22 July, 2024
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Ore 8.30. Squilla il telefono alla ASL di Sanluri. È un allevatore di Villacidro che ha notato un malessere sospetto nei suoi animali. È l’avvio della procedura di un’emergenza sanitaria. Inizia così il filmato, prodotto dall’assessorato della Sanità della Regione Sardegna, Azienda Tutela Salute e Istituto Zooprofilattico Sperimentale “Pegreffi”, che è stato presentato questa mattina presso la Sala Anfiteatro dell’Assessorato Igiene e Sanità della Regione Sardegna a Cagliari.

La presentazione del video è stata l’ultima tappa di un percorso di formazione durato tre anni che ha visto il personale della sanità pubblica veterinaria impegnato in moltissime iniziative per la gestione delle emergenze epidemiche, secondo quanto indicato dal Piano regionale della prevenzione. Lo stesso Piano prevedeva lo svolgimento di una esercitazione su scala regionale, riguardante una malattia animale. La patologia che è stata scelta per l’esercitazione è l’Afta Epizootica, malattia infettiva altamente contagiosa che colpisce ruminanti e suini, attualmente presente in Europa solo in Turchia.

Il video realizzato consiste nella ripresa di quella esercitazione, che ha coinvolto le ASL di Sanluri, di Cagliari e di Oristano. Il settore Formazione dell’Istituto Zooprofilattico della Sardegna ha realizzato il canovaccio e la sceneggiatura del filmato, curata in particolare dalla dirigente Salvatorica Masala e dal suo collaboratore Pietro Ruiu, con il contributo di Loredana Fideli e di Fausto Matzeu dell’ATS. Tutti i singoli passaggi della procedura di emergenza riprese dalle telecamere sono state valutate da osservatori esterni che hanno verificato la corrispondenza fra immagini girate e step indicati dal manuale operativo dell’emergenza, ma anche eventuali passaggi critici. Il risultato è quindi una trasposizione per immagini del manuale operativo per le emergenze che parte dalla segnalazione, passa per le varie fasi di comunicazione alla catena di comando, sopralluogo in azienda, campionamento, fino all’uscita dall’azienda infetta.

Durante la mattinata di formazione, la visione del filmato è stata suddivisa in tre parti: La segnalazione, il sopralluogo, l’uscita dall’azienda. I partecipanti, tutti medici veterinari, hanno avuto modo di discutere e rilevare passaggi critici da sottoporre alla Regione Sardegna per una eventuale modifica del Manuale Operativo.

Il filmato realizzato è ora a disposizione di tutti i veterinari del sistema sanitario sardo, in modo che possano utilizzarlo all’interno delle proprie strutture per formare i propri colleghi e collaboratori.

La giornata è stata coordinata da Daniela Mulas, dirigente dell’Assessorato regionale dell’Igiene e Sanità e dell’Assistenza sociale, e da Salvatorica Masala dell’Istituto Zooprofilattico della Sardegna.

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La Regione ha promosso e pubblicato sul sito internet istituzionale un avviso teso a sensibilizzare ed informare i cittadini sui temi dei diritti umani, delle minoranze e delle migrazioni nella prospettiva di favorire una maggiore comprensione delle relazioni che intercorrono tra povertà, sviluppo, cambiamento climatico e ondate migratorie.

Possono partecipare associazioni di immigrati, di assistenza all’immigrazione, di volontariato, cooperative, associazioni culturali, organizzazioni non governative, onlus e istituti scolastici, enti locali, unioni di comuni. Le domande devono essere inoltrate entro le ore 12.00 del prossimo 3 dicembre. I progetti, ammessi al finanziamento, dovranno essere realizzati entro il 31 dicembre di quest’anno.

«Questa iniziativa è un ulteriore tassello in un ampio quadro di interventi, promossi dalla Giunta, per favorire il  processo di inclusione e integrazione degli immigrati  – sottolinea l’assessore degli Affari Generali Filippo Spanu -. Vogliamo contrastare linguaggi e atteggiamenti razzisti e discriminatori che rafforzano stereotipi e pregiudizi verso lo straniero e promuovere una riflessione condivisa sull’esclusione.»

L’attività è inserita nell’ambito del Piano per l’accoglienza dei flussi migratori non programmati. Ad associazioni, istituzioni ed enti, viene chiesto di progettare la realizzazione di video e l’organizzazione di eventi culturali e manifestazioni sportive in grado di promuovere e sostenere i temi dell’inclusione e dell’integrazione degli immigrati.

 

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La Giunta regionale ha dato il via libera alle nuove direttive per i bed and breakfast.. Tra le altre cose, comprendono la classificazione in stelle e l’esposizione del segno distintivo.

«Quella dei b&b – commenta l’assessore del Turismo, Artigianato e Commercio Barbara Argiolas – è una realtà importante della nostra ricettività extra alberghiera. I numeri ci dicono che sempre più turisti scelgono questo tipo di accoglienza per il loro soggiorno e, per vincere la sfida della qualità, è importante fissare standard chiari anche per queste strutture. L’opera di riordino del settore prevista dalla legge sul turismo approvata nel 2017 e perfezionata la scorsa estate va esattamente in questa direzione.»

«La novità più importante introdotta con questa delibera – aggiunge Barbara Argiolas – è l’obbligo di classifica per i b&b: in accordo con la normativa nazionale e secondo quanto previsto dalla legge sul turismo, è prevista la classificazione da 1 a 3 stelle in relazione al possesso di requisiti e dotazioni minime che andranno autocertificati dai gestori. Il segno distintivo da apporre all’esterno della struttura riporterà il numero delle stelle e dovrà essere usato nella promozione e commercializzazione delle attività.»

«Sono circa 2.500 i b&b registrati in Sardegna – sottolinea ancora l’assessore del Turismo, Artigianato e Commercio – ed offrono più di 11mila posti letto, secondo i dati 2017 Sired. A partire dalla legge 16 del 2017, abbiamo portato avanti un grande lavoro di riorganizzazione di questo ramo ricettivo, con l’introduzione dello IUN (Identificativo Unico Numerico) e del registro regionale dell’extra alberghiero, che ci aiuteranno ad avere un quadro più veritiero delle strutture attive sul territorio, rafforzare la lotta all’abusivismo e l’emersione del sommerso, in modo da tutelare il lavoro di quanti operano nelle regole e garantire una concorrenza leale anche nei confronti dell’alberghiero. Con le modifiche del luglio scorso, poi, abbiamo voluto tutelare la dimensione di condivisione degli spazi e della vita familiare con l’ospite, propria dei b&b, e permettere ai gestori di servire ai propri ospiti una prima colazione fatta in casa senza dover ricorrere ai preconfezionati industriali e senza ulteriori complicazioni.»

Le direttive di attuazione approvate dalla giunta disciplinano le caratteristiche, i requisiti, le modalità strutturali e di esercizio di questa categoria di strutture, ai fini della loro apertura e gestione. «La materia – spiega Barbara Argiolas – rientra fra le competenze delle Regioni. Negli anni, da quando l’attività di bed & breakfast è stata introdotta nell’ordinamento regionale con la legge 27 del 12 agosto 1998, si erano accumulate stratificazioni normative, indirizzi interpretativi, circolari applicative: dopo vent’anni, abbiamo razionalizzato, aggiornato e semplificato».

La delibera ed i suoi allegati verranno trasmessi alla competente Commissione del Consiglio regionale, la quinta, per l’acquisizione del parere obbligatorio.

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Nuovo tassello nel lavoro comune sull’insularità portato avanti da Sardegna, Corsica e Baleari, ora con il coinvolgimento anche di Creta. L’iniziativa, dal titolo “Le sfide dell’insularità nella politica di coesione post 2020”, in programma domani, venerdì 16 novembre, alle ore 9.00, al THotel di Cagliari, è organizzata dalla Regione Sardegna insieme al Comitato europeo delle Regioni, all’interno della più ampia serie di incontri su “Il futuro dell’Europa”. Il dibattito politico, riprendendo il filo dell’azione politica condotta finora, verterà infatti sulla necessità di uno specifico scenario europeo dedicato alle isole e sulle opportunità che le politiche europee potrebbero – o dovrebbero – offrire alle isole e ai loro abitanti, imprese e territori.

Ad aprire i lavori, dopo i saluti istituzionali, una riflessione sulla “Politica europea per le isole” condotta dai rappresentanti governativi delle isole del Mediterraneo, membri del Comitato delle Regioni. Con il presidente della Regione Sardegna, Francesco Pigliaru, interverranno il presidente della Regione Corsica, Gilles Simeoni, il presidente di Creta, Stavros Arnaoutakis, la vicepresidente del Governo delle Isole Baleari, Isabel Busquets i Hidalgo, Tonino Picula, vicepresidente dell’Intergruppo del Parlamento Europeo Mari, fiumi, isole e zone costiere, Jan Mikołaj Dzięciołowski, rappresentante del Gabinetto della Commissaria Europea per la politica Regionale e Urbana, Corina Crețu.

L’evento proseguirà con una discussione sulle politiche per le imprese e per l’occupazione nei territori insulari e vedrà la partecipazione, insieme all’assessore della Programmazione, Raffaele Paci, del direttore del Servizio Formazione dell’assessorato del Lavoro, Roberto Doneddu, di Monika Mroczek-Comparetto, capo della Divisione Strumenti Finanziari e Attuazione – Direzione delle operazioni di finanziamento – della Banca Europea per gli Investimenti, Tereza Krausova, Programme manager per le Politiche UE di Italia e Malta della DG Regio, Philip Von Brockdorff, economista, consulente e membro del comitato di direzione del sindacato Voce dei lavoratori (UHM), membro del Comitato economico e sociale europeo (CESE), Henri Malosse, 30esimo presidente del Comitato economico e sociale europeo, membro del Consiglio di Amministrazione della Camera di commercio e dell’industria francese, del Comitato economico e sociale europeo (CESE) e membro onorario dell’Accademia Europea delle Regioni, (AER), e di altri esponenti del mondo delle istituzioni europee. Il dibattito sarà moderato da Giuseppe Sciacca, segretario esecutivo della Commissione Isole della Conferenza delle Regioni Periferiche Marittime d’Europa (CRPM), di cui fa parte anche la Sardegna.

L’iniziativa si inquadra nell’ambito della Settimana Europea delle regioni e delle città 2018, a cui la Regione Sardegna ha partecipato in qualità di capofila di un partenariato costituito da una rete di isole periferiche mediterranee denominata “Green Islands for sustainable cohesion policy”, di cui fanno parte le Isole Baleari, Corsica e Creta. Si tratta anche di un importante momento per riflettere sulle opportunità offerte dalle politiche europee a sostegno dei territori insulari, ed è inoltre un’occasione proficua per coinvolgere i cittadini in un dibattito sull’importanza della politica di coesione nella dimensione quotidiana e per il futuro dell’Europa. Sono invitati a partecipare rappresentanti istituzionali delle autonomie locali e regionali, del mondo della ricerca, delle imprese e del lavoro, della società civile, studenti e cittadini.

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Domani 16 novembre, sabato 17 novembre e lunedì 19 novembre, dalle 14.30 alle 16.30, sul lungomare Cristoforo Colombo, a Calasetta, sarà presente un’autobotte Abbanoa per la distribuzione di acqua potabile a utenti e cittadini. La misura si propone di far fronte ai disagi dovuti alle limitazioni del consumo delle risorse idriche di questi giorni. Da ieri, mercoledì 14 novembre, infatti, è in vigore un’ordinanza sindacale che vieta l’uso di acqua a scopo alimentare e potabile in seguito ai rilievi della ASSL di Carbonia che hanno certificato la presenza di alluminio oltre i limiti consentiti.

«Confidiamo nella comprensione e nella pazienza dei cittadini: quando la Asl comunicherà il rispristino delle condizioni di conformità dell’acqua, l’ordinanza sarà revocata», commenta il sindaco Antonio Vigo.

Abbanoa, gestore unico del servizio idrico in Sardegna, intanto, fa sapere che sono state messe in atto le misure volte a ristabilire i normali parametri delle acque e che l’azienda ha già provveduto ad inviare i nuovi campionamenti alla ASSL di Carbonia.

 

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E’ stato ritrovato vivo a mezzogiorno in località Riu Alinu, in territorio di Sarroch, il signor P.S., 76 anni, disperso dal 13 pomeriggio tra i monti di Domus de Maria, nei quali si era recato con degli amici per cercare funghi.

L’uomo ha incontrato un cercatore di funghi che ha immediatamente allertato i carabinieri impegnati anch’essi nelle ricerche riprese stamattina con le prime luci dell’alba ed è stato poi condotto nella stazione carabinieri di Domus de Maria, era in perfetta forma fisica ed ha riferito di aver camminato di giorno e dormito la notte.

Stamane erano impegnati per la ricerca nella zona 11 tecnici del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico della Sardegna, con operatori addestrati per il soccorso in forra e due piloti per l’utilizzo di drone che hanno supportato le ricerche con l’Hyperion, un SAPR (Sistema Aeromobile a Pilotaggio Remoto) dotato di telecamera e camera termica.

Hanno operato anche i Vigili del fuoco, il Corpo forestale di vigilanza ambientale ed i carabinieri.

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Qualità ambientale, storicità e integrità del paesaggio urbano, presenza di attrattori turisti rilevanti e strutture ricettive, numero degli abitanti: sono questi alcuni dei parametri per l’adesione alla nascente “Rete dei borghi caratteristici di Sardegna”, fissati dalle Linee guida approvate dalla giunta regionale nell’ultima seduta e contenute in una delibera proposta dall’assessora del Turismo, Artigianato e Commercio Barbara Argiolas.

«Le nostre piccole comunità sono uno dei tesori più autentici della Sardegna – dice Barbara Argiolas – e vogliamo che diventino il fulcro di una offerta turistica strutturata, riconoscibile e sostenibile, capace di attrarre nuova domanda, sviluppare nuove stagionalità che si affianchino al balneare e valorizzino le zone interne dell’isola dal punto di vista turistico.»

La “Rete dei Borghi caratteristici di Sardegna” è stata istituita dall’articolo 39 della legge sul turismo, la 16 del 2017. Spiega Barbara Argiolas: «In Italia e in Europa, i borghi, sono una destinazione emergente che sta ottenendo crescente attenzione mediatica e richiama sempre più visitatori: offrono occasioni di turismo lento incentrate sulla condivisione di culture ed esperienze tra viaggiatori e abitanti locali, e permettono di immergersi nella storia, nella cultura, nelle tradizioni e nei sapori del territorio. È un’ascesa certificata anche dal Mibact, che ha celebrato “L’Anno dei Borghi” nel 2017, con molteplici iniziative alle quali hanno partecipato anche la Regione e le nostre comunità».

In Sardegna sono 57 i piccoli centri certificati dalle varie associazioni nazionali: 6 “Borghi Bandiera Arancione” (Touring Club Italia), 6 “Borghi più Belli d’Italia” e 45 “Borghi Autentici d’Italia”. «I Borghi – commenta l’assessore del Turismo – sono un tassello fondamentale del progetto contenuto nel nuovo Piano strategico del turismo e basato su sostenibilità ambientale, economica e sociale, su tutela e riproposizione in chiave innovativa delle ricchezze materiali e immateriali dei piccoli centri».

Ecco i parametri individuati dalle Linee guida approvate dall’esecutivo e condivise con l’Assessorato degli enti locali. Prima di tutto, il numero degli abitanti, che dovrà essere pari o inferiore a 5.000: i Comuni più grandi, ma aderenti alle associazioni Borghi più Belli d’Italia, Borghi Bandiera Arancione (Touring Club Italia) e Borghi Autentici d’Italia, in possesso di tutti gli altri requisiti necessari all’iscrizione, potranno comunque chiedere una deroga. Poi, tra le altre cose, dovranno essere centri di antica formazione che: conservino l’originale modello insediativo, i caratteri costruttivi degli edifici riconoscibili e curino il decoro del centro urbano; abbiano attenzione per la gestione sostenibile del territorio; offrano servizi di informazione e comunicazione turistica; presentino attività organizzate e aperte ai visitatori del borgo, di carattere culturale, tradizionale, sportivo, musicale e la produzione di “Filiere di qualità certificata” o di prodotti DOC, DOCG, DOP, IGP nella rete commerciale e nei pubblici esercizi del Borgo; ospitino strutture ricettive e di ristorazione aperte tutto l’anno.

«La “Rete dei Borghi caratteristici di Sardegna” si propone come offerta di comunità che diventa turistica e culturale, improntata ad accoglienza e qualità, nei circuiti di promozione nazionali e internazionali. Nei borghi infatti ritroviamo un’idea di Sardegna incentrata sulle persone, la cultura e l’identità più autentica, dal quale può nascere uno sviluppo turistico sano, che valorizzi i progetti territoriali attraverso una governance centrale capace di creare relazioni tra tutti i soggetti coinvolti. La capacità dei centri minori di attrarre flussi turistici è legata alla partecipazione a “reti territoriali” e “reti di comunità”, che rendono fondamentale il protagonismo delle comunità nel loro insieme, e quello degli amministratori, operatori economici, sociali e culturali intorno a comuni interessi e obiettivi. Sarà così possibile anche attivare percorsi virtuosi dei territori che contribuiscano alla riduzione dello spopolamento nelle zone interne creino nuova occupazione. Inoltre – conclude l’assessore del Turismo – il riconoscimento a livello regionale consentirà di beneficiare di incentivi finalizzati al mantenimento e al miglioramento degli standard richiesti per l’inserimento nella Rete e l’utilizzo di risorse comunitarie che l’Assessorato mette a disposizione proprio per i borghi.»

Sarà ora compito dell’assessorato regionale del Turismo predisporre il Disciplinare che indicherà il procedimento amministrativo di riconoscimento come “Borgo Caratteristico di Sardegna” dei Comuni sardi in possesso dei requisiti indicati nelle Linee Guida.

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Raptus: sostantivo maschile, dal latino raptus, rapimento, derivato da rapere, rapire. In psichiatria, impulso improvviso e incontrollato che, in conseguenza di grave stato di tensione, spinge a comportamenti parossistici, per lo più violenti. Oppure, momento di ispirazione intensa e improvvisa, di fervore creativo, nel migliore dei significati. Ma oggi quella parola viene utilizzata quando è un fenomeno tragico come il femminicidio a riempire le pagine di cronaca nera di giornali e tv. E RAPTUS. Dal mito greco al femminicidio, è il titolo dello spettacolo inserito nel cartellone della Stagione di Teatro La Vetreria, organizzata e promossa da Cada Die Teatro alla Vetreria di Pirri e che sarà in scena sul palco del centro culturale sabato 17 novembre, alle 21.00, e domenica 18, alle 18.00.

“Raptus” è una produzione di Cada Die Teatro, di e con Rossella Dassu, con la regia di Alessandro Lay, che ha collaborato anche alla drammaturgia (voce fuori campo: Francesca Mazza; disegno luci, audio: Giovanni Schirru; elaborazione suono: Matteo Sanna), inscritta nelle iniziative per la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne (25 novembre) e inserito nelle manifestazioni di “Viva la libertà – Cagliari ciontro la violenza”, promosse dal comune di Cagliari (Assessorato alle Pari Opportunità). Domenica 18, dopo lo spettacolo Rossella Dassu e Alessandro Lay dialogheranno con Daniela Paba, che aderisce alla rete Giulia giornaliste, impegnata nella difesa dei diritti delle donne.  

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Il sardista Christian Solinas è stato eletto vicepresidente vicario della commissione Antimafia del Senato ma resta in pole position per la candidatura a governatore del centrodestra.

Lo ha annunciato lo stesso senatore con un post pubblicato sul suo profilo Facebook.

«Questa mattina ho avuto l’onore di essere eletto a scrutinio segreto vicepresidente vicario della Commissione bicamerale d’inchiesta Antimafia – ha scritto Christian Solinas -. Oltre la rinnovata gratitudine per la stima e la considerazione che Matteo Salvini mi ha voluto riservare anche in questa occasione, avverto per intero la responsabilità alle quali mi chiama questo alto ruolo nelle istituzioni democratiche. Sono stati giorni intensi di valutazioni complesse e trattative importanti. Credo sia un giusto punto di equilibrio – ha aggiunto Christian Solinas -, che non ipoteca le scelte che saremo chiamati a fare da qui a breve come avrebbe fatto un’eventuale Presidenza diretta. È un punto di serietà, perché l’importanza e il perimetro degli argomenti e dei poteri connessi alla Commissione meritano una guida stabile e duratura. Una scelta ponderata, senza rimorsi nè rimpianti, per chi – come me, sardo e sardista – ha concluso Christian Solinas – porta sempre e prima di tutto la Sardegna nella testa e nel cuore. Fortza Paris!!!»

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Martedì sera si è tenuta la riunione del Consiglio comunale di Sant’Antioco, con all’ordine del giorno due punti: un’interrogazione, presentata dal consigliere Massimo Melis, inerente una richiesta di informativa, sullo stato di attuazione delle procedure del Piano Sulcis, riguardo i lavori per l’attraversamento dell’istmo e la circonvallazione; e una mozione, presentata sempre dal consigliere Massimo Melis, tesa a rilevare le situazioni di precarietà vissute durante la stagione estiva, in particolare per quanto riguarda le spiagge, la viabilità e la prevenzione incendi.

«La risposta all’interrogazione data dal sindaco – scrive in una nota il consigliere Massimo Melis -, purtroppo non ha portato elementi di novità, riguardo alla delibera di Consiglio Comunale del 6 marzo 2018 ove si chiedeva la rimodulazione degli interventi riguardanti nuovo ponte e circonvallazione. Prendendo, supinamente, praticamente atto di questa situazione, il Sindaco ha dichiarato al Consiglio, inoltre, che non era nel suo stile incatenarsi per ottenere le cose. La posizione delle opposizioni è stata netta e decisa, proponendo al Sindaco forme di lotta importanti, alle quali tutta l’opposizione presente in aula si è detta disposta a garantire la sua partecipazione per il bene del paese.»

«Riguardo il secondo punto all’ordine del giorno – rimarca Massimo Melis – la situazione delle spiagge quest’anno è stata catastrofica, a partire da Cala Lunga, interdetta per negligenza grave dell’amministrazione, per proseguire con Cala Sapone, resa fruibile solo a fine luglio, e terminare con Coaquaddus in gran parte della stagione occupata dai banchi di posidonia spiaggiata, per poi intervenire confusamente in pieno luglio, con la ruspa anche in tarda mattinata, con la presenza dei turisti a pochi metri. Per tutta l’estate un cantiere comunale ha limitato la viabilità nell’arteria principale del paese, nel momento del massimo flusso turistico, nonostante un regolamento comunale vietasse l’esercizio dei lavori in quel periodo. Inoltre sempre sullo stesso tema, per tutto il mese di luglio la passeggiata del lungomare è stata limitata da un cantiere per la manutenzione delle beole, creando grosso disagio agli operatori delle barche di pesca turismo, oltre che a turisti e antiochensi che passeggiavano sul lungomare. L’ultimo punto della mozione riguardava la prevenzione incendi, riferita soprattutto alla pineta comunale, è chiaro che gli interventi di prevenzione sono sconosciuti all’amministrazione e che, ancora una volta, essa si affida ciecamente alla buona sorte, per fortuna quest’anno è andata bene. Lo stato dei luoghi è desolante con abbondanti rifiuti sparsi nel sottobosco e a coronamento dell’incuria sono stati riscontrati numerosi alberi secchi segno di sofferenza del complesso verde.»

«Ancora una volta – conclude Massimo Melis – i sacrifici delle opposizioni, tesi ad aiutare la maggioranza, rimbalzano dalla condizione di permalosità, che dal primo giorno caratterizza il Sindaco ed il suo gruppo di maggioranza, a discapito della collettività antiochense.»