28 November, 2024
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Del suo capolavoro horror “Suspiria”, tra i film più importanti del cinema italiano e mondiale datato 1977, è stato presentato quest’anno il remake alla Mostra del cinema di Venezia diretto dal regista Luca Guadagnino. Dario Argento, uno degli autori cinematografici più rilevanti e punto di riferimento per intere generazioni, re indiscusso della paura, regista, sceneggiatore, autore e scrittore e padre di altre eccelse opere cinematografiche del genere horror quali “Profondo Rosso” (1975), “Inferno” (1980) o Phenomena (1985), sbarca giovedì 15 novembre al Puntodivista Film Festival 2018, Teatro Adriano, Cagliari, ore 20.30. Dal profondo delle tenebre uno dei più grandi maestri viventi del thriller cinematografico sarà ospite, per la prima volta a Cagliari, del quinto appuntamento del Festival Concorso itinerante Internazionale di Cinematografia diretto da Romano Usai, per raccontare la sua personale ricerca nel linguaggio cinematografico della paura e le sue tecniche atte a suscitare una forte tensione emotiva all’interno dei suoi film, o le atmosfere inquietanti e cariche di aspettative, in una tensione sempre sospesa tra reale, orrore, fantastico e suspense. Una ricerca che porta avanti non solo attraverso le sue opere cinematografiche ma anche come scrittore. A settantotto anni il maestro dell’incubo pubblica per Mondadori il libro “Horror. Storie di Sangue, spiriti e segreti”, una raccolta di racconti che il regista visionario, autore tra le tante pellicole di successo e prestigio internazionale quali “L’uccello dalle piume di cristallo” (1970) e “Tenebre” (1982). “Nella vita ho sempre scritto, prima recensioni sui giornali, sceneggiature per altri, e poi i miei film, e ora questi racconti che sono incursioni nel mistero, dilatazioni sensoriali e psichiche, incubi e risvegli”. Dopo il suo esordio con l’autobiografia “Paura” pubblicata da Einaudi (2014), il maestro dell’incubo e del terrore ritorna alla scrittura per aprire nuove porte verso fiabe maledette, tra demoni, streghe e il sovrannaturale che si mescolano con il reale. Il suo talento cinematografico non si smentisce anche nelle sue storie scritte, abitate anche qui nei set da lui prediletti, quali i luoghi angoscianti e fantastici ma al contempo reali (Villa dei Mostri di Palagonia, gli Uffizi di Firenze, musei diroccati, palazzi barocchi, castelli del passato e grattacieli del futuro). “Conta anche il modo di scrivere. E il modo di scrivere di un regista è la macchina da presa”.

A dialogare con il maestro italiano del cinema horror sarà Italo Moscati, regista, sceneggiatore, scrittore e autore e conduttore della trasmissione di Radio2 “Alle 8 della sera” dove ha raccontato il privato e il pubblico di grandi nomi del nostro cinema come Anna Magnani, Vittorio De Sica, Federico Fellini e Pier Paolo Pasolini. Accostato spesso al grande regista inglese Alfred Hitchcock per le tante affinità in comune, quali la passione per il brivido e la cura minuziosa per l’inquadratura e la macchina da presa, Dario Argento sarà protagonista della serata insieme ad uno dei più importanti registi di tutti i tempi, a cui Moscati offre un affresco a tutto tondo nel contributo “Hitch il clown”. Un dialogo a più voci che trae spunto dal suo libro “Hitchcock, il laboratorio dei brividi”, in cui approfondisce non solo gli aspetti legati al genio che lo ha contraddistinto dietro la macchina da presa, ma soprattutto quella sregolatezza che ha caratterizzato la sua vita e la serie di capolavori quali “Gli uccelli”, “L’uomo che sapeva troppo”, “La donna che visse due volte”

Interventi interpretativi a cura di Manuela Loddo e Romano Usai. Interazioni musicali con Gianmario Solinas, tastiere, e Simone Sassu, tastiere. Durante la serata sarà proiettato il IV gruppo dei cortometraggi finalisti in concorso, selezionate dalla commissione artistica.

 

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Un film e tre dibattiti per approfondire il rapporto tra donne e lavoro e denunciare ancora una volta la vergogna delle differenze di trattamento economico tra uomini e donne chiamati a svolgere lo stesso impegno lavorativo. Appuntamento a Cagliari mercoledì 14, giovedì 15 e venerdì 16 novembre con una iniziativa voluta dall’Ufficio della Consigliera di Parità della Città Metropolitana di Cagliari diretto da Susanna Pisano, nell’ambito della rassegna “Viva le libertà!”. Alla proiezione del film “Il diritto di contare”, che racconta la vera storia di tre scienziate afroamericane che riuscirono a superare la doppia barriera (razziale e di genere) e imporsi alla Nasa negli anni sessanta, seguiranno tre dibattiti. 

I tre appuntamenti sono organizzati dall’Ufficio della Consigliera di Parità della Città Metropolitana di Cagliari, insieme all’Ordine degli Avvocati di Cagliari, Ordine dei Medici, Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Cagliari, Ordine degli Psicologi della Sardegna, Ordine dei Giornalisti della Sardegna, Cug dell’Università degli Studi di Cagliari, e  in collaborazione con l’associazione Se Non Ora Quando ed Eureka Rete degli Studenti medi di Cagliari.

Il primo appuntamento, aperto a tutti e con ingresso gratuito, è per mercoledì 14 a partire dalle 20.00 presso la Cineteca Sarda, in viale Trieste 118. Coordinate dalla giornalista Carmina Conte, al termine della proiezione interverranno la Rettrice dell’Università di Cagliari Maria Del Zompo, la filosofa e componente del Comitato nazionale per la bioetica Monica Toraldo di Francia, Diletta Mureddu del Centro Donna Cgil, e la presidente dell’Ordine degli Psicologi della Sardegna Angela Quaquero.

Giovedì 15 l’appuntamento è invece alle 11.00, nell’aula magna del Liceo Scientifico Pacinotti, in via Liguria 9. Anche in questo caso, al film seguirà un dibattito che, moderato dalla giornalista Carmina Conte, vedrà protagoniste la preside Valentina Savona insieme a Monica Toraldo di Francia,
Diletta Mureddu ed Angela Quaquero.
 

Venerdì 16 novembre l’iniziativa si sposta nell’aula magna della facoltà di Ingegneria in via Marengo 2. Qui, dopo la proiezione che avrà inizio alle 16.00, interverranno al dibattito Aide Esu dell’Università di Cagliari, Bruna Biondo (presidente dell’associazione “Se Non Ora Quando” e componente del Comitato Unico di Garanzia dell’Università di Cagliari), la presidente della Commissione Pari Opportunità del comune di Cagliari Rosanna Mura, e Tiziana Curreli dell’Ordine degli Psicologi della Sardegna.
Conduce l’incontro la giornalista Claudia Sarritzu.

 

 

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«La Regione dà tutta la sua disponibilità per fare in modo che il Policlinico Sassarese, cui l’Assessorato ha revocato l’accreditamento, possa riprendere la piena operatività.» Lo ha dichiarato l’assessore della Sanità Luigi Arru, al termine dell’incontro convocato per questo pomeriggio dal prefetto di Sassari, Giuseppe Marani, al quale hanno preso parte anche i vertici aziendali ed i responsabili di Habilita, la società del Gruppo Rusconi che vorrebbe rilevare la struttura sanitaria. Il provvedimento dell’assessorato della Sanità è stato motivato dal mancato adeguamento alle norme di sicurezza.
Le parti, nel corso di un incontro che si è svolto in clima sereno e collaborativo, hanno raggiunto un accordo: «Il primo, indispensabile passaggio – ha spiegato l’assessore Luigi Arru – prevede la voltura del contratto di affitto dell’azienda. A quel punto la società subentrante potrà richiedere un accreditamento provvisorio e concordare con la Regione un piano ‘per step’ di interventi urgenti, a cominciare da quelli che riguardano le principali criticità, vale a dire le sale operatorie. La società Rusconi si è detta disponibile ad eseguire i lavori per reparti, magari attraverso strutture temporanee all’interno del perimetro del Policlinico».
Luigi Arru ha sottolineato: «La parte politica, a cominciare dal presidente della Regione Francesco Pigliaru e dal sottoscritto, si assume le sue responsabilità sia per salvaguardare il personale dipendente della clinica, sia perché da parte degli imprenditori vengano assicurate le condizioni di sicurezza dei pazienti e di quanti operano in quella struttura. Non dimentichiamo che la revoca dell’accreditamento è scaturita da gravi problemi di sicurezza che si trascinano da anni, non da un capriccio. La Regione non intende prendere sottogamba la situazione. Tuttavia, è interesse di tutti arrivare a una soluzione condivisa e credo che l’impegno assunto oggi alla Prefettura di Sassari vada in questa direzione». 

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Si è concluso intorno alle 17.00, in via San Mauro, a Cagliari, presso un’abitazione in ristrutturazione, un intervento della Squadra antisabotaggio del dipendente Nucleo investigativo, per una segnalazione arrivata circa un’ora prima, di un oggetto la cui foggia ha fatto temere potesse trattarsi di un residuato bellico o di un ordigno o residuato bellico.

La verifica, fatta con l’ausilio dei carabinieri della stazione di Cagliari Stampace, ha consentito di appurare che si trattava di un’inerte palla di cannone, verosimilmente risalente all’epoca risorgimentale.

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Una delibera approvata oggi dalla Giunta regionale, su proposta dell’assessore dell’Agricoltura Pier Luigi Caria, destina 1 milione e 33mila euro per la valorizzazione delle filiere dei cereali minori, dei grani antichi, del grano tenero e delle leguminose da granella. Gli aiuti sono concessi con il regime de minimis, previsto dalla normativa europea, dove un’azienda non può superare i 15mila euro di aiuto nell’arco di tre esercizi finanziari. Il premio è quindi destinato agli imprenditori agricoli che aderiscono ad accordi di filiera finalizzati alla produzione in Sardegna di cereali minori, grani antichi, leguminose da granella e grano tenero destinati all’alimentazione umana, e alla produzione di semente certificata di queste varietà.

«Si tratta di un programma di sostegno che punta a valorizzare le tipicità colturali della nostra Isola, così da garantire una tutela dell’agro-biodiversità e dei numerosi prodotti agroalimentari che ne derivano – ha detto l’assessore Pier Luigi Caria -. Supportare queste coltivazioni significa intervenire su un’intera filiera che racconta al meglio uno degli spaccati più importanti e antichi della nostra tradizione nella produzione dei pani.»

Per la coltivazione di cereali minori, grani antichi e leguminose da granella, è previsto un aiuto di 200 euro a ettaro. Rientrano nell’intervento le aziende che sottoscrivono accordi di filiera e che destinano a tali colture da almeno 1 ettaro fino a un massimo di 20 ettari di superficie. Gli agricoltori che invece coltivano grano tenero potranno accedere a un aiuto di 150euro a ettaro, sempre a patto che sottoscrivano accordi di filiera, e che coltivino da un minimo di 5 a un massimo 20 ettari. Per il grano tenero è inoltre previsto un premio aggiuntivo di 50 euro a ettaro qualora per la semina siano utilizzate sementi certificate.

In entrambe le tipologie di sostegno le superfici interessate dall’aiuto possono anche non essere accorpate.

Sono interessati dall’aiuto i cereali minori come l’avena, il farro, il grano saraceno e l’orzo.

Fanno parte della famiglia dei grani antichi, genere Triticum, le seguenti varietà: Trigu biancu, Trigu biancu bonorvesu, Trigu cossu, Trigu moro, Trigu murru, Trigu ruiu o arrubiu; Khorasan.

Sono ricomprese fra le leguminose da granella: cece, cicerchia, fagiolo, fava, lenticchia, pisello.

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Due giornate interamente dedicate alla storia dell’Europa, alla fine del primo conflitto mondiale ed alla nascita degli stati nazione e che metteranno l’isola dell’Asinara, protagonista suo malgrado, al centro di quella fase di profondo cambiamento in atto in quegli anni nel vecchio continente.

Saranno questi i temi del convegno “Asinara isola d’Europa”, in programma il 16 e 17 novembre nella sala conferenze del museo della Tonnara di Stintino.

L’appuntamento arriva a coronamento di un lungo percorso, avviato dall’amministrazione comunale stintinese nel 2013 con il progetto per le “Commemorazioni di pace: i profughi serbi e i prigionieri austroungarici nell’isola dell’Asinara durante la prima guerra mondiale”, avviato in occasione del centenario della Grande Guerra. Un progetto che assieme al comune di Stintino, capofila dell’iniziativa, vede coinvolti anche il comune di Porto Torres, il Parco nazionale dell’Asinara, l’Università di Sassari, Dipartimento di Microbiologia diretto dal professor Salvatore Rubino, con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei ministri e la collaborazione della Camera di commercio del Nord Sardegna e della Fondazione Banco di Sardegna.

Un lavoro che, secondo gli obiettivi comuni, ha mirato a tramandare la memoria storica di uno degli eventi tra i più tragici della Grande Guerra, oltre che far diventare l’Asinara e il Nord Ovest della Sardegna luogo di incontro tra popoli.

La prima giornata del convegno, il 16 novembre con apertura alle ore 15.00, sarà così dedicata al “caso Asinara” ed ai risultati sinora raggiunti nella ricostruzione delle vicende che la videro protagonista del primo conflitto mondiale e testimone della complessa stratificazione linguistica e nazionale dello spazio europeo.

La seconda giornata del convegno, il 17 novembre con apertura alle ore 9.00, guarda sia alla commemorazione della fine della prima guerra mondiale nel 1918 che al “periodo interbellico” nel quadro del novecento europeo: la nascita degli stati-nazione dopo il crollo degli imperi ed il fallimento del primo progetto di cooperazione e coesistenza pacifica in Europa.

Al convegno sono attesi relatori dell’Università di Sassari, della Soprintendenza MiBac per le provincie di Sassari e Nuoro, del Parco nazionale dell’Asinara, dell’Istituto lessicografico storico di Zagabria. Quindi ancora del Comitato sardo del centenario della Grande Guerra, del Laboratorio di Storia di Rovereto, dell’Università di Cassino, di ricercatori indipendenti, di studiosi del Centro studi sulla civiltà del mare, dell’Università di Corte e dell’Istituto delle lettere Catalane. E ancora dell’Università di Cagliari, della “Bohemia Troppau” rappresentanza della minoranza tedesca in Boemia e Silesia, dell’Unione Federale delle Nazionalità Europee, dell’Istituto di Storia dell’Europa Orientale dell’Università di Vienna, dell’Accademia delle Scienze e delle Arti Slovena, e del “Külső Magyarok” Media Provider per le Minoranze Ungheresi all’estero.

 

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La Giunta regionale, su proposta dell’assessore degli Affari Generali Filippo Spanu, ha esteso al prossimo 7 dicembre i termini per la presentazione delle domande finalizzate alla realizzazione delle nuove reti per la videosorveglianza. La scadenza era originariamente prevista il 16 novembre. Si tratta della seconda fase del progetto promosso dalla Regione che prevede la copertura di tutti i comuni della Sardegna con il nuovo sistema di monitoraggio e controllo per un investimento di circa 20 milioni di euro che si aggiungono ai 7 milioni stanziati per la prima fase dell’intervento.

«Sulla base di una precisa istanza formulata dall’Anci abbiamo previsto di concedere ulteriori tre settimane per l’adesione al bando. Invitiamo tutte le amministrazioni a inoltrare in tempi rapidi la domanda per formalizzare la richiesta di finanziamento. La  procedura “a sportello” – spiega l’assessore Spanu – rende più spedito l’iter per l’acquisizione delle risorse e per l’avvio delle opere. L’obiettivo è quello di dotare tutti i centri di una efficiente rete di controllo e di monitoraggio allo scopo di prevenire episodi che violano i principi su cui si basa la civile convivenza.»

La Giunta regionale ha inoltre accolto la richiesta della Città Metropolitana di Cagliari per la presentazione della domanda di contributo come Aggregazione di Comuni, a patto che vi sia esplicita delega dei Comuni rappresentati a partecipare al bando in forma aggregata. 

Sinora 120 Comuni, su un totale di 267 centri coinvolti in questa seconda fase, hanno inoltrato la domanda per ottenere il finanziamento che deve essere redatta esclusivamente on line. La richiesta di contributo si può trovare al seguente indirizzo: http://www.regione.sardegna.it/retisicurezza-fase2/. Allo stesso indirizzo è reperibile tutta la documentazione relativa al procedimento.

Il prossimo 19 novembre il nuovo bando per le reti di videosorveglianza sarà presentato a Nuoro nel corso di un incontro in programma, con inizio alle 16.00, nella sala della Provincia. Analoghe iniziative si sono svolte, nei giorni scorsi  a Sassari e a Cagliari per iniziativa della Regione. 

 

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Sarà l’Ufficio tecnico dell’Unione dei Comuni del Sarrabus ad effettuare la stima degli interventi necessari a ripristinare le rotture arginali del Rio Corr’e Pruna, e poi, insieme al Consorzio di Bonifica della Sardegna Meridionale ed alla provincia del Sud Sardegna, a verificare la disponibilità di coperture finanziarie o gli eventuali cofinanziamenti per quanto potrebbe essere reso disponibile da un intervento della Regione. È stato deciso stamattina durante l’incontro convocato a Cagliari dall’assessore dei Lavori pubblici Edoardo Balzarini, per definire le competenze e individuare soluzioni tempestive per una situazione di emergenza che riguarda il territorio dell’Unione.

«Abbiamo ricevuto dall’Unione dei Comuni del Sarrabus una segnalazione sull’impellente necessità di ripristinare l’arginatura pesantemente danneggiata dall’alluvione del 10-11 ottobre scorso – ha detto l’assessore Edoardo Balzarini – e in questa riunione devono essere definite le competenze in modo che l’intervento sia effettuato nel più breve tempo possibile, per garantire la sicurezza delle persone e delle cose. All’ufficio tecnico dell’Unione dei Comuni spetterà il compito di stimare l’entità del fabbisogno e, attraverso una convenzione con il Consorzio di Bonifica, potranno essere effettuati i lavori in procedura di somma urgenza. Entro qualche giorno – ha concluso l’assessore – dovranno anche essere individuate le coperture finanziarie per la realizzazione degli interventi di somma urgenza a carico degli enti locali, se compatibili, o a carico della Regione.»

All’incontro hanno partecipato il commissario della provincia del Sud Sardegna Mario Mossa, il vicepresidente dell’Unione dei Comuni del Sarrabus e sindaco di Muravera Marco Sebastiano Falchi, il sindaco di San Vito Marco Antonio Siddi, il vicesindaco di Castiadas Giuseppe Onano, il sindaco di Villasimius Gianluca Dessì, il commissario del Consorzio di Bonifica della Sardegna meridionale Maria Giuseppina Cireddu.

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L’assessore regionale dei Trasporti, Carlo Careddu, ha firmato oggi una richiesta rivolta all’Enac ed alle compagnie aeree che operano sulle rotte in continuità territoriale affinché sia prorogata la vendita dei biglietti attraverso i canali autorizzati oltre la data del 31 marzo 2019 e sino all’aggiudicazione del nuovo bando.

I vettori Alitalia, Air Italy e Blue Air, attualmente titolari dei collegamenti soggetti a oneri di servizio da e per i principali aeroporti sardi di Cagliari, Olbia e Alghero e verso Linate e Fiumicino, potranno dunque disporre la commercializzazione dei biglietti a partire dal 1 aprile prossimo. Tale proroga si rende necessaria per evitare l’interruzione di un pubblico servizio fondamentale, garantire il diritto alla mobilità dei sardi e per agevolare il più possibile i viaggiatori e gli operatori economici anche in funzione delle programmazioni dell’industria turistica.    

Contestualmente prosegue la procedura amministrativa stabilita dai nuovi bandi per l’aggiudicazione delle rotte aeree in continuità territoriale in scadenza l’8 dicembre prossimo.

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La Giunta regionale, su proposta dell’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano, ha ripartito 4 milioni di euro tra i Consorzi industriali provinciali di Cagliari, Villacidro, Oristanese e Macomer ed il Consorzio per la zona di sviluppo industriale di Chilivani-Ozieri per applicare la premialità 2018 sulla raccolta differenziata e saldare le annualità precedenti.

«Il meccanismo di premialità negli anni ha dimostrato la sua efficacia e ci ha consentito di arrivare, secondo i primi dati elaborati dall’Assessorato per il 2017, al 62,78 per cento di raccolta differenziata e cioè a un ulteriore miglioramento rispetto alla percentuale del 59,6 del 2016 – afferma l’assessore Donatella Spano -. Le risorse regionali vanno a premiare chi sta differenziando bene, aiutando la Sardegna a mantenere ottime posizioni a livello nazionale. Nel rispetto del Piano regionale dei rifiuti, viene infatti applicata una premialità di eccellenza a chi raggiunge l’80 per cento di raccolta differenziata e il conseguente sgravio del 50 per cento della tariffa di conferimento del rifiuto residuale.»

Il Consorzio industriale provinciale di Cagliari riceverà 2,5 milioni di euro, quello di Villacidro 250mila euro. All’Oristanese e a Macomer andranno rispettivamente 400mila  e 600mila euro. Il Consorzio per la zona di sviluppo industriale di Chilivani-Ozieri, infine, riceverà i restanti 250mila euro. I restanti territori hanno già a disposizione un sufficiente fondo di premialità.