23 November, 2024
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Come da tradizione, il Mercato delle Birre Artigianali si tiene a ridosso del Capodanno, il 29 ed il 30 di dicembre, ad Alghero. E, dopo aver incontrato sapori, malti e luppoli di territori lontani questa volta la storica due giorni algherese dedicata al mondo brassicolo punta quasi esclusivamente sulle eccellenze della Sardegna. Sei birrifici sardi presenti, un viaggio in lungo e in largo per l’Isola, Lara di Tertenia, Dolmen di Uri, Seddaiu e Isola di Thiesi, Chemu di Cagliari e Iskida di Sassari. A questi si aggiunge l’unico birrificio “straniero”, main sponsor dell’evento e produttori della birra bavarese dal cuore italiano gli italotedeschi di Kühbacher Brewerei. 

Nella piazza Pino Piras trova spazio la tradizione gastronomica sarda rivisitata in chiave street food o servita nei moderni truck con la presenza di Rosticciando, Sebada on the road, Pork’n’roll, Ristorante Lido, il forno di Podda e altri, mentre il mondo della somministrazione su gomme sarà rappresentato al meglio dal mitico volkswagen dal sapore vintage del Baretto Cocktail Truck. 

La trilogia della qualità si conclude con tanta musica dal vivo, cinque diversi progetti con sonorità diverse dal soul al pop, dal rock alla dance. Sul palco del Mercato delle Birre Artigianali Anima Soul, Scacco Matto, Pirati, Boogie Wonder Gang e l’intramontabile dj Davide Merlini. Infine i prodotti realizzati a mano una decina di artigiani e hobbisti trovano sede all’interno degli atelier adiacenti al mercato stesso.

Mettere al centro le eccellenze, gastronomiche, artigiane e brassicole sardeper il Mercato Artigianale è una vera e propria dichiarazione d’amore per la propria terra e per il proprio pubblico che questo territorio vive quotidianamente. Una scommessa per gli organizzatori e per i propri partner pubblici – Comune di Alghero Fondazione Alghero – e privati che ha come obbiettivo quello di rafforzare sempre più la presenza della Riviera del Corallo nel mondo degli eventi in Sardegna anche durante la stagione invernale.

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Su proposta dell’assessore dell’Agricoltura, Pier Luigi Caria, l’Esecutivo Pigliaru ha approvato, nei giorni scorsi, una delibera che stanzia 100mila euro per la valorizzazione della filiera suinicola sarda sui derivati a base di carne di maiali nati e allevati sull’Isola. Il provvedimento ha licenziato, dopo essere state sottoposte all’attenzione delle associazioni di categoria e delle organizzazioni produttive di settore, le direttive di attuazione dell’art. 11 della legge del 2 agosto 2018 sulla “Valorizzazione della suinicoltura sarda”: una norma tanto attesa da tutto il comparto che ha finalmente messo ordine e regolamentato il settore, anche alla luce delle attività di contrasto alla Peste suina africana messe in campo dalla Giunta. Proprio l’art. 11 attribuisce alla Regione il compito di valorizzare le preparazioni tipiche della tradizione regionale, a base di suini nati e allevati in Sardegna, promuovendo la realizzazione di accordi o programmi di filiera tra i soggetti interessati, con particolare attenzione alla qualità dei prodotti, alla sostenibilità ambientale e al rispetto del benessere degli animali.

Gli aiuti erogati ai partecipanti agli accordi saranno concessi  in regime “de minimis”, secondo quanto previsto dai regolamenti dell’Unione europea, non potranno superare un importo complessivo di 35mila euro e gli accordi di filiera dovranno avere durata non inferiore a 1 anno. Il bando pubblico per l’ammissione degli aiuti sarà adottato e pubblicato dall’Agenzia agricola regionale Argea Sardegna.

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A meno di due settimane dal riconoscimento ufficiale dell’Organismo interprofessionale latte ovino sardo (Oilos) da parte del ministero delle Politiche agricole, alimentari, forestali e del Turismo, la Giunta Pigliaru ha approvato pochi giorni fa una delibera, proposta dall’assessore dell’Agricoltura Pier Luigi Caria, che finanzia con 100mila euro il programma di avviamento delle Organizzazioni interprofessionali. In Sardegna opera l’Oilos, un’associazione senza scopo di lucro, composta dai rappresentanti delle attività economiche connesse alla produzione del latte ovino ed alla trasformazione dei prodotti lattiero-caseari; costituita ufficialmente il 22 dicembre 2016 è stata appunto riconosciuta con decreto del ministro Gian Marco Centinaio il 10 dicembre scorso.

«L’Oilos rappresenta una quota significativa delle attività economiche del settore all’interno della circoscrizione economica Sardegna nella quale intende operare– spiega Pier Luigi Caria –, ed è chiamata a svolgere un ruolo determinante per il miglioramento delle relazioni e dell’equilibrio di mercato, con lo scopo di rafforzare la posizione competitiva del sistema produttivo territoriale nel settore lattiero caseario ovino, attraverso l’uso di strumenti atti a favorire il dialogo, il coordinamento e la cooperazione tra i diversi soggetti della filiera. Alla luce di questo importante risultato in termini di aggregazione della filiera – conclude Pier Luigi Caria -, la Giunta regionale ha definito un regime di aiuti per l’avviamento a favore delle organizzazioni interprofessionali riconosciute così da favorire un maggiore governo del comparto e assicurare più tutela agli anelli più deboli della filiera, in questo caso i pastori.»

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«Basta che si smaltisca l’umido di Cagliari: chi se ne frega se gli altri affogano nei rifiuti? Il sindaco di Cagliari è sindaco metropolitano solo quando gli fa comodo, cioè quando si tratta di arraffare i finanziamenti. Per il resto quando può non fa altro che umiliare gli altri comuni della Città metropolitana, ricordando loro che sono pur sempre comuni di serie B. Che si tratti di trasporto pubblico locale o di gestione dei rifiuti.»

Lo scrive, in una nota, Michele Cossa, consigliere regionale dei Riformatori sardi.

«È di lunedì 17 la comunicazione ai comuni che dal 19 dicembre (ben due – 2! – giorni dopo) il Tecnocasic non sarebbe più stato in grado di accogliere l’umido. Il motivo: l’introduzione della raccolta differenziata nella città di Cagliari – con dieci anni di ritardo – costringe l’impianto del Tecnocasic a lavorare al massimo regime e ne ha saturato la capacità. Morale: gli altri comuni si arrangino – aggiunge Michele Cossa -. Un fatto gravissimo, praticamente senza preavviso e sotto le feste, quando le quantità di rifiuti tendono ad aumentare, che li ha costretti – nella più totale indifferenza della Città metropolitana e del suo sindaco – a cercare soluzioni immediate per evitare situazioni tipo Roma o comuni della Campania, con rifiuti accatastati sui marciapiedi e cani randagi, ratti e gabbiani nelle strade cittadine.»

«Chissà se Francesco Pigliaru quando dice di aver lasciato una Sardegna migliore si riferisce anche alla gestione di un settore delicato come quello dei rifiuti, che richiede un’accurata pianificazione e che invece è stato lasciato da questa Giunta regionale all’improvvisazione. Mentre i comuni devono mandare i compattatori a Villacidro (trasporto ovviamente a carico del contribuente dei comuni più virtuosi), fino a quando anche l’impianto di Villaservice non collasserà. Scelta tuttavia obbligata – conclude Michele Cossa -, visto che la Regione si guarda bene dal concedere alle piattaforme private che lavorano l’umido l’aumento delle quantità trattabili.»

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L’assessorato delle Politiche giovanili del comune di Sennori, guidato dall’assessore Salvatore Piredda, per il 31 dicembre 2018 e il 1° gennaio 2019 metterà a disposizione dei cittadini sennoresi il servizio di bus navetta gratuito per raggiungere Alghero e Castelsardo dove si festeggerà in piazza l’arrivo del nuovo anno.

Il bus per Alghero partirà il 31, alle 21.00, da piazza Sacro Cuore, fermata fronte cimitero; il bus per il ritorno partirà alle 6.00 dell’1 gennaio, dalla stazione degli autobus di Alghero.

Il bus per Castelsardo farà due collegamenti: la prima corsa partirà alle 20.00, sempre da piazza Sacro Cuore, mentre la seconda corsa partirà alle 21,15. Previsti due viaggi anche per il ritorno, il 1° gennaio: prima corsa alle ore 5.00, seconda corsa alle 6,15. 

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Il nome del progetto è essenziale ed eloquente nel contempo: “Ràixe – Spazi digitali per la cultura tabarchina”. E mira dritto al bersaglio: recuperare, valorizzare e rendere fruibile il patrimonio immateriale della comunità tabarchina. Come? Creando un grande archivio digitale che sfoci nella realizzazione di uno spazio museale “a tema” nel cuore di Calasetta.

Sono queste le linee (o, per citare il progetto, le cosiddette “macroazioni”) del disegno concepito dalla cooperativa sociale onlus “Millepiedi” che di recente ha incassato l’approvazione per l’assegnazione di un finanziamento della Regione Sardegna (del bando “Domos de Sa Cultura”), assicurandosi una dotazione di 90mila euro, cui se ne aggiungeranno altri 3 mila a cura della onlus.

L’obiettivo è importante: strappare all’oblio e tutelare attraverso gli strumenti della memoria digitale l’immane patrimonio culturale dei tabarchini, con la sua messa in rete ai fini della fruizione pubblica. Perché il sistema identitario dei tabarchini, proprio per il suo carattere immateriale ovvero radicato (e qui ritorna con eloquenza il concetto di ràixe, radici) nelle trame dell’oralità, non deve andare perduto e merita anzi di essere preservato. Anche attraverso i contatti con le istituzioni e gli attori locali.

«Il dialogo con le altre comunità è fondamentale – spiega Marzia Varaldo, presidente della “Millepiedi”per questo, negli ultimi tempi, abbiamo organizzato degli incontri anche a Carloforte allo scopo di stimolare il confronto sui temi-chiave del progetto, nell’ottica del coinvolgimento di tutte e cinque le comunità con la stessa origine culturale: oltre a Calasetta e Carloforte, anche Tabarka, Nueva Tabarka e Genova-Pegli.»

Dello stesso avviso, il vicesindaco di Calasetta Remigio Scopelliti: «Queste realtà hanno ripreso i contatti e collaborano con entusiasmo al progetto – osserva – siamo inoltre particolarmente felici del rinnovato rapporto tra Calasetta e Carloforte».

Prima della realizzazione dello spazio museale, nell’ambito di una programmazione che si articola nell’arco di 24 mesi e si pone come termine il gennaio del 2020 è, dunque, fondamentale l’aspetto dell’archiviazione: «Sono iniziate le fasi di digitalizzazione che confluiranno nel museo: abbiamo potuto contare, tra gli altri, sulla disponibilità e sulle conoscenze di Remigio Scopelliti», aggiunge Marzia Varaldo.

Il comune di Calasetta, inoltre, ha dato il suo contributo al progetto mettendo a disposizione i locali di via Umberto, destinati a vestire i panni del polo digitale, e ha aperto le porte dell’archivio comunale (cui si è aggiunta la collaborazione degli archivi di Sant’Antioco e Carloforte) allo scopo di rispettare i punti cardine di “Ràixe”: preservare il sapere senza immobilizzarlo, e renderlo bacino di consultazione e di approccio conoscitivo per i tabarchini stessi e per i curiosi, anche in vista delle naturali ripercussioni sul versante turistico.

«La realizzazione concreta di un simile progetto ha un’indubbia rilevanza culturale – osserva ancora Remigio Scopelliti – e sono certo che possa fornire un contributo forte alla nostra missione: ottenere, da parte dell’Unesco, il riconoscimento di patrimonio immateriale dell’umanità per l’eredità culturale dei tabarchini.»

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Proseguono anche questo fine settimana gli appuntamenti con i “Concerti per le feste”, organizzati dal Conservatorio “G.P. Da Palestrina”, in collaborazione con i comuni di Cagliari, Senorbì, Tratalias e Sennariolo per arricchire la magica atmosfera delle feste con la musica della tradizione.

Oggi, alle 19.00, nella Chiesa di Santa Barbara di Senorbì per la sezione “Sinfonie natalizie” della rassegna l’Orchestra sinfonica degli allievi del “Da Palestrina”, guidata da Alberto Pollesel, proporrà composizioni della tradizione natalizia come il Concerto grosso n. 8 “Fatto per la notte di Natale” di Arcangelo Corelli, l’“Adeste Fidelis”, sino a “Feliz Navidad” di Josè Feliciano e “Let it snow” di Y. Style. 

Domani (domenica 23 dicembre), alle 18.00, l’appuntamento è a Sennariolo (Or) con “Pagine classiche e canti tradizionali”: l’Oboe ensemble (diretto da Mario Frezzato) ed il Coro di voci bianche (diretto da Enrico di Maira) del Conservatorio di Cagliari saranno sul palco insieme al maestro di launeddas Luigi Lai per proporre un programma che spazierà da Bach a Mozart, sino alle musiche della tradizione isolana con brani scritti dallo stesso Lai e altri che il chitarrista Marcello Floris ha composto di recente, sviluppando e arrangiando temi dello stesso maestro di launeddas, sino a Notte de chelu. 

L’ingresso agli appuntamenti è libero e gratuito. 

 

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«Dio ha creato i colori per arricchire il mondo e renderlo più bello e accogliente.»

Lo ha detto Mamadou Camara, 28 anni, nato in Guinea, che oggi vive nel centro di accoglienza per richiedenti asilo Casa Emmaus a Iglesias e che sogna di diventare chef. Per raggiungere questo traguardo sta completando il ciclo di studi all’Istituto “Galileo Ferraris” di Iglesias.

Mamadou Camara è intervenuto nell’aula Magna del “Ferraris” all’incontro che ha aperto l’iniziativa “Sardos e Migrantes”, organizzata dalla Regione sui temi dell’accoglienza e dell’integrazione.

«Le parole di Mamadou – ha dichiarato Filippo Spanu – riassumono il senso di questi momenti di approfondimento con i quali vogliamo far capire quanto sia importante per i giovani vivere in una società aperta e rispettosa di tutti, al di là del colore della pelle, dell’appartenenza etnica e delle religioni. Crediamo che i ragazzi, con corrette informazioni e sentendo i racconti drammatici di chi ha lasciato il suo paese devastato da guerre, povertà e conflitti etnici possano farsi un’idea del fenomeno migratorio.»

Sono intervenuti anche il giovane richiedente asilo Ibrahim Djallo, originario del Gambia, il direttore di Casa Emmaus Fernando Nonnis, la mediatrice culturale Carla Pinna ed il dirigente scolastico Massimo Mocci, si è svolta una degustazione di piatti tipici di Siria e Marocco.

Filippo Spanu ha inoltre ringraziato per il lavoro che stanno svolgendo ai fini dell’inclusione e dell’integrazione dei migranti gli operatori impegnati nel campo dell’accoglienza, che in Sardegna sono circa 1.000, ed i responsabili di Cas e Sprar: «Abbiamo costruito un modello fondato su un’accoglienza diffusa, nell’isola la media delle presenze nelle strutture è di 28 persone. Un plauso va anche ai Comuni che hanno offerto il loro prezioso sostegno alla costruzione di questa rete di solidarietà».

E proprio sul ruolo dei comuni era incentrato l’incontro successivo che si è svolto negli spazi del centro culturale a cui hanno preso parte, oltre all’assessore Filippo Spanu e a Fernando Nonnis, il sindaco di Iglesias Mauro Usai e Luca Di Sciullo, che ha presentato il Dossier statistico sull’immigrazione curato dal Centro Studi e Ricerche Idos.

Sempre a Iglesias, in piazza Sella, si è poi svolto un altro momento di degustazione di piatti africani preparati dai giovani richiedenti asilo prima dello spettacolo “C.arte d’imbarco” che ha chiuso, al Teatro Electra, l’intensa giornata di Sardos e Migrantes.

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Nella quinta giornata del girone di ritorno della prima fase di qualificazione del girone unico della serie C Silver di basket, l’Automek Calasetta alle 18.30 di oggi gioca sul campo del Sant’Orsola, a Sassari. La squadra di Simone Frisolone, reduce dalla bella vittoria ottenuta la settimana scorsa a Sestu, sul campo della Pirates Academia Basket (74 a 65), è attualmente terza in classifica, con 18 punti (9 vittorie e 3 sconfitte), a sei lunghezze dalla capolista Basket Olbia, con una partita in meno disputata.

Dopo aver travolto rispettivamente la Frongia’s Caffè Vitalis e il Cus Sassari con ampio margine (praticamente identico) con i punteggi di 85 a 51 e 92 a 59, la Sulcispes Sant’Antioco e la Scuola Basket Miners Carbonia saranno impegnate in trasferta, domenica 23 dicembre, nell’11ª giornata del campionato di serie D.

La squadra di Paolo Massidda sarà di scena alle 19.00 sul campo del Basket San Salvatore, a Selargius; quella di Marco Dessì, mezz’ora prima, giocherà sul campo della Frongia’s Caffè Vitalis, a San Gavino Monreale.

La Sulcispes, con 14 punti, occupa la quarta posizione della classifica, a pari punti con C.M.B. Porto Torres e Sinnai Basket; la Scuola Basket Miners Carbonia, con 12 punti, è settima in classifica, a pari punti con il Basket Uri Club.

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A Monserrato, rapina un tabaccaio con due coltelli da cucina, poi fugge a piedi. Un individuo, armato di due coltelli, si è fatto consegnare il danaro in cassa per un valore ancora in corso di quantificazione. Il colpo è stato messo a segno alle 20.30 della scorsa notte, poco prima dell’orario di chiusura, ai danni della tabaccheria di via Del Redentore, sita nel cuore del centro storico di Monserrato. Al momento della rapina, all’interno del negozio, era presente solo il 45enne commesso che, non opponendo alcuna resistenza, ha seguito le indicazioni del rapinatore. Fortunatamente nessun ferito. Sul posto è stato immediato l’intervento dei carabinieri della stazione dei carabinieri di Monserrato, per i rilievi del caso. L’uomo, con il volto travisato da un passamontagna per non farsi riconoscere, avrebbe agito da solo ma non si può escludere l’eventuale presenza nei paraggi di un complice a bordo di un mezzo, con il quale potrebbe essersi dileguato rapidamente dalla scena. Al vaglio i fotogrammi registrati dalle telecamere a circuito chiuso del negozio, ma anche le immagini di altre telecamere, per acquisire qualche particolare che possa far risalire al malvivente.