28 November, 2024
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Le vedi in tv e ti fanno venire voglia di passarci le vacanze. Dietro il grande successo della prima stagione della fiction Lux Vide “L’Isola di Pietro” trasmessa da Canale 5, non c’è soltanto l’inossidabile popolarità di Gianni Morandi ma anche il fascino delle ambientazioni che fanno da sfondo alla storia: Carloforte e l’isola di San Pietro, insieme alla Sardegna, vedono salire le proprie quotazioni come destinazioni turistiche proprio grazie alla serie. Lo certifica una ricerca – svolta da Ergo Research e commissionata dall’assessorato regionale del Turismo, Artigianato e Commercio e dalla Fondazione Sardegna Film Commission – sull’impatto della fiction nell’immaginario dei turisti italiani, presentata stamattina a Cagliari durante una conferenza stampa.

A raccontare i risultati dello studio – realizzato da Michele Casula per Ergo Research – Barbara Argiolas, assessore del Turismo, Artigianato e Commercio della Regione Sardegna, la direttrice della Fondazione Sardegna Film Commission Nevina Satta, Daniele Passani, responsabile attività produttive Lux Vide, Umberto Gnoli, sceneggiatore della fiction, Marco Rosi, responsabile comunicazione e business development Lux Vide e Giacomo Centola, organizzatore generale della serie.

L’indagine quantitativa si è svolta attraverso 2.000 interviste, somministrate in modalità CAWI (Computer Aided Web Interviewing, sostanzialmente i questionari on line) alla fine di luglio del 2018 tra gli iscritti a un online access panel, cioè un campione di rispondenti potenziali che dichiarano la propria disponibilità a sottoporsi a sondaggi e ricerche. Il target era quello degli utilizzatori di internet, con età compresa tra i 18 e i 64 anni, residenti sul territorio nazionale (Sardegna esclusa), che nell’ultimo anno abbiano trascorso vacanze con più di 5 pernottamenti fuori casa e/o abbiano seguito almeno una serie tv italiana: un target rappresentativo di circa 27,5 milioni di persone. Il questionario era articolato in due sezioni: una sul pregresso turistico 2017 e sulle intenzioni di viaggio per il 2018, l’altra più focalizzata sulla fiction, con un approfondimento sull’isola di San Pietro e il sud ovest della Sardegna come possibili destinazioni turistiche.

Passando ai risultati, i primi elementi da rilevare sono la visibilità e il gradimento del serial con Gianni Morandi. Il 9% del campione (pari a 2,5 milioni di persone) la segue regolarmente, mentre un altro 14% (pari a circa 3,8 milioni) si dichiara spettatore occasionale. “L’isola di Pietro” è comunque nota al 40% degli intervistati, corrispondenti a poco più di 11 milioni di persone: un elemento di grande valore per un prodotto televisivo in cui il titolo corrisponde in pratica alla location principale. Proprio le ambientazioni sono apprezzate in modo quasi unanime dal pubblico: il voto medio assegnato è di 8,5/10, con un punteggio alto assegnato dal 93% degli spettatori regolari e dal 73% di quelli occasionali. Inoltre, il 60% degli spettatori regolari sa correttamente indicare la Sardegna e l’isola di San Pietro come lo scenario delle avventure del pediatra Pietro Sereni. Il giudizio ampiamente positivo sulla fiction è correlato a quello sulle location, come se queste ultime fossero quasi un elemento importante del cast.

Ancora più interessanti le risposte sulla relazione tra la serie Lux Vide e la considerabilità della Sardegna come meta turistica. L’indagine rileva un pregresso turistico solido e recente: il 7% degli intervistati è stato più volte in vacanza nell’isola negli ultimi 4 anni, e questa percentuale sale al 15% tra chi segue la serie e si innalza al 34% se consideriamo chi c’è stato una sola volta. Inoltre, gli spettatori della fiction, sia occasionali che regolari, mostrano una più alta propensione a indicare la Sardegna come possibile destinazione di vacanza per l’estate/autunno 2018 rispetto al campione totale (12,7% contro 8,5%). E se soltanto l’11% del campione indicava il sud ovest sardo come meta per un viaggio negli anni scorsi (dato più o meno identico anche per gli spettatori della serie), dopo la prima stagione de “L’isola di Pietro” questa zona viene adesso indicata dal 20% di chi ha scelto la Sardegna come destinazione di un viaggio per quest’anno, dato che sale rispettivamente al 32% e al24% tra gli spettatori regolari e occasionali.

Il giudizio sulla fiction e le sue location mette in luce un altro aspetto importante: “L’isola di Pietro” si colloca al terzo posto tra le serie tv italiane nella valutazione sull’ambientazione, subito dietro due “veterani” del gradimento tv come “Il comissario Montalbano” e “Don Matteo”. Se già questo è un risultato straordinario per uno sceneggiato che in questi giorni sta andando in onda con la seconda stagione, va anche tenuto in considerazione che la valutazione sulle location supera del 10% quello sulla serie. La serie LuxVide dunque contribuisce in modo decisivo all’appetibilità turistica delle sue location, soprattutto, rispetto ad altri prodotti seriali che hanno riportato un identico punteggio qualitativo (“L’ispettore Coliandro” o “Provaci ancora Prof”, valutati come poco influenti sulle intenzioni turistiche).

La ricerca pertanto evidenzia la creazione di “circoli virtuosi”. La propensione a considerare la Sardegna come possibile destinazione di viaggio 2018 è più alta tra quanti hanno seguito regolarmente la fiction (molti dei quali non avevano un pregresso turistico). A questo elemento si aggiunge il fatto che nelle risposte degli intervistati crescono i riferimenti alle località del sud ovesta dell’isola come possibili mete di un soggiorno o di una visita, e questo vale in maniera più accentuata tra gli spettatori regolari della serie (32% contro il 20% del campione totale). Con la seconda stagione de “L’isola di Pietro” in onda in questi giorni, sono chiari anche i prossimi passi della valutazione sul suo impatto nella promozione turistica della Sardegna: sono previsti un nuovo sondaggio all’inizio del 2019, a breve distanza da messa in onda dei nuovi episodi ed è stata avviata una attività di web monitoring delle conversazioni social inerenti la Sardegna, Carloforte e l’isola di San Pietro.

«I risultati di questa ricerca – commenta Barbara Argiolas, assessora del Turismo, Artigianato e Commercio della Regione Sardegna – indicano che stiamo andando nella direzione giusta. Le produzioni cinematografiche e televisive hanno il potere di dare grande notorietà alle location, imprimendole nell’immaginario degli spettatori. L’Assessorato, in questi anni, ha scelto di utilizzare questi media come veicolo di promozione territoriale: riteniamo, infatti, che la moderna industria dell’intrattenimento costituisca un motore di sviluppo per la nostra isola che ha ampi margini di crescita e può generare un incremento dei flussi turistici e dell’indotto occupazionale. I passi compiuti finora grazie all’accordo tra Assessorato e Sardegna Film Commission per l’attuazione di politiche di promozione del territorio, l’attrazione di investimenti, la crescita della filiera e delle maestranze locali puntano quindi a rendere la Sardegna una destinazione sempre più competitiva e attraente per le piccole e grandi produzioni. E come dimostra questo progetto pensato per il mercato italiano, i risultati si vedono.»

«La serie prodotta da Lux Vide – dice Antonello Grimaldi, presidente della Fondazione Sardegna Film Commission – conferma l’importanza dell’investimento nella filiera audiovisiva con capacità inclusiva anche della serialità televisiva, che stabilizza l’indotto diretto di cui beneficiano anche filiere parallele alle nostre: quella ricettivo turistica, i servizi dei trasporti ed altre importanti catene produttive territoriali. É importante perchè la serialità attiva un fattore di rafforzamento delle capacità delle forze lavoro locali, diventando vera e propria palestra professionale per i giovani collaboratori del territorio. Confidiamo che le prossime stagioni, che ci auguriamo numerose e di successo, possano espandere la rappresentazione della Sardegna non solo come location ma con un incremento di autenticità nel racconto delle storie dell’isola e della sua straordinarie comunità.»

 

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Questo pomeriggio, intorno alle 16.15, in via Cagliari, ad Assemini, un operaio di 57 anni, mentre era intento ad effettuare lavori di manutenzione sul tetto di un appartamento, per cause ancora in corso di accertamento, ha perso l’equilibrio, cadendo da un’altezza di circa 8 metri, finendo sul tetto di una Fiat 600 parcheggiata sul margine della strada. Il ferito, la cui posizione lavorativa è in corso di accertamento, è stato trasportato, cosciente, all’ospedale “Brotzu” di Cagliari.

Sull’incidente indagano i carabinieri della stazione di Assemini.

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Questa mattina i carabinieri della stazione di Villacidro, unitamente a funzionari dell’Ispettorato del Lavoro ed ai colleghi del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Cagliari, nell’ambito dei servizi finalizzati al contrasto del fenomeno del caporalato, hanno proceduto al controllo di un’azienda che si occupa del taglio e commercio di legna da ardere, di proprietà di un imprenditore 51enne del luogo, sita in località “Nuraxi”, dove è stata riscontrata la presenza di 3 lavoratori irregolari, di cui 1 italiano e 2 extracomunitari (ghanesi). A seguito delle verifiche, al titolare è stata contestata la violazione amministrativa prevista dall’art. 22 D.Lgs 151/2015, per avere impiegato lavoratori subordinati senza preventiva comunicazione di instaurazione del rapporto di lavoro, che prevede una sanzione pecuniaria di 9.000 euro e la sospensione dell’attività.

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Ieri mattina i carabinieri di Senorbì hanno denunciato in stato di libertà per lesioni personali aggravate alla competente Procura dei Minori di Cagliari, uno studente 16enne dell’istituto scolastico “Luigi Einaudi”, ubicato in via Brodolini.

In particolare, il Comando (che come tutte le stazioni dell’Arma è quotidianamente impegnato in iniziative in tema di legalità oltreché in servizi a tutela del regolare svolgimento delle attività scolastiche dei rispettivi territori di competenza), nel primo pomeriggio del giorno precedente era venuto a conoscenza del fatto che alle ore 12.00 circa dello stesso giorno, 7 novembre, all’interno dell’istituto scolastico, a seguito di una discussione scaturita per futili motivi in orario di lezioni, il denunciato aveva ferito nella zona lombare un compagno di classe quindicenne originario di un altro comune della stessa provincia, con un coltello a serramanico (tipo pattada).

Il ferito è stato prontamente soccorso da personale 118 e curato per una ferita (1 cm).

I carabinieri, intervenuti sul posto, hanno posto sotto sequestro il coltello ed avviato le indagini (identificazione persone coinvolte, audizione persone informate sui fatti, ecc.) informandone immediatamente la Procura dei minori.

Nella giornata di ieri, i sanitari dell’ospedale Businco di Cagliari, dove il ferito nel frattempo si era recato per ulteriori accertamenti diagnostici, lo hanno dimesso con una prognosi di 20 giorni salvo complicazioni, motivo per cui si sono configurati i presupposti per le lesioni gravi procedibili d’ufficio che hanno determinato la denuncia dell’autore dell’accoltellamento.

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I carabinieri della Compagnia di Carbonia, al termine delle attività di indagine, hanno deferito in stato di libertà L.N., 26enne originario di Carbonia, noto alle forze dell’ordine nonostante la giovane età, e già sottoposto ad avviso orale, indiziato del reato di rapina aggravata. Dalle ricostruzioni investigative dei carabinieri della stazione di Carbonia, il giovane si è reso responsabile di almeno una delle due rapine di circa due settimane fa, avvenute con le medesime modalità nel centro urbano di Carbonia. Le indagini avviate già nelle primissime ore dei fatti, in particolare, hanno consentito di individuare e dare un nome al rapinatore dell’esercizio commerciale Vodafone di viale Arsia, quando un giovane con volto travisato e sotto la minaccia di una pistola aveva costretto la commessa a farsi consegnare tutto l’incasso della settimana. Sulle indicazioni delle testimonianze, i carabinieri avevano immediatamente nutrito forti sospetti sul 26enne; nelle ultime ore l’analisi delle immagini del sistema di video sorveglianza presente nei pressi del luogo del reato ha permesso di riconoscere ed individuare definitivamente l’autore della rapina, anche attraverso la comparazione delle fattezze fisiche, del volto e dell’andatura. Le indagini dell’Arma continuano e sono in corso ulteriori approfondimenti per verificare se ci siano connessioni con la prima rapina accaduta qualche giorno antecedente.

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L’Area Marina Protetta di Tavolara-Punta Coda Cavallo sta proseguendo nelle attività di formazione rivolte ai fruitori della riserva naturale: il progetto Tavolara Lab, che è partito questa estate e che è tuttora in corso, ha consentito finora di coinvolgere oltre mille persone – un numero che comprende residenti, turisti e studenti – in una serie di azioni volte a dare competenze scientifiche al maggior numero possibile di persone. Tavolara Lab è una iniziativa suddivisa in quattro attività, tutte pensate con l’obiettivo di rendere partecipe il cittadino alla salvaguardia dell’ambiente marino e costiero. Il progetto, finanziato dal Ministero dell’Ambiente, comprende quattro attività:

  • Riconosci la cernia
  • La foresta sottomarina
  • Liberiamo le dune
  • Spiaggia pulita

Le prime due azioni sono state effettuate nei mesi estivi, mentre “Liberiamo le dune” e “Spiaggia pulita” sono attualmente in corso. Circa 300 studenti delle scuole superiori sono stati coinvolti nell’attività “Liberiamo le dune” che prevede l’eradicazione del Carpobrotus Edulis, meglio conosciuto come Fico degli Ottentotti. Si tratta di una pianta molto invasiva e non originaria del Mediterraneo: proveniente dal Sudafrica, ha trovato terreno fertile in molte spiagge della Sardegna. Il Fico degli Ottentotti, infatti, con il passare del tempo, ha invaso le dune degli arenili, togliendo spazio vitale a diverse piante endemiche e protette. L’Amp ha pianificato un intervento per l’eradicazione del Carpobrotus, al momento gli studenti coinvolti stanno completando l’eradicazione della pianta sudafricana dalle dune di Porto Taverna. Mentre nella spiaggia di La Cinta, a San Teodoro, le scolaresche che hanno collaborato all’azione denominata “Spiaggia pulita”, hanno ripulito quasi completamente la battigia dalle dannosissime e temutissime microplastiche, dalle cicche di sigarette e da altri materiali inquinanti. “Liberiamo le dune” e “Spiaggia pulita” termineranno a dicembre, concludendo il Tavolara Lab 2018. Il progetto sarà finanziato dal ministero dell’Ambiente anche nel 2019.

Il direttore dell’Amp, Augusto Navone, commenta: «Tavolara Lab ha avuto un ottimo successo sia per il numero di persone coinvolte sia per il valore formativo che è stato espresso: il progetto ha centrato l’obiettivo prefissato, ossia quello di consegnare competenze scientifiche ai cittadini». L’Area marina è fortemente impegnata nella formazione, sia a livello universitario tramite il corso di ricercatore scientifico subacqueo, sia con attività destinate a semplici turisti e residenti, effettuate direttamente nelle spiagge. Ed è sempre più consolidata la collaborazione con le scuole del territorio, per fare in modo che i più giovani crescano con un bagaglio culturale improntato al rispetto verso l’ambiente.

«Il prossimo anno, sempre grazie al progetto Tavolara Lab, faremo un ulteriore passo verso la cooperazione tra pubblico e privato coinvolgendo gli operatori economici che si occupano dell’erogazione dei servizi di piccola ristorazione in spiaggia – annuncia Augusto Navone – l’area marina sarà presente con dei presidi temporanei nei vari chioschi dei principali arenili che fanno parte della riserva. Gli operatori dell’Amp saranno quindi in prima linea nel dare informazioni e spiegazioni ai bagnanti sulle norme che regolano le attività consentite nella riserva gallurese. “Riteniamo che sia molto utile e interessante confrontarci e interagire con i cittadini – conclude Augusto Navone – questa iniziativa servirà per far conoscere il nostro ente e soprattutto potremo fornire, in tempi immediati, tutte le informazioni che devono essere date ai turisti.»

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Sabato 10 novembre, nell’Aula Magna Capitini della Facoltà di Studi Umanistici dell’Università di Cagliari, a Sa Duchessa, si terrà il convegno dedicato al grande pittore, scultore ed incisore Mario Cesare, protagonista in questo periodo della mostra “Mario Cesare – tracce di colore forme di Segni”, inaugurata a ottobre nel suo paese, Gergei, e che si concluderà questo fine settimana. La prima grande antologica che ripercorre sedici anni di opere dell’artista gergeese (1925-2012), alla scoperta di una personalità umana e artistica complessa e ancora poco conosciuta.

A partire dalle 9.30, prenderanno il via all’Università i lavori con i saluti delle Autorità e a seguire gli interventi di alcuni esperti sulla figura e sulle opere di Mario Cesare e sulla importanza di comunicarla. Coordinerà l’incontro Rita Pamela Ladogana, docente di Storia dell’Arte Contemporanea dell’Università degli Studi di Cagliari. Interverranno Michela Buttu, storica dell’arte e curatrice della mostra antologica, con il contributo dal titolo “Mario Cesare – da La tela dipinta alla forma scolpita”; subito dopo focus sulla scrittura di Mario Cesare attraverso lo sguardo di Duilio Caocci, docente di Letteratura Italiana, Sarda e Letterature regionali dell’Università degli Studi di Cagliari; Elisabetta Gola, docente di Teoria dei Linguaggi e della Comunicazione dell’Università di Studi di Cagliari interverrà su “Arte e territorio: tra comunicazione e valorizzazione”. Chiusura dei lavori alle 12.00 con un rinfresco.

Il convegno è organizzato dal Club per l’Unesco di Isili e l’Associazione Culturale Mario Cesare. «Le sue opere hanno un peso importante nel determinare la nostra identità culturale. Spetta, dunque, a noi il compito di custodire e di diffondere attivamente la sua memoria umana e artistica». [Giulia Lai, presidente Associazione culturale Mario Cesare]

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Lunedì 12 novembre, dalle 16.30, la Biblioteca comunale di Carbonia, nell’ambito del festival “Sulcis Scienza”, ospiterà una conferenza sul linguaggio dei media e la responsabilità sociale dell’informazione.

Interverranno Susi Ronchi, coordinatrice regionale Associazione Giulia Giornaliste; Roberta Celot, vicecoordinatrice regionale dell’Associazione Giulia Giornaliste e responsabile Ansa Sardegna; Manuela Arca, Associazione Giulia Giornaliste Unione Sarda; Alessandra Addari, Associazione Giulia Giornaliste, direttrice TCS.

Il festival “Sulcis Scienza” è organizzato dall’associazione di promozione sociale S’Ischiglia-Università Popolare del Sulcis (Unisulky) con il patrocinio ed il contributo economico del comune di Carbonia. “Sulcis Scienza” è iniziato il 22 ottobre e si svolgerà fino al 20 novembre.

«Si tratta di un evento meritorio che mira a promuovere il territorio, favorendo e organizzando attività molteplici in grado di contribuire all’accrescimento della nostra coscienza culturale. Un’occasione per conoscere meglio la scienza attraverso conferenze, incontri, laboratori, spettacoli e concerti», ha detto il sindaco Paola Massidda.

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“Disastro sanità, è ora di cambiare”: è il titolo del convegno che si terrà domani 10 novembre, alle 10.00,al THotel di Cagliari. Interverranno Pierpaolo Vargiu, già presidente della commissione Sanità della Camera, il professor Gian Benedetto Melis, ex direttore della Clinica Ostetrica e Ginecologica del Policlinico Duilio Casula, Franco Meloni, direttore del Centro Studi del partito, Marinella Spissu, dirigente medico del Brotzu e l’esperta Alexandra Mameli. 

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Lunedì 12 novembre scadono i termini per la presentazione delle domande per segretario e scrutatore nelle elezioni dei comitato di quartiere di Carbonia, in programma domenica 18 novembre, dalle ore 8.00 alle ore 20.00. Possono presentare le domande gli elettori e le elettrici del comune di Carbonia.
Ai sensi dell’articolo 21 del regolamento comunale dei Comitati di quartiere, i segretari e gli scrutatori volontari sono nominati dalla commissione elettorale comunale.
La Commissione, fra le domande regolarmente presentate, sceglie un segretario e due scrutatori per ogni seggio elettorale.
L’attività di segretario e scrutatore, ai sensi dell’articolo suddetto, non dà diritto né ad emolumenti, né a rimborsi spesa.
I moduli di domanda sono reperibili presso il sito web del comune di Carbonia nella sezione “Elezioni” sottosezione – Elezioni dei Comitati di Quartiere”, presso l’Ufficio elettorale e le sedi delle ex circoscrizioni di Cortoghiana e di Bacu Abis.