È sempre più in dirittura d’arrivo il percorso di riconoscimento ufficiale da parte governativa dell’Organismo interprofessionale latte ovino sardo (Oilos)
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È sempre più in dirittura d’arrivo il percorso di riconoscimento ufficiale da parte governativa dell’Organismo interprofessionale latte ovino sardo (Oilos). La Commissione Politiche agricole, riunita oggi a Roma, ha dato il via libera all’iniziativa proposta dalla Regione Sardegna e dall’Organismo interprofessionale.
«Siamo all’ultimo miglio del lungo iter di riconoscimento dell’Oilos, adesso manca un passaggio in Conferenza Stato-Regioni e quindi la firma del ministro delle Politiche agricole, alimentari, forestali e del Turismo, Gian Marco Centinaio – è il primo commento dell’assessore dell’Agricoltura, Pier Luigi Caria -. Siamo sempre più vicini a raggiungere il traguardo dove, per la prima volta, i maggiori attori del comparto lattiero-caseario ovino sardo potranno operare per governare al meglio il mercato, fra programmi di produzione e diversificazione delle trasformazioni, così da costruire percorsi di stabilità rispetto al costante saliscendi del prezzo del latte pagato ai pastori. Abbiamo di fronte a noi una sfida unica e storicamente determinante per assicurare un futuro alle migliaia di produttori primari che tutti i giorni faticano nelle proprie aziende. Garantire una stabilità del prezzo del latte per almeno un triennio – ha auspicato l’assessore dell’Agricoltura – darebbe una solidità e una capacità organizzativa maggiore alle imprese pastorali, soprattutto sul piano della programmazione e degli investimenti. È impensabile che, come accade da troppi anni, si passi da stagioni dove il latte viene pagato 1 euro al litro ad altre dove si scende sotto i 60centesimi. In queste condizioni qualsiasi comparto produttivo non avrebbe la forza di poter rimanere sul mercato.»
L’organismo interprofessionale non ha al proprio interno rappresentanti della Regione Sardegna che opera solo come soggetto di supporto per le attività di assistenza tecnico-amministrativa. L’Oilos, con sede legale a Oristano presso l’ARAS di Nuraxinieddu, è composta da 25 soggetti che hanno designato a loro volta 11 rappresentanti: 5 del mondo della cooperazione; 3 per la parte privata dell’industria e 3 per i produttori primari (le Organizzazioni dei produttori composte dai pastori). Fanno parte di Oilos anche i Consorzi di tutela del Pecorino romano, Pecorino e Fiore sardo, e le associazioni di categoria agricola: Coldiretti, Cia, Copagri, Confagricoltura, Confcooperative, Legacoop e AGCI. Presidente è Salvatore Pala, già presidente della Coop. Unione pastori di Nurri, mentre vice presidenti sono Pier Luigi Pinna, della Fratelli Pinna di Thiesi, e Rino Putzolu dell’Op Pastori associati Sardegna (PAS) di Villanovaforru.
«Con il riconoscimento finale – ha spiegato Salvatore Pala – avremo tutti gli strumenti di legge per lavorare a pieno regime e chiedere le risorse per fare partire una macchina che ci permetta di intervenire davvero sulle dinamiche e le pratiche che possono essere messe in moto per governare positivamente uno dei settori più radicati nella tradizione e nei diversi territori della Sardegna.»