29 November, 2024
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Si conclude domani, martedì 6 novembre, dalle ore 10.00, nell’aula magna del Liceo Classico “G. Siotto Pintor” di Cagliari (Viale Trento, 103), con la conferenza storico-culturale incentrata sul tema della Grande Guerra, sulle cause che hanno scatenato il primo conflitto mondiale e sul contributo risolutivo dato dall’Italia per giungere alla vittoria dell’Intesa, il progetto scolastico “Trincee profonde del ‘900.

Si tratta dell’ultima “tappa” del ciclo di conferenze storico-culturali a favore degli studenti, promosso dal Comando Militare Esercito Sardegna, realizzato in collaborazione con Comitato Sardo Grandi Eventi, di concerto con Regione Autonoma Sardegna, Club modellismo storico Cagliari e Ufficio Scolastico Regionale Sardegna, per commemorare il centenario della fine della Prima Guerra Mondiale.

In apertura, l’introduzione e presentazione del progetto di analisi storica e culturale incentrato sulla ricorrenza del 100° anniversario della fine della Grande Guerra, da parte del Comandante del Comando Militare Esercito Sardegna, Generale di Divisione Giovanni Domenico Pintus; a seguire l’intervento del professor Luciano Carta, che terrà una conferenza dal titolo “Un Paese della Sardegna nella Grande Guerra”, e del professor Aldo Accardo, che focalizzerà la sua esposizione sul significato intrinseco che si cela dietro il titolo del progetto storico-culturale “Trincee profonde del ‘900”.

In chiusura sarà dato ampio spazio a domande e riflessioni.

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A partire da domenica 11 novembre, dalle 10.30 alle 12.00, chi desidera scoprire questa celebre disciplina sportiva avrà l’occasione di cimentarsi sul campo seguendo gli insegnamenti di maestri professionisti. I corsi, rivolti ad adulti e bambini, sono completamente gratuiti e prevedono un massimo di 10/12 persone per corso. 

Si tratta di un’iniziativa che fa parte del programma di attività “Smeralda Holding per il Territorio” e che la società del Gruppo Qatar Holding riserva alla comunità locale per far conoscere questa disciplina prestigiosa e aumentare le attività di svago e sport nei mesi invernali. Le attività finalizzate alla diffusione di una sana pratica sportiva hanno per Smeralda Holding un ruolo di primo piano, poiché rappresentano uno straordinario strumento di aggregazione e inclusione sociale, oltre che di accrescimento personale.

Sarà possibile manifestare il proprio interesse a partecipare ai Corsi di Golf contattando la segreteria organizzativa di Smeralda Holding. I posti e saranno assegnati in base all’ordine cronologico con cui sarà presentata la richiesta di partecipazione. Le lezioni, dalla durata di un’ora e mezza, inizieranno domenica 11 novembre e si concluderanno domenica 2 dicembre.

La partecipazione è completamente gratuita, grazie al contributo di Smeralda Holding.

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«Abbiamo ritenuto opportuno, per l’importanza del progetto, organizzare nei territori momenti di discussione e approfondimento sui vantaggi delle nuove reti di videosorveglianza e, soprattutto, sugli aspetti tecnici che i Comuni devono affrontare nella realizzazione delle reti. La Giunta ha deciso di destinare, nella seconda fase, 16 milioni e 930mila euro per finanziare tutti i Comuni, nessuno escluso, che possono così dotarsi dei nuovi sistemi di controllo e monitoraggio con l’intento di innalzare i livelli di sicurezza. La Sardegna è la prima regione italiana a dotarsi di un sistema molto avanzato sul piano tecnologico in un quadro di coordinamento con le centrali delle forze di polizia. Lavoriamo in stretto raccordo con le Prefetture, l’Anci e con gli amministratori locali che avvertono la necessità di avere una efficiente rete di controllo e di monitoraggio del territorio allo scopo di prevenire episodi che violano i principi su cui si basa la civile convivenza. Solo con la massima coesione istituzionale e territoriale si possono raggiungere risultati importanti.»

Lo ha detto l’assessore degli Affari generali Filippo Spanu intervenuto a Sassari, nella sala convegni di PromoCamera, all’incontro promosso dalla Regione per offrire informazioni a sindaci, assessori, tecnici comunali e cittadini sull’avviso con il quale l’intervento, promosso dalla Regione, viene esteso a tutti i centri della Sardegna. L’obiettivo è quello di avere sistemi tecnologici di monitoraggio e controllo per assicurare nei contesti urbani condizioni ambientali di sicurezza e favorire la prevenzione e il contrasto di attentati e atti intimidatori ai danni degli amministratori locali.

Sono intervenuti, oltre all’esponente della Giunta Pigliaru, il presidente dell’ANCI Sardegna Emiliano Deiana, l’assessore delle Politiche per le Infrastrutture della Mobilità Urbana del comune di Sassari Antonio Piu ed il direttore generale dell’assessorato degli Affari generali Antonello Pellegrino insieme a Piero Berritta e Francesco Mugheddu che fanno parte del gruppo di lavoro che segue da vicino il progetto.

Filippo Spanu ha annunciato che «per agevolare i Comuni sarà prorogato di almeno due settimane il termine per la presentazione delle domande, originariamente previsto il prossimo 16 novembre. Le modalità del bando, basato su una procedura “a sportello” – ha spiegato l’assessore Filippo Spanu – rendono spedito l’iter per l’acquisizione delle risorse e per l’avvio delle opere».

Sinora 120 Comuni, su un totale di 267 centri coinvolti in questa seconda fase, hanno presentato la domanda per ottenere il finanziamento.

Il presidente dell’Anci Sardegna Deiana ha sottolineato che «le reti di videosorveglianza sono infrastrutture materiali molto utili per le comunità con funzione di arginare reati anche gravi e atti di vandalismo e di supporto alle forze di polizia nello svolgimento delle indagini».

La domanda di finanziamento deve essere redatta esclusivamente on line. La richiesta di contributo si può trovare al seguente indirizzo:http://www.regione.sardegna.it/retisicurezza-fase2/. Allo stesso indirizzo è reperibile tutta la documentazione relativa al procedimento.Trattandosi di fondi POR FESR 2014-2020, la tempistica di realizzazione degli interventi da parte dei soggetti beneficiari segue i vincoli assunti dalla Regione nei confronti dell’Unione Europea. I progetti dovranno essere conclusi e rendicontati entro il termine perentorio del 31 luglio 2020. Gli enti locali dovranno avviare le attività di realizzazione della rete di sicurezza locale entro 30 giorni dalla data di ricevimento del contributo procedendo con l’avvio delle fasi progettuali dell’intervento.

Il prossimo 9 novembre contenuti e finalità del nuovo avviso per le reti di videosorveglianza saranno illustrati nel corso di un incontro in programma a Cagliari, nella sede dell’Ex Cisapi.

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Sono arrivate da tutto il mondo, dal Messico alla Siberia, da Cipro al Senegal, le 220 iscrizioni all’11° Premio Andrea Parodi, l’unico concorso italiano dedicato alla world music, che terrà le sue finali dall’8 al 10 novembre come sempre a Cagliari, al Teatro Auditorium Comunale di Piazza Dettori. Una intensa tre giorni dedicata a un grande artista sardo come Andrea Parodi, che dal pop d’autore dei Tazenda era arrivato come solista ai vertici della musica d’impronta etnica.

Nove gli artisti selezionati per le finali: Aniello Misto con “Aumm aumm” (cantata in napoletano); Ararat Ensemble Orchestra con “Nietaan” (in wolof); Dindùn con “L’amur” (in piemontese); Giuseppe Di Bella con “Ncucciarisi” (in siciliano); Feral Cor con “La Sajetana” (in genovese); Kor con “Albore” (in logudorese); La Maschera con “Te vengo a cerca’ “ (in napoletano e wolof); Monsieur Doumani con “Gongs” (in cipriota); Terrasonora con “Padre vostro” (in napoletano e swahili).

Con loro vari ospiti, scelti dalla direttrice artistica Elena Ledda: i peruviani Jorge Pardo & Francisco Rey Soto, il macedone Stracho Temelkovski, il Duo D’Altrocanto, dal Veneto, e Daniela Pes, vincitrice del Parodi 2017.

L’ingresso agli spettacoli è libero e gratuito, previa prenotazione presso il Boxoffice Tickets di Cagliari.

Si comincerà già il 7 novembre con una anteprima al club Jazzino con Jorge Pardo & Francisco Rey Soto.

Giovedì 8 la serata inaugurale, che, dalle 20.30, vedrà la prima esibizione dei finalisti con il brano in gara ed un altro brano del proprio repertorio.

Venerdì 9 prenderà il via il denso calendario di incontri e appuntamenti diurni (tutti a ingresso gratuito, ospitati nella Sala Conferenze Search, al Palazzo Civico di Cagliari, in Largo Carlo Felice). Alle 10.00 ci sarà un seminario sui diritti connessi per gli artisti interpreti ed esecutori tenuto dall’avvocato Emanuela Russo. A seguire, alle 11.15, la conferenza “L’autore e l’editore” a cura dell’avvocato Maria Grazia Maxia, che proporrà una panoramica sul diritto d’autore e sull’editoria. In chiusura, alle 12.30, la proiezione del video di “Pitzinnos in sa gherra” cantata da Patrizia Cirulli. La canzone, scritta da Fabrizio De André e Gino Marielli, era stata originariamente interpretata da Andrea Parodi con i Tazenda nel 1992 a Sanremo.

Fitto anche il programma pomeridiano. Alle 16.30 “Metti che talvolta noi si possa tornare…”, presentazione del brano “Il sogno”, contenuto in “Quando sarò più giovane”, il nuovo album di Gigi Marras, e scritto e cantato con Parodi. Condurrà Claudio Agostoni che tirerà le fila anche degli appuntamenti successivi, in programma dalle 17: la presentazione di due libri, “Ribelli e ostinati – I suoni del ‘68” di Felice Liperi e “Amico Faber”, Fabrizio De Andrè raccontato da amici e colleghi di Enzo Gentile.

La serata, dalle 20.30, vedrà tutti i finalisti proporre la canzone in gara insieme ad un brano del repertorio di Andrea Parodi. Come ospite salirà sul palco Daniela Pes.

Il 10, giornata finale, si comincerà alle 10.30 (sempre nella sala conferenze Search) con la presentazione del Cd “Palma De Sols” di Mauro Palmas, intervistato da Jacopo Tomatis e Duccio Pasqua. Alle 11.15, si terrà la 4ª edizione del dibattito internazionale sulla World Music. Il titolo quest’anno è “Dall’’autentico’ al cliché – Stereotipi nella world music”, a cura di Jacopo Tomatis in collaborazione con Labimus e Università degli Studi di Cagliari, Dipartimento di Storia, Beni Culturali e Territorio. Interverranno Ignazio Macchiarella, Marco Lutzu, Ciro De Rosa, Timisoara Pinto, Mauro Palmas e Andrea Del Favero.

L’appuntamento al Teatro Auditorium sarà stavolta alle 18.30 con “Il canto a chiterra”, un dialogo fra Marco Lutzu ed Ottavio Nieddu tra immagini e racconti. Dalle 20.30 la serata finale con l’esibizione dei concorrenti (con il solo brano in gara) e con Jorge Pardo & Francisco Rey Soto, Stracho Temelkovski e il Duo D’Altrocanto.

Sarà anche consegnato a Daniele Cossellu, storico fondatore dei Tenores di Bitti “Remunnu ‘e Locu”, il Premio Albo d’oro 2018, assegnato ogni anno ad una figura di rilievo del mondo culturale e artistico italiano. Premio realizzato dall’artista artigiano Roberto Ziranu. Poi, prima della proclamazione dei vincitori, la ormai tradizionale jam session finale con gli ospiti, gli artisti presenti in giuria ed Elena Ledda.

A condurre l’edizione 2018 sarà Ottavio Nieddu con la collaborazione e gli interventi di Gianmaurizio Foderaro.

Molti i premi e i bonus per il vincitore del “Parodi”: avrà l’opportunità di esibirsi alle edizioni 2019 di alcuni festival partner: l’“European Jazz Expo” in Sardegna, Folkest in Friuli, il Negro Festival di Pertosa (Salerno). Ed inoltre al Premio dei Premi al Mei di Faenza, allo stesso Premio Parodi e in vari altri eventi e serate che saranno man mano annunciati. Oltre a questo, avrà diritto a una borsa di studio per la propria crescita artistica di 2.500 euro. Al Premio della Critica andrà un videoclip offerto dalla Federazione degli Autori.

In palio ci sarà poi anche un tour di otto concerti, realizzato grazie a NuovoImaie (progetto finanziato con i fondi dell’art.7 L. 93/92).

Saranno assegnate anche una serie di menzioni specifiche: al testo, alla musica, all’arrangiamento, all’interpretazione, alla reinterpretazione del brano di Andrea Parodi. Ed inoltre: la menzioni della Critica Internazionale, dei ragazzi in sala e degli stessi concorrenti.

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«La Regione, per il tramite dell’assessorato del Lavoro, si è adoperata per incrementare i fondi per aumentare il numero dei volontari che possono aderire al Servizio Civile Universale nel prossimo biennio. È un’esperienza per i più giovani alla quale teniamo molto, perché non solo è un atto di solidarietà nei confronti dei più deboli, ma è anche un’opportunità di crescita formativa, che favorisce l’ingresso dei ragazzi nel mercato del lavoro.»

Lo ha detto l’assessore del Lavoro, Virginia Mura, a margine del seminario ‘Servizio Civile Universale – Una scelta cambia la vita. Tua e degli altri”, giornata studi promossa dall’assessorato del Lavoro e rivolta ad un folto gruppo di ragazzi delle scuole superiori.

L’evento informativo – aperto dai saluti del Capo di gabinetto dell’assessorato, Luca Mereu, dell’assessore alle politiche giovanili del Comune di Cagliari, Yuri Marcialis, e del direttore generale dell’assessorato del Lavoro, Luca Galassi – ha visto la partecipazione di esperti e ha ospitato le testimonianze su alcune tra le più significative esperienze realizzate nell’Isola: attività fondate sui valori della solidarietà, dell’educazione alla Pace tra i popoli e del rispetto dei beni comuni, ma anche occasioni – riservate a giovani tra i 18 e i 29 anni – per arricchire il proprio curriculum.

In Sardegna, tra l’anno in corso e il prossimo, sono 932 i volontari (in fase di selezione), che saranno impegnati in progetti nei settori assistenza, protezione civile, ambiente, patrimonio artistico e culturale, educazione e promozione culturale: esperienze della durata di 12 mesi, dietro il riconoscimento di un assegno mensile di 433,80 euro.

Il Servizio civile universale è un fenomeno in crescita costante nell’Isola: in risposta al bando 2018-2019 sono pervenuti 195 progetti. Quelli selezionati sono 176, un numero superiore rispetto agli anni precedenti, con la partecipazione di 119 enti. Anche il numero dei volontari è aumentato rispetto allo scorso anno di circa 200 unità.

Se si considera che nel 2015 i progetti ammessi sono stati 133 (su 278 istruiti) per 610 giovani coinvolti, nell’anno successivo sono stati impegnati 544 volontari per 93 progetti approvati (su 179 pervenuti) e nel 2017 il numero dei giovani è invece salito a 740 per 145 progetti ammessi (su 250 pervenuti), si evidenzia per il 2018 un incremento notevole nel numero dei progetti approvati e nel numero dei volontari da impiegare in progetti di servizio civile nazionale in Sardegna.

 Nel frattempo è stato pubblicato sul sito serviziocivile.gov.it e sul sito della Regione (alla pagina Servizio Civile) il nuovo bando per il 2019-2020 (con scadenza l’11 gennaio 2019), rivolto agli enti iscritti all’Albo del Servizio Civile Nazionale, nonché all’Albo degli enti del Servizio Civile Universale, per la presentazione di progetti di servizio civile universale da realizzarsi in Italia e all’estero. L’obiettivo è quello di superare la quota di 1.000 volontari per la Sardegna, nel prossimo anno.

Altra novità per il prossimo biennio è prevista da un accordo siglato nei giorni scorsi tra il Dipartimento della gioventù e del servizio civile nazionale della Presidenza del Consiglio dei ministri e l’assessorato regionale del Lavoro, che prevede il potenziamento del Servizio civile universale nell’Isola, con l’impegno di fondi regionali pari a 550mila euro.

Saranno finanziati interventi mediante progetti della durata di otto mesi, nell’ambito dei settori patrimonio ambientale, riqualificazione urbana, patrimonio storico, artistico e culturale, con l’impiego di ulteriori 137 volontari, in aggiunta ai ragazzi che saranno coinvolti, nel biennio 2019-2020, nei progetti finanziati con i fondi del Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri (che per il biennio 2018-2019 ammontano a più di 4 milioni di euro per la Sardegna).

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Subito la convocazione di un tavolo permanente per la gestione delle emergenze nel settore dell’agricoltura perché, oltre alla conta dei danni si proceda anche con i piani di intervento per ripristinare la situazione in maniera adeguata. A chiederlo, attraverso il suo presidente Luca Sanna, è Confagricoltura che, mentre si lavora per la conta dei danni subiti dalle campagne, lancia un appello all’assessore regionale dell’Agricoltura e all’esecutivo regionale.

«Temporali e trombe d’aria si sono abbattuti su quasi tutto il territorio regionale con campi di carciofi distrutti, campi orticoli allagati, colpiti campi di riso e cereali e foraggere non ancora trebbiati, vigneti e oliveti danneggiati, piante di agrumi sradicate, tetti scoperchiati, capi di bestiame morti, aziende isolate – dice Luca Sanna -. Il maltempo degli ultimi giorni ha messo in ginocchio gli agricoltori e allevatori sardi e si aggiunge a quello che da ormai troppo tempo sta devastando le campagne dell’isola.»

Il presidente di Confagricoltura ricorda che «i danni subiti dalle aziende agricole sono davvero ingenti e purtroppo crescono ogni giorno che passa. Interessano strade, fossi e capofossi, recinzioni, fabbricati, strutture, macchinari, capi di bestiame e colture. Queste ultime in particolare hanno subito gravi danni con i campi trasformati in paludi che hanno compromesso le coltivazioni orticole e cerealicole. Danni significativi anche per gli agrumeti e i vigneti. La tracimazione di canali e l’esondazione di torrenti hanno causato la morte di decine di animali».

Da Confagricoltura Sardegna un’ulteriore preoccupazione per la sorte degli agricoltori, molti dei quali vedono compromesso definitivamente il frutto del loro lavoro e le semine future. «E’ necessario che la Regione e le istituzioni facciano la loro parte mettendo in atto tutte le misure necessarie per fronteggiare questa drammatica situazione.»

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Nei campi di San Giovanni Suergiu al via la semina della cipolla certificata PAT. Sole, sabbia e speranza. Il Sulcis ritrova il suo “tesoro” e un territorio rinasce. La cipolla di San Giovanni Suergiu diventa Pat e nei campi abbandonati tornano vita e speranza. A inizio novembre comincia la semina.

Il “tesoro del Sulcis” era custodito nelle case di pochi, sapienti e lungimiranti, centenari contadini. Un seme antico, prezioso e dimenticato, quello della cipolla di San Giovanni Suergiu, un piccolo e dolce frutto di una terra sabbiosa e assolata, perennemente in attesa della pioggia.

Inizio di novembre è tempo di semina per quei terreni del Basso Sulcis, profondo sud Sardegna, sui quali passeranno acqua, vento e salsedine per almeno 6 mesi prima che, da aprile fino al 24 giugno per San Giovanni Battista, i contadini comincino a cavare questo concentrato di dolcezza e croccantezza, un frutto ipocalorico e diuretico, con proprietà organolettiche uniche.

Di questa cipolla, autoctona di questo territorio, si erano perse le tracce e i semi ma non la memoria, che viveva nei lucidi ricordi dei centenari che, anche in questo piccolo paese, tramandano storie centenarie, tradizioni millenarie ed esperienze di vita nei campi.

Tutto sembrava doversi fermare lì poi la tenacia del giovane sindaco, Elvira Usai, ha dato il via a un progetto di rinascita e valorizzazione. Questa idea trova subito terreno fertile nel “Comitato cittadino per la Biodiversità” che, insieme alla collaborazione di tutta la popolazione, si attiva per la ricerca storica, l’indagine sui semi ritrovati negli stazzi vicini, la raccolta delle testimonianze degli “anziani saggi” del territorio ma anche per la trascrizione delle memorie orali delle vecchie ricette gastronomiche tradizionali. Tutto il lavoro si concretizza in un disciplinare per la coltivazione, la promozione e la vendita.

L’Amministrazione comunale continua il supporto al progetto favorendo anche l’individuazione dei terreni, rigorosamente all’aperto, nei quali mettere a dimora il “piccolo tesoro ritrovato”In verità qualche agricoltore, inconsciamente, tramandando il seme di secolo in secolo, di decennio in decennio, già coltivava il prezioso rossastro bulbo.

Nel frattempo arriva la certificazione del ministero delle Politiche agricole che assegna alla “Cipolla di San Giovanni Suergiu” la certificazione PAT, Prodotto Agroalimentare Tradizionale. Da quel momento si susseguono gli impegni per la tutela, la promozione, la coltivazione e la vendita ma, come sempre più spesso accade, arrivano anche i “prodotti falsi”, spacciati come prodotti PAT ma che, in realtà, provengono da altre parti del mondo. Il sindaco, Elvira Usai, quasi con un “atto di forza”, nel giro di 2 giorni disegna e registra il marchio, lo assegna ai 5 unici, per ora, produttori certificati: la cipolla è salva e vola al Salone del Gusto di Torino.

Apprezzata per i suoi accostamenti con il tonno o con le uova, la cipolla, si sposa o nel più classico “pani cun cibudda”, focaccia ripiena di cipolle e cotta nel forno a legna.

Nel frattempo, le richieste arrivano sempre più copiose e la eco dei riconoscimenti si estende dal Sulcis oltre i confini della Sardegna.

Arrivano richieste di “collaborazione” per la sua trasformazione in conserve, confetture e, addirittura, usarla nella birra. Anche chef sardi, e non, si fanno avanti per “conoscerla” meglio. Idem fanno gli emigrati sangiovannesi in altre zone d’Italia che, in maniera sempre più frequente, chiedono informazioni su come tornare e ridare vita a terreni abbandonati per produrre e commercializzare il prodotto

Per il sindaco Elvira Usai è un sogno che, giorno dopo giorno, si concretizza: «Il nostro obiettivo è quello di vedere i campi, ora abbandonati, nuovamente coltivati, magari dai nostri emigrati di rientro. Per questo crediamo nello sviluppo locale, nella valorizzazione dei nostri prodotti tipici e nelle mani sapienti di chi vuole mantenerle attuali e farle conoscere».

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Achille Polonara.

La Vanoli Cremona di Meo Sacchetti ha interrotto la serie positiva della Dinamo Banco di Sardegna: 80 a 73, primo tempo 42 a 40. La squadra di Vincenzo Esposito ha iniziato bene, con un parziale di 7 a 0, ma Cremona ha reagito prontamente e con un 6 a 0 ha chiuso il primo quarto avanti di 7: 26 a 19. Nel secondo parziale Dyshawan Pierre e Scott Bamforth hanno riportato la Dinamo a contatto e Jack Cooley ed una tripla di Scott Bamforth hanno segnato l’allungo, prontamente contenuto dagli uomini di coach Meo Sacchetti che si sono riportati avanti con un break di 7 punti. E’ stato Achille Polonara, con due triple, a bloccare la fuga lombarda, riequilibrando il punteggio a metà gara: 42 a 40.

Il terzo quarto s’è sviluppato sul filo di un costante equilibrio, come emerge dal punteggio del 30′, con la Dinamo avanti di 1: 58 a 59. La Vanoli, nonostante un Travis Diener in serata negativa (0 punti alla fine per l’ex Dinamo, con un 0 su 7 al tiro) riesce a piazzare l’allungo nel finale, al quale la Dinamo non ha saputo opporsi. E’ finita così con la vittoria della Vanoli per 80 a 73 che ferma la serie positiva della Dinamo a tre partite in campionato, sette tra campionato e Coppa.

«Abbiamo messo troppo poca intensità, troppo poca cattiveria e decisione nei momenti importanti della partita – ha detto a fine match Vincenzo Esposito –. Non credo che abbiamo giocato una brutta gara ma nei momenti chiave abbiamo commesso degli errori, soprattutto difensivi. Se vogliamo andare a vincere più spesso fuori casa o se vogliamo puntare in alto è chiaro che dobbiamo giocare meglio difensivamente e dobbiamo riuscire a far fronte ai momenti di difficoltà – che possono essere dati da problemi di falli, da arbitraggio strano, tiri che non entrano – giocando lucidamente nei momenti chiave. Credo che tutto ciò faccia parte del nostro processo di crescita, siamo alla quinta giornata di campionato. Anche le sconfitte devono servire per apprendere e per crescere. Andiamo avanti – ha concluso il coach della Dinamo -, mercoledì c’è una partita di coppa da giocare e domenica un’altra gara importante di campionato.»

Vanoli Cremona 80 – Dinamo Banco di Sardegna 73

Parziali: 26 a 19; 16 a 21; 16 a 19; 22 a 14.

Progressivi: 26 a 19; 42 a 40; 58 a 59; 80 a 73.

Vanoli Cremona: Saunders 13, Diener, Gazzotti 2, Ricci 6, Demps 7, Ruzzier 15, Portannese, Mathiang, Crawford 24, Aldridge 13. Coach: Meo Sacchetti.

Dinamo Banco di Sardegna; Spissu 2, Re, Smith 10, Bamforth 16, Petteway 11, Devecchi, Magro, Pierre 3, Gentile, Thomas 9, Polonara 15, Cooley 7. Coach: Vincenzo Esposito.

 

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Alle ore 17.00 il commissario della provincia del Sud Sardegna ha disposto la chiusura del tratto della S.P 27 da Armungia a San Nicolò Gerrei a causa di alcuni smottamenti verificatisi dalla parete stradale. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di San Nicolò Gerrei e Villasalto e la ditta “Proservice viabilità” delegata dalla provincia del Sud Sardegna. L’intervento di ripristino del manto stradale è fissato per la mattinata di domani.