27 November, 2024
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Il governatore della Regione Sardegna Francesco Pigliaru è intervenuto stamane al congresso regionale della CGIL, nella sala convegni dell’aeroporto di Cagliari..

«Il terreno comune è vasto, e ora più che mai dobbiamo enfatizzare i percorsi fatti e da fare insieme – ha detto Francesco Pigliaru -. Aiutiamoci a capire meglio, ognuno per la sua parte, ma insieme, come ricostruire un punto di vista condiviso delle forze progressiste. È la condizione essenziale per ridare fiducia alle persone, per elaborare una visione che parli alla gente. Il centrosinistra in questi anni, a Roma come qui da noi, non ha saputo cogliere abbastanza le incertezze e le paure che si sono andate diffondendo a grande velocità, spinte da una crisi che si è rivelata ben più lunga e più pesante delle previsioni. Per questo noi, maggioranza e giunta, abbiamo lavorato per adeguare il programma iniziale, consapevoli che al necessario e urgente cammino di riforme, di modernizzazione, bisognava affiancare un’azione sociale importante, con politiche mirate all’inclusione», ha aggiunto Francesco Pigliaru, ricordando passaggi cruciali realizzati in corso di legislatura. Nella sua relazione ha citato alcuni dei percorsi intrapresi e delle azioni realizzate, dalle riforme di Sanità ed Enti locali – imprescindibili e complesse, fatte non pensando a perseguire interessi di parte ma il benessere collettivo e che iniziano ora a mostrare le ricadute positive, a bonifiche e industria, «e basti pensare a partite che sembravano definitivamente perse e invece sono state risolte come Igea e Alcoa», per andare avanti con i cantieri sbloccati di La Maddalena, le risorse specifiche per mitigare gli svantaggi dell’insularità ottenute attraverso il Patto per la Sardegna, la programmazione territoriale, la lotta «senza quartiere alla peste suina, tra i principali nemici dello sviluppo delle zone interne, piaga che nessuno in quarant’anni aveva avuto il coraggio di affrontare e che noi stiamo combattendo con successo crescente», il lavoro essenziale portato avanti sul fronte della Protezione civile, «oggi un sistema che è diventato un modello per le altre regioni d’Italia e non solo». Ancora, Francesco Pigliaru si è soffermato sulle politiche per il lavoro a partire da LavoRas, ricordando che la disoccupazione è calata dal 19 al 15,8% e quella giovanile dal 56 al 47%, sul Reis, il reddito di inclusione sociale che la Sardegna ha istituito prima in Italia «e che abbiamo irrobustito arrivando a raggiungere ben 20mila famiglie», sul diritto allo studio «per tutti, perché ora le borse di studio raggiungono il totale degli aventi diritto e sono molti più di prima, perché abbiamo ampliato la platea», e naturalmente su Iscol@ “il grande investimento sui nostri ragazzi, sulla nostra istruzione e sul loro futuro, che è il futuro della Sardegna. Poi l’agricoltura, con le terre date ai giovani, l’archeologia e, soprattutto, il metano, «su cui siamo riusciti ad andare finalmente avanti e che nessuno deve sognarsi di bloccare, perché significa poter dare alle famiglie e alle imprese sarde l’energia alle stesse condizioni degli altri. Abbiamo fatto molto, avremmo potuto certo fare di più e ancora meglio, tutti, ed è giusto che in un confronto come quello di oggi affrontiamo anche le reciproche criticità. Ma attraversiamo una stagione difficile e credo sia nostro dovere enfatizzare ciò che ci unisce – ha ribadito il Presidente -, ragionare uniti su come costruire e rilanciare una visione comune della nostra comunità di progressisti. La storia ci dice che quando si è di fronte a grandi crisi, a profondi cambiamenti, si è sempre ad un bivio: chiudersi, resistere, provare inutilmente a rendere il futuro uguale al passato, oppure impegnarsi per governare il cambiamento, far sì che produca i suoi frutti, le sue innovazioni, ma distribuendone i benefici in modo ampio ed equo. Questo è il ruolo della buona politica davanti ai grandi cambiamenti: creare istituzioni sociali che favoriscano il cambiamento diffondendone i benefici. In passato i progressisti lo hanno fatto inventando l’istruzione obbligatoria e lo stato sociale, istituzioni che hanno migliorato la vita di tutti noi.  Ecco, oggi negli sconvolgimenti creati da globalizzazione e tecnologia, rischiamo di ignorare la lezione della storia. Oggi sta vincendo la chiusura, la reazione che vuole bloccare il cambiamento, non governarlo. Dobbiamo rispondere, e credo che in Sardegna il modo giusto per farlo, ora, sia essere consapevoli di ciò che in questi anni abbiamo portato a termine, chiederci se quanto credevamo fosse sufficiente nel 2014 lo è ancora oggi e aggiornare le nostre idee, il nostro programma. Ma farlo insieme, noi progressisti come comunità, come forza coesa, ora più di sempre chiamati a dimostrare di essere all’altezza del ruolo che la storia ci assegna. Il dibattito sull’ultima finanziaria è una grande occasione – ha concluso il presidente Pigliaru –, ci offre l’opportunità di andare insieme nella direzione giusta, quella dell’inclusione, condividendo azioni e scelte mirate al sostegno dei più deboli.»

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Libretti per l’accoglienza in sette lingue, una biblioteca dedicata alle mamme e ai bambini con 850 volumi e poi, ancora, un progetto con l’Istituto comprensivo “Pasquale Tola” per portare una ventata di colori ed allegria in Neonatologia e Terapia intensiva neonatale. Sono le tre iniziative che la struttura complessa di viale San Pietro, situata al primo piano del palazzo Materno infantile dell’Aou di Sassari, metterà in campo in occasione della Giornata mondiale della prematurità, in programma sabato 17 novembre. E a queste si aggiungerà, proprio sabato, l’open day, l’apertura dalle 12.00 alle 17.00 delle porte della Neonatologia a genitori e bambini, ed il libro delle firme e dei pensieri.

Per la struttura guidata da Giorgio Olzai si tratta della seconda edizione della manifestazione che, realizzata per la prima volta nel 2008 da Efnci, European foundation for care of newborn infants, quest’anno compie dieci anni.

La giornata è stata presentata questa mattina nella sede della direzione aziendale dell’Aou di Sassari alla presenza del direttore sanitario aziendale, Nicolò Orrù, del direttore della Neonatologia e Tin, Giorgio Olzai, della dirigente scolastica dell’istituto comprensivo “Pascquale Tola” Maria Grazia Falchi e della rappresentante della libreria Giunti di Sassari Maria Antonietta Carboni.

«A Sassari, l’obiettivo della giornata internazionale del neonato pretermine, in linea con la mission aziendale – ha detto Giorgio Olzai – sarà quello di migliorare le cure globali al neonato e alla famiglia, per dare ai bambini un futuro con una vita “normale”». E nella struttura al primo piano del Materno infantile, nella quale lavorano 10 medici, 1 neuropsichiatra infantile e 32 infermieri, si punta a dare la massima accoglienza ai genitori e a fare in modo che il tempo passato in reparto sia di qualità e consenta loro di riconoscere i bisogni dei loro bambini e a prendersene cura. Con questo spirito nascono le iniziative che quest’anno arricchiscono la giornata che si caratterizza per l’apertura della struttura al pubblico, visitare la terapia intensiva neonatale, la terapia sub-intensiva, la patologia neonatale, la sezione balie, in grado di ospitare 12 mamme per il soggiorno notturno e altre ancora per il soggiorno diurno, e conoscere le attività svolte.

È stato il direttore sanitario Nicolò Orrù a sottolineare l’importanza delle terapie intensive neonatali «che – ha detto – non si trovano in tutti gli ospedali ma soltanto in quelli hub e in Sardegna sono due: a Sassari e a Cagliari. Oggi noi a Sassari abbiamo in fase di accreditamento 12 posti in terapia intensiva neonatale e 12 in neonatologia».

In primo piano gli operatori della Neonatologia, medici e infermieri, hanno voluto mettere il tema della multiculturalità e il superamento delle barriere linguistiche, così da garantire una migliore accoglienza. Ecco allora, i manuali-guide per i genitori tradotti in sette lingue, italiano-sardo, inglese, francese, spagnolo, tedesco, rumeno e arabo, con il contributo di operatori e familiari dei piccoli ricoverati in reparto (dei medici Elena e Giovanni per il sardo, dei medici in formazione Laura e Will con il contributo di Maria Laura per l’inglese, della studentessa spagnola Erasmus Claudia, della tirocinante Hafsa per l’arabo, della mamma Lydia per il francese, ancora, di Ines mamma di una bimba italo-tedesca, di Felicia per il rumeno). Piccoli volumi di trenta pagine e poco più, con immagini e illustrazioni, che presentano la struttura, le attività, che contengono consigli, indicazioni sul lavaggio mani, sul corredino e sui cambi quindi sui servizi quali il Lactarium, l’alloggio per le mamme, gli ambulatori per il follow-up e i numeri di telefono utili. Una iniziativa originale e unica nel suo genere nell’azienda che mette al centro il neonato e i suoi genitori.

Sono 850 i volumi raccolti dalla libreria Giunti di Sassari, grazie alla generosità dei lettori e che costituiranno patrimonio librario della Neonatologia. Libri di favole, racconti brevi, libri sulla genitorialità, sul tempo libero e temi vari che potranno essere presi in prestito. I volumi, temporaneamente, sono disponibili nella biblioteca del reparto e a breve, una volta consegnate le nuove librerie, saranno spostati nell’area antistante l’ingresso alla terapia intensiva neonatale (Tin). La biblioteca sarà inaugurata sabato mattina alle ore 11,30.

Proprio quest’area sarà interessata dal progetto artistico che sarà realizzato dai ragazzi delle scuole medie di via Monte Grappa, che fa parte dell’istituto comprensivo Pasquale Tola, sotto la guida della professoressa Aline Spada. «Quattro pannelli che riprodurranno disegni e colori legati all’infanzia, come un caldo abbraccio – ha detto Maria Grazia Falchi – che accomuna i nostri alunni a questi piccoli bimbi».

A queste iniziative si aggiunge quella dei libri delle firme e dei pensieri. I libri serviranno a riportare pensieri, suggerimenti, esigenze dei genitori che vivono l’esperienza della prematurità dei loro figli. Non solo, saranno un registro firme sul quale anche i nonni e gli altri familiari potranno riportare le loro emozioni. Un esempio di ulteriore interazione con genitori e familiari.

I libri saranno posizionati sempre nella zona di ingresso alla Tin e arricchiranno l’iniziativa già partita lo scorso anno, quella dell’angolo dei ricordi che raccoglie fotografie e lettere, semplici e commoventi, di mamme e papà che con i loro piccoli hanno vissuto l’esperienza della Neonatologia.

Secondo i dati della Società italiana di neonatologia, in Italia nel 2017 sono nati 464mila bambini e di questi circa il 10 per cento erano prematuri. A Sassari lo scorso anno sono nati 1165 bambini e, sempre nello stesso periodo, la struttura complessa di Neonatologia e Terapia intensiva neonatale ne ha ospitati 414. Una media più elevata quella sassarese rispetto a quella nazionale che, spiegano dalla struttura, è riconducibile al fatto che nella clinica di Ostetricia dell’Aou, vengono seguite anche le gravidanze a rischio del bacino di utenza della Neonatologia. Piccoli bimbi grandi tanto da stare quasi nel palmo di una mano e dal peso che, nella maggior parte delle volte, non supera il chilo.

E se ancora non sono spiegati i motivi di molte nascite pretermine, – secondo gli esperti di Epicentro, il Centro nazionale per la prevenzione delle malattie e la promozione della salute dell’Istituto superiore di sanità – nei Paesi ad alto reddito il loro incremento risulta associato all’aumento dell’età materna al parto, al maggiore ricorso alle tecniche di procreazione assistita con conseguente maggiore frequenza di gravidanze gemellari e, in alcuni Paesi, ai tagli cesarei effettuati prima della 38ª settimana di gestazione.

Il tasso di sopravvivenza per i neonati prematuri è, per fortuna, in continuo miglioramento grazie ai progressi compiuti dalla scienza.

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Presso il Municipio di piazza Roma, è possibile apporre la propria firma a favore della proposta di legge di iniziativa popolare per l’introduzione dell’ora di “Educazione alla Cittadinanza” come materia curricolare nelle scuole di ogni ordine e grado.

All’iniziativa, portata avanti dall’ANCI (Associazione Regionale dei Comuni della Sardegna), ha aderito il comune di Carbonia, nella consapevolezza che l’insegnamento scolastico possa rappresentare sempre più un pilastro per la formazione di “buoni cittadini”, rispettosi delle regole alla base del vivere civile e sociale.

«L’obiettivo è accrescere nelle nuove generazioni il senso civico e di appartenenza alla comunità – spiega il sindaco Paola Massidda -. Lo svolgimento di un’ora di lezione di educazione alla cittadinanza consentirà ai giovani di incrementare la loro conoscenza della Costituzione, del principio di eguaglianza, di educazione alla legalità e al rispetto dell’altro, nonché dell’educazione ambientale, digitale e alimentare.»

È possibile firmare la proposta di legge di iniziativa popolare per l’introduzione dell’ora di “Educazione alla Cittadinanza” recandosi presso l’Ufficio Segreteria del comune di Carbonia, sito in piazza Roma, al secondo piano, nei seguenti giorni e orari: dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.00 alle ore 13.00.

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Il coordinamento dei Riformatori Sardi del Sulcis Iglesiente ha organizzato per lunedì 19 novembre, alle ore 17,30, presso la Sala Eventi di via Roma 48, a Carbonia, un incontro che sarà incentrato sulla presentazione del libro di Pierpaolo Vargiu “I Riformatori di Massimo Fantola dal mio punto di vista”.

Il programma prevede gli interventi di Roberto Gibillini, coordinatore circolo di Carbonia; Francesco Loi, coordinatore Sulcis Iglesiente; Peppino La Rosa, componente del coordinamento regionale.

Per la presentazione del libro, Pierpaolo Vargiu verrà intervistato dai giornalisti Stefania Piredda dell’Unione Sarda e Giampaolo Cirronis de La Provincia del Sulcis Iglesiente. Chiusura la serata, l’intervento di Massimo Fantola.

 

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Si aprono le porte del mercato globale per la cantina Siddùra, dopo la vittoria della medaglia di platino al Decanter Asia Wine Award con Spèra. Il Vermentino di Gallura, dopo aver  conquistato 97 punti nella competizione mondiale, è stato selezionato per una masterclass,  svoltasi in Asia, riservata alle eccellenze enologiche mondiali: un’opportunità offerta solo a sei vini. Anche James Suckling, l’enologo di riferimento del mercato cinese, ha promosso a pieni voti i vini della cantina di Luogosanto. Suckling, fondatore dell’omonimo e autorevole sito specializzato, è rimasto colpito dai vitigni autoctoni espressione pura del terroir gallurese e sardo. L’enologo americano ha recensito tutti i vini rossi di Siddùra e in particolare  il Cagnulari Bàcco, il Cannonau Fòla ed il blend di uve rosse sarde Èrema. La medaglia di platino di Spèra e le recensioni favorevoli di Suckling consentono ai vini prodotti dalla cantina sarda di entrare in un mercato da 140 milioni di dollari. L’esportazione del vino italiano in Cina, infatti, è in continua crescita. Un successo dovuto anche all’aumento della fascia della popolazione con più alto reddito, sempre più interessata ai vini di qualità superiore e considerato il mercato del futuro a livello mondiale per l’export enoico. Secondo il tradizionale rapporto stilato dall’Istituto del Vino dell’Università di Geisenheim per il Prowein Business report 2018, da qui al 2021 il popolo cinese sarà quello che contribuirà maggiormente all’acquisto di vino a livello mondiale.

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A seguito dell’ultima prova del Gran Prix “Zema Bike” di discesa, disputata domenica 11 novembre, a Carbonia, sono stati proclamati vincitori i seguenti atleti:

Esordienti: Nicolò Marras del G.S. Zema Olbia Tempio

Allievi: Riccardo Biondi del G.S. Zema Olbia Tempio

Juniores: Enrico Di Cesare del Bike Team Demurtas Nuoro

Open: Gianluca Cara dell’Olbia Racing Team

Elite Sport: Luca La Capria del Team Spakkaruote Sud West Sardinia

Master 1/2: Dennis Roma dell’ Appennino Bike

Master 3/4/5: Dionigio D’Addona del Bike Team Demurtas Nuoro.

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Il comune di Carbonia ha pubblicato l’avviso esplorativo per l’acquisizione di manifestazioni di interesse al fine di organizzare e realizzare la stagione teatrale 2019 (da gennaio ad aprile) presso il Teatro Centrale di piazza Roma.

Le manifestazioni di interesse dovranno pervenire entro le ore 12.00 del 27 novembre 2018 al comune di Carbonia, piazza Roma 1, tramite consegna a mano presso l’Ufficio Protocollo, oppure tramite Pec all’indirizzo comcarbonia@pec.comcarbonia.org .

Le richieste dovranno recare la dicitura “Manifestazione d’interesse ad essere invitati alla procedura negoziata per l’affidamento dell’organizzazione e realizzazione della stagione teatrale nel periodo gennaio-aprile 2019 nel Teatro Centrale”.

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Si aprirà domani pomeriggio, venerdì 16 novembre, la due giorni interamente dedicata alla storia dell’Europa alla fine del primo conflitto mondiale e vedrà l’isola dell’Asinara protagonista con la storia, ancora poco conosciuta, dei campi che ospitarono prigionieri di guerra e profughi. Sono questi i temi del convegno “Asinara isola d’Europa”, in programma domani e sabato 17 novembre nella sala conferenze del museo della Tonnara di Stintino.

L’appuntamento arriva a coronamento di un lungo percorso, avviato dall’amministrazione comunale stintinese nel 2013 con il progetto per le “Commemorazioni di pace: i profughi serbi e i prigionieri austroungarici nell’isola dell’Asinara durante la prima guerra mondiale”, avviato in occasione del centenario della Grande Guerra. Un progetto che assieme al comune di Stintino, capofila dell’iniziativa, vede coinvolti anche il comune di Porto Torres, il Parco nazionale dell’Asinara, l’Università di Sassari, Dipartimento di Microbiologia diretto dal professor Salvatore Rubino, con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei ministri e la collaborazione della Camera di commercio del Nord Sardegna e della Fondazione Banco di Sardegna.

Domani, 16 novembre, la prima giornata con apertura alle ore 15.00, e sarà dedicata al “caso Asinara” e ai risultati sinora raggiunti nella ricostruzione delle vicende che la videro protagonista del primo conflitto mondiale e testimone della complessa stratificazione linguistica e nazionale dello spazio europeo.

Si prosegue il 17 novembre con apertura alle ore 9.00, domenica 18, invece, visita sull’isola dell’Asinara.

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E’ stato presentato oggi a Sassari agli operatori economici del settore edile, l’Accordo Quadro pubblicato sulla piattaforma SardegnaCat della Centrale Regionale di Committenza di oltre 23 milioni di euro. L’incontro, al quale hanno partecipato numerose imprese oltre al Direttore Generale della CRC e al personale del Servizio interventi sul patrimonio che ha progettato la procedura di gara, è servito per illustrare il meccanismo di funzionamento dell’Accordo Quadro e le sue peculiarità.

Si tratta, infatti, del primo accordo quadro centralizzato per l’esecuzione di lavori, nato dalla raccolta del fabbisogno di manutenzione di tutto il patrimonio immobiliare del Sistema Regione, completamente informatizzato e basato sul sistema del rilancio competitivo. È una procedura in due fasi: la prima gestita completamente dalla CRC, nella quale si qualificheranno 76 operatori nei 10 lotti nei quali è suddiviso l’appalto; la seconda, gestita dalle amministrazioni del Sistema Regione che inviteranno le imprese a rilanciare il prezzo sulla base degli appalti specifici di cui hanno bisogno. Il tutto, esclusivamente attraverso SardegnaCat, lo strumento creato con l’obiettivo di razionalizzare la spesa della regione e per ottimizzare le procedure di gara. Il territorio regionale è stato suddiviso in 5 zone (Città metropolitana di Cagliari, Sassari, Oristano, Nuoro e Sud Sardegna) e per ogni zona sono stati individuati due lotti, uno per ogni classifica di lavorazioni edili rientranti nella categoria OG1. In particolare si dà spazio alle imprese che hanno la I e la II classifica, ossia alle piccole e medie imprese che costituiscono il tessuto imprenditoriale locale.

L’aggiudicazione avverrà con il sistema dell’offerta economicamente più vantaggiosa, contemperando quindi qualità dell’offerta e ribasso sul prezziario regionale. La procedura è aperta e pertanto tutti possono partecipare semplicemente accedendo alla piattaforma SardegnaCat ed ottenendo le credenziali di accesso che abilitano a presentare la propria offerta che deve pervenire entro le ore 12.00 del prossimo 14 dicembre.

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Tre giornate di incontri, lezioni, concerti e visite guidate per valorizzare l’organo storico custodito nella chiesa di san Giovanni Battista di Orani, uno tra i più antichi in Sardegna.

Da domani, venerdì 16, a domenica 18 novembre nel centro barbaricino torna “Boghes et organos”, seconda edizione dell’accademia organizzata dal LabOS (Laboratorio organi storici del Conservatorio di Cagliari), grazie a un accordo tra l’istituzione musicale cagliaritana e l’amministrazione comunale di Orani.

Per gli abitanti di Orani, e non solo, sarà l’occasione per conoscere meglio lo strumento, datato 1732 (ben restaurato e custodito), e apprezzarne le qualità sonore, i repertori musicali a esso più congeniali e riflettere sul suo ruolo all’interno della comunità nel passato e nel presente.

Domani la manifestazione prende il via alle 16.00, con delle visite guidate all’organo, a cui seguirà la conferenza-concerto tenuta dal musicologo Roberto Milleddu dal titolo “Organi, organisti e musica religiosa tra Barbagia e Baronia”.

Sabato 17 novembre, si continuerà con l’incontro con la Scuola civica di musica “Costantino Nivola” di Orani e a seguire ci sarà una breve lezione sulle accordature cembalistiche tenuta da Angelo Castaldo, docente di Organo nel Conservatorio di Cagliari. La giornata si concluderà alle 18.00, con un concerto che vedrà protagonista il Bizzarria Ensemble (sezione interdipartimentale di Musica Antica del conservatorio di Cagliari), accompagnato all’organo ed al clavicembalo dagli allievi della classe di organo di Angelo Castaldo. Maestro concertatore sarà il docente Attilio Motzo. Il programma propone musiche di Vivaldi, Scarlatti, Haendel.

Domenica, sempre nella chiesa di San Giovanni Battista, dopo le prove aperte al pubblico, gli allievi del Labos saranno i protagonisti del concerto “Musica per organo in Europa tra XVI e XVIII secolo”, con l’esecuzione in prima assoluta in Sardegna di due concerti per organo e clavicembalo degli autori spagnoli Soler e Blanco.

Tutte le attività sono libere e gratuite.

In Sardegna esistono centinaia di organi storici, ma pochissimi sono quelli funzionanti: il LabOs nasce per creare una sensibilizzazione che possa portare all’avvio di alcuni restauri di queste autentiche opere d’arte.