28 November, 2024
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C’è grande attesa per lo sbarco dei Cavalieri Templari in Sardegna, a Portoscuso, previsto venerdì 9 e sabato 10 novembre.

Venerdì, a partire dalle 13.00, Cavalieri e Dame arriveranno all’Hotel Panorama e alle 20.00 è fissato il conviviale cavalleresco presso un ristorante convenzionato con l’hotel.

Sabato mattina, alle ore 10.30, convention “Le Tracce dei Templari in Sardegna”, presso il comune di Portoscuso, con i saluti del sindaco  Giorgio Alimonda e dell’assessore della Cultura Sara Marrocu e dell’Amministratore dell’Isola Piana dr.ssa Romina Pipia. Interverranno come relatori: il Gran Priore Internazionale dei Cavalieri Templari Cristiani Jacques De Molay – Poveri Cavalieri di Cristo Fr. Massimo Maria Civale duca di San Bernardo; il priore della Sardegna Gran Dama dr.ssa Marisa Buzzin; lo storico Angelo Mascia già sindaco per 10 anni di Sardara autore e scrittore del romanzo storico Boe Muliake il Re templare che ripercorre le vicissitudine di un erede al trono durante le guerre del 1106 e i Saraceni in Sardegna. E’ prevista anche la presenza della principessa Maria Teresa Obinu, discendente dalla linea Borbone di Spagna.

Ore 13.00 Pranzo Templare presso il ristorante convenzionato

Ore 15.30 Imbarco per l’Isola Piana per lo sbarco dei Templari e relativa processione fino alla Chiesetta Templare

Ore 16.30 Cerimonia e rito della vestizione

Ore 17.30 Imbarco per Portoscuso

Ore 20.30 Cena Conviviale Cavalleresco e Premiazione.

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Venerdì 9 novembre, alle ore 11.15, nella Sala Lilliu della Biblioteca Regionale, in viale Trieste 137, a Cagliari, verranno presentati i risultati della ricerca “L’impatto della visione della fiction «L’isola di Pietro» sulla promozione turistica della Sardegna”.

Interverranno:

Barbara Argiolas, assessore regionale del Turismo, Artigianato e Commercio,

Nevina Satta, direttore della Fondazione Sardegna Film Commission,

Michele Casula, partner Ergo Reasearch e responsabile della ricerca,

Daniele Passani, responsabile attività produttive Lux Vide,

Umberto Gnoli, sceneggiatore e responsabile di progetto “L’isola di Pietro”,

Marco Rosi, responsabile comunicazione e business development Lux Vide,

Giacomo Centola, organizzatore generale “L’isola di Pietro”.

 

 

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E’ stata presentata questa mattina, nella Sala Transatlantico del Consiglio regionale, la prima edizione del Premio regionale “Gianni Massa” sui temi delle disparità di genere. Erano presenti i relatori: Mario Cabasino, presidente del Corecom Sardegna, Susi Ronchi, coordinatrice di Giulia giornaliste Sardegna, Gianfranco Ganau, presidente del Consiglio della Regione Sardegna, Francesco Mola, Prorettore Vicario dell’Università di Cagliari, Maria Grazia Caligaris, presidente dell’associazione “Socialismo Diritti Riforme”.

Inoltre sono intervenuti alcuni dei nomi storici del giornalismo in Sardegna quali Franco Siddi, Gianni Filippini, Gianni De Candia, e ancora Cristina Maccioni, Marzia Cilloccu, assessore delle Attività produttive, Turismo e Politiche delle Pari opportunità del Comune di Cagliari, Dandy Massa, figlio di Gianni Massa a cui è dedicato il Premio, Tiziana Troja delle Lucido Sottile che ha curato la drammaturgia e la regia dello spettacolo teatrale “La conosci Giulia?”, promosso dal Corecom e da Giulia giornaliste Sardegna.

«Ringrazio il Corecom per il grande lavoro che sta portando avanti, rispondendo appieno in questi anni al mandato che il Parlamento sardo e questa Presidenza gli ha dato al momento del suo insediamento – ha detto il presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau -. Per noi è stato da subito evidente appoggiare la scelta, accogliendo la richiesta di patrocinio, di lavorare al progetto per istituire un premio regionale intitolato a Gianni Massa e dedicato a Piera Mossa. Quando la memoria di figure così autorevoli e significative che hanno contribuito a rendere migliore la nostra terra serve a promuovere iniziative di questo genere, credo sia il modo migliore e forse più giusto per onorarle e ricordarle. Un plauso va anche all’associazione “Giulia giornaliste Sardegna” per il contributo e la collaborazione che sta offrendo al Corecom in questi mesi, non solo con l’organizzazione del premio ma anche per la realizzazione dello spettacolo “La conosci Giulia”. Dopo il successo cagliaritano, lo spettacolo verrà replicato anche a Sassari, a gennaio al teatro Verdi, nell’ottica di un’attività di decentramento anche dei servizi che in questi anni abbiamo portato avanti insieme al Corecom.»

«Parto da un dato molto aggiornato che ci fa riflettere: siamo molto lontani oggi dal trovare una pari rappresentanza all’interno dell’informazione, tra i generi – ha detto Susi Ronchi, coordinatrice di Giulia giornaliste –. Lo spazio mediatico riservato alle donne è solo il 21% e da lì non ci allontaniamo, un dato fermo da anni. Uno spazio dedicato alle donne come voci qualificate, come esperte. Cosa significa? Che il restante spazio del 79% è riservato agli uomini. Ne consegue che il mondo è raccontato, visto e interpretato sotto un unico punto di vista, con occhi e con voci di uomini. Quindi noi, Giulia giornaliste, con questo primo Premio regionale sulla parità di genere vogliamo prima di tutto arrivare a tutte le fasce di età tra scuola, università e professione, per orientare l’opinione pubblica su queste tematiche e superare insieme questo squilibrio del 79% che al giorno d’oggi è veramente diventato inaccettabile. Il premio è dedicato al giornalista Gianni Massa, per me un grande maestro, e per la sezione “Giornalismo” abbiamo proposto al Corecom che fosse intitolato a una donna, Maria Piera Mossa, regista e programmista della sede Rai Sardegna. Una professionista che malgrado non fosse iscritta all’Ordine dei Giornalisti ha portato avanti un grande lavoro di informazione sulla cultura e sulla identità della Sardegna. Ci ha lasciato decine e decine di documentari e filmati che sono stati super premiati. È stata inoltre una donna attentissima alle questioni di genere, e ha lavorato all’interno del centro di produzione Rai finché era attivo.»

«Il motivo principale del mandato del Rettore è quello di portare l’Università fuori dall’Università e quindi questa diventa un’occasione ghiotta per fare questa operazione, e per questo ringraziamo abbiamo aderito all’invito del Corecom e di Giulia giornaliste per collaborare alla realizzazione del premio Gianni Massa – ha sottolineato Francesco Mola, prorettore vicario dell’Università di Cagliari -. Ci sarebbero tanti motivi per giustificare il perché. Io sono anche il presidente del Comitato di garanzia dell’Ateneo dove trattiamo anche i temi della parità di genere. Uno per tutti è legato a quello che fa l’Università: la ricerca. Per definizione “discriminazione” e “ricerca” non vanno mai a braccetto. Anzi. Per un ricercatore accettare la discriminazione significa fare ricerca nascondendo dei risultati, nascondendo quindi l’evidenza, e questo non appartiene al nostro modo di operare. L’impegno quindi diventa un meccanismo fondamentale e questo impegno della ricerca si rivolge anche alla didattica. E la prossima settimana proprio nell’ambito delle comunicazioni verrà presentato il Corso magistrale di produzioni multimediali. Era un corso che mancava, una cosa importante proprio perché tra Cagliari e Sassari si possa dare la possibilità ai nostri giovani di rimanere qui a fare quello che poi per necessità farebbero fuori dall’isola.»

«Ringrazio tutti i presenti che hanno accolto calorosamente il nostro invito a partecipare: il Presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau, il Prorettore dell’Università di Cagliari Francesco Mola,  Susi Ronchi coordinatrice di Giulia giornaliste Sardegna, Maria Grazia Caligaris, presidente dell’associazione “Socialismo Diritti e Riforme”, la Commissaria delle Pari opportunità, l’Ordine degli Avvocati, tutte le associazioni di donne quali i centri antiviolenza, Maria De Matteis, con cui abbiamo portato avanti un bel lavoro sulla tutela dei minori, i maestri del giornalismo, Gianni Filippini, direttore storico dell’Unione Sarda, Gianni De Candia, Franco Siddi, Giorgio Greco, Mauro Manunza, Filippo Peretti, e tantissimi colleghi», ha detto Mario Cabasino, presidente del Corecom Sardegna.

«Ringrazio il presidente Gianfranco Ganau per l’ospitalità, Mario Cabasino per essere riuscito a promuovere e sostenere con determinazione il Premio “Gianni Massa” – ha detto Maria Grazia Caligaris, presidente dell’associazione “Socialismo Diritti Riforme”. Grazie anche a Giulia giornaliste e a Susi Ronchi per avermi concesso questa opportunità. Gianni Massa è stato socio fondatore, ideologo e segretario della associazione “Socialismo Diritti e Riforme”, l’unica in Sardegna che entra nei penitenziari, che vuole dare voce ai diritti in un periodo in cui il rispetto delle prerogative dei cittadini senza aggettivi e delle comunità sono spesso calpestate. Un’associazione che cerca di interpretare e dare corpo allo spirito di Gianni Massa, un giornalista integerrimo, militante, idealista: un giornalista che è entrato nella storia della professione per le scelte che ha fatto.»

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Secondo appuntamento domenica 11 dicembre a Iglesias con il XX Festival internazionale di musica da camera, organizzato dall’associazione Anton Stadler.

Alle 19.00, nello storico Teatro Electra, arriva “Sonate e fantasie” concerto che vedrà sul palco Giuseppe Nese, considerato tra i flautisti italiani più interessanti della nuova generazione, e Gabriella Orlando, pianista chiamata a esibirsi nelle sale da concerto di tutto il mondo e che vanta anche collaborazioni con attori come Michele Placido, Sergio Rubini e Paola Gasmann.

La serata proporrà un raffinato itinerario musicale attraverso arie d’opera e celebri capolavori della letteratura flautistica.Temi che si rincorrono e si fondono in una elaborazione coinvolgente e di grande interesse musicale con arrangiamenti originali e ricercate rivisitazioni dei capolavori operistici più importanti per un’ora di grande musica. Musiche da Johann Sebastian Bach a Gaetano Donizetti sino a Paul-Agricole Genin.

Il costo dei biglietti è di 7 (platea) e 5 (logge) euro. Per gli studenti della Scuola civica di musica, della Scuola media a indirizzo musicale e del Conservatorio di Cagliari l’ingresso è di 3 euro.

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La stagione di pesca dei ricci di mare partirà il 15 novembre, con la conferma delle regole approvate lo scorso anno e un impegno ancora maggiore nella lotta all’abusivismo. È la sintesi dell’incontro di questa mattina fra l’assessore dell’Agricoltura con delega alla Pesca Pier Luigi Caria ed i rappresentanti di categoria dei ricciai che godono delle autorizzazioni di pesca concesse dalla Regione, convocati dall’Assessore per fare un bilancio a un anno dall’approvazione delle nuove direttive, in vista della firma del decreto per la stagione 2018/2019.

«L’incontro è stato molto positivo – dichiara l’assessore Pier Luigi Caria – gli operatori e le associazioni di categoria hanno mostrato di aver apprezzato tutte le novità inserite nel decreto dello scorso anno, e di volerle confermare. Condivido la necessità espressa dal tavolo di una lotta ancora più serrata all’abusivismo per cui domani, alla riunione del Comitato Pesca, chiederò alle autorità  l’impegno a intensificare i controlli e uno sforzo per uniformare l’interpretazione delle regole in tutto il territorio regionale. Chiederò inoltre al Prefetto la convocazione di un tavolo che veda la partecipazione di tutti gli organi di controllo, degli operatori e delle associazioni di categoria, per fare il punto sulla situazione dei controlli nella stagione 2017/2018 e condividere le azioni da mettere in campo nella nuova stagione che sta per iniziare.»

Il nuovo decreto confermerà, dunque, le direttive già approvate per la scorsa stagione, con lo scopo di regolamentare il comparto e difendere la risorsa. I pescatori professionisti che operano dalle imbarcazioni, potranno raccogliere, giornalmente, massimo 4 ceste (2.000 ricci), mentre quelli che lavorano dalla riva dovranno rispettare un limite giornaliero di 2 ceste (1.000 esemplari). È di massimo 7 ceste (3.500 ricci) invece, la quantità consentita per 2 operatori e assistente con la stessa imbarcazione.

L’orario di prelievo e sbarco, per pescatori marittimi e professionali, è stabilito dalle ore 6.00 alle 13.00. Confermato l’obbligo di comunicazione giornaliera di area, orario inizio e fine prelievo all’Autorità marittima competente e l’obbligo di compilazione giornaliera del giornale di pesca del riccio di mare prima dello sbarco.

La pesca sportiva sarà consentita nelle giornate di sabato, domenica e festivi.

Confermata anche l’importanza della giornata di fermo pesca settimanale, finalizzata a garantire una maggior tutela della risorsa e a contrastare l’abusivismo.

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E’ tutto pronto alla piscina Sciorba di Genova per la 45ª edizione del Trofeo Nico Sapio, in memoria del giornalista scomparso nella tragedia aerea di Brema nel 1966. L’evento, a cura di Genova Nuoto e My Sport in collaborazione con la Federazione Italiana Nuoto e il patrocinio di Regione Liguria (ente promotore) e Comune di Genova, richiamerà, da venerdì a domenica prossimi, 1.595 atleti (oltre tremila presenze gara) in forza a 103 società.

Il valore di questa straordinaria manifestazione natatoria internazionale è certificato dalla presenza di numerose stelle azzurre e internazionali, molte delle quali alla ricerca dei tempi limite in vista della partecipazione ai Mondiali in vasca corta programma a Hangzou (Cina). Spicca il ritorno, a un anno di distanza dalla sua ultima partecipazione, di Federica Pellegrini. Inizia da Genova la quinta campagna olimpica della portabandiera azzurra di Rio de Janeiro 2016: Federica, campionessa olimpica a Pechino 2008 ed argento ad Atene 2004, tornerà a esprimersi nella distanza a lei più congeniale, i 200 stile libero, ma sarà iscritta anche nei 50 e nei 100.  

La Sciorba ospiterà anche le prime performance 2018-2019 di altri campioni, in totale 15 medaglie europee. Brillerà la stella di Simona Quadarella, già presente al Sapio nel 2017 e protagonista agli Europei di Scozia con il fantastico tris di ori ottenuto nei 400, 800 e 1500 stile libero. Attenzione anche ad altri due eccellenze laureatisi campioni a Glasgow: Alessandro Miressi, primatista italiano nei 100 stile libero, e Piero Codia, oro nei 100 farfalla. Dopo l’ultima esperienza nel 2016, c’è il ritorno di Gabriele Detti,  campione mondiale in carica negli 800 stile libero (bronzo a Rio nei 400 e nei 1500).

Arriveranno a Genova, anche Ilaria Cusinato, capace di firmare in Scozia due splendidi argenti nei 200 e 400 misti, Fabio Scozzoli, argento nei 50 rana e bronzo nella 4×100 mista mista agli Europei insieme anche a Miressi ed Elena Di Liddo, bronzo continentale nei 100 farfalla. Nella stessa gara, anche Ilaria Bianchi vuol esser protagonista.  Tra i migliori ranisti, ci sono anche Luca Pizzini, bronzo a Glasgow nei 200, la genovese Martina Carraro e Arianna Castiglioni, terza nei 50, 100 e nella 4×100 mista.

Sono arrivate inoltre le conferme delle azzurre Erika Ferraioli, Sara Franceschi, Alessia Pollieri, Nicoletta Ruperti, Silvia Scalia, Carlotta Toni e Carlotta Zofkova. In campo maschile, saranno presenti anche Luca Dotto, Matteo Rivolta, Simone Sabbioni, Domenico Acerenza, Matteo Ciampi, Nicolò Martinenghi, Ivano Vendrame, Andrea Vergani e Matteo Zuin. Al Nico Sapio ci sarà un azzurro in più. E’ Santo Condorelli, quarto alle Olimpiadi di Rio nei 100 stile libero, che ha completato l’iter per acquisire la cittadinanza sportiva italiana.

Di grande rilievo anche la partecipazione internazionale. Alla Sciorba gareggeranno gli americani Kathleen Baker, la regina mondiale del dorso e neoprimatista con 58” netti sui 100, Lia Neal (plurimedagliata velocista bronzo a Londra e argento a Rio nella staffetta), Michael Chadwick (campione del mondo in carica con la staffetta 4×100 stile libero e oro agli Europei di Londra 2016), l’olandese Dion Dreesens campione d’Europa nella stessa rassegna con la 4×200. Il Trofeo Nico Sapio avrà anche un valore importante per il nuoto paralimpico grazie all’inserimento, sabato, dei 100 stile libero con la partecipazione di Francesco Bocciardo, oro alle Paralimpiadi di Rio 2016 e pluricampione mondiale ed europeo.

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Un gruppo di intellettuali ha proposto un appello alla mobilitazione per impedire la disgregazione dell’Unione europea. Noi condividiamo l’obiettivo di questo appello. Nel raccoglierlo abbiamo anche reso esplicite le motivazioni di chi, come noi, considera che i principi autonomistico e federalista debbano ispirare la costruzione dell’Unione europea e lo sviluppo della democrazia in Sardegna e in Europa.

La situazione dell’Italia si sta avvitando in una spirale distruttiva. L’alleanza di governo diffonde linguaggi e valori lontani dalla cultura europea e occidentale dell’Italia. Le politiche progettate sono lontane da qualsivoglia realismo e gravemente demagogiche. Nella mancanza di una seria opposizione, i linguaggi e le pratiche dei partiti di governo stanno configurando una sorta di pensiero unico, intriso di rancore e di risentimento. Il popolo è contrapposto alla casta, con un’apologia della rete e della democrazia diretta che si risolve, come è sempre accaduto, nel potere incontrollato dei pochi, dei capi. L’ossessione per il problema dei migranti, ingigantito oltre ogni limite, gestito con inaccettabile disumanità, acuisce in modi drammatici una crisi dell’Unione europea che potrebbe essere senza ritorno.

L’Europa è sull’orlo di una drammatica disgregazione, alla quale l’Italia sta dando un pesante contributo, contrario ai suoi stessi interessi. Visegrad nel cuore del Mediterraneo: ogni uomo è un’Isola, ed è ormai una drammatica prospettiva la fine della libera circolazione delle persone e la crisi del mercato comune.

È diventata perciò urgentissima e indispensabile un’iniziativa che contribuisca a una discussione su questi nodi strategici. In Italia esiste ancora un ampio spettro di opinione pubblica, di interessi sociali, di aree culturali, disponibile a discutere questi problemi e a prendere iniziative ormai necessarie. Perché ciò accada è indispensabile individuare, tempestivamente, nuovi strumenti in grado di ridare la parola ai cittadini che la crisi dei partiti e la virulenza del nuovo discorso pubblico ha confinato nella zona grigia del disincanto e della sfiducia, ammutolendoli.

Per avviare questo lavoro – né semplice né breve – è indispensabile chiudere con il passato e aprire nuove strade all’altezza della situazione, con una netta ed evidente discontinuità, rovesciando l’idea della società liquida, ponendo al centro la necessità di una nuova strategia per l’Europa, denunciando il pericolo mortale per tutti i paesi di una deriva sovranista, che in parte è anche il risultato delle politiche europee fin qui condotte.

C’è una prossima scadenza, estremamente importante, che spinge a mettersi subito in cammino: sono ormai alle porte le elezioni europee. C’è il rischio che si formi il più vasto schieramento di destra dalla fine della seconda guerra mondiale. La responsabilità di chi ha un’altra idea di Europa è assai grande. Non c’è un momento da perdere. Tutti coloro che intendono contribuire all’apertura di una discussione pubblica su questi temi, attraverso iniziative e confronti in tutte le sedi possibili, sono invitati ad aderire.

A questo appello, proposto da Massimo Cacciari, Enrico Berti, Michele Ciliberto, Biagio de Giovanni, Vittorio Gregotti, Paolo Macrì, Giacomo Manzoni, Giacomo Marramao, Mimmo Paladino, Maurizio Pollini, Salvatore Sciarrino, apportiamo le nostre ragioni di autonomisti e federalisti.

L’Unione Europea è una costruzione ancora imperfetta, che attraversa un momento di seria difficoltà, ma non dobbiamo dimenticare il ruolo fondamentale che essa ha svolto nel promuovere la preservazione della pace e l’affermazione dei diritti di cittadinanza, lo sviluppo economico e la stabilità monetaria. La crisi attuale può essere superata soltanto con il suo rafforzamento politico, nella prospettiva di una costituzione federale, capace non solo di contemperare gli interessi dei diversi stati e nazioni, ma di porre al centro dell’azione di governo i diritti civili e sociali di tutte le popolazioni, portando inoltre a Bruxelles e Strasburgo la voce delle autonomie regionali e locali.

Delle conquiste e valori dell’Unione Europea sono buoni testimoni, anche in Sardegna, i nostri giovani, quando sono coinvolti nei programmi europei di mobilità studentesca, quando prestano servizio in Università e centri di ricerca, enti ed imprese dei Paesi dell’Unione, o quando sono comunque costretti a emigrare e si trovano a progettare il loro futuro in un orizzonte di promesse e aspettative che per loro è ormai soltanto europeo, senza che per questo debbano rinunciare a coltivare la propria identità di sardi e di italiani.

La Sardegna ha peraltro largamente beneficiato e continua a beneficiare, in molteplici forme, di finanziamenti europei erogati alle regioni più svantaggiate sulla base del meccanismo redistributivo delle risorse comunitarie previsto da quel medesimo trattato d Maastricht che ha introdotto l’euro come moneta unica dell’Unione. La battaglia da fare in Sardegna non è contro l’Unione, ma per una maggiore integrazione europea, con il riconoscimento della condizione di insularità, una più equa rappresentanza nel Parlamento europeo, e una partecipazione più diretta – nel quadro di una evoluzione in senso federale – alle varie istanze del governo comunitario.

Le prossime elezioni europee sono imminenti e decisive per il futuro dell’Unione, che può essere messo a rischio dalla saldatura che sembra profilarsi tra tutte le componenti di una destra sciovinista, xenofoba e retrograda. Noi siamo per un’Europa riformata, ispirata dai principi dell’autonomismo e del federalismo, della solidarietà e dell’equità sociale.

Paola Atzeni, Salvatore Cherchi, Giovanna Medau, Gian Giacomo Ortu, Gianmario Demuro, Cristina Deidda, Ivana Russu, Antonangelo Casula, Antonello Pirotto, Mario Pinna, Benedetto Barranu, Vasco Decet, Carlo Prevosto, Carlo Marras, Paolo Russu, Roberto Murgia, Paolo Toxiri, Francesco Carboni, Daniela Piras

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E’ stato riaperto, dopo 4 anni, il Palazzetto dello Sport di Cortoghiana. Sabato scorso si è disputata la partita di volley tra la Pallavolo Sulcis e Oristano, prima gara ufficiale nel palazzetto di via Bresciano, che risultava inagibile dal dicembre del 2014.

«Dopo circa 4 anni la struttura sportiva è stata restituita alla città ed è nuovamente utilizzabile dagli atleti. Siamo felici di poter riconsegnare alla frazione di Cortoghiana un importante polo di aggregazione, socializzazione e integrazione per tanti giovani amanti dello sport», ha detto il sindaco Paola Massidda. 

«I lavori sono stati eseguiti dalla So.Mi.Ca. e sono consistiti principalmente nell’impermeabilizzazione del tetto nella parte sopra il campo da gioco, unitamente alla finitura protettiva contro i raggi ultravioletti nella parte sopra gli spogliatoi e alla manutenzione e riqualificazione interna al Palazzetto, che ora è finalmente fruibile», ha precisato l’assessore alle Manutenzioni Gian Luca Lai.

«Un bel risultato per la nostra città, ottenuto grazie all’impegno dell’Amministrazione Comunale e delle associazioni sportive che hanno creduto nel progetto di rilancio di una struttura tra le più importanti in città, capace di ospitare gare di diverse discipline, dalla pallavolo al fitness, dalla danza al ballo», ha spiegato l’assessore dello Sport Valerio Piria.

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Ancora una volta Poste è alla ricerca di portalettere da assumere in tutta Italia. Alla selezione può partecipare anche chi ha già preso parte ad un precedente annuncio senza aver ricevuto risposta. Ai candidati non sono richieste specifiche conoscenze professionali. Coloro i quali supereranno la prima fase di selezione potranno essere contattati dal personale di Poste Italiane per il completamento della seconda fase del processo di selezione. I requisiti richiesti sono sempre quelli degli annunci precedenti, e cioè: diploma di scuola media superiore o diploma … 

L’articolo completo è consultabile nel sito: http://suntini.it/diariolavoro_poste_nov_2018.html .

 

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Domani, mercoledì 7 novembre, dalle 9,30, nella palestra San Nicola di Oristano, si conclude il 1° Campionato regionale CSEN di Football integrato. Sei le partite in programma per l’ultima giornata della competizione sportiva che fa giocare insieme atleti con disabilità e non disabili, trasformando lo sport in un’opportunità di crescita sociale e individuale.

Al termine dei sei incontri si svolgerà la cerimonia di premiazione della squadra vincitrice del campionato che porterà le due migliori formazioni a rappresentare la Sardegna al Campionato Europeo che si giocherà a Sennori nel mese di dicembre.

Questo il programma dell’ultima giornata di campionato e la classifica attuale:

Partite della mattina

Aquile Onlus (Alghero) – Una Ragione in più (Oristano)

Gli Equilibristi (San Giovanni Suergiu) – Special Team (Macomer)

Il Gabbiano (Oristano) – Sporty (Oristano)

Partite del pomeriggio

Una Ragione in più (Oristano) – Aquile Onlus (Alghero)

Special Team (Macomer) – Gli Equilibristi (San Giovanni Suergiu)

Sporty (Oristano) – Il Gabbiano (Oristano)

Le sfide del pomeriggio e la cerimonia di premiazione saranno trasmesse in diretta streaming web sui canali social di Directa Sport Live Tv e Csen Sardegna a partire dalle ore 14,30.

Classifica

1. Gli Equilibristi         24

2. Sporty                      12

3. Una Ragione in più  10

4. Special Team           10

5. Il Gabbiano                7

6. Aquile onlus               7