28 November, 2024
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Sette consiglieri comunali di minoranza, primo firmatario Michele Stivaletta, hanno presentato una mozione al presidente del Consiglio comunale, al sindaco e all’assessore della Difesa dell’Ambiente del comune di Carbonia, sul rifacimento della rete delle acque nere e meteoriche di viale della Libertà e via Cogne a Bacu Abis. La mozione, se venisse approvata dal Consiglio comunale, impegnerebbe il Sindaco e la Giunta affinché si attivino immediatamente e si difiniscano quanto prima tutte le procedure amministrative per sollecitare con le dovute modalità e la necessaria forza, anche in virtù del ruolo del Sindaco nella propria qualità di socio della monopolista Abbanoa, affinché sia risolta l’annosa questione del rifacimento della rete delle acque nere e meteoriche del viale della Libertà e di via Cogne a Bacu Abis e siano disposte le opportune verifiche ambientali, statiche ed idrogeologiche, con valutazione di eventuali responsabilità a carico dei soggetti inadempienti.

 

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Dopo quelle presentate dai comuni di Oristano e Palmas Arborea nei giorni scorsi, arrivano ora le diffide dei cittadini residenti e dei titolari delle aziende agro-zootecniche di San Quirico e Tiria indirizzate al Servizio energia ed economia verde della R.A.S., affinché dichiari improcedibile l’istanza di autorizzazione unica per la costruzione di un impianto ibrido solare termodinamico nella borgata di San Quirico, presentata dalla Società bolzanina San Quirico Solar Power S.r.l. Per il prossimo martedì 13 novembre l’assessorato regionale dell’Industria ha convocato a Cagliari la seconda conferenza di servizi, dopo che la prima – svoltasi il 20 marzo – aveva evidenziato numerose inadempienze da parte della Società proponente, oltre che vistose lacune progettuali, e si era conclusa con la richiesta di “corpose e rilevanti integrazioni”.

«Diffidiamo la Regione dal procedere con l’iter di autorizzazione per diverse ragioni: 1) perché il progetto definitivo che va allegato all’istanza di autorizzazione unica non presenta ancora un livello definitivo. Infatti, mancano ancora numerosi elaborati minimi. Ed è la stessa R.A.S. che ne prescrive la presentazione “pena l’improcedibilità dell’istanza – dichiara il portavoce del Comitato per la salute e la qualità della vita, Antonio Ignazio Garau -. 2) perché la Società proponente – pur essendone consapevole e avendoli individuati – non ha inserito i numerosi proprietari di abitazioni e aziende agro-zootecniche della zona – che subiranno ingenti danni patrimoniali (svalutazione degli immobili, minor fatturato, etc.) ed esistenziali, se la R.A.S. autorizzasse la costruzione dell’impianto – nell’elenco dei soggetti nei cui confronti il provvedimento finale è destinato a produrre effetti diretti. Così come non ha inserito numerosi proprietari dei terreni che, lungo un percorso di oltre 7 chilometri, saranno interessati dall’apposizione della servitù di elettrodotto.»

«Gli abitanti di San Quirico e di Tiria non sono contrari agli impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili. Chiedono solamente che questo tipo di impianti industriali siano costruiti in aree industriali o degradate, di cui la Sardegna – purtroppo – abbonda, e non in terreni vocati all’agricoltura, limitrofi ad aree sottoposte a plurima vincolistica paesaggistica, intorno ai quali abitano oltre 700 persone – prosegue Garau -. Confidiamo molto nella sensibilità, nel buon senso e nella coerenza del presidente Francesco Pigliaru e dell’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras, che hanno condotto una battaglia encomiabile contro la costruzione degli impianti solari termodinamici di Decimoputzu-Villasor e Gonnosfanadiga-Guspini, intervenendo più volte anche presso il Consigli dei ministri. Le criticità evidenziate dalla Giunta regionale per quegli impianti sono le medesime dell’impianto di San Quirico. Perché nel Medio Campidano quel tipo di impianto non va bene, mentre a San Quirico sì? A parte i danni patrimoniali e gli altri inconvenienti esistenziali, d’estate vorremmo poter continuare a dormire con le finestre delle nostre case aperte, senza l’incubo che ci arrivi il fumo delle 75 tonnellate di legna che la centrale a biomassa dovrebbe bruciare quotidianamente»

«I cittadini riuniti nel Comitato – si legge in una nota – si chiedono perché la Regione non si adoperi per interfacciare la domanda di aree per la costruzione di questo tipo di impianti con l’offerta fiorente in Sardegna (si pensi ai recenti bandi emanati dal Consorzio industriale di Nuoro per le aree di Bolotana-Ottana, o alle aree disponibili a Macchiareddu o a Porto Torres o a Portovesme, etc.), evitando l’eccessivo consumo di suolo e la serie di altri pesanti impatti sotto il profilo ambientale, paesaggistico e socio-economico. Cui prodest l’impianto di San Quirico? A quale ratio politica risponde la violenza che si vuole perpetrare a un territorio che, civilmente e democraticamente, ha espresso il suo dissenso anche attraverso le sue rappresentanze istituzionali (Provincia di Oristano, Comune di Oristano, Comune di Palmas Arborea, Comune di Arborea), tutti i partiti politici (tutti!) e innumerevoli associazioni di categoria, sindacali e ambientaliste? Perché forzare la mano?»

«Nel caso in cui la R.A.S. – nonostante le irregolarità segnalate – confermasse la conferenza di servizi di martedì 13 novembre – conclude la nota -, una delegazione del Comitato sarà presente a Cagliari al fianco dei Consigli comunali di Oristano e Palmas Arborea, per ribadire la ragioni del no alla costruzione di impianti industriali in aree agricole e per rivendicare il diritto delle amministrazioni locali di pianificare lo sviluppo dei loro territori, diritto in questo caso scippato e calpestato.»

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Messe alle spalle le prime otto giornate che hanno iniziato a delineare le forze in campo, il girone A del campionato di Promozione regionale entra nel vivo. Le prime tre della classifica, San Marco Assemini ’80, Carbonia e La Palma Monte Urpinu, oggi giocano tutte in trasferta ma con avversari e, di conseguenza insidie, di diversa levatura, almeno sulla carta. Chi rischia di più è la San Marco Assemini ’80, sul campo dell’Arborea (dirige Pasqualino Piras di Alghero (Matteo Laconi di Cagliari e Annamaria Sabiu di Carbonia), capolista solitaria dopo le prime quattro giornate con 10 punti, ed ora quarta in classifica con 14 punti, dopo altre quattro giornate.

Carbonia e La Palma Monte Urpinu cercheranno di approfittare di un eventuale passo falso della capolista, per agganciarla o scavalcarla in testa alla classifica, ma per farlo non dovranno sbagliare nelle sfide con Andromeda e Sant’Elena Quartu. Il Carbonia contro l’Andromeda (dirige Giuseppe Puddu di Oristano, assistenti di linea Alessandro Matta di Cagliari ed Andrea Papalini di Nuoro) insegue la quinta vittoria consecutiva. La squadra biancoblu vive un periodo positivo, sta crescendo a vista d’occhio e, insieme al La Palma Monte Urpinu, ha la difesa meno battuta del girone, con soli tre goal al passivo.

Una delle squadre più attese alla prova in questa nona giornata è la Monteponi, impegnata in casa con la temibile Orrolese (dirige Federico Isu di Cagliari, assistenti di linea Marco Navarra di Carbonia e Valeria Spizuoco di Cagliari). La squadra rossoblu avrà in panchina il nuovo allenatore Andrea Marongiu, chiamato lunedì scorso al posto di Andrea Marras, dopo la sesta sconfitta subita nelle prime otto giornate che ha fatto precipitare la squadra all’ultimo posto in classifica. Il compito che attende l’ex tecnico del Carbonia è indubbiamente assai impegnativo, soprattutto nel breve periodo, considerato che la squadra tra oggi e il 25 novembre è attesa a tre scontri durissimi: dopo l’Orrolese, Rubbiani e compagni giocheranno il derby di Carbonia e sette giorni dopo ospiteranno l’attuale capolista San Marco Assemini ’80.

Il Villamassargia di Giampaolo Murru, fermato sette giorni fa dal maltempo nel match casalingo in programma con il Villasor, affronta la trasferta di Selargius (dirige Gabriele Caggiari di Cagliari, assistenti di linea Mauro Masia di Sassari ed Alessandra Usai di Oristano) con il morale alto, dopo due vittorie consecutive che l’hanno elevata a metà classifica. Il Carloforte di Massimo Comparetti affronta la trasferta di Villasor (dirige Salvatore Fresu di Sassari, assistenti di linea Riccardo Loi e Mirko Pili di Oristano), contro un avversario sulla carta alla sua portata. Un risultato positivo sarebbe importantissimo, dopo la prima vittoria stagionale ottenuta a spese del Gonnosfanadiga.

Completano il programma della nona giornata, le partite Gonnosfanadiga-Idolo e Seulo 2010-Vecchio Borgo Sant’Elia.

Nel girone B del campionato di Prima categoria, le due nuove capolista Cortoghiana e Fermassenti, giocano in casa, rispettivamente contro Sadali e Circolo Ricreativo Arborea, mentre la prima inseguitrice Villacidrese ospita l’ex capolista Atletico Villaperuccio. L’Atletico Narcao, fermo da alcune settimane per il rinvio delle partite con Circolo Ricreativo Arborea e Gergei, ospita l’Isola di Sant’Antioco in un derby che mette in palio punti pesanti per allontanarsi dalla zona calda della classifica.

Completano il programma della nona giornata, le partite Freccia Parte Montis-Atletico Sanluri, Gioventù Sportiva Samassi-Gergei, Oristanese-Virtus Villamar e, infine, Seui Arcueri-Villanovafranca.

Andrea Marongiu.

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Il maltempo della scorsa settimana ha provocato la caduta di alcuni pali che sostenevano i cavi telefonici che ha costretto il responsabile dell’Area sorveglianza del comune di Sant’Anna Arresi a ordinare la chiusura  di via delle Vigne, nel tratto compreso tra l’intersezione con la via del Mare e quello con via Belvedere, dal giorno 5 novembre fino alla conclusione dei lavori di messa in sicurezza.

 

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I carabinieri della stazione di Serramanna hanno arrestato un pregiudicato 40enne, P.P. per il furto di 1.200 piante di carciofi. L’uomo, molto probabilmente, ha lavorato per tutta la serata di ieri (sabato) ma tutto questo lavoro non è passato inosservato, visto che alle 21.30 circa, i carabinieri lo hanno arrestato in flagranza di reato. Le piante trovate all’uomo hanno un valore stimato di circa 2.000 euro. Colto sul fatto e bloccato dai militari, è stato successivamente tradotto agli arresti domiciliari, in attesa del rito direttissimo che si terrà lunedì 12 novembre, davanti al Giudice Monocratico del Tribunale di Cagliari.

 

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Il gruppo napoletano La Maschera s’è aggiudicato l’11° Premio Andrea Parodi, l’unico contest italiano di world music, conclusosi questa sera all’Auditoriun conunale di Cagliari. Il premio della critica è andati all’estero, ai ciprioti Monsieur Doumani. La menzione per il miglior testo se l’è aggiudicata Giuseppe Di Bella con “Ncucciarisi” (cantata in siciliano). Quelle per miglior musica e migliore interpretazione sono andate ancora a La Maschera (che hanno proposto il brano “Te vengo a cerca’ “, cantato in napoletano e wolof), mentre i Monsieur Doumani (con “Gongs”) si sono aggiudicati anche la menzione per la migliore reinterpretazione di un brano di Andrea Parodi, quella per il miglior arrangiamento e la menzione dei ragazzi in sala.

Nel contest, in programma da giovedì ad oggi, il premio della critica internazionale se lo sono meritati i Kor con “Albore” (in logudorese). La menzione dei concorrenti, infine, se la sono divisa a pari merito i Feral Cor con “La Sajetana” (in genovese) e Giuseppe Di Bella.

A contendersi la vittoria sono stati anche Aniello Misto con “Aumm aumm” (cantata in napoletano); Ararat Ensemble Orchestra con “Nietaan” (in wolof); Dindùn con “L’amur” (in piemontese) e Terrasonora con “Padre vostro” (in napoletano e swahili).

Prima della proclamazione dei vincitori, c’è stata una splendida jam session che ha visto protagonisti la direttrice artistica Elena Ledda, alcuni degli artisti in giuria e gli ospiti della serata, che si erano appena esibiti, ovvero il peruviano Jorge Pardo, accompagnato dal chitarrista Francisco Rey Soto, il macedone Stracho Temelkovski e, dal Veneto, il Duo D’Altrocanto.

Durante la serata Daniele Cossellu, storico fondatore dei Tenores di Bitti “Remunnu ‘e Locu”, ha ricevuto il Premio Albo d’oro 2018, il riconoscimento assegnato ogni anno ad una figura di rilievo del mondo culturale e artistico italiano.

Il festival nasce per omaggiare un grande artista sardo come Andrea Parodi, che dal pop d’autore dei Tazenda era arrivato come solista ai vertici della musica d’impronta etnica. Tutti i concorrenti e gli ospiti hanno proposto un suo brano lungo le tre serate del Premio.

A condurre l’edizione 2018 sono stati Ottavio Nieddu e Gianmaurizio Foderaro. La serata finale è stata trasmessa in diretta streaming sulla pagina Facebook di Rai Radio Tutta Italiana.

Molti i premi ed i bonus per il gruppo vincitore del “Parodi”: avrà l’opportunità di esibirsi alle edizioni 2019 dell’“European Jazz Expo” in Sardegna, di Folkest in Friuli, del Negro Festival di Pertosa (Salerno), del Premio dei Premi al Mei di Faenza, dello stesso Premio Parodi ed in vari altri eventi e serate che saranno man mano annunciati. Inoltre per La Maschera c’è un tour di otto concerti, realizzato grazie a NuovoImaie (progetto finanziato con i fondi dell’art. 7 della legge 93/92), ed una borsa di studio di 2.500 euro.

Al Premio della critica va invece la produzione di un videoclip offerto dalla Federazione degli Autori.

I finalisti sono frutto di un’approfondita selezione fra ben 220 iscritti, provenienti da da ogni parte del mondo, dal Messico alla Siberia, dal Senegal a Cipro. Indice, questo, del rilievo assunto da questa manifestazione nel corso degli anni.

La giuria che ha deciso il premio assoluto era composta da Gianfranco Cabiddu (Regista, musicista), Gigi Camedda (musicista), Lucia Campana (partner Premio Città di Loano), Gesuino Deiana (musicista), Gaetano D’Aponte (partner Premio Bianca D’Aponte), Andrea Del Favero (Partner Folkest), Giovanni Gianluca Floris (musicista, presidente del Conservatorio di Cagliari), Kaballà (musicista), Elena Ledda (musicista), Silvano Lobina (musicista), Annamaria Loddo (operatrice culturale), Marco Lutzu (musicista, etnomusicologo), Roberto Mancinelli (I Mean), Gino Marielli (musicista), Nicola Meloni (operatore culturale), Michele Palmas (produttore S’Ard Music), Andrea Ruggeri (musicista), Gisella Vacca (musicista, attrice).

Quella critica vedeva presenti Claudio Agostoni (Popolare Network), Gabriele Antonucci (Panorama), Matteo Bruni (Radio Super Sound), Angela Calvini (Avvenire), Stefano Carboni (Radio Montecarlo), Simone Cavagnino (Unica Radio), Flavia Corda (Rai 3 Sardegna), Valerio Corzani (Radio 3), Tore Cubeddu (Eja TV), Ciro De Rosa (Blogfoolk / Songlines), Daniela Deidda (Sardegna Eventi 24), Felice Liperi (Repubblica), Monica Magro (Radio Sintony), Elisabetta Malantrucco (Rai Radio Techetè), Luigi Mameli (Radiolina), Marco Mangiarotti (Quotidiano Nazionale / Il Giorno), Andrea Massidda (La Nuova Sardegna), Duccio Pasqua (Radio 1), Piersandro Pillonca (Uff. Stampa Consiglio Regionale della Sardegna), Timisoara Pinto (Radio 1), Walter Porcedda (Musica Jazz), Emanuela Teodora Russo (NuovoImaie), Cristiano Sanna (Tiscali), Claudio Scaccianoce (Linkiesta), Giacomo Serreli (giornalista musicale), Stefano Starace (Mo’l’estate), Mario Tasca (Sardegna 1), Jacopo Tomatis (Il giornale della musica).

Per la giuria internazionale, infine, c’erano Bastiaan Springer (ConcertZender, Olanda), Andrew Cronshaw (Froots magazine – Rough Guide to World Music, Regno Unito), Thorsten Bednarz (DeutchlandFunk Kultur, Germania), Petr Doruzka (Czech Radio, Praga), Sergio Albertoni (RSI Svizzera).

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E’ un punto pesantissimo quello strappato questa sera dal Cagliari sul campo della Spal, a Ferrara. La squadra rossoblu, sotto di un goal dopo soli tre minuti per la prodezza dell’ex milanista ed ex atalantino Andrea Petagna, sullo 0 a 2, al 26′ del secondo tempo, per la prodezza di Mirco Antenucci su assist di Manuel Lazzari, ha reagito con grande orgoglio ed in tre minuti ha ripreso l’avversario sul 2 a 2, legittimando alla fine il risultato di parità. A dare il là alla rimonta è stato, ancora una volta, Leonardo Pavoletti, con la sua inimitabile specialità, il colpo di testa, un goal con il quale ha anche festeggiato la fresca convocazione in Nazionale: ed ha completato l’operazione riaggancio Artur Ioniță, abile a liberarsi in area avversaria e a superare imparabilmente il portiere della Spal.

«Siamo andati a riprenderci la partita attraverso il gioco, mettendo in pratica quello che avevamo provato durante la settimana. Nonostante i due gol al passivo non ci siamo persi d’animo, abbiamo conservato la lucidità in una gara non semplice – ha commentato a fine partita il tecnico rossoblu Rolando Maran -. Durante la partita ci sono aspetti positivi e altri meno buoni. Anche oggi abbiamo incassato una rete dopo un paio di minuti: l’approccio è stato quello giusto, ma dobbiamo essere più tosti, non regalare nulla. Nella prima parte non abbiamo fatto bene, il gol subito incassato ha generato un pizzico di confusione, dovevamo essere più bravi ad attaccare la profondità ed allungarli, non solo con gli attaccanti. La seconda rete ha fatto venire fuori la nostra parte migliore, abbiamo rotto gli indugi, con giocate delle nostre individualità che per noi sono fondamentali. Per come si era messa e per la partita che ha fatto la Spal – ha concluso Rolando Maran -, non era facile uscire da Ferrara con un risultato favorevole.»

«Siamo partiti così così, loro avevano più fame e potevano contare su un gran tifo – ha detto Leonardo Pavoletti -. Ci hanno messo in difficoltà, ma da vera squadra siamo stati bravi a riprenderla. Nel secondo tempo penso che in campo ci fosse solo il Cagliari. Siamo rimasti uniti nei momenti di difficoltà, non ci siamo abbattuti. Abbiamo continuato a fare il nostro gioco, mettendo in campo quel che avevamo provato durante la settimana. Poi abbiamo addirittura provato a vincerla, questo deve essere il nostro spirito.»

Il bomber rossoblu ha commentato anche la convocazione in Nazionale.

«Torno dopo due anni, lo devo a me stesso ma anche alla squadra. Per me è un periodo fantastico, da quando è nato mio figlio Giorgio la mia vita si è completata. La dedica va ovviamente alla mia compagna, che questa settimana sarò costretto a lasciare sola col bimbo. Spero di poter esordire o quantomeno essere utile alla squadra. Avere tre giocatori in Nazionale vuol dire che il Cagliari sta facendo bene – ha concluso Leonardo Pavoletti -, la società sta progettando in modo intelligente e la squadra darà tante soddisfazioni ai tifosi.»

 

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Amara sconfitta per la Dinamo Banco di Sardegna, nel match casalingo con la capolista Umana Reyer Venezia, nell’anticipo della sesta giornata di campionato. Amara perché maturata nel finale di una partita giocata a testa alta da Scott Bamforth e compagni, iniziata benissimo, con un parziale di +12, 23 a 11, al termine del primo quarto, e di +7, 40 a 33, all’intervallo lungo. Ma in avvio di terzo quarto Venezia ha cambiato marcia, trascinata da un grande Austin Daye, ha azzerato lo svantaggio e s’è portata anche avanti fino al +8, ma hanno trovato sempre la Dinamo pronta a reagire e a tenere il punteggio in equilibrio, 60 a 62 al 30′, fino al definitivo 86 a 83.

La Dinamo ha chiuso con ben cinque uomini in doppia cifra: Terran Petteway 16, Scott Bamforth ed Achille Polonara 15, Jaime Smith e Jack Cooley 12. Nell’Umana Reyer, miglior realizzatore Austin Daye con 21 punti, l’ex Marquez Haynes 15, Stefano Tonut 13.

«Quando siamo riusciti a stare nel piano partita e a fare quello che avevamo preparato, credo che abbiamo giocato una buona partita, abbiamo preso vantaggio e siamo riusciti a coinvolgere tutti – ha commentato a fine match Vincenzo Esposito -. Quando poi in alcuni momenti importanti della partita è venuto fuori il talento offensivo di Venezia abbiamo cercato conclusioni un po’ affrettate in attacco ed abbiamo permesso loro di prendere vantaggio. A quel punto si è creato un piccolo divario che abbiamo provato a recuperare negli ultimi minuti ma era troppo tardi. Il rammarico è per i momenti in cui è venuto fuori il loro talento offensivo, noi abbiamo risposto in attacco con un po’ di frenesia e perso fiducia. Credo, comunque, che abbiamo lottato in modo intenso per quaranta minuti, Venezia in questo momento è una squadra più solida di noi, noi ancora non lo siamo abbastanza, e questo è qualcosa su cui continueremo a lavorare per sperare di portare a casa partite contro squadre così lunghe e così talentuose. La crescita della squadra deve passare per il tipo di reazione, di maturità, di fronte alle difficoltà. Siamo una buona squadra, che certamente ha necessità di tempo per crescere ma che anche stasera ha dimostrato di potersela giocare con tutti. So benissimo che c’è ancora tanto da lavorare ma vedo il bicchiere mezzo pieno».

Dinamo Banco di Sardegna 83 – Reyer Venezia 86

Parziali: 23 a 11; 17 a 22; 20 a 29; 23 a 24.

Progressivi: 23 a 11; 40 a 33; 60 a 62; 83 a 86.

Dinamo Banco di Sardegna: Spissu 2, Smith 12, Bamforth 15, Petteway 16, Devecchi, Magro 1, Pierre, Gentile 6, Thomas 4, Polonara 15, Diop, Cooley 12. All. Vincenzo Esposito.

Reyer Venezia: Haynes 15, Stone, Bramos 9, Tonut 13, Daye 21, De Nicolao 3, Vidmar 6, Jerkovic, Biligha 2, Giuri 7, Cerella, Watt 10. All. Walter De Raffaele.

Terran Petteway.

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Il pubblico delle grandi occasioni che ha gremito la piccola tribuna del pallone di via Deffenu, rivelatasi assolutamente insufficiente, ha fatto da cornice questa sera al derby tra Scuola Basket Carbonia e Sulcispes Sant’Antioco, valido per la sesta giornata di andata del campionato di serie D di basket maschile, diretta da Fabio Carrus di Selargius e Claudia Seu di Quartucciu. Ha vinto meritatamente la squadra di Paolo Massidda con il largo punteggio di 81 a 68 (primo tempo 41 a 38), ma per larghi tratti è stata una partita equilibrata. I biancoblu di Marco Dessì hanno iniziato bene, guadagnando un vantaggio di 6 lunghezze grazie ad una buona percentuale al tiro, soprattutto dalla lunga distanza, ed hanno chiuso il primo quarto avanti di 4 punti, sul 21 a 17. L’avvio della seconda frazione è stato favorevole alla Sulcispes che ha ribaltato il punteggio a proprio favore, ma la Scuola Basket ha tenuto e le due squadre sono andate al riposo divise di soli tre punti: 41 a 38 per la Sulcispes.

La partita si è decisa praticamente nel terzo quarto, nettamente favorevole alla Sulcispes. La Scuola Basket ha perso solidità difensiva e, soprattutto, precisione al tiro, realizzando solo una manciata di punti nei primi 5′ che hanno visto la Sulcispes scappare via. Fabio Cau e compagni hanno avuto un sussulto ma al 30′ il punteggio segnava comunque +15 per la Sulcispes: 64 a 49.

L’ultimo quarto ha visto la Scuola Basket reagire generosamente nel disperato tentativo di riaprire la partita e, ad un certo punto, ha persino sperato di farcela, quando è arrivata a -7, 60 a 70, a 4’01” dalla fine, ma la speranza si è ben presto trasformata in illusione, perché la Sulcispes ha chiuso le maglie difensive, ha ritrovato precisione al tiro ed il vantaggio è tornato a d un margine di sicurezza, fino al definitivo 81 a 68.

Al termine della partita abbiamo intervistato il coach della Sulcispes Paolo Massidda ed il capitano della Scuola Basket Carbonia.

         

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10217940490731814/

 

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10217940613934894/

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Quinta partita, quinta sconfitta per 3 a 0. Il campionato di serie B 2018/2019 per la VBA/Olimpia Sant’Antioco, come ampiamente previsto, si sta rivelando una salita invalicabile. Dopo le nette sconfitte subite con alcune delle potenziali dirette concorrenti per la salvezza, era impensabile sperare di fare il miracolo nella partita di questo pomeriggio che opponeva la squadra di Mario Della Pia all’imbattuta capolista Istituto estetico Sabaudia, ed il campo ha rispettato ampiamente le previsioni, come confermano i parziali dei tre set: 11 a 25, 20 a 25, 16 a 25. E’ difficile commentare partite senza storia.

Ha fornito un secondo segnale di vita, il Cus Cagliari Sandalyon che ha vinto la seconda partita di questo difficile avvio di stagione. al tie-break (22 a 25, 26 a 24, 25 a 23, 22 a 25, 15 a 13), contro lo Scarabeo Città di Castello, formazione di media levatura che aveva vinto due delle prime quattro partite disputate. Ancora una sconfitta invece per la Pallavolo Olbia, separata nettamente per 3 a 0 (25 a 23, 25 a 16, 25 a 20) sul campo della Fenice Pallavolo, a Roma.

La Pallavolo Sarroch giocherà domani pomeriggio, alle 15.00, sul campo della Lazio Città di Castello.