27 November, 2024
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Con il progetto presentato oggi dall’Unione di Comuni I Nuraghi di Monte Idda e Fanaris, 26esimo e ultimo a essere avviato, il 100% della Sardegna è coinvolto nella programmazione territoriale della Regione, 500 milioni a disposizione dei territori che dal basso progettano il loro sviluppo e il loro futuro.

«Una risposta straordinaria, un successo che ci riempie di orgoglio perché significa che la formula è quella giusta, e questo ci viene confermato dall’entusiasmo con cui i sindaci lavorano ai loro progetti, riuscendo a pensare oltre i confini dei loro Comuni e immaginando uno sviluppo ad ampio respiro che faccia il bene di interi territori. Questa è stata sicuramente la sfida più bella, ed è stata vinta: tanti Comuni che si mettono insieme, ognuno con il proprio contributo, superando personalismi e campanilismo, per dare vita a progetti che coinvolgono zone molto più ampie, a beneficio di tutti», sottolinea regionale l’assessore della Programmazione Raffaele Paci, che oggi a Vallermosa ha avviato il tavolo istituzionale allargato al partenariato economico e sociale dell’Unione di Comuni i Nuraghi di Monte Idda e Fanaris, 4 Comuni e quasi 13mila abitanti (Decimoputzu, Siliqua, Vallermosa, Villaspeciosa) coinvolti.

Una migliore qualità della vita grazie alla valorizzazione delle risorse locali, prima fra tutte l’agroalimentare. In particolare si punta su riqualificazione urbana, sviluppo dei servizi alla persona in modo integrato, comprendendo gli aspetti sociali, attivazione di un’offerta integrata di beni e servizi, ampliamento e coordinamento dei servizi alle imprese, miglioramento del sistema di mobilità interna e di connessione alla città metropolitana, creazione di una offerta turistica territoriale. La programmazione territoriale della Regione richiede progetti di ampio respiro e di grande coinvolgimento. Progetti esclusivi, perché nati da territori con caratteristiche esclusive, con l’impegno di tutte le istituzioni e l’irrinunciabile contributo delle imprese. I progetti coinvolgono i privati e, una volta avviati con la firma e il finanziamento, devono essere realizzati in 36 mesi. Per tutti i progetti avviati c’è garanzia assoluta di finanziamento, anche oltre l’orizzonte temporale dell’attuale legislatura.

«Agroalimentare, allevamento, ambiente, patrimonio culturale, identità. Queste sono le caratteristiche dei nostri territori, quelle su cui puntare e da valorizzare per costruire un futuro solido, e su queste vi concentrate giustamente anche nel vostro progetto – dice Raffaele Paci -. Bisogna mettersi in gioco, come state facendo, e pensare a quello che concretamente possiamo fare, con la consapevolezza dell’intero sistema, con un profondo cambiamento culturale che deve portarci a capire che ognuno deve prendersi le sue responsabilità, con l’operatore pubblico che continua a fare la sua parte e a dare il suo contributo affiancando iniziative private. Deve esserci una continua collaborazione fra Regione, Comuni, associazioni locali, imprenditori: quindi, o noi puntiamo sulle nostre capacità e conoscenze oppure non c’è futuro. Io sono sicuro che un futuro c’è, per questo territorio e per tutta la Sardegna», conclude Raffaele Paci.

Dal 2016 ad oggi sono 11 i progetti già firmati, 15 in corso. Un totale di 26 progetti in campo, con il 100% del territorio ammissibile coinvolto, 37 Unioni, 295 Comuni e 940mila cittadini. Il quadro delle politiche di sviluppo locale messo in campo dalla Giunta è completato dai 3 Iti (Cagliari, Sassari e Olbia), dalle due Snai (Strategia nazionale per le aree interne per alta Marmilla e Gennargentu-Mandrolisai), dai Piani dedicati a Sulcis e Nuorese e, infine, dal Pon Metro.

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Vanno in pensione le tute verdi dell’Eurallumina. Ma non dal punto di vista lavorativo, con i lavoratori continuano a battersi con l’obiettivo della piena ripresa produttiva. Il naturale fine naturale sarà poi quello del raggiungimento dei requisiti necessari, ed essere inseriti in “quiescenza”, per godere del meritato riconoscimento dall’INPS , ma bensì le “tute verdi” vanno in pensione dal punto di vista cromatico.

Ad annunciarlo con una nota è la RSU aziendale.

Il classico e storico indumento da lavoro “le tute di colore verde”, che hanno indossato per decenni coloro che si sono avvicendati nell’espletare le proprie mansioni, all’interno della raffineria di bauxite di Portovesme, andrà a breve in “pensione”, chiudendo da questo punto di vista un’epoca.

A prenderne il posto saranno le nuove “tute blu”, la cui distribuzione ai lavoratori è già iniziata, marchiate con la griffe Rusal Eurallumina, adeguate agli ultimi e più completi standard di sicurezza, con una copertura protettiva totale per gli elementi con cui si andrà a contatto.

“Il segno dei tempi, con l’auspicio che questo indumento necessario per i fini produttivi – sottolinea la RSU aziendale – possa essere indossato a lungo, per i “vecchi” dipendenti, che avranno l’opportunità di testarle da subito nella loro presenza in stabilimento per le operazioni di mantenimento impianti, accompagnandoli alla loro “vera pensione, e dai nuovi ingressi ad oggi quantificati qualora si giungesse alla ripresa produttiva entro il 2020, stimati in circa 100 unità “.

“Ma in attesa del raggiungimento di questo obiettivo, per cui i lavoratori si sono spesi con impegno, sacrifici e determinazione, le tute verdi saranno ancora indossate con orgoglio, nelle iniziative di mobilitazione e di protesta tese ad ottenere il diritto al lavoro e alla dignità che si renderanno ancora necessarie.

Solo allora – conclude la RSU aziendale – potranno essere riposte nei cassetti, come un cimelio da tenere caro per il significato legato alla storia personale e collettiva che esse rappresentano”.

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I consiglieri regionali del gruppo Misto Emilio Usula ed Annanaria Busia hanno presentato un’interpellanza per chiedere chiarimenti sulla pesca dell’aragosta rossa: zone di tutela biologica, attività di conservazione della specie, calendario del fermo biologico, accesso degli operatori al fondo di solidarietà regionale della pesca.

I due consiglieri, dopo aver ricordato la competenza primaria della Regione in materia di pesca, hanno sottolineato l’importanza del lavoro svolto dalla Regione (con diversi interventi dal 1998 al 2013) per la conservazione della specie ed il ripopolamento, anche attraverso l’introduzione di specifici divieti di prelievo.

Secondo Emilio Usula ed Annamaria Busia, però, l’azione svolta ed i risultati ottenuti rischiamo di essere vanificati sia perché “il divieto di pesca nelle aree di ripopolamento è scaduto nello scorso mese di agosto”, sia perché alcuni operatori stanno sostenendo richieste di ulteriore posticipo sulla base di valutazioni legate a minor reddito, condizioni meteo negative, difesa dei prodotti locali dalla concorrenza estera.

“In realtà – concludono Emilio Usula ed Annamaria Busia – proseguire nelle politiche di conservazione e ripopolamento delle specie ittiche, a cominciare dalle più pregiate, è la miglior forma di tutela della biodiversità della Sardegna e delle sue eccellenze.

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È stato siglato oggi, tra l’assessorato del Lavoro e la Società EurAllumina S.p.a., Confindustria Sardegna Meridionale, le organizzazioni sindacali Filctem-CGIL, Femca-CISL, Uiltec-UIL, i sindacati territoriali del Sulcis Iglesiente e le rappresentanze sindacali aziendali e unitarie dello stabilimento di Portovesme, il preaccordo sul piano di gestione delle risorse umane nello stabilimento dell’EurAllumina S.p.a.

L’intesa – firmata in vista del passaggio formale, mercoledì prossimo, a Roma, al ministero del Lavoro – è volta alla salvaguardia dei livelli occupazionali ed è funzionale al riconoscimento per il 2019 della Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria, per riorganizzazione aziendale, ai 260 lavoratori in organico nell’azienda sulcitana.

Nel documento si prevede l’applicazione di una norma della Legge Finanziaria 2018, varata dal Governo Gentiloni, che dispone, per le imprese con rilevanza economica strategica, anche a livello regionale, la possibilità di accedere all’integrazione salariale, per la prosecuzione del programma di riorganizzazione aziendale, dietro la presentazione di un piano di gestione delle risorse umane con specifiche azioni di politiche attive, in accordo con la Regione interessata.

“Con la riforma regionale dei servizi per l’impiego, che ci permette oggi di avere Centri per l’Impiego pienamente operativi, per prendere in carico i lavoratori che necessitino di un riallineamento delle loro competenze, la Regione è pronta a dar corso alla previsione di legge nazionale – spiega l’assessore regionale del lavoro, Virginia Mura -. Inoltre, con il programma LavoRas abbiamo già a disposizione un articolato pacchetto di misure di politica attiva del lavoro, da applicare in favore dei lavoratori di EurAllumina”.

EurAllumina – definita come progetto di rilevanza economica e strategica, anche a livello nazionale oltreché regionale – dovrà proseguire con l’attuazione degli investimenti, previsti nel piano di riorganizzazione aziendale, che non si sono potuti sviluppare nel programma industriale già approvato e in corso di conclusione entro il 31 dicembre 2018.

In base all’accordo, l’azienda presenterà istanza per accedere ad un periodo di Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria prevalentemente a zero ore, che interesserà l’intero organico aziendale, per un periodo di ulteriori 12 mesi, a decorrere dal 1° gennaio 2019 sino al 31 dicembre 2019.

Il piano di gestione delle risorse umane, condizione necessaria per accedere all’ammortizzatore sociale in deroga, progettato e condiviso dall’azienda con l’assessorato del Lavoro della Regione Sardegna, prevede: la mappatura da parte dell’azienda dei profili professionali obsoleti, con l’invito ai lavoratori interessati ad utilizzare i servizi disponibili presso i Centri per l’Impiego del territorio; l’analisi dei fabbisogni di competenze nell’industria, anche con l’eventuale collaborazione degli sportelli del Centro per l’impiego o agenzie per il lavoro private; l’orientamento per la ricollocazione in settori alternativi di eventuali figure in esubero; un servizio di outplacement finalizzato alla ricollocazione di lavoratori nel mercato del lavoro, con il supporto dei Centri per l’impiego e con la collaborazione dell’Agenzia per il lavoro privata Unimpiego Confindustria; la formazione continua, anche attraverso l’utilizzo dei Fondi interprofessionali ai quali l’azienda aderisce; EurAllumina S.p.a. si dichiara disponibile a partecipare a bandi e iniziative promosse dalla Regione Sardegna in materia di formazione e riqualificazione professionale del personale interessato dalla Cigs, eventualmente attivate nel sito industriale.

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233 Comuni, su un totale di 267 potenziali beneficiari, hanno sinora presentato le domande di finanziamento nell’ambito del nuovo bando che estende a tutti i comuni la possibilità di realizzare le reti di videosorveglianza.

Il dato è scaturito dall’incontro di approfondimento, rivolto ad amministratori locali e tecnici comunali, che si è svolto a Nuoro alla presenza dell’assessore degli Affari generali Filippo Spanu, del sindaco Andrea Soddu, del primo dirigente della Questura Michele Peloso e del direttore dell’assessorato degli Affari Generali Antonello Pellegrino.

L’assessore, nel manifestare soddisfazione per l’alto numero di comuni che hanno aderito al nuovo bando i cui termini scadono il prossimo 7 dicembre, ha sottolineato che “la Giunta guidata da Francesco Pigliaru sta mantenendo fede all’impegno assunto con i sindaci di coprire tutto il territorio regionale con i nuovi apparati di controllo. E’ in corso di realizzazione – ha chiarito Filippo Spanu – una rete di sensori che offre informazioni in grado di dare alle comunità un maggiore senso di sicurezza e di supportare le indagini delle forze dell’ordine. Invito i sindaci dei comuni che ancora non abbiamo provveduto a formalizzare la richiesta di finanziamento”

“Anche se – ha aggiunto l’assessore degli Affari Generali – a questo sistema occorre associare una diffusa cultura della sicurezza che può crescere e svilupparsi attraverso una costante opera sensibilizzazione nelle scuole e nei luoghi dedicati alla formazione dei giovani”.

La richiesta di contributo per realizzare le reti di videosorveglianza si può trovare al seguente indirizzo: : http://www.regione.sardegna.it/retisicurezza-fase2/.

Allo stesso indirizzo è reperibile tutta la documentazione relativa al procedimento.

I carabinieri della Compagnia di Iglesias, questa sera, intorno alle ore 20.00, sono intervenuti a “Caput Acquas”, dove il “Rio Cixerri” è esondato a causa delle copiose piogge, finendo per riversarsi sulla SP85 che attraversa quella zona. In particolare è stata segnalata la presenza di una Volkswagen Golf che, a causa della corrente dell’acqua, ha perso il controllo, finendo al di fuori del manto stradale e terminando la corsa nella adiacente cunetta ormai piena di fango. Il conducente, un 38enne di Carbonia, è riuscito a mettersi al riparo prima che giungessero a prestare soccorso i militari dell’Aliquota Radiomobile Carabinieri di Iglesias e dei Vigili del Fuoco e senza riportare lesioni.I militari sono all’opera in tutte le zone dove si stanno riscontrando allagamenti, come nel tratto di SP2 in località “Santa Barbara” di Villamassargia, che però, grazie anche al temporaneo miglioramento delle condizioni meteo, è sotto controllo.

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In seguito alla diffusione dell’allerta meteo emanata ieri dalla Protezione Civile della Regione Sardegna, si è attivato il Centro Operativo Comunale (C.O.C.) del comune di Carbonia, con la collaborazione delle associazioni di volontariato.

È in corso un costante monitoraggio dei presidi critici in ambito idraulico-idrogeologico.

L’allerta meteo di colore arancione sarà valida fino alla mezzanotte di oggi, lunedì 19 novembre. È prevista una criticità moderata per rischio idrogeologico.

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Il “Banchetto dei Desideri” non si ferma, anzi si moltiplica. Il 24 novembre e il 1 dicembre 2018, presso la Casa dell’Amicizia di via Vincenzo Corvetto 14, a Carloforte, si terrà, infatti, la Rassegna FelicitA’nziani. La rassegna di Cinema, Cibo e Condivisione, organizzata dal Centro Servizi Culturali Carbonia della Società Umanitaria, in collaborazione con la Cooperativa Meela – Comunicazione e Organizzazione Eventi, la Casa dell’Amicizia e il patrocinio dell’Amministrazione comunale di Carloforte, si pone all’interno del progetto di sviluppo, nel territorio del Sulcis Iglesiente, delle politiche cineportuali legate all’attivazione di luoghi artistici e culturali, volti ad ospitare attività didattiche in ambito cinematografico e culturale, finanziate dalla legge regionale 5 novembre 2018, n. 5 e legge regionale 11 gennaio 2018, n. 1, art. 8 comma 12.

Le due proiezioni in programma, ad ingresso libero e gratuito, saranno: sabato 24 novembre, alle ore 17.00, MR. OVE di Hannes Holm, adattamento cinematografico del romanzo “L’uomo che metteva in ordine il mondo” di Fredrik Backman: una commedia sul senso della vita e sugli incontri che cambiano un’esistenza; sabato 1 dicembre, alle ore 17.00, ELLA & JOHN – THE LEISURE SEEKER di Paolo Virzì: primo film in lingua inglese per Paolo Virzì, una commedia sospesa tra risata e commozione.

Al termine di ogni proiezione, verrà offerta una piccola degustazione enogastronomica, che vuole rappresentare un modo per continuare a stare insieme e confrontarsi.

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«Il comune di Sant’Antioco, nei giorni scorsi, ha inviato una serie di accertamenti di Imu e Tares relativi all’annualità 2013. Accertamenti che, talvolta, sono il frutto di errori non attribuibili né al contribuente destinatario della comunicazione, né al Comune. Con l’utilizzo del F24 per il pagamento dei tributi locali, infatti, si sono riscontrati casi in cui il contribuente presenta, in banca o in posta, il modello F24 con l’esatta indicazione del codice catastale I294 corrispondente al comune di Sant’Antioco ma, a causa di un errore di digitazione dell’operatore, viene inserito nel terminale un codice differente con conseguente versamento della somma ad altro Comune. Cosa fare, dunque, nel caso in cui l’intermediario (banca/posta) riporta in maniera errata il codice catastale del comune dove è situato l’immobile?»

E’ quanto si legge in una nota diffusa stamane dall’ufficio stampa del Comune.

«Su richiesta dell’interessato, che presenta la delega modello F24 in proprio possesso contenente l’esatta indicazione del Codice Comune I294, le banche e gli Uffici postali devono procedere alla rettifica del codice ai sensi della Risoluzione n.2/Df del 13 dicembre 2012 e successiva del ministero dell’Economia e delle Finanze. In questo modo l’intermediario provvederà all’annullamento del modello F24 che contiene l’errore e al reinvio con i dati corretti affinché la somma sia riversata al Comune di Sant’Antioco – si legge ancora nella nota -. I contribuenti che si trovano in questa situazione sono invitati ad inoltrare una richiesta scritta alla banca o all’ufficio postale nel quale hanno eseguito il versamento, al fine di ottenere la correzione dell’errore sulla base del modello F24 cartaceo in loro possesso, evitando nel contempo ulteriori richieste di pagamento da parte del comune di Sant’Antioco.»

«Il Comune – conclude la nota – non può chiedere direttamente la correzione, in quanto si tratta di un rapporto privatistico tra la banca/posta ed il contribuente.»

 

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«Entro febbraio 2019 sarà completato il Piano di gestione dell’importante sito Unesco di Barumini. Abbiamo lavorato con tutti i soggetti coinvolti e le Amministrazioni, perché questo Piano rappresenti una reale opportunità di sviluppo per il territorio e tutta la Sardegna, e per la valorizzazione del bene.»

A dirlo è l’assessore dei Beni Culturali Giuseppe Dessena, per spiegare l’obiettivo principale ed il senso del Piano di “Su Nuraxi” di Barumini.

Il Piano di Gestione di un sito Unesco è un documento di programmazione e gestione voluto dall’UNESCO per garantire – attraverso azioni di conservazione, valorizzazione e promozione – che venga mantenuto, per le generazioni future, il valore per il quale un bene è stato iscritto nelle prestigiose liste del World Heritage. «Nel caso del sito di “Su Nuraxi” di Barumini – ha detto l’assessore Dessena – il Piano è partito sotto i migliori auspici di collaborazione tra le parti istituzionali coinvolte. Il lavoro è stato coordinato dalla Regione e portato avanti da un gruppo di professionisti, composto dalla società MATE, l’architetta Irma Visalli e l’archeologo Demis Murgia, che ringrazio. Il lavoro è iniziato alla fine di luglio e la sua conclusione è prevista per il mese di febbraio 2019”.

Per la redazione del Piano è stato necessario effettuare incontri e sopralluoghi, l’ultimo dei quali – il 27 settembre – ha definito le linee guida per la stesura del documento. All’incontro hanno partecipato i rappresentanti della Regione, del Polo Museale regionale come soggetto affidatario del bene “Su Nuraxi”, della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio competente per territorio e dell’ufficio UNESCO del MIBAC.

E’ stato effettuato il sopralluogo al sito e a seguire un incontro fra esponenti della Regione, della Soprintendenza, della Fondazione Barumini Sistema Cultura e di tutti i sindaci dei Comuni dell’ambito di riferimento del Piano.

Lo strumento del Piano di Gestione ha il suo focus nel sito Unesco “Su Nuraxi” di Barumini, ma prende in considerazione un territorio molto più vasto: i Comuni di Gesturi, Genuri, Tuili, Las Plassas, Setzu e Villanovafranca che, tra il 2005 e il 2007, avevano firmato Protocolli d’Intesa per lavorare, insieme, alla redazione del documento.

Nel documento sono indicate le strategie più rilevanti per lo sviluppo del territorio e tutte le azioni utili per far conoscere, tutelare e valorizzare il sito Unesco, che è il centro focale del lavoro.

«Nel confronto con gli amministratori locali, i responsabili regionali e nazionali del bene UNESCO – ha aggiunto Giuseppe Dessena – è stata sottolineata l’importanza di procedere uniti per programmare il futuro con uno sguardo che sappia integrare le diverse eccellenze esistenti nei Comuni limitrofi a “Su Nuraxi”, ma anche utilizzare questa condivisione per il rilancio di un metodo partecipativo di lavoro. Il Piano è uno strumento concreto per intercettare altre forme di programmazione e progettazione integrata territoriale a cui sono legate forme di finanziamento regionali, nazionali ed europee. Sarà un piano dalle geometrie variabili – ha concluso Giuseppe Dessena -, che potrà comprendere, in funzione delle progettualità e delle linee d’azione che verranno definite, attori e territori a prescindere dai perimetri amministrativi.»