23 July, 2024
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La Sardegna è terra di buone pratiche in ambito energetico. Lo certificano, a livello europeo, i progetti e le azioni portate avanti in questi ultimi anni dall’Assessorato dell’Industria. Dagli impianti pilota per lo sviluppo di smart-grid e micro-grid agli incentivi per l’efficienza energetica negli edifici pubblici, passando per i bandi destinati ai Comuni che intendono dotarsi di sistemi di accumulo e di controllo dell’energia prodotta da fonti rinnovabili: l’Isola è coinvolta in numerosi programmi che puntano a favorire l’integrazione delle diverse fonti energetiche negli edifici per incrementare l’autoconsumo attraverso strumenti di finanziamento comunitari. Un quadro degli interventi in atto, e di quelli già attuati, è stato tracciato a Cagliari durante l’ultima giornata dell’evento internazionale Enerselves, progetto sviluppato nell’ambito di Interreg-Europe, al quale, insieme alla Sardegna, partecipano altre 6 Regioni comunitarie di Spagna, Svezia, Polonia, Malta, Romania e Regione Lazio.

«La Sardegna è ormai in grado di confrontarsi alla pari con l’Europa sulle questioni dell’efficienza energetica. Lo testimonia anche la nostra partecipazione a Enerselves, un progetto della durata di 48 mesi nel quadriennio 2017-2020 che ho avuto modo di presentare qualche mese fa a Bruxelles, durante la Settimana Europea dell’Energia Sostenibile – ha detto l’assessora dell’Industria, Maria Grazia Piras -. Risparmio energetico, creazione di reti intelligenti per distribuire l’energia, miglioramento della qualità dell’ambiente, efficientamento degli edifici pubblici, sono tutti temi sui quali in questi ultimi quattro anni abbiamo concentrato notevoli sforzi e investito risorse importanti. Sul fronte dell’energia, il futuro della Sardegna deve essere sempre più sostenibile e all’avanguardia. Enerselves – ha aggiunto Maria Grazia Piras – ci consente di intervenire con azioni finanziate dai fondi strutturali e di investimento europei e migliorare quelle esistenti. Il nostro punto di riferimento è il Piano Energetico Ambientale Regionale con il quale abbiamo anticipato alcune misure contenute nella Strategia energetica nazionale per la riqualificazione degli edifici pubblici incentrata su efficienza e autoconsumo. Ridurre del 50% le emissioni climalteranti associate ai consumi entro il 2030 non è un’utopia. Ma serve unità d’intenti tra Enti pubblici, imprese e cittadini. Ecco perché abbiamo delineato un così vasto programma di azioni, una svolta di sviluppo in un mondo in cui l’energia è sempre più strettamente legata a internet, alla sharing economy e alle politiche di condivisione.»

Il progetto Enerselves si sviluppa in due fasi: la prima riguarda l’attività di condivisione di buone pratiche e di esperienze tra i vari partner europei; la seconda si focalizza sul monitoraggio del livello di attuazione dei Piani di Azione locale, in modo da verificare il raggiungimento degli obiettivi. Enerselves vede coinvolti 175 portatori di interesse (circa 20/25 per ognuna delle sette regioni coinvolte) e prevede la realizzazione di 7 eventi di carattere interregionale e 30 di diffusione locale, di cui 4 in Sardegna. Una guida informativa raccoglierà 110 buone pratiche, mentre ogni regione dovrà redigere un Piano di Azione locale. Il budget a disposizione della Sardegna è pari a 200mila euro.

Il Piano di azione della Sardegna, in accordo con il Piano Energetico Regionale, definisce la linea strategica da adottare e prevede la descrizione delle macro-azioni con cui raggiungere l’obiettivo di 1300 nuove utenze connesse a smart-grid. Le macro-azioni sono cinque e sono necessarie e complementari per l’attuazione del Piano. La più importante riguarda sicuramente lo sviluppo delle smart-grid a Berchidda e Benetutti. I due Comuni rappresentano situazioni uniche, dal punto di vista energetico. Entrambi, infatti, operano come Aziende elettriche pubbliche concessionarie di reti elettriche di distribuzione in media e bassa tensione. È la condizione ideale per capire se, sul piano tecnico ed economico, gli esperimenti sull’integrazione energetica possono portare vantaggi per i gestori, la comunità e le aziende che operano in quei territori. E, soprattutto, è indispensabile per valutare se il modello può essere replicato in altre zone o addirittura nell’intera Sardegna. Il progetto pilota dei due Comuni è sostenuto da risorse dell’Assessorato dell’Industria che è intervenuto stanziando 6 milioni di euro. Non meno importanti sono i progetti di smart-grid, anche questi finanziati dall’Industria per un totale di 24 milioni di euro, che riguardano le Università di Cagliari e Sassari, dove sorgeranno campus sperimentali nei principali poli degli atenei. Ma le azioni di efficientamento energetico interessano un po’ tutte le strutture pubbliche, dalla stessa Regione agli enti strumentali, dai Comuni ai Consorzi industriali. Oltre 5 milioni di euro, infatti, saranno spesi per realizzare smart-grid negli immobili di viale Trento a Cagliari e in alcuni Assessorati, mentre sono già 53 gli interventi finanziati per gli edifici pubblici nell’Isola (complessivamente l’importo è di 58 milioni di euro) che dovranno essere realizzati entro il 2020. Ci sono risorse importanti anche per le amministrazioni pubbliche che intendono dotarsi di sistemi di accumulo e gestione dell’energia prodotta da rinnovabili, purché permettano di raggiungere almeno il 50% di autoconsumo istantaneo. Il bando, da 6,5 milioni di euro, è stato pubblicato quest’anno ed è stato un successo: 95 gli interventi finanziati su 120 domande pervenute. Un successo che ha spinto l’Assessorato a riaprire i termini per presentare i progetti, stanziando ulteriori 856mila euro. Infine, sempre nel 2018, è stata avviata l’attività di Audit energetico che precede gli interventi da realizzare sui principali edifici pubblici della Regione e su alcuni edifici di edilizia abitativa pubblica gestiti dall’AREA (Azienda Regionale per l’Edilizia Abitativa).

   

 

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Per la prima volta due fra le più importanti istituzioni (che apparentemente non hanno nulla in comune) pongono le basi per una forte collaborazione per lo sviluppo territoriale della città di Cagliari.

Infatti, il Teatro di Sardegna, insieme al Florio Foyer, sta mettendo le basi per la realizzazione del Centro Commerciale Naturale nell’area territoriale che vede interessata la zona del Teatro e dintorni, con il fine di rivitalizzare una area densamente popolata da piccole attività di impresa utilizzando gli spazi del teatro e quindi dando una forte connotazione culturale al CCN.

L’iniziativa, essendo la prima di tal genere, risulta di particolare interesse sotto diversi punti di vista: culturale, economico, sociale e ricreativo. L’obiettivo è quello di far incontrare i diversi interessi che fino ad ora sono stati separati, mettendo in rete tutti gli aspetti necessari per lo sviluppo del territorio.

Giovedì 8 novembre 2018, a partire dalle ore 10.00, al Teatro Massimo si svolgeranno gli incontri con gli operatori commerciali che sono interessati ad aderire a questo nuovo progetto di CCN, con il supporto dei tecnici della Confesercenti Provinciale di Cagliari.

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A Sant’Antioco ha aperto i battenti una nuova farmacia nel rione che sorge intorno a via Matteotti, in via Arturo Giacomina. La città, che conta circa 11mila e 100 abitanti, ha così una nuova struttura farmaceutica che va ad aggiungersi alle due in attività nel centro cittadino: una in Piazza Italia e l’altra, poco distante, in Piazza Umberto. Di estrema importanza è il fatto che trovi sede in un quartiere densamente popolato ma con pochi servizi al cittadino (l’inaugurazione si è tenuta nella giornata di ieri, entro i termini stabiliti dalla Regione).

«Salutiamo con entusiasmo l’avvio della nuova farmacia, che per noi rappresenta un ulteriore servizio assicurato ai cittadini in una zona della città che ha fortemente bisogno di servizi – spiega il sindaco Ignazio Locci -. Il quartiere che sorge intorno a via Matteotti, infatti, è ad alta densità di popolazione ma è evidente che, a parte qualche attività, mancano i servizi fondamentali quali, appunto, quelli farmaceutici. Auspichiamo che questa nuova struttura in via Matteotti possa rivitalizzare tutta l’area circostante, facendo anche da traino a nuove attività imprenditoriali.»

La nuova attività farmaceutica nasce grazie al “Concorso pubblico regionale straordinario per titoli per l’assegnazione di 90 sedi farmaceutiche disponibili per il privato esercizio nella Regione Sardegna” bandito dalla Regione Sardegna.

 

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Per il 18 novembre, giornata mondiale del diabete, la Consulta comunale Anziani di Iglesias e l’Associazione Diabete Iglesias Carbonia, hanno organizzato la Passeggiata della salute. La passeggiata, non competitiva, si snoderà nelle vie del centro storico di Iglesias per un tragitto di circa 4 chilometri.

Il raduno dei partecipanti è previsto alle ore 9,30 in Piazza Municipio e prima della partenza sarà possibile effettuare il test della glicemia con infermieri volontari.

Si prevede la partecipazione di qualche centinaio di persone fra ragazzi, adulti e anziani e ai partecipanti sarà distribuita gratuitamente una maglietta dell’evento e una bottiglietta d’acqua.

Saranno presenti, il Sindaco, la Giunta, i consiglieri comunali, dirigenti dell’ASSL di Carbonia, dirigenti delle organizzazioni sindacali dei pensionati CGIL-CISL-UIL e numerose associazioni di volontariato, sportive, culturali, musici e sbandieratori dei quartieri medievali.

Gli atleti iglesienti, Nicola Trentin campione olimpionico di salto in lungo e Carlo Chitti campione italiano velocista, saranno i testimonial dell’evento.

L’iniziativa, unica in Sardegna nel suo genere, ha lo scopo di richiamare l’attenzione sulle cause e sulle gravi complicazioni di questa subdola malattia.

Soprattutto, si vuole sensibilizzare le persone anziane, quelle più colpite dal diabete mellito tipo 2, a riflettere sui principali fattori di rischio comportamentali e sui benefici della prevenzione come l’attività fisica e la corretta alimentazione.

Il 92% delle persone affette da diabete ha il diabete mellito tipo 2 e il 60% sono ultrasessantacinquenni.

La Sardegna, assieme alla Finlandia, ha la più alta incidenza al mondo di persone affette da diabete e il trend d’incremento in Sardegna è di circa sei volte superiore al dato nazionale. Le stime elaborate all’anno 2016 dicono che in Sardegna ci sono oltre 110.000 casi di diabete e il tasso maggiore di persone affette da diabete è nel Sulcis Iglesiente con ben 10.084 casi. Si prevede che entro il 2030 queste cifre raddoppieranno se non si adotteranno misure valide d’informazione e di prevenzione.

Con una semplice e banale camminata di un’ora, per tre giorni la settimana, e a costo zero, si possono ottenere significativi benefici contro diabete, sovrappeso, ipertensione e stress.

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«Il Teatro Lirico di Cagliari si è dimostrato virtuoso dal punto di vista amministrativo-gestionale e merita di essere sostenuto con un intervento di patrimonializzazione da parte dello Stato.»

Lo hanno affermato oggi il senatore 5 Stelle Gianni Marilotti ed il sovrintendente della Fondazione Teatro Lirico di Cagliari Claudio Orazi, intervenuti presso la settima Commissione permanente del Senato, nell’ambito dell’indagine conoscitiva in materia di Fondo Unico per lo Spettacolo (Fus), durante la quale sono stati auditi i rappresentanti dell’Associazione Nazionale delle Fondazioni Lirico-Sinfoniche (Anfols).

Punto di partenza della audizione è stata la relazione del presidente dell’Anfols Cristiano Chiarot che ha rappresentato alla Commissione lo stato in cui versano le Fondazioni liriche italiane, evidenziandone gli aspetti positivi e negativi. Tra questi ultimi, il forte indebitamento del settore che, nonostante l’intervento dello Stato attraverso la legge Bray-Franceschini, supera i 400 milioni di euro, «frutto delle diminuzione delle risorse pubbliche disponibili negli ultimi decenni, una serie di perdite generate dalla natura giuridica ambigua, per finire con l’approvazione di leggi che si sono succedute in maniera disarmonica creando evidenti problemi nei bilanci».

Come sottolineato dal presidente dell’Anfols, gran parte di questo debito è però con lo Stato: «Pare legittimo, dunque, chiedere e porre all’attenzione della Commissione una soluzione coerente, ovvero che lo Stato trasformi il proprio credito in patrimonio per le Fondazioni che finalmente si vedrebbero riconosciute quella necessaria dotazione finanziaria che è nella loro stessa natura».

Intervenendo nella discussione, il sovrintendente della Fondazione Teatro Lirico di Cagliari Claudio Orazi ha quindi richiesto formalmente alla Commissione che un eventuale intervento di patrimonializzazione da parte dello Stato debba riguardare non solo le nove Fondazioni che hanno aderito alla legge Bray, ma anche le rimanenti, e tra queste Cagliari, che si sono dimostrate virtuose dal punto di vista amministrativo-gestionale ed hanno, con il fondamentale concorso di tutti i lavoratori, mantenuto l’equilibrio economico-finanziario richiesto dalla legge.

Tra i numerosi interventi, a più riprese, e viste le criticità che si ripresentano di anno in anno, è stata rilanciata l’idea di una “nazionalizzazione” delle Fondazioni per assicurare, anche attraverso una programmazione triennale, o quinquennale, maggiori certezze al settore e ai suoi ai lavoratori, garantendo un’estensione delle attività lirico-sinfoniche allargate ad un nuovo pubblico, in adesione ai valori socio-culturali ed economici previsti dalla Costituzione.

A tal proposito, il senatore 5 Stelle Gianni Marilotti ha affrontato il tema del rapporto tra formazione e lavoro, con particolare riferimento ai ruoli e ai rapporti tra Conservatori di musica e le Fondazioni Lirico-Sinfoniche, nell’intento di sviluppare quelle sinergie atte a garantire alle nuove generazioni quel futuro professionale che oggi viene negato. 

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«Il dietrofront sul polo di Ottana del Movimento 5 Stelle è un’apripista per approvare delle misure urgenti sul rilancio dell’area industriale del Nuorese.»

Lo rimarca il deputato di Forza Italia Pietro Pittalis, che riproporrà un emendamento già presentato nell’emiciclo di Montecitorio. «Mi pare che ci siano le condizioni per approvare un correttivo alla legge di stabilità dopo le dichiarazioni del deputato nuorese dei 5stelle Manca tese a riconoscere la crisi della piana industriale isolana. Il governo gialloverde ha già bocciato l’emendamento, ma l’obiettivo è ottenere il riconoscimento di un percorso mirato a ridare centralità al polo produttivo. Non può esserci sviluppo senza la ripresa industriale dell’area che si ritaglia nel centro della Sardegna. Occorre attivare gli strumenti per garantire un percorso che porti nuovi investimenti delle imprese – conclude Pietro Pittalis – ed assicuri ai lavoratori un sostegno al reddito.»

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Il comune di Carbonia ha pubblicato la graduatoria provvisoria relativa al contributo annuale alle associazioni sportive per lo sviluppo e la diffusione delle loro attività. 

Una misura di sostegno al mondo sportivo cittadino, prevista in base al vigente “Regolamento comunale per la concessione di contributi ed altri benefici economici in ambito sportivo”, approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 41 del 31 luglio 2018”.
«L’erogazione del contributo mira a incentivare l’attività delle società dilettantistiche operanti nell’ambito del territorio comunale affinché esse possano promuovere, incrementare e diffondere la pratica sportiva», ha detto il sindaco Paola Massidda.
«Si tratta di un giusto riconoscimento nei confronti delle associazioni di Carbonia, una cittadina che da sempre vanta una diffusa cultura sportiva, fondata su un gran numero di società che spesso si sono messe in luce a livello regionale raggiungendo risultati prestigiosi», ha aggiunto l’assessore dello Sport Valerio Piria.

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Questo pomeriggio, a Sestu, i militari dell’Aliquota Radiomobile del Norm di Quartu Sant’Elena hanno arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti J.A., 17enne sottoposto alla misura cautelare della permanenza in casa per minori. I militari, intervenuti per una lite in famiglia, hanno rinvenuto nella disponibilità del giovane 32 piante di cannabis indica. Il minore, al termine delle formalità di rito, è stato tradotto presso l’istituto penale per minorenni di Quartucciu, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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Il Consiglio di Amministrazione del Banco di Sardegna S.p.A., presieduto da Antonello Arru, ha approvato oggi il resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2018.

«Questi nove mesi del 2018 sono di tutta soddisfazione e rappresentano per il Banco un punto di svolta significativo, sia perché evidenziano un notevole miglioramento del profilo di rischio grazie alla cessione con garanzia GACS conclusa nel mese di giugno di 900 milioni di euro di sofferenze lorde (il 59% del totale a bilancio), sia perché confermano un trend positivo sul fronte della crescita reddituale e commerciale che aveva  già preso avvio nel passato esercizio – dice il Direttore Generale del Banco, Giuseppe Cuccurese -. Da un lato, la cessione delle sofferenze ha consentito di ridurne lo stock ad un valore netto contabile di 288 milioni, con un rapporto sofferenze/crediti netti  sceso al 4,2% dal 9,3% di fine 2017; anche per quanto riguarda gli UTP lo stock netto è sceso a 265 milioni, con un rapporto UTP/crediti netti in calo al 3,8% dal 5,4% di fine 2017. Ne consegue che lo stock complessivo di NPL netti è sceso a 566 milioni, riducendo il rapporto NPL netti/crediti netti all’8,2% dal 14,8% di fine anno. E’ aumentato, inoltre, il grado di copertura dei NPL, che è salito al 49%, con le sofferenze al 53,3% e gli UTP al 44,4%. Va peraltro evidenziato che l’obiettivo a tendere è quello di una successiva ulteriore riduzione degli stock, con il conseguente prospettico nuovo miglioramento dei rapporti sopra citati.»

«Questa rilevante operazione di derisking, unitamente alla elevata solidità patrimoniale del Banco (che presenta eccellenti indicatori di CET1 e Total Capital ratio superiori al 32% ed un patrimonio netto che copre tre volte le sofferenze nette) e al conseguente ottimo livello del Texas ratio sceso al 78,1%,  consentono di rafforzare strutturalmente la qualità del bilancio; se a ciò aggiungiamo la robusta liquidità e la crescente performance commerciale, si realizzano tutte le condizioni per dare nuovo impulso e prospettive alle potenzialità operative e reddituali del Banco, nell’ottica di un percorso virtuoso di crescita sostenibile – aggiunge Giuseppe Cuccurese -. Di buona rilevanza e soddisfazione l’utile netto di questi primi nove mesi che, per il solo Banco, sale a 36,5 milioni – in confronto alla perdita di 1 milione del settembre 2017 e a un utile di 8,9 milioni dell’intero 2017 – realizzato grazie sia alla consistente riduzione delle rettifiche di valore nette (-40 milioni) sia alla positiva performance dei ricavi, con gli interessi che crescono del 3,8% e le commissioni che crescono del 5,1%, mentre i costi operativi aumentano marginalmente dello 0,7% (+1,4 milioni) per effetto di oneri una tantum.»

«In leggera riduzione gli impieghi netti con clientela, dove nuove erogazioni per oltre 610 milioni di euro hanno in buona parte compensato i consistenti rimborsi rateali e le scadenze; continua la buona crescita dei mutui casa, che registrano un erogato nei primi nove mesi di oltre 280 milioni, così come si confermano in crescita le erogazioni di prestiti personali e le cessioni del quinto veicolate sulla Banca di Sassari. Sul fronte della raccolta, la diretta da clientela sale dello 0,6%, il risparmio gestito e le polizze assicurative crescono rispettivamente del 5,1% e del 6,1%, a conferma della fedeltà e fiducia che ci riservano i nostri clienti – conclude Giuseppe Cuccurese -. Più che positiva anche la dinamica clienti, in crescita sia sul fronte privati sia imprese, che a fine settembre sono saliti complessivamente a quasi 624mila unità.»

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«Abbiamo impiegato tutte le nostre migliori energie per realizzare in Sardegna una formazione di qualità, sulla base delle esigenze manifestate dai territori e in linea con le priorità di Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva.»

Lo ha dichiarato l’assessore regionale del Lavoro, Virginia Mura, intervenuta oggi al convegno “Le opportunità dell’ICT in Sardegna, volano della nuova occupazione”. L’evento che dà il via ad ENTER Training, uno dei 142 progetti finanziati attraverso i bandi regionali “Green e Blue economy”, è stata l’occasione per fare il punto sulle misure previste dal POR FSE 2014-2020, in attuazione della “Smart Specialisation Strategy” europea.

«Ci siamo concentrati – ha aggiunto l’assessore del Lavoro – in sette aree di specializzazione, che in Sardegna mostrano il maggiore potenziale competitivo di innovazione: ICT, biomedicina, agrifood, aerospazio, turismo e beni culturali, reti intelligenti per la gestione efficiente dell’energia. Abbiamo impegnato oltre 58 milioni di euro attraverso gli avvisi “Green e blue economy”, per progetti finalizzati sia alla creazione di lavoro dipendente, sia alla nascita di nuove imprese e allo sviluppo del lavoro autonomo, in linea con le richieste del mercato. Abbiamo, inoltre, previsto significative riserve in favore delle donne. E per i beneficiari con un’idea imprenditoriale prevediamo la possibilità di accedere al microcredito. Con questa e tante altre misure varate dalla Giunta – ha concluso Virginia Mura – abbiamo invertito la rotta dalle politiche passive alle politiche attive del lavoro. Grazie ad una gestione efficace del Fondo Sociale Europeo abbiamo garantito una formazione professionale di qualità, la più importante politica attiva del lavoro esistente, che ci ha consentito di incidere sulla disoccupazione.»