22 July, 2024
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Nuovo duro attacco del segretario cittadino del Partito democratico di Carbonia Fabio Desogus alla Giunta Massidda, dopo il rinvio delle elezioni dei comitati di quartiere.

«Ancora una volta dobbiamo intervenire per denunciare l’ennesimo fallimento della Giunta comunale di Carbonia a 5 Stelle e l’ennesimo fallimento della sindaco Paola Massidda – attacca Fabio Desogus -. Anche quando le idee sono buone, non riescono proprio a realizzarle. Le tanto sbandierate (ma pochissimo pubblicizzate) elezioni dei Comitati di Quartiere non si faranno. L’Amministrazione, infatti, non ha trovato abbastanza VOLONTARI per svolgere i ruoli di scrutinatore e segretario degli otto seggi in cui è suddivisa la città. Ora i più di 70 aspiranti candidati che giustamente si sono proposti come rappresentanti per i propri quartieri, cosa dovranno fare? E’ possibile che questa Amministrazione non sia in grado di gestire niente, neanche delle semplicissime elezioni? E’ possibile che tutto sia demandato alla gratuita buona volontà dei cittadini? E’ possibile che non sia stato previsto un fondo per dare anche un minimo rimborso alle 24 persone che dovrebbero svolgere il ruolo di scrutinatori e segretari?»

«L’incapacità è ormai manifesta, ma questa situazione è anche la dimostrazione di come l’Amministrazione a 5 stelle non abbia più il contatto con la città e non riesca a mobilitare neanche 24 persone per realizzare delle semplicissime elezioni di quartiere – aggiunge Fabio Desogus -. Che fine hanno fatto i militanti che dovevano cambiare il volto alla città? Che fine hanno fatto gli eserciti di fotografi e commentatori seriali che in campagna elettorale si animavano intorno ai 5 stelle di Carbonia? E’ possibile che il partito politico (perché di questo si tratta) che (mal) amministra da due anni e mezzo la città e che ha avuto il maggior numero di consensi alle elezioni politiche dello scorso anno, non riesca a coinvolgere 24 persone in un loro progetto? Soprattutto se un’Amministrazione crede in un progetto, investe dei soldi e lo finanzia. Con i 5 stelle di Carbonia – sottolinea ancora Fabio Desogus – il discorso è sempre lo stesso: il cittadino deve lavorare gratis e Sindaco e Assessori mettono la faccia per i selfie quando le cose vanno bene. Se invece qualcosa va male, è sempre colpa di qualcun altro, stavolta dei cittadini che non sono accorsi in massa a proporsi come scrutinatori o segretari (a gratis). Si modifichi al più presto il regolamento, si inserisca la possibilità di retribuire segretari e scrutinatori (anche con 50 euro, moltiplicato per 24 persone viene fuori la ridicola cifra di 1.200 euro), si mettano i soldi a bilancio e si peschino scrutinatori e segretari dall’Albo Scrutatori (che già esiste in Comune) – conclude il segretario cittadino del Partito democratico -. Non ci vuole molto. Fatelo.»

 

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Dopo la proposta di legge per il riconoscimento del principio di Insularità in Costituzione presentata lo scorso 5 ottobre in Senato, con il deposito delle firme certificate raccolte nei sei mesi previsti dalla legge, il testo riportante la modifica della Costituzione è stato assegnato alla Prima Commissione permanente (Affari costituzionali) in sede referente il 6 novembre 2018.

«Un primo traguardo che ci fa ben sperare – dice il presidente del Comitato promotore Roberto Frongia – conferma come l’iniziativa abbia riscosso notevole successo sopratutto per il suo carattere totalmente trasversale.»

Dello stesso avviso Maria Antonietta Mongiu, presidente del Comitato scientifico, che sottolinea come un ulteriore passo nel difficile cammino di pedagogia sociale, da tempo avviato, sia stato raggiunto. Soddisfazione anche da parte della nuova classe dirigente, come rappresentato dell’ing. Matteo Rocca, coordinatore dei Giovani del Comitato promotore, il quale sottolinea quanto siano stati importanti i giovani nella riuscita dell’iniziativa, un terzo delle firme raccolte infatti sono di persone con età compresa tra i 18 e i 35 anni.

Ora la parola passa alla Commissione Affari costituzionali del Senato, con la speranza che si arrivi in tempi rapidi alla discussione della proposta di modifica dell’art. 119 della Costituzione affinché venga finalmente «riconosciuto il grave e permanente svantaggio naturale derivante dall’insularità, disponendo le misure necessarie a garantire una effettiva parità ed un reale godimento dei diritti individuali e inalienabili». 

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La Giunta guidata dal sindaco Antonio Vigo ha approvato il progetto waterfront che cambierà volto al porticciolo di Calasetta.

Nell’ambito delle opere pubbliche, è tra gli interventi più imponenti promossi dall’amministrazione guidata da Antonio Vigo. E grazie all’approvazione in Giunta comunale, risalente a giovedì scorso, il progetto di potenziamento del porticciolo turistico calasettano compie un significativo balzo in avanti, preparandosi a cambiare in maniera netta e definitiva la fisionomia del lungomare.

«È la vera e propria opera omnia di questo esecutivo – spiega il sindaco Antonio Vigo – capace di mutare sostanzialmente l’aspetto del porticciolo e di profilarsi come biglietto da visita del paese, alla luce della sua vocazione marittima e turistica.»

Il progetto, denominato “Lavori di completamento dei banchinamenti di riva, escavi, piazzali, arredi e servizi turistici”, interverrà su molteplici versanti dell’attuale approdo su cui attualmente pesano criticità di varia natura: oggi la viabilità è compromessa da asfalti fortemente degradati e la fruibilità è condizionata dall’assenza di aree destinate al transito di pedoni e da spazi verdi ridotti a sporadici punti.

Con il nuovo disegno, finanziato da un milione di euro erogati nel 2012 dalla Regione Sardegna nell’ambito di un piano di potenziamento della portualità dell’Isola, si procederà dunque alla risoluzione di tutti gli aspetti problematici: «Anzitutto una nuova viabilità con un piano di parcheggi razionalizzato – specifica il primo cittadino – poi la realizzazione di un’ampia passeggiata sul mare, la creazione di oltre 6000 metri quadrati di aree verdi ed il completamento di servizi nei punti di attracco».

Dal punto in cui sorge l’edificio “Ex Sicapi” (dove sorgerà una nuova rotatoria) alla “Punta Paese” – estremità portuali dell’approdo – il nuovo waterfront manterrà, dunque, il tipico andamento semicircolare e, a lavori finiti, avrà una strada a due corsie lunga circa 500 metri (che collega le estremità suddette) e larga 7,50 metri (con corsie da 3 metri ciascuna e gli spazi restanti per l’accesso ai parcheggi); l’intervento richiederà la pavimentazione di 6.400 metri quadrati di strade, oggi caratterizzate da avvallamenti e squarci di dimensioni notevoli, nonché dalla presenza di “New Jersey” in cemento come indicatori veicolari di traffico. Sul versante parcheggi, il progetto prevede 100 stalli, numero inferiore a quello attuale, allo scopo di favorire lo standard ambientale.

Tra gli aspetti più innovativi, concepiti a misura di cittadino, la creazione di una fascia ciclopedonale: realizzata sulla banchina che costeggia il mare, risulterà riservata al transito di pedoni e ciclisti, in un’area rigorosamente separata dal traffico veicolare.

«Altro punto forte del progetto, la creazione di vaste aree verdi nell’ottica del potenziamento degli arredi urbani», aggiunge Antonio Vigo. Il piano approvato include la realizzazione di numerose aree verdi (oltre 6.000 metri quadrati), all’interno delle quali saranno collocate tre piazzole destinate all’installazione di strutture di servizio (come attività commerciali, di somministrazione di cibi e bevande).

Contestualmente ai lavori del waterfront, il Comune attiverà le opere per la realizzazione di un impianto di sollevamento fognario volto a evitare i disservizi causati d’abitudine dal flusso delle acque: «I fondi ci sono: si tratta di 250mila euro di un vecchio fondo del ministero delle Infrastrutture», precisa ancora Antonio Vigo.

Incassata l’approvazione della Giunta, presto si partirà con la procedura per l’assegnazione dei lavori: stando alle previsioni degli esperti che hanno stilato il progetto definitivo (i professionisti dello studio Ritossa), i lavori richiederanno circa 240 giorni.

«Questo è un progetto al quale teniamo fortemente da sempre – conclude Antonio Vigo – i tempi di elaborazione sono stati lunghi e le procedure hanno talvolta subito dei rallentamenti: nel 2016, per esempio, un nuovo codice degli appalti ha compromesso i ritmi di sviluppo del piano programmatico; adesso, tuttavia, si può andare avanti speditamente.»

 

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Alle 18.00 la Dinamo scenderà in campo in Ungheria, contro lo Szolnoki Olaj, per la 5ª giornata del girone eliminatorio di Fiba Europe Cup.

La squadra di Vincenzo Esposito è arrivata ieri a Szolnoki dove con la squadra di casa si giocherà la vetta della classifica del gruppo H, che comanda a punteggio pieno, con un punto di vantaggio. La differenza tra le due squadre, finora, l’ha fatta il risultato della gara d’andata, disputata al PalaSerradimigni, vinta con ampio margine della Dinamo per 98 a 94. Per gli uomini di coach Esposito l’obiettivo è blindare la prima posizione e chiudere la stagione regolare imbattuti.

La Dinamo, nonostante la qualificazione già acquisita, vuole vincere, per continuare la striscia positiva in campo europeo e per riscattare subito il ko subito domenica scorsa a Cremona, a quattro giorni dal prossimo match casalingo con l’Oriora Pistoia.

Jack Cooley.

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Il presidente del Parlamento europeo ha inaugurato oggi un nuovo sito web che mostra in modo innovativo l’impatto positivo dell’UE sui suoi cittadini.

L’ultimo sondaggio dell’Eurobarometro, pubblicato il mese scorso, ha rilevato che il 68% degli intervistati concorda sul fatto che il proprio Paese abbia tratto beneficio dall’adesione all’UE. Tuttavia, finora sono stati pochissimi i tentativi di elencare i vantaggi concreti dell’adesione all’UE per la gente comune. In vista delle elezioni europee del prossimo maggio, si spera che questo sito web riesca ad illustrare in che misura l’UE ha un impatto sulla nostra vita quotidiana.

l sito web interattivo e multilingue “Cosa fa l’Europa per me”, realizzato dal Servizio di ricerca del Parlamento europeo, contiene centinaia di articoli di una pagina e di facile lettura che forniscono esempi dell’impatto positivo che l’UE ha sulla vita dei cittadini. Gli utenti possono facilmente trovare informazioni specifiche su ciò che l’Europa fa per la loro regione, la loro professione o il loro passatempo preferito.

Inaugurando il sito oggi a Strasburgo, il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, ha dichiarato: «Gli europei si chiedono cosa abbia fatto l’UE per loro: questo nuovo sito del Parlamento europeo fornisce risposte chiare e comprensibili. Sarà uno strumento prezioso per avvicinare l’Europa ai cittadini».

Il sito mette a disposizione circa 1.800 articoli di una pagina per una lettura semplice, la condivisione o il riutilizzo come pagine web, o come file PDF. Gli articoli sono suddivisi in due sezioni principali. La prima, “Nella mia regione”, consente agli utenti e alle loro famiglie di selezionare il luogo in cui vivono o lavorano. Come è presente l’Europa nelle nostre città e regioni? Tale sezione comprende oltre 1.400 località in ogni parte dell’Unione europea.

Tra gli esempi troviamo il progetto Giovanisì, realizzato in Toscana con l’aiuto dell’UE, che ha sostenuto oltre 230.000 giovani a diventare autonomi, promuovendo opportunità legate allo studio e alla formazione, il sostegno al loro inserimento nel mondo del lavoro e l’aiuto all’avvio di startup.

Si parla anche delle iniziative dell’UE in favore delle piccole e medie imprese: nelle Marche, ad esempio, il prestito d’onore, ha contribuito a creare 1.355 nuove imprese e 3.300 nuovi posti di lavoro negli ultimi dieci anni, anche grazie a fondi europei per un importo di quasi 8 milioni di euro.

In Puglia, il mercato interno dell’UE, con circa 500 milioni di consumatori, offre alle produzioni regionali la possibilità di ampliare il mercato. L’UE rappresenta il mercato di sbocco per oltre il 60% dei prodotti manifatturieri e per ben il 70% dei prodotti dell’agricoltura, silvicoltura e pesca pugliesi.

La seconda sezione del sito, “Nella mia vita”, permette a ogni utente di scegliere tra 400 articoli che toccano gli aspetti importanti per i cittadini europei. Ad esempio, in che modo l’UE ha un impatto su famiglie, assistenza sanitaria, hobby, viaggi, sicurezza, scelte dei consumatori e diritti sociali? In che modo l’UE sostiene le persone nella loro vita professionale in decine di lavori, dagli apicoltori, agli autisti di autobus e ai produttori di birra? Che cosa fa l’UE per coloro che amano hobby come lo sport, la musica o la tv? Per questa sezione è disponibile anche una serie di podcast in un numero crescente di lingue.

Gli articoli forniscono un’istantanea dell’operato dell’UE per i suoi cittadini – basata su esempi interessanti, con link a informazioni ulteriori – piuttosto che cercare di elencare tutto ciò che l’UE ha fatto negli anni.

Tali articoli saranno integrati, in una terza sezione del sito, nello specifico da documenti informativi più esaustivi sulle politiche dell’UE. Questa sezione illustrerà alcuni dei risultati dell’attuale legislatura e le prospettive per il futuro, con particolare attenzione alle preoccupazioni e alle aspettative dell’opinione pubblica e dei cittadini in merito all’azione dell’UE.

 

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Sono 76 i panificatori e le rivendite che potranno già utilizzare il contrassegno per il pane fresco messo a disposizione dall’assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio. L’elenco dei primi operatori autorizzati è stato pubblicato ieri sul sito della Regione (https://goo.gl/hjmHbw ).

«Si completa così – dice l’assessore Barbara Argiolas – l’iter partito con la definizione e l’approvazione del marchio previsto dalla legge regionale del 2016, la sua registrazione e ora la possibilità di utilizzarlo e esporlo. L’obiettivo del contrassegno PANE FRESCO è duplice: tutelare i panifici, le loro produzioni di pane e prodotti da forno e le piccole attività artigianali e commerciali ma anche  garantire al consumatore la certezza di un prodotto fresco, sano e di qualità.»

«Si tratta – aggiunge Barbara Argiolas – di un primo elenco ricognitivo, relativo a quanti hanno aderito alla manifestazione di interesse per l’utilizzo del contrassegno, bandita nel marzo scorso. Nelle  prossime settimane verrà aperta la procedura e i panificatori interessati potranno inoltrare  la richiesta del contrassegno attraverso lo sportello SUAPE (Sportello Unico per le Attività produttive e per l’edilizia): l’elenco si aggiornerà periodicamente con l’inoltro delle istanze al nostro Assessorato.»

«Il marchio PANE FRESCO – sottolinea Barbara Argiolas – è, soprattutto, un segnale concreto nei confronti di un comparto sempre più minacciato dalla diffusione dell’offerta di pane congelato o precotto. Con gli operatori abbiamo aperto un tavolo tecnico che ha visto la collaborazione fattiva delle associazioni di categoria che ha portato alla condivisione della legge n. 4 del 21 marzo 2016, con la quale la Regione ha normato e disciplinato in maniera organica l’attività di produzione e di vendita del pane per modernizzare e valorizzare l’intera filiera della Sardegna e le sue tipologie tipiche conosciute anche al di fuori dell’isola e, nello scorso mese di gennaio, all’approvazione da parte della giunta regionale del nuovo contrassegno e dell’identità visiva coordinata scaturite da un concorso di idee.»

Gli operatori presenti nell’elenco possono utilizzare il contrassegno che attesta la vendita di “PANE FRESCO” con le seguenti modalità: dovranno riportare nella targa di licenza del contrassegno il numero d’iscrizione all’elenco e il numero di iscrizione al Repertorio Economico Amministrativo (R.E.A.); saranno tenute a rispettare le disposizioni grafiche e normative indicate nella disciplina di utilizzo e sottoscritte all’atto della manifestazione d’interesse. Il marchio PANE FRESCO potrà essere esposto in maniera visibile nelle sedi di produzione e vendita o sui sacchetti o sulle altre modalità di confezionamento. Non potrà essere modificato, alterato o contraffatto in alcun modo e potrà essere revocato qualora, durante l’opera di vigilanza e controllo esercitata dalle ASL e dai Comuni competenti, vengano riscontrate violazioni di quanto normato dalle legge 4/2016 o comportamenti che danneggiano la filiera di qualità rappresentata dal contrassegno.

«La Regione – conclude l’assessore del Turismo, Artigianato e Commercio – intende continuare l’opera di tutela, rilancio e valorizzazione di una delle nostre produzioni agroalimentari più autentiche e legata al nostro vivere quotidiano: il pane non è solo un alimento base del nostro mangiare, un pilastro dell’identità culturale delle comunità sarde ma anche un fattore di sviluppo sociale ed economico soprattutto nelle nostre zone interne, dove i panifici e le piccole attività artigianali e commerciali ricoprono il ruolo di presidi del territorio. Inoltre, per incentivare l’acquisto e il consumo del pane fresco e diffondere una migliore educazione alimentare, in queste prossime settimane ripartirà la campagna di comunicazione mirata alle famiglie, ai giovani e ai giovanissimi.»

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Banco di Sardegna e Sfirs sono pronti a mettere in campo una serie di iniziative a sostegno di imprese e famiglie colpite dagli eventi calamitosi delle ultime settimane. Misure ad hoc a favore di aziende e cittadini sono state annunciate dal direttore generale del Banco di Sardegna, Giuseppe Cuccurese, durante la seduta congiunta delle commissioni Bilancio e Attività Produttive del Consiglio regionale. «Aziende agricole e di trasformazione rappresentano un settore importante per il nostro istituto – ha detto Giuseppe Cuccurese – il Banco, in questo momento di difficoltà, farà di tutto per preservare questo patrimonio».

Giuseppe Cuccurese ha elencato una serie di iniziative che saranno attivate a partire dal prossimo 26 novembre: «Le aziende potranno aprire linee di credito da 50/60mila euro senza dover ricorrere a garanzie immobiliari, basterà un’autocertificazione con l’indicazione dei danni subiti nell’ultima alluvione – ha spiegato il direttore del Banco di Sardegna – le pratiche saranno evase direttamente nelle filiali con un’istruttoria semplificata e tassi di interesse molto bassi». Le misure saranno estese anche alle imprese commerciali e al settore della pesca. Dei benefici potranno godere anche le famiglie: «Per chi è in difficoltà abbiamo previsto la sospensione delle rate del mutuo – ha proseguito Giuseppe Cuccurese – in alternativa si potrà richiedere un prestito a tassi agevolati. Il plafond è di 50 milioni di euro».

Pronta a fare la sua parte anche la Sfirs: «Noi siamo legati alle indicazioni della Regione – ha detto il presidente Paolo Sestu – nostro compito è accelerare al massimo la messa a disposizione delle risorse. La velocità, in questi casi, è vitale per garantire la sopravvivenza delle aziende».

La Commissione Bilancio valuterà nei prossimi giorni la previsione di uno stanziamento in Finanziaria per l’abbattimento dei tassi di interesse. «Sarebbe cosa gradita – ha affermato il direttore del Banco di Sardegna Giuseppe Cuccurese – lavoriamo in un’ottica di sistema. Tutto ciò che può contribuire a sostenere le aziende agricole in questo momento di difficoltà è utile e opportuno».

Soddisfatto il consigliere del Pds Gianfranco Congiu che in Consiglio aveva sollecitato una seduta congiunta della Terza e Quinta Commissione: «Banco di Sardegna e Sfirs hanno risposto al nostro appello – ha detto Gianfranco Congiu – le misure individuate sono una boccata d’ossigeno importante rispetto alla rilevanza che il settore agroalimentare occupa nel ciclo economico dell’Isola».

Positivo anche il giudizio del consigliere dei riformatori Luigi Crisponi: «Bene le misure messe in campo serve però un’informazione capillare rivolta alle famiglie – ha detto Luigi Crisponi – chi è in difficoltà deve poter accedere in modo semplice e veloce agli strumenti messi a disposizione da Regione e banche».

Al termine della seduta congiunta con la Terza Commissione, il parlamentino delle Attività produttive ha proseguito i suoi lavori con altre due audizioni.

La prima ha riguardato la crisi del piccola pesca della marineria di Alghero. La Commissione ha sentito i rappresentanti dell’associazione “Banchina Millelire” che riunisce 70 imprese di pesca. Antonio Canu e Leonardo Zinchiri hanno illustrato la grave situazione di difficoltà vissuta dai pescatori algheresi e lamentato uno stato di abbandono da parte delle istituzioni regionali.

«Siamo soli e abbandonati – hanno detto Antonio Canu e Leonardo Zinchiri – se non si interviene subito la piccola pesca ad Alghero è destinata a morire. Quest’anno, a causa del maltempo, le nostre uscite a mare si sono ridotte drasticamente». I pescatori hanno presentato alcune richieste per risollevare le sorti del settore. Tra queste, una proroga della pesca all’aragosta (attualmente dal 1 marzo al 31 agosto) e l’applicazione delle normativa nazionale; il risarcimento per i danni alle attrezzature causati dai delfini; il recupero delle giornate perse a causa del maltempo e un indennizzo per le calamità naturali.

La Commissione valuterà nei prossimi giorni le misure da adottare. Gli interventi – ha spiegato il presidente Luigi Lotto – saranno modulati sulla base delle esigenze manifestate anche dalle altre marinerie della Sardegna sentite nei giorni scorsi in audizione. Sui danni causati dai delfini, invece, le coperture finanziarie sono già inserite nella legge di stabilità che sarà discussa nelle prossime settimane dal consiglio regionale.

La Commissione, infine, ha sentito l’assessore al turismo Barbara Argiolas sulle parti di competenza della legge finanziaria. L’assessore ha illustrato le misure predisposte dalla Giunta in materia di apprendistato, Camere di Commercio e legge n. 51.

La Commissione, in accordo con l’esecutivo, presenterà un emendamento alla legge che terrà conto del lavoro svolto dalla Commissione speciale sulla crisi dell’artigianato e del commercio.

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Nuovo tassello nel lavoro comune sull’insularità portato avanti da Sardegna, Corsica e Baleari, ora con il coinvolgimento anche di Creta. L’iniziativa, dal titolo “Le sfide dell’insularità nella politica di coesione post 2020”, in programma per venerdì 16 novembre, alle ore 9.00, al THotel di Cagliari, è organizzata dalla Regione Sardegna insieme al Comitato europeo delle Regioni, all’interno della più ampia serie di incontri su “Il futuro dell’Europa”. Il dibattito politico, riprendendo il filo dell’azione politica condotta finora, infatti, verterà sulla necessità di uno specifico scenario europeo dedicato alle isole e sulle opportunità che le politiche europee potrebbero – o dovrebbero – offrire alle isole e ai loro abitanti, imprese e territori.

Ad aprire i lavori, dopo i saluti istituzionali, una riflessione sulla “Politica europea per le isole” condotta dai rappresentanti governativi delle isole del Mediterraneo, membri del Comitato delle Regioni. Con il presidente della Regione Sardegna, Francesco Pigliaru, interverranno il presidente della Regione Corsica, Gilles Simeoni, il presidente di Creta, Stavros Arnaoutakis, la vicepresidente del Governo delle Isole Baleari, Isabel Busquets i Hidalgo, Tonino Picula, vicepresidente dell’Intergruppo del Parlamento Europeo Mari, fiumi, isole e zone costiere, Jan Mikołaj Dzięciołowski, rappresentante del Gabinetto della Commissaria Europea per la politica Regionale e Urbana, Corina Crețu.

L’evento proseguirà con una discussione sulle politiche per le imprese e per l’occupazione nei territori insulari e vedrà la partecipazione, insieme agli assessori della Programmazione, Raffaele Paci, e del Lavoro, Virginia Mura, di Monika Mroczek-Comparetto, capo della Divisione Strumenti Finanziari e Attuazione – Direzione delle operazioni di finanziamento – della Banca Europea per gli Investimenti, Tereza Krausova, Programme manager per le Politiche UE di Italia e Malta della DG Regio, Philip Von Brockdorff, economista, consulente e membro del comitato di direzione del sindacato Voce dei lavoratori (UHM), membro del Comitato economico e sociale europeo (CESE), Henri Malosse, 30° presidente del Comitato economico e sociale europeo, membro del Consiglio di Amministrazione della Camera di commercio e dell’industria francese, del Comitato economico e sociale europeo (CESE) e membro onorario dell’Accademia Europea delle Regioni, (AER), e di altri esponenti del mondo delle istituzioni europee. Il dibattito sarà moderato da Giuseppe Sciacca, Segretario Esecutivo della Commissione Isole della Conferenza delle Regioni Periferiche Marittime d’Europa (CRPM), di cui fa parte anche la Sardegna.

L’iniziativa si inquadra nell’ambito della Settimana Europea delle regioni e delle città 2018, a cui la Regione Sardegna ha partecipato in qualità di capofila di un partenariato costituito da una rete di isole periferiche mediterranee denominata “Green Islands for sustainable cohesion policy”, di cui fanno parte le Isole Baleari, Corsica e Creta. Si tratta anche di un importante momento per riflettere sulle opportunità offerte dalle politiche europee a sostegno dei territori insulari, ed è inoltre un’occasione proficua per coinvolgere i cittadini in un dibattito sull’importanza della politica di coesione nella dimensione quotidiana e per il futuro dell’Europa. Sono invitati a partecipare rappresentanti istituzionali delle autonomie locali e regionali, del mondo della ricerca, delle imprese e del lavoro, della società civile, studenti e cittadini.

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Dopo i lusinghieri successi riportati con la presentazione spettacolo del romanzo d’esordio “Il Volo” (25 repliche), che nel 2016 ha fatto tappa anche nei locali della biblioteca del comune di Carbonia e nell’Aula Magna dell’Istituto Superiore Gramsci Amaldi, ritorna a Carbonia l’avvocato scrittore Giampaolo Manca, con il suo nuovo romanzo. Stavolta, insieme al suo collaudatissimo gruppo di avvocati attori, dopo le rappresentazioni che li hanno visti riscuotere grande consenso di critica e di pubblico al Search di Cagliari, al Museo archeologico di Olbia, Uras, Isili e Selargius, Giampaolo Manca ed i suoi compagni di viaggio presentano il nuovo romanzo “Le cose che sono nell’aria”. Accompagnati dalla voce narrante dell’avv. Emanuele Pisano, con le parti femminili recitate dall’avv. Antonella Piu, a immagini e video si alterneranno alla chitarra le canzoni del cantautore Andrea Andrillo. Un incontro unico ed originale nel suo genere che coinvolge il pubblico prendendolo per mano attraverso le storie struggenti dei vari personaggi, regalando sorrisi ed emozioni alternate alle canzoni magistralmente interpretate che spaziano da Franco Battiato a Fabrizio De Andrè e Cat Stevens.

Dialogherà con l’autore Moreno Pilloni, coordinatore del Circolo Soci Euralcoop.

 

 

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Decathlon, azienda leader nella creazione, produzione e distribuzione di prodotti e tecnologie sportive per principianti e appassionati, nasce in Francia nel 1976. In Italia il primo negozio viene aperto nel 1993 in provincia di Milano e nel 2009 diventa il più grande network di negozi per la distribuzione di articoli per lo sport registrando oltre 19 milioni di clienti. In vista delle future opportunità di inserimento, che riguardano quasi tutto il territorio nazionale, la società valuta sempre con grande attenzione i curricula di giovani interessati ad entrare a far parte del gruppo, infatti, Decathlon è sempre alla ricerca di profili che siano appassionati di sport e orientati al raggiungimento degli obiettivi. La figura maggiormente richiesta dall’azienda è

L’articolo completo è consultabile nel sito: http://suntini.it/diariolavoro_deca_nov_2018.html .