28 November, 2024
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La giornata mondiale della prematurità 2018 e le iniziative della struttura di Neonatologia e terapia intensiva neonatale saranno presentate in conferenza stampa giovedì 15 novembre, alle ore 10,30, nei locali della direzione generale dell’Aou di Sassari, al secondo piano di viale San Pietro numero 10.

All’incontro con la stampa saranno presenti, il direttore generale Antonio D’Urso, il direttore sanitario aziendale Nicolò Orrù, il direttore del dipartimento Tutela salute donna e bambino Salvatore Dessole ed il direttore della Neonatologia e Tin Giorgio Olzai.

Saranno presenti anche Gavina Gasperini, responsabile della libreria Giunti di Sassari e la professoressa Aline Spada dell’istituto comprensivo “Pasquale Tola” di via Monte Grappa.

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«Siamo molto preoccupati per il taglio del 40%, in base alle nuove regole delineate dal ministero dell’Interno, dei fondi destinati al sistema di accoglienza dei richiedenti asilo. C’è il rischio concreto di pregiudicare i progetti finalizzati all’inclusione e all’integrazione e di vanificare il buon lavoro svolto dai circa mille giovani sardi impegnati, a vario titolo, nell’attività dei Cas e degli Sprar. In Sardegna stiamo attuando un modello di accoglienza integrata e diffusa con azioni di inclusione in diversi ambiti. Lo Sprar di Nuoro, operativo da pochi giorni, è l’ultimo esempio della volontà di rafforzare questo sistema. Il ridimensionamento delle risorse non aiuta nessuno e tantomeno i Comuni che svolgono un ruolo essenziale. Al ministro Salvini, nelle sedi opportune, esprimeremo la nostra contrarietà.»

Lo ha detto l’assessore degli Affari generali Filippo Spanu a margine dell’incontro organizzato dalla Regione a Isili, nel Centro di Aggregazione Sociale, a cui hanno preso parte gli alunni del Liceo Statale ‘Pitagora’ insieme ai docenti e al dirigente scolastico Giulio Anedda, agli studenti universitari Bakari Traore, 25 anni, originario del Mali e Naim Amieur, 40 anni, algerino, e a Barbara Follesa, responsabile del Centro di accoglienza di Senorbì. Sono inoltre intervenuti il sindaco Luca Pilia e il mediatore culturale Abdou Ndiaye.

Bakari, arrivato in Sardegna nel 2015 al termine di un lunghissimo viaggio prima nel deserto e poi attraverso il mar Mediterraneo, è iscritto nella facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Cagliari. Ha scelto il corso di relazioni internazionali e, dopo la laurea, vuole mettere a frutto le conoscenze acquisite per aiutare il suo Paese dilaniato da un conflitto permanente che ha indotto molti giovani ad affrontare il viaggio verso l’Europa.

Naim è invece giunto nell’Isola, a bordo di un barchino, attraverso la rotta che da Annaba porta tanti algerini nelle coste del Sulcis. Per lui, che ha presentato domanda d’asilo, si avvicina il traguardo della laurea in mediazione linguistica.

Gli studenti del Liceo Pitagora, nell’arco di due ore, hanno seguito con grande attenzione il momento di approfondimento ed informazione dedicato al fenomeno dei flussi migratori, «un processo inarrestabile, legato alle necessità degli uomini e al processo storico, che dobbiamo gestire con equilibrio e nel pieno rispetto dei diritti delle persone», ha spiegato Filippo Spanu.

L’assessore ha rinnovato l’invito ai giovani che frequentano gli istituti superiori della Sardegna a partecipare al concorso ‘Graziano Deiana’ sul tema dell’accoglienza dei richiedenti asilo e dei titolari di protezione internazionale. Il bando è stato pubblicato sul sito http://www.regione.sardegna.it/flussimigratorinonprogrammati/ nel quale sono indicati tutti i dettagli dell’iniziativa.

 

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Nuova impresa di Aaron Durogati, pilota di Merano, che ha sfiorato il record mondiale di volo libero in parapendio volando per 509,6 chilometri.

Teatro della ammirevole prestazione l’immenso territorio tra gli stati brasiliani del Rio Grande del Nord e quello del Piauì dove ha toccato terra dopo oltre undici ore di volo in una zona denominata Chapada do Frio nei pressi di Paquetá, piccolo comune di sole 4.000 anime. Era decollato alle sei del mattino nei pressi di Caicó, cittadina di 60.000 abitanti sita nella regione del Seridó Ocidental, stato Rio Grande.

Durante il lungo volo verso ovest il parapendio di Durogati ha viaggiato a oltre 46 km/h di media, toccando la quota massima di metri 3.096 con il notevole guadagno di ben 2.900, essendo decollato da un’altitudine di soli 196. Nei giorni precedenti il pilota aveva eseguito più voli alcuni anche oltre i 400 chilometri.

Gli attuali record del mondo maschile e femminile sono appannaggio di piloti brasiliani e stabiliti nel loro paese. Il più recente quello rosa di Macella Uchoa che nello scorso ottobre ha superato i 414 chilometri. Più sostanzioso quello maschile realizzato nel 2016 da Donizete Baldessar Lemos con ben 572 chilometri.

La carriera del trentunenne pilota sud tirolese è costellata di successi a partire dal titolo europeo conquistato con il team azzurro nel 2010 per passare alle coppe del mondo del 2016 e del 2012 e finire alle molte altre vittorie. È anche uno specialista di hike & fly, cioè la pratica del volo in parapendio alternata all’escursionismo, come dimostrano le sue partecipazioni alla X-Alps, la più lunga e dura gara di questa specialità.

 

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E’ stata inaugurata questa mattina, a Santadi, all’inizio della prima delle due giornate di iniziative (“Omaggio ad un Maestro”) organizzate dalla Cantina Santadi, la via Giacomo Tachis, intitolata a re degli enologi italiani, scomparso il 6 febbraio 2016, all’età di 82 anni. Erano presenti, tra gli altri, la figlia Ilaria, il presidente della Regione Francesco Pigliaru e l’assessore dell’Urbanistica e degli Enti locali Cristiano Erriu, originario di Santadi e già sindaco di Santadi; numerosi sindaci dei Comuni del Sulcis; alcuni dei più autorevoli esponenti del mondo dell’enologia italiana, al quale Giacomo Tachis ha dedicato la sua vita; numerosi rappresentanti, a vario titolo, dello stesso universo vitivinicolo nazionale; ufficiali dell’Arma dei carabinieri, con il comandante provinciale colonnello Luca Mennitti, il maggiore Pino Licari ed il comandante della Compagnia di Carbonia Lucia Dilio; Roberto Petza, uno degli chef stellati che con le loro ricette hanno partecipato alla stesura del libro.

Al termine della breve cerimonia, aperta dal sindaco Elio Sundas e conclusa dal parroco di Santadi don Giampiero Marongiu, è iniziato un interessante un incontro nella nuova elegante sala convegni, nel corso del quale è stato presentato un libro sulla vita del grande enologo, “Giacomo Tachis – Mescolavin”, pubblicato dalla Fondazione ChiantiBanca che custodirà e renderà fruibile, tra l’altro, la sua preziosa biblioteca personale.

In apertura dei lavori, moderati da Carlo Cambi, giornalista ed editore, è stato inaugurato il busto di Giacomo Tachis, con un breve discorso dell’autore Carlo Pizzichini. Sono seguiti alcuni interventi che hanno permesso di ricostruire la vita e l’operato di Giacomo Tachis: nell’ordine hanno parlato Antonello Pilloni, presidente della Cantina Santadi e grande amico di Giacomo Tachis (nel suo secondo intervento, Antonello Pilloni, ha rimarcato che, dopo il padre, Giacomo Tachis è stato una delle due persone, l’altra il grande dirigente sardista Giovanni Battista Melis, che hanno segnato maggiormente la sua formazione); il presidente della Regione Francesco Pigliaru, che ha sottolineato come la Cantina Santadi sia un’eccellenza per l’intera Sardegna, un esempio molto positivo da seguire in un territorio segnato da grandi difficoltà legate alla crisi dell’apparato produttivo industriale; il marchese Piero Antinori, delle mitiche Cantine Antinori, con le quali Giacomo Tachis ha collaborato per oltre 30 anni e grazie alla cui disponibilità, ha potuto poi avviare una collaborazione con la Cantina Santadi, che ha portato alla nascita del “Terre Brune” ed alla promozione dei vini della Cantina Santadi in tutto il mondo, scrivendo la storia del carignano e, successivamente, anche la collaborazione con la Cantina Argiolas di Serdiana, con la quale ha “inventato” il “Turriga”; Amedeo Alpi, professore ordinario dell’Università di Pisa, grande amico ed estimatore di Giacomo Tachis; i responsabili di alcune grandi realtà vitivinicole di Sicilia (altra grande isola amata quasi come la Sardegna da Giacomo Tachis), Trentino Alto Adige e Toscana, con le quali ha avuto rapporti di collaborazione il grande enologo; Luciano Piras, presidente del Gal Sulcis Iglesiente Capoterra e Campidano di Cagliari; Andrea Cappelli e Bruno Bruchi, autore e fotografo del libro e Stefano Mecocci, presidente della Fondazione ChiantiBanca.

Nella parte finale dell’incontro, un’artista presente ha donato alla Cantina Santadi un ritratto di Giacomo Tachis, realizzato con una tecnica speciale ed un materiale assolutamente originale: il vino.

La due giorni prevede per domani, domenica 11 novembre, un seminario promosso dall’Agenzia Laore e dal Gal Sulcis Iglesiente Capoterra e Campidano di Cagliari, su “Le produzioni agroalimentari a marchi. Carignano e dintorni”.

Breve scheda di Giacomo Tachis.

Originario di Poirino (Torino), Giacomo Tachis ha studiato alla Scuola di enologia di Alba ed ha lavorato per tantissimi anni in Toscana e in Sardegna. Ha lasciato l’attività di winemaker nel 2010 per dedicarsi, nella sua casa di San Casciano Val di Pesa, in Toscana, a studiare, a scrivere e a custodire antichi volumi, da appassionato bibliofilo. Ha inventato, negli anni, grandissimi vini, pluripremiati ed esportati con successo in tutti i Continenti, tra i quali, in Toscana, il Tignanello, il Solaia ed il Sassicaia, e, in Sardegna, il Terre Brune della Cantina Santadi ed il Turriga della Cantina Argiolas di Serdiana. Ha diretto per 32 anni le Cantine Antinori.

Nel mese di luglio 2011 Giacomo Tachis non poté partecipare, per le precarie condizioni di salute, ai festeggiamenti organizzati dalla Cantina Santadi per il raggiungimento del traguardo del mezzo secolo di attività, ai quali teneva tantissimo. Nel corso della cerimonia echeggiò il suo nome, in quanto grande amico del presidente Antonello Pilloni e della Sardegna, in particolare del Sulcis.

Nel 2014 Giacomo Tachis ha ricevuto la massima onorificenza della Regione Toscana, la medaglia d’oro con il simbolo del Pegaso, ritirata dalla figlia Ilaria perché impossibilitato a muoversi.

Oggi la Cantina Santadi è diventata patrimonio di tutto il territorio. Di qui un primo riconoscimento all’amico per eccellenza, Giacomo Tachis, al quale l’allora sindaco di Santadi, Cristiano Erriu (oggi assessore dell’Urbanistica e degli Enti locali della Regione Sardegna), proprio nei giorni del 50° della Cantina Santadi, ha concesso, con delibera unanime dell’intero Consiglio comunale, la cittadinanza onoraria.

Per festeggiare i suoi 50 anni di attività, nel 2011 la Cantina Santadi ha creato un altro vino, “Sardos”, magnum prodotto in lotto unico di 13.500 pezzi, frutto delle migliori selezioni di diverse annate di Carignano con piccole aggiunte di vitigni internazionali (Cabernet e Merlot), studiato e concepito da Giacomo Tachis.

Ora, con la via a lui dedicata, all’ingresso del paese, proprio davanti alla Cantina, il nome di Giacomo Tachis resterà per sempre legato alla città di Santadi.

Giampaolo Cirronis

                                                                                                                                     

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Il Cagliari affronta alle 18.00 la Spal (dirige Daniele Doveri di Roma), diretta concorrente per la salvezza, nell’anticipo della dodicesima giornata del campionato di serie A. I rossoblu di Rolando Maran affrontano la formazione estense con il morale alto e una grande consapevolezza nei propri mezzi, rafforzata prima dalla prestazione fornita all’Allianz Stadium contro la capolista Juventus, poi, in settimana, dalla convocazione in Nazionale di ben tre giocatori: Alessio Cragno, Nicolò Barella e Leonardo Pavoletti.

Ancora indisponibili Ragnar Klavan, Diego Farias e Charalampos Lykogiannis, Rolando Maran dovrebbe riconfermare la stessa formazione che tanto bene ha fatto a Torino, con Lucas Castro alle spalle della coppia d’attacco formata da João Pedro e Pavoletti. Fabio Pisacane e Luca Ceppitelli faranno coppia al centro della difesa.

 

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E’ una sfida “impossibile” quella che affronta alle 15.00 la VBA/Olimpia Sant’Antioco, per la quinta giornata di andata del girone F del campionato di serie B di volley maschile. Al PalaGiacomoCabras, infatti, arriva la capolista Istituto Estetico Sabaudia, a punteggio pieno, con 12 set vinti e soli 3 persi nelle prime quattro giornate. La squadra di Mario Della Pia, viceversa, è ultima in classifica con 0 punti, 12 set persi e nessuno vinto.

Delle altre tre squadre sarde, una gioca in casa, il Cus Cagliari Sandalyon, sempre alle 15.00, contro lo Scarabeo di Città di Castello; le altre due in trasferta: la Pallavolo Sarroch, in grande crescita, sul campo della Lazio Pal. G. Castello, domani pomeriggio, alle 15.00; la Pallavolo Olbia, infine, oggi alle 16.00 sul campo della Fenice Pallavolo, a Roma.

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«Capitale umano e innovazione sono i due pilastri fondamentali della nostra azione politica. Il capitale umano è uno degli strumenti più importanti per lo sviluppo, per favorire la crescita delle imprese e delle nostre Università, per la formazione dei giovani laureati, e per garantire un nuovo modo di insegnare ai giovanissimi nativi digitali. Così come l’innovazione anche nei settori tradizionali è l’unico vero strumento a nostra disposizione per diventare competitivi a livello internazionale, abbattendo le barriere geografiche e le difficoltà legate al fatto di essere un’isola. Dal capitale umano parte tutto e attraverso l’innovazione passa tutto, per creare impresa e nuove occasioni di lavoro: ma per renderlo possibile è indispensabile  incrociare le attitudini del territorio, in questo caso ambiente, foreste, controllo del bestiame, artigianato e gioielli, archeologia.»
L’ha detto l’assessore regionale della Programmazione Raffaele Paci a Nuoro, al convegno “Investiamo in Ricerca e Innovazione” organizzato dal Banco di Sardegna, nella sede della Camera di Commercio, in occasione di Autunno in Barbagia. Era presente anche l’assessore della Sanità Luigi Arru. In platea tanti studenti, che hanno raccontato la loro esperienza con progetti innovativi e sfide ad alta tecnologia all’interno delle scuole che frequentano.

«È chiaro che quando parliamo di settori ad alta tecnologia non si può prescindere da capitale umano e innovazione – ha sottolineato Raffaele Paci -. La sfida è invece riuscire a utilizzare innovazione e digitale anche in settori più tradizionali come energia, agroalimentare, ambiente, e poi turismo e artigianato, perché solo applicando tecnologie all’avanguardia alle specifiche risorse di un territorio riusciamo a valorizzarle e superare i confini regionali, a muovere l’economia, a creare sviluppo e occupazione. Consideriamo perciò strategico sostenere le imprese innovative, come già facciamo con la strategia di specializzazione intelligente S3, i bandi, gli strumenti finanziari e altrettanto strategico aiutare le imprese più tradizionali a innovarsi e acquisire le giuste competenze:»

Una cosa è certa: tutto deve partire dalla scuola. Dall’insegnamento, che deve adeguarsi alle attitudini dei nativi digitali, fornire loro i giusti strumenti, prepararli alle sfide lavorative globali con cui dovranno confrontarsi. «Questo è  per esempio uno degli obiettivi di Iscol@ – ha ricordato Raffaele Paci sottolineando l’importanza di puntare su coding e programmazione, con la consapevolezza che moltissimi dei bambini che oggi frequentano le elementari faranno un lavoro che oggi neanche esiste, e dunque bisogna dare loro gli strumenti giusti per prepararsi -. Non è pensabile che con i nostri studenti vengano usati gli stessi metodi di decenni fa, il mondo è cambiato e la scuola è la prima a doversi adeguare per garantire la giusta formazione, non un inutile accumulo di nozioni».

Il momento decisivo per capitalizzare il percorso di formazione e innovazione è quello in cui si riesce a incrociarlo con le risorse locali per farlo diventare impresa. «È in quel momento che si riesce a creare davvero sviluppo e lavoro. Abbiamo un patrimonio unico al mondo che nessuno può replicare. Se riusciamo a farlo conoscere al mondo, attraverso appunto l’alta tecnologia, credo che la nostra regione possa raggiungere risultati davvero straordinari». 

«La Sardegna in questo momento è al centro dei più importanti progetti scientifici mondiali. Aria a Seruci con la colonna per l’estrazione dell’argon, il progetto di laboratorio europeo per la ricerca sulle onde gravitazionali nella miniera di Sos Enattos a Lula, il Radiotelescopio di San Basilio dove portiamo avanti progetti con La Nasa e le Agenzie spaziali italiana ed europea. La Sardegna ha tutte le potenzialità per diventare una vera isola della conoscenza e dell’innovazione, a livello globale e con tante eccellenze professionali. Dobbiamo essere orgogliosi della nostra identità, del nostro passato, delle tradizioni, ma essere pronti ad aprirci al mondo, a parlare nuovi linguaggi, ad accettare nuove sfide, e tutti insieme, facendo sinergia, possiamo riuscirci», ha concluso Raffaele Paci.

cof

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Una biblioteca con oltre 800 volumi che potrà essere utilizzata da tutti gli utenti che accedono al day hospital Oncologico dell’Aou di Sassari. L’hanno chiamata “Biblioteca Janas” e sarà aperta ufficialmente venerdì 16 novembre alle ore 10,30 proprio nel nuovo DH Oncologico, situato al terzo piano dell’edificio di Malattie infettive, in viale San Pietro 35 B.

La realizzazione della biblioteca rappresenta la fase conclusiva dell’iniziativa “Un libro in dono al Day hospital Oncologico di Sassari”, che il gruppo “Donne libere in lotta per il diritto alla salute” ha portato avanti tra febbraio e marzo di quest’anno.

Tanti i libri raccolti, oltre 800 appunto, e che rappresentano una variegata scelta: si va dai romanzi ai racconti brevi, dalle raccolte di poesie ai fumetti e ai brevi saggi, in italiano e in sardo.

«Vogliamo ringraziare tutte le persone che così numerose hanno aderito all’iniziativa non solo da Sassari, ma da tutta la Sardegna – affermano le rappresentanti del gruppo – e che, generosamente, hanno donato tantissimi libri.»

In prima fila ci sono le librerie di Sassari sostenitrici ufficiali dell’iniziativa: Azuni, Dessì, Koinè, Max88, Messaggerie Sarde, Giunti Sassari e librerie Giumar e Cose di Carta di Siniscola che hanno collaborato attivamente. «Con il loro supporto – aggiungono – hanno effettuato uno sconto speciale sull’acquisto dei libri destinati all’iniziativa e hanno dato la disponibilità come punto di raccolta dei libri, non solo nuovi ma anche donati da privati e in ottimo stato».

All’appello hanno risposto anche il comune di Tissi e la biblioteca del comune di Ploaghe che hanno contribuito con proprie donazioni di libri e come centri di raccolta.

«Siamo lieti che questa iniziativa abbia ottenuto questa grande risposta da parte della cittadinanza – afferma la direzione aziendale dell’Aou di Sassari -. Abbiamo deciso di sostenerla sin da subito perché siamo convinti che dall’ascolto delle associazioni e dei volontari, spesso vicini agli utenti e in grado di percepire le loro esigenze, possano nascere sinergie in grado di raggiungere obiettivi comuni: come quello di rendere migliore l’esperienza dei pazienti in ospedale.»

L’Aou ha acquistato le librerie ed ha messo a disposizione gli operai che hanno trasportato e sistemato i libri nella sala appositamente dedicata del DH Oncologico.

Dalle organizzatrici, intanto, arriva un nuovo invito: «Chiunque desiderasse può contribuire a incrementare il fondo della “Biblioteca Janas” donando un libro direttamente al DH Oncologico». Si può spaziare tra gli argomenti più vari, come romanzi brevi, racconti, raccolta di racconti brevi, classici della letteratura sarda, storia sarda, poesie, fumetti, biografie, hobbistica, piccoli saggi di argomenti vari, in lingua italiana, sarda o altre lingue.

All’apertura della biblioteca in programma venerdì 16, con le rappresentanti del gruppo “Donne libere in lotta per il diritto alla salute”, saranno presenti il direttore generale dell’Aou Antonio D’Urso, il direttore sanitario aziendale Nicolò Orrù quindi il direttore dell’Oncologia dell’Aou di Sassari Antonio Pazzola.

All’incontro sono stati invitati anche i primi cittadini e gli assessori competenti dei comuni di Ploaghe e Tissi. L’invito è stato esteso anche alle librerie cittadine e di Siniscola che hanno contribuito fattivamente all’iniziativa.

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Dal 16 al 18 novembre, ritorna a Carbonia “Una miniera di cultura”, evento di promozione dell’editoria libraria sarda organizzato e promosso dall’Associazione Editori Sardi assieme alla Regione Autonoma della Sardegna e all’assessorato alla Cultura del Comune di Carbonia, in collaborazione con il Sistema Bibliotecario Interurbano del Sulcis, la Società Umanitaria di Carbonia e le librerie locali.

Questa terza edizione, che arriva ad un mese dalle celebrazioni per gli ottanta anni della fondazione della città, porterà nel cuore di Carbonia presentazioni di libri, incontri con gli autori e con le scuole, reading letterari e proiezioni cinematografiche.

Tra le curiosità in calendario spicca l’incontro di sabato con Claudio Pozzani, poeta e scrittore genovese, direttore artistico del Festival Internazionale della Poesia di Genova, che porterà in scena “Poetici scavi”.

 

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Automek Calasetta in campo questa sera, inizio ore 18.00, sul parquet del campo Sciamain, a Calasetta, contro la Sef Torres, per l’ottava giornata del campionato di serie C Silver di basket maschile. Per la squadra isolana, attualmente quarta in classifica con 8 punti, frutto di 4 vittorie e 3 sconfitte nelle prime 7 giornate, sulla carta dovrebbe essere un impegno agevole, considerato che la squadra sassarese è ultima in classifica, ancora a 0 punti.