discontinuità con il passato e di recuperare, ove possibile, il progetto di Liberi e Uguali anche con l’utilizzo del simbolo per la lista elettorale.»
«Tali dichiarazioni, qualcuna delle quali particolarmente virulenta e offensiva, hanno sollevato dubbi anche sull’opportunità da parte degli organismi dirigenti nazionali di intervenire per concordare la linea politica più utile per il partito e per la Sardegna, con l’uso di appellativi come “proconsoli” che non dovrebbero far parte del linguaggio e dell’atteggiamento di dirigenti seri e consapevoli della gravità del momento. Da tali dichiarazioni – conclude la nota – ci dissociano nettamente, e chiediamo alla segreteria nazionale una piena assunzione di responsabilità attraverso l’incarico di commissario ad uno dei dirigenti che meglio conoscono la situazione della Sardegna di seguire direttamente lo sviluppo delle vicende politiche sarde.»
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